Sicuramente ci sarà una guerra. Intervista a Emir Kusturica

 

"Sicuramente ci sarà la guerra, perchè la leadership russa non ha collaborato con  Hitler, ma la famiglia Rothischild sì!"

 

Sia nei film che nella vita Kusturica comunica qualcosa. Abbiamo trascorso tutta la giornata facendo riprese di falchi per il suo nuovo film, così sono volate via alcune ore dell’intervista, mentre sono volate via dal cestino anche le domande preparate in precedenza.

 

Le domande si sono poste da sole, il tragitto ci ha portato dal film alla politica e alla vita.

 

EK:Il capitalismo è diventato un’ideologia fatalista, Hollywood gli serve per ubriacare e addormentare, come fa la birra. Dall’omicidio di John Lennon ad oggi ci sono questi cantanti e compositori ricchi, che si concentrano esclusivamente sul denaro e non appartengono a nessuna ideologia, perchè è stata ammazzata nel frattempo. Il mondo di oggi non è governato dall’ ideologia ma dalla teoria della prassi. Io sono cresciuto leggendo Theodor Adorno, volevo capire l’idea di Kundera nello "Scherzo“, su come viene creata la musica, volevo capire la differenza tra Oriente e Occidente.

Come dice Suzuki, quando un cristiano dell’Europa occidentale cammina nella montagna e vede un fiore, egli lo raccoglie per possederlo, mentre nell’Oriente la gente gode della sua bellezza. Ecco, qui è tutto trasformato nel possesso, nei beni e nello stile marcio di Orwel che ora è reale e vivo.

"Farma" ٭, non è solo un reality, esso rappresenta tutto che ci circonda, essa è quello che io chiamo "underground". Due personaggi perversi si siedono e guardano davanti a loro il mondo al quale comandano, questi programmi come pure Hollywood servono per addormentare e anestesizzare questo mondo e di non permettergli di ragionare.

 

٭ Farma: reality della TV serba simile al Grande Fratello

 

Lei non fa compromessi nè nei giudizi, nè nella sua opera.

Quanti registi come lei sono rimasti?

 

EK: Ce ne sono sicuramente, però sono ai margini perchè quello che in televisione si chiama la prima visione, esiste anche nel cinema.

Oggi ci sono dei bravi autori ma non hanno influenza perchè come esiste il controllo dei media, e così è anche nei film. Credo che sulla scrivania del direttore della Warner Brothers in questo momento ci siano cento copioni dei più diversi, ma pochi saranno realizzati. Il film non è certezza. Bei film possono essere garantiti solo dagli autori, non dalla produzione. Una volta si andava ai festival per sentire cosa  avrebbe detto Antonioni, quale film aveva realizzato Bergman, come era l'ultimo film di Fellini, perchè potessimo capire come fare. Oggi tutto è trasformato nei progetti, che sono innanzitutto commerciali e competitivi.

 

Dov’è l’inganno? La NATO protegge Hollywood perchè deve esistere. Ovunque debba arrivare la NATO, prima appaiono Madonna o i Rolling Stones, gli F16 e Mick Jagger sono completamente compatibili. Loro servono all’obiettivo finale. C’è stato un periodo nella storia in Europa e America negli anni ’70 e ’80, quando sembrava che quel mondo forse potesse essere cambiato. Però tutto dimostra che senza una grande guerra non ci può essere un nuovo inizio. L’uomo è un essere inerte che ha la memoria corta, che dimentica presto ed al quale piace questa situazione nuova degli hi–tech pagani.

 

Ed i libri di Adorno che aveva letto, oggi Le servono solo per innervosirsi.

 

EK: Si, anche per arrabbiarmi con gli stupidi, questo è il destino del pianeta. Quando la Grecia si sfasciò dopo le guerre persiane e Roma prese il primato nel mondo, nei giardini di Roma guardarono quante erano le  copie delle sculture di Phidias. E ce n'erano tante. Oggi i cinesi vengono a qualche Fiera per vedere come si fanno impianti per produrre neve per sciare, elaborano le informazioni in un quarto d’ora e poco dopo li producono.

