CIVG Informa N°71

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Appello per il ricorso contro la delibera n. 18/2015 della giunta regionale del Piemonte
CSA

Gentili associazioni, organizzazioni, Enti locali,

Con la allegata  delibera di Giunta regionale n. 18 del 20 aprile 2015 (“ Pianificazione economico finanziaria e definizione delle regole del Sistema sanitario piemontese in materia di assistenza alle persone anziane non autosufficienti con decorrenza dall’esercizio 2015”) la Giunta Chiamparino ha approvato –mai discutendolo con le associazioni e le organizzazioni di rappresentanza dei malati e disabili non autosufficienti – un nuovo provvedimento che nega i diritti degli anziani malati cronici o dei disabili gravi non autosufficienti e che ignora totalmente il tema drammatico delle 32mila persone malate o con rilevanti carenze di salute in lista di attesa in Piemonte per le cure socio - sanitarie domiciliari o residenziali. Si tratta di persone che per patologia o disabilità sono completamente dipendenti da terzi per il soddisfacimento delle loro più elementari esigenze vitali e sono quindi destinati a morire nel giro di brevissimo tempo se lasciati senza interventi di cura che sono in ogni casodi tipo sanitario (al riguardo si vedano le allegate note dei proff. Giancarlo Isaia (Siommms, Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro e S.C. Geriatria e malattie geriatriche metaboliche dell’osso Aou Città della salute e della scienza di Torino – ospedale Molinette), Mario Bo e Fabio Di Stefano (Sigg, Società italiana di gerontologia e geriatria).

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Tunisia : un quadro finitimo piuttosto inquietante
Angelo Travaglini

Premessa

Il discorso tenuto dal quasi novantenne Presidente tunisino Beji Cajd Essebsi, all’indomani della strage perpetrata lo scorso 26 giugno da un commando terrorista a danno di pacifici turisti occidentali nella spiaggia di Sousse, ha dato adito a giustificate perplessità quanto alla capacità della leadership politica tunisina, democraticamente scaturita dalle prove elettorali dello scorso anno, di percepire nei suoi giusti termini i tratti fondamentali delle minacce che ora incombono sul vicino Paese magrebino. Le reazioni a tale sfida sono apparse appropriate o hanno travalicato i limiti fissati dalla Costituzione democratica approvata al termine di un prolungato, laboriosissimo e sofferto percorso nel gennaio 2014?

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Gli abitanti di Gorlovka maledicono Poroshenko - Video
Viktoria Shilova

Cari compatrioti!

Continua il provocatorio bombardamento di Gorlovka e Donetsk, con lo scopo di uccidere civili. Tutti sanno tutto, ma gli oligarchi sotto il comando di Washington continuano a uccidere il popolo ucraino del Donbass.

Personalmente, sono una pacifista e la nostra organizzazione è pacifista, ma quando la gente andrà in piazza con le mani nude per cacciare il presidente del Parlamento ucrainoGroisman, Poroshenko, Yatsenyuk e la loro banda, lo spirito di pace in me cederà il passo alla giustizia assoluta. Quando a questi - assassini di bambini brucerà la nostra terra sotto i piedi, la nostra colomba della pace semplicemente salirà nel cielo. Quando le persone cattive parlano di principi umani, essi dovranno parlare con l'anima dei bambini morti nelle loro mani.

 

Viktoria Shilova, Antivoyna Ucraina

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“ Poco vi siete bruciati?”
Viktoria Shilova

Eva Merkureva e il suo articolo "Poco vi siete  bruciati ??? ​​..." o le paure dell’UKROPATRIOTA.

Cari compatrioti!

La blogger Eva Merkureva si sta chiedendo da dove arriva tutto l’odio e il sadismo sul  territorio di una Ucraina pacifica e amichevole, e perché, come dimostra la celebrazione del Giorno della Vittoria, di pseudo-patrioti nel nostro paese ce ne sono pochi, e invece i  "Vatnikov e Colorati" ( ndt. un modo di dire in Ucraina per indicare antifascisti e filorussi) sono ben l’85%. Anche uno dei più famosi giornali ucraini: il “Korrespondent" infatti, esclusi i voti del Donbass e della Crimea, ha ottenuto i seguenti dati del loro studio sociale (vedi tabella sotto).

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Effetto Palestina
Irene Masala

Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone, scriveva Steinbeck.

 

 

Il significato di questa frase non mi è mai stato così chiaro come durante il mio primo viaggio in Palestina. Sapevo a cosa andavo incontro, conoscevo la situazione dell’occupazione, le ingiustizie a cui la popolazione palestinese è sottoposta quotidianamente, ma vederlo con i propri occhi è diverso. Vederlo ti catapulta dentro una realtà ben più dura di quella che immaginavi leggendo libri e articoli.

