CIVG Informa N°51

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Gli Angeli del fango precari di Genova
Alternativa Nord-Ovest

 

Li chiamano 'angeli del fango': centinaia di volontari quasi tutti della 'Generazione Y' posta nel tritacarne della precarietà sistemica.

13 ottobre 2014

Secondo una vecchia massima cinese, presa poi in prestito dai rivoluzionari maoisti di metà '900, quando è grande la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente.

Ciò significa che nei momenti di turbamento della quiete, del "tran tran" quotidiano, si liberano energie capaci di apportare uno shock positivo a situazioni stagnanti, se incanalate nella giusta direzione. Ciò che, a margine dell'ennesima alluvione che ha colpito il Genovesato, colpisce in positivo dell'intera vicenda, tra un rimpallo di responsabilità e l'altro e la legittima frustrazione dei cittadini, è la nuova mobilitazione dei giovani, rimessisi in moto a distanza di tre anni dalla tragica alluvione del 2011.

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Gli imprevisti seguiti dalla primavera araba
Angelo Travaglini

 

Premessa

Il Medio Oriente sembra precipitare in quella che alcuni analisti anglosassoni non esitano a definire “a warlord era”. Cosa s’intende con questo? La risposta degli studiosi fa riferimento al progressivo mutamento degli assetti geopolitici della regione intervenuti all’indomani del crollo dell’Impero ottomano alla fine della prima guerra mondiale e al ruolo crescente svolto in questo processo dai “non-state actors” ovvero la galassia di organizzazioni, formazioni politiche e milizie subentranti a uno Stato-nazione in difficoltà nel riuscire a far fronte ai sommovimenti in corso nella regione.

In effetti, quel che avviene sotto i nostri occhi in Siria, Iraq, Yemen, Libia e Libano fornisce conferma di sviluppi che sarebbero apparsi impensabili fino a un tempo recentissimo.

La creazione lo scorso giugno attraverso una sorta di “blitzkrieg” di un “califfato” imposto dalle milizie dell’Islamic State in Iraq and Levant (ISIL) nella vasta area che copre il nord-est della Siria e il nord-ovest dell’Iraq ha costituito il più impattante esempio della fragilità di un ordine istituzionale scarsamente rappresentativo delle reali esigenze di comunità tenute fino ad ora in uno stato di povertà ed emarginazione, assoggettate al potere di un assetto statale forte della sua capacità repressiva ma estremamente debole sotto il profilo della base sociale di consenso.

L’aggressione occidentale all’Iraq di Saddam Hussein del 2003, che ha comportato la distruzione dell’assetto statale e dell’apparato di sicurezza in un Paese sovrano, seguita dall’esplodere delle tensioni etnico-settarie, e i venti della Primavera araba, che dal 2011 hanno segnato l’inizio di un cruento processo di trasformazione nel mondo arabo, hanno indubbiamente contribuito al prodursi di mutamenti che a prima vista apparirebbero irreversibili.

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La lunga marcia contro il biocidio: la campagna d'autunno
Coalizione Stop Biocidio