 

Perchè i cinesi sono una potenza? Perchè il capitalismo alla fine degli anni ’80 è entrato nella rivoluzione informatica e tecnologica, dove l’individuo che prima era al posto supremo della civiltà, ora viene negato, perde la sua funzione umana, e si trasforma in un consumatore. Non in quella massa mistica della quale parlavano i "Mladobosanci", che non sai quando si sarebbe mossa. Loro hanno capito come si mette in moto. 

Madonna sa quale "frequenza“ usare per influenzare il cervello. Non importa che lei non sappia cantare e non sia bella, è stata progettata con successo per svolgere un compito, come la cassiera di un supermecato.

Ed è successo che un questo mondo non è pìù solo l’America, ma ci sono sette miliardi di persone da influenzare. E a questo punto appare la Cina, che è pìù veloce e più economica. Avevi cercato la mano d’opera a basso costo come base di produzione capitalista e allora oggi prendi atto che c'è qualcuno che è migliore. Così oggi il paese capitalista con pìù successo risulta essere la Cina.

 

٭ Appartenenti al gruppo nazionalista “Mlada Bosna“ di Gavrilo Princip, autore dell'attentato di Sarajevo

 

Come finirà questo gioco?

 

EK: Con la guerra. È come in un buon dramma, non può finire finché non ci sarà una catarsi e non si saranno consumate le ultime munizioni. In un dramma ciò viene rappresentato da parole e scontri, qui però si tratta di qualcosa di molto pìù serio. La cosa interessante è la posizione della Russia. Il fascismo è stato inventato nella fase in cui si sviluppava il capitalismo ed è diventato immanente al capitalismo. La Russia è diventata capitalista ma non ha avuto tempo per diventare fascista come la accusano oggi, perchè ciò non è insito nella sua natura. La leadership russa non ha collaborato con Hitler ma la famiglia Rothschild sì e così altri che comandavano il mondo. Non è stato il soldato Ryan a liberare l’Europa dal nazismo, ma essa è stata liberata da una unione internazionale, in cui i Russi hanno subito 24 milioni di vittime. Il fascismo ha una forma capitalista. È uno degli elementi nello scenario dentro il quale si svolge la vita politica. E se dovrà esserci il fascismo, ci sarà il fascismo.

 

E dove è collocata la Serbia?

 

EK: Penso che quelli da cui ti aspetti di meno possono fare miracoli. Il fatto che la Serbia non abbia introdotto le sanzioni alla Russia mi spinge a sostenere tale politica. Il problema con la politica è che ha pochi come Dino Buzzati e non si sa cosa succederà nel futuro. Però, sino a quando si potrà conservare il minimo di libertà che avevo durante Tito, andrà tutto bene. Voglio dire che mi piaceva Gagarin ma anche Amrstrong, mi piaceva ascoltare Lennon ma anche leggere Dostoevskij. Se mi aboliscono questo, se mi spingono a dire che Putin è un fascista come Hitler, dovrò scappare.

Io non ho potuto vivere bene nemmeno a Sarajevo, perchè non potevo bere il cosiddetto caffè conviviale, quando puoi raccontare liberamente tutto dall’inizio. Poter dire che Njegos non è un poeta genocida e che Andrić è uno degli scrittori mondiali pìù grandi, ma tale caffè,٭ lì non c’è più. O forse c’è però dovrei nascondermi come fanno gli abitanti di Sarajevo d’inverno che si accovacciano per sentire meno freddo.

Penso che la Serbia ancora va avanti in qualche modo e che il suo vantaggio nei confronti di altri paesi della regione, sia che non è ancora caduta del tutto tra i denti dei potenti.

 

٭ Il rito di bere caffè in Bosnia e chiaccherare per ore, parlando con libertà.

 

Ma è in bilico.