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Armi e segreto di stato, un garbuglio nel Mediterraneo nel marzo 1994
The Depleted Island

13 giugno 2015

 

 

 

Al di là degli ordinari segreti che tutelano le attività in basi e poligoni militari, ci sono stati almeno due casi in cui, nella periferica regione della Sardegna, per due inchieste della magistratura, è stato apposto il segreto di stato. In una settimana, nel tormentato marzo del 1994 (era il periodo della guerra civile in Bosnia-Erzegovina – per rimanere in ambito europeo), sono capitati due affari poco chiari, riguardanti il trasporto in mare di armi: ne andava (a quanto pare) della sicurezza nazionale. Ma ad essere implicato, direttamente o indirettamente, non c’era solo lo stato italiano: Libia e Ucraina (fronti, oggi, molto caldi), Russia, forse Algeria, probabilmente altri.

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CEEA - Silk Road: un valore positivo per tutti
ritmeurasia.org

24/06/15

La cooperazione dell'Unione Economica Eurasiatica e la Cina nel megaprogetto "I tempi economici della Via della Seta" non era destinato a costruire un "ponte" tra l'Europa e l'Asia. Questa interazione costituisce la base per la formazione di un nuovo modello di cooperazione economica in tutta Eurasia Eurasia e nella formazione di un indipendente, attivo e attiva con la propria persona oggetto di politica mondiale e l'economia.

La tesi che la CEEA e "tempi economici della Via della Seta" (EPSHP) possono completarsi a vicenda, negli ultimi anni, suona come un ritornello da parte dei rappresentanti dell'establishment politico. Di recente, in un incontro con il presidente del Comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo Zhang Detszyanom egli è di nuovo osservato il capo del Consiglio della Federazione Valentina Matviyenko. L'oratore russo ha ampliato il consueto formato linguaggio diplomatico, dicendo che l'interazione di due progetti di integrazione crea una base per la formazione di qualche "nuovo modello di cooperazione economica" su tutto il continente eurasiatico.

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La Carelia: lo sconosciuto punto caldo della nuova guerra fredda
Sakari Linden

9 giugno 2015

La Russia ha rafforzato la sua presa sulla sua regione nord-occidentale della Repubblica di Carelia nel 2015. Dopo essere stata una zona remota di trascurabile importanza strategica, la crescita d'importanza della Carelia è stata notata dagli osservatori geopolitici sia in Russia sia in Occidente. Le conclusioni finali tratte sui finanziamenti alla regione determinano lo stato della Carelia o come opportunità o come minaccia per la Federazione Russa. Cosa ancora più importante, rivelano molto sulla fiducia in se stessa e la forza della Russia. La futura Russia tenderà a fare maggiore affidamento su una dura disciplina per evitare ogni influenza potenzialmente rischiosa dall'estero? Oppure mira a beneficiare della dimensione di soft power offerta dalle caratteristiche culturali uniche della Carelia, creando collegamenti transfrontalieri tra est e ovest?

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Padre Haddad: "Questo non è l'Islam”



Mons. Capucci invia messaggio di solidarietà ai prigionieri palestinesi
ALBAInformazione

 

L’arcivescovo melchita Hilarion Capucci ha inviato una lettera aperta di solidarietà a tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, in particolare, per quelli in sciopero della fame.

Nella sua lettera, Capucci ha scritto: «Io saluto  la costanza di tutti i prigionieri palestinesi che difendono il diritto del popolo palestinese a vivere in pace senza occupazione e sofferenza. Il mio saluto a tutti i prigionieri in sciopero della fame che combattono i loro aguzzini e oppressori per la libertà, la dignità e l’umanità».

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I consiglieri di Podemos votano a Madrid in difesa dei golpisti venezuelani.
Resumen

"Ahora Madrid" lista cittadina di Podemos, ha votato  una mozione del Partito Popolare "per i diritti umani in Venezuela".

22 luglio 2015

 

 

Il consiglio comunale di Madrid ha votato quasi all'unanimità una mozione congiunta trasversale dei partiti,  chiedendo la liberazione di Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma in Venezuela e il rispetto dei diritti umani nel paese sudamericano. Yolanda Rodriguez e Mauricio Valiente dei venti consiglieri di Ahora Madrid, sono stati gli unici che hanno votato contro la mozione.

