Delegazione del governo siriano presenta le ipocrisie dei media internazionali

 

Stiamo condividendo, in via del tutto eccezionale, la traduzione di questo importantissimo estratto in lingua araba del discorso di apertura della Conferenza di Mosca per una soluzione di pace in Siria, del dottor Bashar Jaafari, rappresentante permanente della Repubblica Araba della Siria presso le Nazioni Unite e capo della delegazione del governo siriano per l'iniziativa di pace di Mosca in favore di una risoluzione della crisi siriana. Continueremo a cercare e condividere le traduzioni ufficiali di queste sorprendenti rivelazioni.

Sargon Naram

 

L'Ambasciatore Dr. Bashar al-Jaafari durante la riunione di consultazione ha evidenziato una serie di fatti clamorosi che mostrano le menzogne perpetrate in questi due anni circa la crisi siriana.

 “Sorprendenti risposte ai misteri circa il Daash e gli jihadisti in questo documento”.

- Cosa è stato rivelato dall'ex ministro della Difesa italiano, il senatore Mario Mauro, in relazione alla sua visita del 2009 nel Kurdistan iracheno? E quali sono le Ong alleate con l'intelligence americana che pianificarono la rivoluzione siriana usando il falso nome di programma di aiuti per la Siria e la democrazia?

- Perché l'ex procuratore generale turco, Aziz Takja, è stato congedato dal suo incarico insieme ad altri cinque magistrati?

- Qual'è la compagnia britannica con sede nel centro di Londra e ufficialmente registrata alla “Piattaforma Ansar”, sito web che si descrive ampiamente come una piattaforma multimediale per jihad e jihadisti?

- Qual'è la connotazione  tra la società di “fedeli”, Soflyar Tecnologies, che da Dallas pubblica notizie sul Daash, al-Nusrah e altre organizzazioni di infedeli o non credenti?

- Qual'è la relazione tra il contatto amministrativo della società e il sito ufficiale del Daash nello stato del Texas?

- Come è possibile che in una strada di Gaza è stato trovato un  indirizzo elettronico ufficialmente registrato al sito internet ufficiale del Daash e alleati, come mezzo di comunicazione jihadista, e il suo proprietario, Tariq Abdul,  pubblica le notizie del Daash?

 

A tutte queste domande sarà possibile trovare una risposta nelle dichiarazioni del dottor Bashar al-Jaafari. Tuttavia, molte risposte potrebbero essere lette come una battuta, come affermato dai paesi occidentali. La lotta del Daash, di al-Nousra e di tutte le altre sanguinose organizzazioni jihadiste è fomentata e protetta da forze esterne come una madre che si prende cura del suo bambino e, nel frattempo, inculca l'alfabeto del terrorismo per reclutare assassini per il Daash.

 

Dichiarazione dell'Ambasciatore, Dottor Bashar al-Jaafari:

 

Ho il piacere di rivolgermi a voi, a nome di tutta la delegazione della Repubblica Araba del governo siriano, e ringraziarvi per i grandi sforzi che sono stati fatti per preparare quest'incontro.

Inoltre, i miei ringraziamenti vanno agli illustri membri e rappresentnati, agli amici del ministero degli Affari Esteri russi per la loro presa di posizione nei confronti del popolo siriano e il loro gentile invito nella splendida Mosca, così come per aver disposto e agevolato la realizzazione di questo incontro consultivo.

Infine colgo l'occasione per congratularmi con tutti voi in occasione della festa della vostra Pasqua.

 

Signore e signori,

dall'inizio della crisi siriana non è più un segreto per nessuno, anzi è diventato ormai evidente a tutti quali siano le divisioni interne del mondo arabo, a livello regionale e internazionale.

Attualmente tutti sanno che questi tragici avvenimenti imposti al nostro paese, la Siria, sono causati e perpetrati dal terrorismo organizzato e rappresentano la modalità più atroce di crimini contro l'umanità. Si distruggono le infrastrutture ma si mira sopratutto a smantellare le fondamenta del paese a livello politico, economico, sociale e culturale, al fine di realizzare i nuovi ordini del giorno della nazione, come nemici che vogliono regolare vecchi conti.