 

EK: Sì, ma ha ancora un margine e non l’hanno ancora messa nella morsa. Mi sembra che abbia ancora possibilità di salvarsi e che non sta ancora attuando al cento per cento le ricette del FMI, che significano la perdita della libertà! La Serbia è ancora pìù libera di qualsiasi altro paese che conosco. Conosco l’Argentina, ecco, che sia libera cosi. Ma la questione è fino a quando potrà esserlo. Tutto quello che succede non promette bene e mi spaventa. Penso che l’entrata della Serbia in Europa in realtà sia l'entrata nella NATO. Romania e Bulgaria sono la migliore conferma di tale idea. C’è qualcosa di più logico che la Serbia entri nell’UE prima della Bulgaria, non solo perchè aveva Dositej Obradović ma anche perchè aveva il maggior scambio economico con la Germania, che è capofila dell’UE. Non sarò io a decidere sull’entrata nella NATO, ma qualche situazione nuova in cui qualcuno sarà indicato a realizzare questo lavoro. Il problema che riguarda la percentuale delle persone a favore o contro l’Europa consiste nel creare un opinione pubblica favorevole. Ma come può un popolo che, come quello della Siria o della  Libia, è stato bombardato dalla NATO, dare il suo consenso e diventarne membro?

 

 

Tutto è possibile!

 

EK: Sì perchè  "Farma" esiste su un piano pìù globale di quello di un reality televisivo. È molto importante che a Belgrado ci sia stata la parata militare e che Putin sia venuto a Belgrado, perché così si è ribadito che la Serbia riconosce l’esistenza del mondo bipolare. La Serbia non può trascurare il fatto che esiste il mercato euroasiatico e tale progetto. Perchè non lo può fare? Perchè Richard Nixon la introdotto il petrodollaro ed ha abolito l'oro, che fino allora sosteneva tale valuta, ora praticamente sostenuta dal petrolio, cioè sotto il controllo dell’Arabia Saudita, di un controllo militare e così via. Vedi, agli Americani non dà fastidio che lì non ci sia democrazia e che il re torturi i suoi figli nelle prigioni, e invece gli ha dato fastidio, per esempio, che in Serbia non ci fosse democrazia.

Alcune crisi anche prima portavano a grandi scontri, ed erano rappresentati come il risultato di incidenti, come nella storia di Mlada Bosna. Ma quando si leggono i libri si viene anche a sapere, tra l’altro, che Francesco Ferdinando aveva le azioni della Skoda e che la Serbia doveva comprare carri armati da loro, ma all’ultimo momento si era decisa per quelli francesi. Ora è lo stesso, conta da chi compri gli aerei, solo non devi comprare dai russi, e qui sarà messa alla prova questa nostra idea, nè oriente nè occidente, questa è la nostra posizione reale, ma essa non deriva solo dalla storia passata. Essa sarà decisiva per la nostra via futura.

 

Tito ci era riuscito, ma ora non c’è nessuno alla sua altezza!

 

EK: Tito è stato il migliore alunno della guerra fredda e sapeva come gestire le manovre. Il tentativo di Milosevic di copiarlo non è  andato bene. Al tempo di Tito gli Americani avevano paura dei sovietici che erano armati fino ai denti e la posizione della Yugoslavia come "paese a metà" era scritta anche nel documento di Yalta. Tale situazione è cambiata dopo la rivoluzione informatica e noi tutti siamo sotto il controllo dell'America, spiati, seguiti e osservati. Fortunatamente, l'America non è solo un male, ma esistono anche altre cose nelle quali avevo speranza: dall’illusione rock and roll fino ai film di qualità.

 

I serbi amavano l’America, vedevano in essa un ideale di libertà, ma siamo finiti per essere nemici?

 

EK: Il male più grosso in tutto ciò sono le nostre relazioni con la Russia. Quando è iniziata la guerra in Bosnia ogni telegiornale iniziava con la frase che noi eravamo amici tradizionali dei russi, mentre gli inglesi per duecento anni si sono adoperati per tagliare questo legame. Temo che ora esistano alcuni "ballerini politici" che tentano di farci cambiare strada, ma ritengo che non sia possibile. Questo legame vive in ogni singola persona.

