Libia: i libici manifestano nelle strade, in solidarietà con gli eroi della Jamahirija e della Rivoluzione Verde, condannati a morte dal tribunale delle milizie terroriste a Tripoli

 

Da Bani Walid, al Golfo della Sirte, a Sabha, la Resistenza Verde guida e organizza il popolo libico perché si ribelli di fronte alle sentenze di morte della cricca islamista tripolina.

 

 

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Bani Walid, bloccate le strade da libici con veicoli e fucili automatici, in una manifestazione che respinge la decisione di condanna a morte del tribunale illegale contro i dirigenti della Jamahirija.

 

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I partecipanti alla manifestazione hanno chiesto il rilascio di Saif al-Islam Gheddafi e il suo ritorno in politica per porre fine alla tragedia subita dalla Libia da più di quattro anni.

 

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Nelle parole d'ordine dei comizi e negli striscioni troviamo l’invito alla comunità internazionale e alle organizzazioni per i diritti umani ad impegnarsi per "fermare l'attuazione di queste sentenze ingiuste e illegali, decretate sotto la minaccia delle armi delle milizie che controllano la capitale Tripoli”.
La Corte ha emesso a Tripoli la condanna  a morte del figlio del colonnello Muammar Gheddafi, Saif al-Islam, di Baghdadi Mahmudi ultimo primo ministro durante il governo popolare e di Abdullah Al-Senussi, capo dei servizi di sicurezza di Gheddafi e di numerosi leader politici e militari di sicurezza della Jamahiria.

 

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C'è una situazione di estrema tensione nella regione di nascita di al-Baghdadi Mahmudi (ex primo ministro) condannato dal Tribunale islamista di Tripoli. Nelle città e nei villaggi i manifestanti si riversano in enormi manifestazioni di massa contro il verdetto emesso contro quelli che considerano i legittimi leader della nazione libica.
I convenuti hanno sollevato bandiere nere per le strade, per protestare contro le disposizioni della corte di Tripoli.                                                                                                                                                                  La reazione ai verdetti della Tribù di Almgarha, una delle tre più importanti della Libia, è stata durissima; nei comizi è stato ribadito che se verranno applicate le sentenze di morte e se esse non saranno abrogate immediatamente, la capitale libica verrà assediata e sarà impedita la fornitura d’acqua a Tripoli e alla regione intorno per arrestarne la vita normale.

Diversi video testimoniano le manifestazioni a Bengasi, Sabha, Sirte e Bani Walid contro le condanne a morte dei leader della Libia popolare, araba e socialista. 
 

Avrebbero voluto uccidere Saif Al Islam, ma non ci sono ancora riusciti.                                                                                                                     Volevano cancellare dalla memoria dei libici Muammar Gheddafi, ma essa è ancora viva.