Oggi la domanda che si pone è la seguente: ci sono tra noi persone che sono in disaccordo con questo? Ciò che sta accadendo è l'attacco terroristico e di abusi di un'organizzazione criminale che, attaccando il popolo siriano, lo priva delle proprie risorse.

E l'attacco al popolo siriano comprende tutti le sue componenti, dal furto di monumenti per i musei, alla distruzione di impianti di gas e petrolio, linee elettriche, mezzi di trasporto e tutte le strutture industriali del paese, comprese le fabbriche smantellate e trasportate in Turchia. Vengono effettuati attacchi nei luoghi di lavoro, migliaia di cittadini sono stati rapiti e tantissime proprietà private sono state saccheggiate così come gli ospedali, le scuole, privando centinaia di migliaia di bambini del diritto all'istruzione e all'assistenza sanitaria.

Dall'altra parte c'è il reclutamento dei terroristi in gruppi di mercenari per la distruzione degli esseri umani, e tutto ciò davvero in nome di una rivoluzione popolare?

 

Nessuna persona sana di mente potrebbe mai credere che una rivoluzione in un paese possa essere capeggiata dal Abu Omar ceceno o dal libico Abu Suhaib, da Abu Bakr al-Baghdadi e dal britannico Abu John, dal giordano Abu Abdullah o da Abu Talha del Kuwait, dal saudita Abu Gothan e dal tunisino Abu Zahra, dall'egiziano Abu Hafsa e dall'iracheno Abu Ayyub, dall'afgano Abu Hfter e dal canadese Abu Abdul Rahman, dall'australiano Abu al-Walid e dal francese Abu Marwa, dall'irlandese Abu Huzaifa e dall'americano Abu Huraira e la lista potrebbe continuare.

E dopo tutto questo si parla ancora di “rivoluzione siriana”...

Non è eloquente la presenza di un'interferenza esterna e terroristica negli affari interni della Siria, o nel contesto di uno schema preparato a tavolino per smantellare lo stato siriano?

Se c'è qualcuno che ancora ha dubbi a riguardo, ascolti questi fatti, che dovrebbero scuotere l'opinione pubblica occidentale, che già hanno iniziato a circolare tra un governo e  l'altro. Recentemente in Francia sono stati pubblicati due libri importanti, il primo “Road to Damascus” di Georges Malbrunot e Christian Chino, in cui gli autori dimostrano il coinvolgimento dell'intelligence francese e dell'attuale ministro degli esteri  nell'uso di armi chimiche durante l'attacco a Ghouta Dimashq nell'agosto del 2013, e il secondo intitolato “The storm on the Greater Middle East”, scritto dall'ex ambasciatore francese, Michael Rainbow, che a pagina 397 riporta che “nel gennaio del 2014 l'ex senatore ed ex ministro della Difesa Mario Mauro ha riportato che, durante la sua visita nel Kurdistan iracheno nel 2009, ha visitato un cantiere di cui ha chiesto quale fosse l'utilizzo  di tutti gli edifici in costruzione, e la risposta fu “sono per i profughi della guerra in Siria”.  Citazione finita.

Tutto ciò è successo due anni prima dell'inizio della guerra siriana. In altre parole, la pianificazione dell'aggressione contro il nostro paese era già iniziata prima di tutto ciò che viene descritto come Primavera Araba.

Cito ancora lo scrittore: “La rivoluzione siriana è stata programmata con il programma di aiuti per la Siria e la democrazia, finanziata da organizzazioni non governative associate con i servizi segreti americani”.

Recentemente abbiamo appreso dell'ex procuratore generale turco Aziz Takja, licenziato insieme ad altri cinque magistrati, responsabili di aver rivelato l'invio da parte della Turchia di camion pieni di armi per i terroristi in Siria, dopo che era stato fermato l'ufficiale incaricato, in seguito arrestato, per aver facilitato il passaggio dei camion con carichi di armi dalla città di Adana ad Antiochia e da lì ai terroristi. Altri sei agenti di polizia, responsabili della gestione delle perquisizioni, sono stati licenziati.