 

La strada verso l’Europa è il principale mantra dell'attuale politica, lei è scettico a proposito. Ci spiega?

 

EK: Temo che ci infileremo in modello e in una uniforme che non fanno per noi. Questa strada verso l’Europa è uno scherzo, come una trasformazione linguistica. Cosa vuol dire strada verso l’Europa? Vuol dire una strada verso l'amministrazione europea dalla quale riceverai soldi? L’unica cosa di valore nel progetto europeo è la tutela dell’ambiente, tutto il resto lo sappiamo e lo possiamo fare senza di loro. Ma è la questione è che cosa la Serbia può mantenere o perdere imboccando questa strada, che non è certa. Sicuramente può perdere ciò che l’ha resa nota, il fatto che è stata la prima delle nazioni slave a liberarsi dall’occupazione ottomana e poi ad aver  costituito il primo stato. Temo che infilandoci in questa divisa "europea" perderemmo il meglio di noi, cioè innanzitutto la libertà.

 

C’è chi la critica perchè civetta con personaggi al governo e politici, a me invece sembra che sia riuscito ad usarli per alcune cose di importanza comune.

 

EK: Negli ultimi vent’anni la mia logica è stata che con cambiamenti di elitè politiche si potesse fare qualcosa e non essere un intelettuale accigliato che è  contro tutti, conservando il diritto intellettuale a tenere le lezioni a tutti. Non ho civettato nè con Tadić nè con Kostunica e non ho intenzione di farlo nemmeno con quelli attuali.

 

Dov’è il problema?

 

EK: Il problema è che col passare del tempo gli impegni che vengono imposti alle elitè sono sempre pìù complessi; la questione è se questi problemi attuali li potrebbe risolvere anche un Nikola Pašić *. Perchè dal crollo di Milošević fino ad oggi non si è più progettato. Abbiamo avuto la cosiddetta libertà ma non si nota nessuna crescita. Ho tentato da sempre di fare qualcosa e di rendere compatibile quello che dico con quello che faccio.L’idea circa le affermazioni sulle mie simpatie verso i politici io le rovescerei. Penso che fossero loro ad avere simpatie per me. E siccome non mi occupavo di poesia ma di grandi progetti, relativamente alle infrastrutture, dovevo contattare il governo, coinvolgere fondi e ministeri e rendere conto a chi ti aiuta. Sono progetti utopici che non potevano essere realizzati senza aiuti degli organi statali. E quello che ho fatto rimarrà. Ma non rimarrà solo quello. Rimarrà anche l’eco che Gavrilo Princip non era un terrorista. Vučić [ndt primo ministro serbo] ha detto alla CNN che egli è un nostro eroe, Dodik [ndt Presidente della Repubblica serba di Bosnia] ha eretto un suo monumento a Sarajevo est. In qualche modo ho provocato una scossa positiva presso i nostri politici. Se non ci fosse stato il progetto di Andrićgrad [ndt: Andricgrad è un progetto interamente dedicato alla cultura ed alla storia, un quartiere cinto da mura sorto all’interno di Visegrad, la città del “ponte sulla Drina” protagonista dell’omonimo libro di Ivo Andric Nobel della Letteratura nel 1962. Su questo ponte, tra il XVII ed il XVIII secolo furono appese le teste mozzate dei contadini serbi che tramavano contro l’occupazione turca], Vidovdan sarebbe dimenticato  [ndt: la più grande festività dei serbi, il 28 giugno 1389, durante la quale viene ricordata ogni anno la battaglia e la sconfitta, il martirio del popolo serbo contro l'Impero Ottomano nella battaglia di Kosovo Polje].

Ad Andrićgrad vi è una via con cinema e murales con l'immagine di Gavrilo Princip e i membri di “Mlada Bosna“.

 

Monumento di Gavrilo Princip

 

*Nikola Pašić è stato un famoso politico serbo, fu primo ministro della Serbia dal 1903 fino alla sua morte nel 1926.