18 / 10 / 2014

Si è tenuta ieri sera presso il Laboratorio Occupato Insurgencia la partecipata assemblea pubblica di Stop Biocidio. L’obiettivo dellappuntamento pubblico era quello di stabilire un’agenda comune per l’autunno, una campagna fatta di marce, iniziative, approfondimenti, ed appuntamenti di lotta che attraversino la Terra dei Fuochi e che siano preludio alla convocazione di una manifestazione nazionale contro il biocidio a Napoli alla fine dell’autunno. Si sono confrontati comitati di diversi territori. La bocciatura del decreto terra dei fuochi; la rivendicazione del diritto alla salute ed alla prevenzione in una regione dove la spesa sanitaria e le strutture ospedaliere si dismettono; la necessità di intervenire per fermare i roghi attraverso un’opera strutturale di controllo che inizi dal mercato della merce falsa che sfrutta inoltre i lavoratori sottopagandoli e sfruttandoli; la necessità di un investimento pubblico nelle bonifiche sotto il controllo dei comitati; la definizione precisa dei terreni inquinati e la protezione e valorizzazione dei prodotti agricoli campani di qualità. Questi in estrema sintesi i temi principali che sono stati trattati. Da tutti è venuto chiaro un segnale: bisogna tornare a riempire le piazze per imporre al governo Renzi il tema della Terra dei Fuochi. Per riempire le piazze c’e’ bisogno di una costante attività sui territori ed una grande connessione delle lotte territoriali tra loro. Così come è necessario collegare le battaglie dei nostri territori ad un piano generale. Per questo la manifestazione del prossimo 7 novembre a Bagnoli contro il decreto Sblocca Italia, rappresenta un appuntamento centrale per tutti. Lo Sblocca Italia è un modello di governance che agevola petrolieri, inceneritoristi e costruttori e devasta i territori sospendendo la prassi democratica attraverso i commissari straordinari. L’assemblea ha assunto la mobilitazione del 7 novembre e contestualmente la partecipazione all’assemblea preparatoria del 21 ottobre come punto di partenza della campagna d’autunno di Stop Biocidio.

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Alexander Mercouris: Punti morti e negoziati sul gas a Milano
ortodossiatorino

I punti morti a Milano

Le notizie dal vertice di Milano stanno ancora filtrando, ma è chiaro che non vi è stato alcun passo avanti e la crisi ucraina rimane a un punto morto. Poroshenko ha detto che sono stati concordati i "parametri" di un accordo sul gas ma sembra che nulla del genere sia accaduto.

Il commento più fatuo del giorno è venuto da Van Rompuy, che ha definito i negoziati un "progresso", perché si suppone che Putin abbia detto che non vuole un conflitto congelato in Ucraina o che l'Ucraina orientale diventi un'altra Transnistria. Per capire l'assurdità di tale commento, cercare solo di immaginare Putin che annuncia solennemente agli europei il contrario: che non vuole un conflitto congelato in Ucraina e che vuole che l'Ucraina orientale diventi un'altra Transnistria!

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Il tragico anniversario di Talerhof
Georgij Poljakov

 

"Il passato non è mai morto. Non è nemmeno passato ".

William Faulkner, Requiem per una monaca

 

Sono passati un centinaio di anni da quando è stato creato il primo campo di concentramento in Europa (1): in Galizia, destinato ai russi e ai credenti ortodossi.

 

Il 4 Settembre 2014 ha segnato il centenario della tragedia dei campi di concentramento di Talerhof [Thalerhof] e Terezin [Theresienstadt], dove decine di migliaia di vittime hanno trovato una morte violenta, martirizzati per la loro fede ortodossa, per il rifiuto di tradire le proprie convinzioni, per il rifiuto di chiamarsi ucraini.

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Ai miei occhi, la Palestina è il paradiso
Frank Barat

 

Un'intervista con Leila Khaled, icona palestinese e responsabile del Dipartimento rifugiati e per il diritto al ritorno in seno al Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.

Intervista del 3-04-2014 di Frank Barat

 

Leila Khaled , con in mano la celebre foto presa nel '69, dopo il dirottamento aereo

 

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Ebola: un'analisi alternativa
Massimo Mazzucco

 

In vista di un aggravarsi dell'epidemia di Ebola, che minaccia ora di estendersi anche in Europa, risegnaliamo questo articolo del 2010, un documento della Rockefeller Foundation.