Il governatore di Adana, Huseyin Avni Josh, ha confermato che quei veicoli sono stati davvero tracciati dall'intelligence, poi è stato contattato direttamente dal primo ministro turco Erdogan, con la richiesta di porre immediatamente fine al blocco dei carichi. Subito dopo è stato poi dichiarato che quei camion trasportavano aiuti umanitari per la Siria.

Non è stato dato ascolto all'approvazione e adozione, da parte dei leader occidentali, della risoluzione 2178 del Consiglio di Sicurezza riguardo migliaia di loro cittadini che sono andati a combattere in Siria.

Avete letto il rapporto pubblicato dal team di esperti libici?

Il testo è riconosciuto dalla risoluzione 1970 del Consiglio di Sicurezza così come il report 1267 della Commissione sulle navi libanesi di al-Qaeda, la “LUTFALLAH 2” e la libica “INTISAR”, che trasportavano armi per i terroristi dalla Libia alla Siria passando per il Libano.

Non avete notato la misura mediatica senza precedenti promossa per alcune forme di terrorismo registrate e sovvenzionate da organizzazioni terroristiche, che hanno persino propri siti aperti al pubblico, registrati con nomi appartenenti allo jihadismo, come piattaforma ANSAR, un sito web che si descrive come una piattaforma multimediale per la  jihad e gli  jihadisti. La registrazione ufficiale appartiene alla società britannica “Internet Hard”, con sede a Londra, e il Tristam Center, sito per fedeli che riferisce le notizie sul Daash e al-Nousra.

Il sito ufficiale del Daash è registrato nello stato del Texas per conto di una società americana, così come la piattaforma multimediale per jihadisti. Un sito che pubblica notizie sul Daash è stato registrato a nome di un palestinese, Tariq Abdul, il cui indirizzo sarebbe individuato nella 30th Street di Gaza, e la lista continua.

È sorprendente come i governi arabi, regionali e internazionali, non chiudano questi siti web che promuovono, incitano e reclutano terroristi per andare a combattere in Siria, sapendo che questi governi sarebbero in grado di farlo premendo un solo tasto.

È indicativa anche l'assenza di governi come l'Arabia Saudita, il Qatar, la Giordania, la Turchia, Israele, la Francia e gli Stati Uniti nell'implementazione delle risoluzioni 2170, 2178 e 2199 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dirette a prevenire il reclutamento, il finanziamento, l'addestramento, l'armamento, la protezione e facilitazione del trasferimento di terroristi in Siria e in Iraq.

Gli attacchi israeliani in Siria sono davvero nell'interesse del popolo siriano? O sarà il nemico israeliano il primo beneficiario di questa situazione? Le forze israeliane giustificano l'occupazione del Golan e della regione a sud della Siria con il terrorismo delle forze separatiste del fronte di al-Nousra nel Golan occupato, allora chi davvero si avvantaggia di questa situazione?

Stiamo chiaramente dicendo che se questi governi non si sono impegnati ad attuare il contenuto delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, il terrorismo indebolirà l'esecuzione di ogni risoluzione politica del conflitto, prolungando le sofferenze del popolo siriano.

Signore e signori,

noi aspiriamo al meglio.

Il nostro paese sta passando attraverso disastri, distruzioni, spargimenti di sangue, terrorismo, profughi. Tutto questo lungo processo è servito per arrivare ad una situazione più sana e migliore della precedente?

 

Questo incontro è nell'interesse del popolo siriano, del governo siriano che ha lavorato e lavora per distruggere il terrorismo e garantire un livello di sicurezza per i suoi cittadini tale da poter portare avanti quei processi di riforma della nazione, necessari per trovare un punto di incontro con le varie forze interne alla Siria.

 

Il governo siriano è in attesa di posizioni chiare e inequivocabili da parte dei suoi oppositori per giungere a un livello di responsabilità nazionale condivisa, al fine di lavorare insieme per stabilire un dialogo nazionale  e avviare meccanismi per realizzare il più alto e fondamentale interesse nazionale.

In ogni caso, signore e signori, la nostra convinzione è che il dialogo sia l'unico modo per ottenere una soluzione politica, il ripristino della stabilità  per il bene della Siria e dei siriani.

Aprile 2015

 

Da SyriaNews  - Traduzione di Lubna B. e Irene M. per civg.it