 

E' sopravvissuto  sia a Mokra Gora che a Andrićgrad.

 

EK: Tutto è fatto dai servizi segreti. La storia di Mokra Gora* è stata diffusa da piccole spie del LDP [ndt Partito Liberal Democratico, europeista] e loro hanno montato bugie una dopo altra, fino a quando non si sono ben radicate e sono arrivate al culmine in una trasmissione TV, Insajder. Ma io ho fiducia nel popolo serbo. Perchè tutte quelle persone che venivano e vedevano cosa c’era di privato e cosa di pubblico, hanno capito la verità, perfino dopo quell’"orrore" di 7.000 euro che non erano stati spesi regolarmente, con me che ero finito in TV come persona accusata di abuso.

Tutto ciò che ho guadagnato all'estero l'ho investito in Serbia, a differenza di quelli che hanno guadagnato in Serbia e lo hanno portato fuori. E per questo sono stato pìù o meno colpevole. Pensando che il popolo serbo fosse come un  bambino, si sono mossi tutti per rompermi il collo.                                                                                                                              

E allora si è dimostrato che tutto era l'opposto di quello che dicevano: che a Mokra Gora ci sono infrastrutture che non ci sono  nemmeno nelle montagne Svizzere, che Mokra Gora non è di mia proprietà nè sotto la mia direzione formale. I miei beni sono Mećavnik, come la cascina che possiedo lì.                                                                           

La stessa storia si è ripetuta per Andrićgrad. Inoltre l’hanno prodamato come culmine del malaffare senza alcuna decisione del tribunale, mi attaccavano anche i nostri chiedendomi di presentare riscontri. Per tre anni ho ripetuto in continuo che su Andrićgrad decideva un consiglio nel quale c’era un rappresentante del comune e che venivano regolarmente  presentati gli estratti finanziari, mentre Mladen Bosnić continua a ripetere che vuole gli estratti e questi continuano a darglieli. E ogni volta che io presento i resoconti, ripete la  stessa storiella.

 

* Il regista serbo ha dato un contributo allo sviluppo del turismo in Mokra Gora, finanziandone infrastrutture e costruzioni. Per questo progetto, Kusturica ha ricevuto il "Premio Europeo Philippe Rotthier Architettura" dalla Fondazione di Bruxelles per l'Architettura.

 

 

Lei è antiglobalista. Ha l’impressione di fare una lotta inutile, perchè qualche notte fa in Serbia hanno aperto i negozi a mezzanotte in modo che i serbi facessero la coda per comprare i nuovi modelli di Hi Phone?

 

EK: Questa è la differenza tra le generazioni. Una volta facevo la coda a Nuova York per comperare il disco di Bruce Springsteen mentre adesso questi aspettano di comprare un oggetto. Questa è la differenza dal periodo in cui sono cresciuto, in cui si aspettava una canzone nuova che esprimeva uno spirito e parlava di ribellione, negazione o affermazione, mentre oggi si aspetta un oggetto. Così ci siamo limitati. Si vive usa e getta, per l’istante presente.                                   

La durata della vita umana, come dice Andrić, è l’esistenza tra due inesistenze. Questa concezione è oggi interpretata nel senso per cui sangue, bicchieri rotti e amori infelici rappresentano la forza motrice per vivere la vita! E di non pensare che esiste un prima e un dopo.

 

È la conferma dell'avidità, voracità e mancanza di istruzione e direi, infine, dello scontro di due antropologie, quella cristiana e quella anticristiana, che in effetti è iniziata con Hollywood. Tutto si guarda tramite un rapporto di consumismo dove una persona possiede miliardi e dall’altra parte ci sono centinaie e migliaie di pecore che camminano dietro il lupo che ammazza la prima pecora. Egli la porta e la sbrana strada facendo, mentre il branco lo segue. Questa è la tragedia dell’umanità contemporanea.

 

 

Traduzione di Rajka V. per CIVG.IT