Il Nuovo Ordine Mondiale scopre le carte

La Rockefeller Foundation ha pubblicato un interessante documento, intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, nel quale ipotizza quattro possibili situazioni in cui potrebbe venire a trovarsi il mondo intorno al 2025.
Naturalmente, in questo gioco “ad indovinare il futuro”, la linea fra quello che potrebbe accadere e quello che si vorrebbe veder accadere è sempre molto sottile, ed è questo che rende il documento particolarmente interessante.
L’elemento su cui si focalizza la ricerca è il progresso tecnologico, e la domanda centrale che si pone è la seguente: “Che effetto potrà avere la tecnologia nel superare gli ostacoli verso la stabilità e la giusta crescita nel mondo dei prossimi 15-20 anni?”
Per rispondere alla domanda gli autori hanno identificato due elementi variabili, che ritengono di fondamentale importanza nel determinare il futuro assetto del mondo. Queste variabili sono l’”allineamento politico-economico” delle varie nazioni, che potrà risultare “debole” o “forte”, e la “capacità adattiva” dei popoli che ne fanno parte, che potrà risultare “alta” o “bassa”.

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Terrorismo di Stato in Messico: Iguala come Tlatelolco, Peña Nieto come Díaz Ordaz
Gennaro Carotenuto

6 ott 2014

 

 

L’orrore di Iguala in Messico è infine confermato e non sarà il silenzio dei media internazionali, che guardano sempre altrove rispetto alla macelleria messa in atto da vent’anni in uno dei principali alleati degli USA, a renderlo meno orribile. Nella fossa comune ritrovata nello Stato di Guerrero, lo stesso del turismo d’élite di Acapulco, vi sarebbero la maggior parte dei 43 studenti sequestrati lo scorso 26 settembre dalla Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa, nella quale erano già stati assassinati sei loro compagni.

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Anche l'Armenia aderisce all'Unione Euroasiatica
ITAR TASS

3 ottobre 2014

 

Il trattato di adesione dell’ Armenia all’Unione Economica Eurasiatica è già pronto e sarà firmato nel vertice CSI ( Comunità degli Stati Independenti ) che si terrà nella capitale bielorussa Minsk il 10 ottobre. A darne notizia è stato il vice Primo Ministro russo Igor Shuvalov subito dopo la riunione con il Presidente Vladimir Putin ed il Governo di oggi. “Il trattato che prevede l’adesione della Repubblica di Armenia all’Unione Economica Eurasiatica è già stato elaborato“, ha detto Shuvalov. Il Governo armeno proprio ieri aveva approvato una bozza di documento sulla adesione al trattato sull’Unione Economica Eurasiatica, nel quale si dice che “dopo l’adesione al trattato, l’Armenia diventerà membro dell’Unione economica eurasiatica e da quel momento, tutti gli atti della stessa Unione Economica Eurasiatica avranno applicazione su tutto il territorio“.

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Solidarietà per i bambini del Donbass in Ucraina
Viktoria Shilova

 

Dal Movimento contro la guerra ucraino - Ottobre 2014

“ Cari compatrioti!

La guerra ha creato una catastrofe nel Donbass, centinaia di migliaia di profughi, compresi i bambini sono ora indigenti. Ma è una grande “fortuna” questo, perché significa che sono sopravvissuti con i genitori o parenti. Spesso, come nel caso della situazione di Diana Popkov, la sua situazione è terrificante: è rimasta solo lei.

A Novomoskovsk ,vicino Dnipropetrovsk, Ucraina, in questa città, abbiamo creato un movimento adottivo come Movimento Antivoyna: con il "Fondo per la Fratellanza col Donbass" per aiutare i rifugiati e i bambini malati. L'attuale governo ha portato l'Ucraina al collasso economico. Naturalmente raccogliere i soldi per chi è nel bisogno e molto difficile. Tuttavia, abbiamo pianificato e organizzato per i bambini rifugiati una vacanza.

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Anche se noi ci crediamo assolti...
Enrico Contenti

 

E' uscito un nuovo importante libro sulla Disinformazione, di Enrico Contenti, collaboratore anche del CIVG. Per INFO e contatti scrivere a info@civg.it

 

 

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