Comunicato di denuncia di Viktoria Shilova e del CIVG/CISNU: grave provocazione subita al ritorno a Kiev dopo la settimana di incontri in Piemonte

“Al mio ritorno dall’Italia mi aspettava una brutta sorpresa. Alle sei di mattina di sabato 12 marzo 2016 diversi agenti delle forze di sicurezza ucraine sono entrati in casa mia per effettuare una perquisizione. Sottolineo sin da ora che si sono comportati in modo civile e professionale, non hanno spaventato i miei figli, seppure per loro siano stati momenti difficili. Mi sono stati sequestrati il computer, la macchina fotografica con le foto degli incontri italiani, svariati libri portati dall’Italia – tra cui quello per i bambini del Donbass – e materiale documentale di vario tipo.

Da tutto questo si intuisce quanto il Governo attuale non mi sopporti più e come stia cercando nuove motivazioni per chiudermi la bocca.

Un anno fa abbiamo organizzato alcuni incontri con parlamentari europei sul tema degli ordinamenti governativi dei paesi dell’Eurozona e di quale sistema di democrazia debba essere costruito in un'Ucraina che punti a entrare nell'Unione Europea. Alle nostre tavole rotonde abbiamo sempre garantito la presenza delle forze dell'ordine e di sicurezza. Solo un anno fa, queste non ponevano alcuna riserva in relazione alle nostre iniziative. Dubbi e interrogativi compaiono solamente ora. Ed io credo di sapere il perché.

Il loro primo obiettivo è chiudermi la bocca, affinché il pubblico europeo non prenda sempre maggiore coscienza degli "atti eroici" del governo ucraino. Il secondo motivo non è meno importante: alle tavole rotonde abbiamo discusso dei temi della decentralizzazione e del ritorno dei miliardi di grivna alla tesoreria di Dnepropetrovsk, denaro che Kiev sta sottraendo indisturbata.

Come conseguenza, sono stata convocata per un interrogatorio sabato prossimo, 19 marzo 2016”.

 

Il video denuncia di Viktoria Shilova in russo:

 

 

Il CIVG/CISNU, nell’informare di questa provocazione rivolta alla figura di Viktoria Shilova e al movimento contro la guerra ucraino AntiVoyna, le ribadisce piena solidarietà e si dichiara a disposizione, in pieno accordo con la Shilova, per eventuali denunce ai livelli istituzionali, parlamentari e giuridici – italiani ed europei – di qualsiasi atto intimidatorio o ricattatorio. Questo vale anche per gli avvocati e giuristi che hanno incontrato Viktoria (si veda il video) nell’iniziativa svoltasi il 9 marzo 2016 all'interno del Palazzo di Giustizia di Torino e relativa al “Progetto Osservatorio sui Diritti Umani in Ucraina”, i quali si dichiarano a disposizione per gli eventuali passaggi legali che si rendessero necessari.

Restiamo dunque vigili e in attesa della convocazione, dell’interrogatorio e dei successivi sviluppi.

 

 

Centro Informazione e Solidarietà con la NovoRossIya e l’Ucraina resistente  ( CISNU) - www.civg.it - info@civg.it