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L’icona di San Vladimir a Pyongyang in Corea del Nord
mospat

Si è conclusa il 1 giugno 2015 a Pyongyang la visita pastorale in Corea del Nord del vescovo ortodosso del Patriarcato di Mosca, Innokentij di Ussuriisk, vicario della diocesi di Vladivostok. Durante il viaggio, che ha avuto inizio il 29 maggio, il vescovo Innokentij ha consegnato alla parrocchia della Chiesa ortodossa russa a Pyongyang, dedicata alla Santa Trinità, l’icona del santo principe Vladimir. Questa icona, con la benedizione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, è stata portata a Pyongyang in occasione del 1000° anniversario del decesso del Battista della Rus’.

Il 30 maggio, il vescovo Innokentij ha tenuto nella chiesa della Santa Trinità di Pyongyang, un servizio di preghiera per i defunti (panikhida), in memoria dei soldati e dei volontari russi caduti, presso il monumento dedicato alla  «Liberazione», eretto a Pyongyang in commemorazione dei caduti dell’esercito sovietico.

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Sicuramente ci sarà una guerra. Intervista a Emir Kusturica
Emir Kusturica

 

"Sicuramente ci sarà la guerra, perchè la leadership russa non ha collaborato con  Hitler, ma la famiglia Rothischild sì!"

 

Sia nei film che nella vita Kusturica comunica qualcosa. Abbiamo trascorso tutta la giornata facendo riprese di falchi per il suo nuovo film, così sono volate via alcune ore dell’intervista, mentre sono volate via dal cestino anche le domande preparate in precedenza.

 

Le domande si sono poste da sole, il tragitto ci ha portato dal film alla politica e alla vita.

 

EK:Il capitalismo è diventato un’ideologia fatalista, Hollywood gli serve per ubriacare e addormentare, come fa la birra. Dall’omicidio di John Lennon ad oggi ci sono questi cantanti e compositori ricchi, che si concentrano esclusivamente sul denaro e non appartengono a nessuna ideologia, perchè è stata ammazzata nel frattempo. Il mondo di oggi non è governato dall’ ideologia ma dalla teoria della prassi. Io sono cresciuto leggendo Theodor Adorno, volevo capire l’idea di Kundera nello "Scherzo“, su come viene creata la musica, volevo capire la differenza tra Oriente e Occidente.

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Le Madri per lo sbocco al mare Bolivia
CIVG

15/07/2015

 

 

La presidenta delle Madri di Plaza de Mayo, Hebe de Bonafini, ha incontrato il presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, Evo Morales, in questa occasione le Madri hanno sostenuto un sostegno chiaro alla Bolivia nella sua pretesa di avere uno sbocco al mare. Hebe ha detto al presidente Morales, che le Madri inizieranno una campagna internazionale di adesioni per fornire tutto il supporto che il popolo boliviano ha bisogno.

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Venerdì 26 giugno, a cura del CIVG, si è svolta la presentazione del libro: “A. Hart – Il sionismo vero nemico degli ebrei – Zambon editore”
CIVG

L’interessantissima serata, una vera e propria lezione sul medioriente è stata  tenuta da Diego Siragusa del Comitato Scientifico del CIVG.

"La ricostruzione puntigliosa e documentata con cui Hart illumina le trame, gli inganni e i raggiri mediante i quali i sionisti coartarono il voto delle Nazioni Unite, e come costrinsero Truman ad appoggiare il loro progetto, nonostante la sua riluttanza, mette una pietra tombale su ogni pretesa di 'ripulire' il sionismo dalla cloaca in cui è sempre stato."

Diego Siragusa

Alan Hart, giornalista inglese, è stato corrispondente capo di Independent Television News, presentatore di BBC Panorama e inviato di guerra in Vietnam. Ha lavorato a lungo in Medio Oriente, dove, nel corso degli anni, ha conosciuto personalmente i maggiori protagonisti del conflitto arabo-israeliano. Le sue conversazioni private con personaggi quali, ad esempio, Golda Meir e Yasser Arafat gli hanno permesso di conoscere verità spesso taciute all’opinione pubblica. Autore di una biografi a di Arafat e della trilogia “Sionismo, il vero nemico degli Ebrei” è fra i promotori dell’iniziativa “La verità sull’11 settembre”. Hart è fiero di essere un pensatore indipendente e di non essere mai stato membro di alcun partito o gruppo politico. Alla domanda sul motivo del suo impegno, lui rispose: “Ho tre figli e, quando il mondo andrà in pezzi, voglio essere in grado di guardarli negli occhi e dire: Non prendetevela con me. Io ci ho provato.”

da  www.alanhart.net

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