Libia : La liberazione del popolo libico è in marcia

19/01/2014  

Libia: il 13 Febbraio 2013 , la Dichiarazione delle tribù libiche aveva annunciato l'impegno di rivalsa e di preparare la liberazione del popolo libico affrancato.

Questo appello al mondo, dall’est all’ovest, spiegava e difendeva la legittimità dell'assunzione da parte del popolo libico libero, di liberare la sua terra dai criminali  satanici al servizio della NATO ed dal regime oppressore e dimostrare che hanno mentito sin dall'inizio della loro presunta "ribellione " e sono stati guidati soltanto  dalla voglia di rubare e rapinare il territorio africano .

Il 17 gennaio 2014, meno di un anno dopo la dichiarazione delle tribù , il Movimento di Resistenza Giovanile di Tripoli ….VIDEO…. ha annunciato in un video pubblicato su Internet le prime rivincite. Nella dichiarazione , la Resistenza invita la gente a sollevarsi e combattere per liberare la loro terra e applicare le leggi della Jamahiyra.

Pochi giorni dopo questa chiamata , la maggior parte delle moschee di Tripoli hanno lanciato dai minareti e ripetuto più volte: " Allahu Akbar ! , Allahu Akbar ! , Allahu Akbar ! ".

Il cammino della liberazione è iniziato.

Un importante base militare è stata abbandonata ed è passata sotto il controllo dei liberatori della Resistenza.

A Sebha , il 17 gennaio 2014, pesanti combattimenti sono scoppiati tra le tribù  Tobou e Wled Sulayman .

Per confermare al popolo libico che è il momento di unirsi e combattere per la liberazione della nostra terra è stato pubblicato lo stesso giorno su internet (il 17 gennaio 2014), l’ultimo discorso della guida del popolo libico Muammar Al Gheddafi, ricordando le bugie e mezzi di manipolazione della NATO utilizzati per annientare qualsiasi tentativo del popolo libico a sollevarsi , per difendere la dignità e riguadagnare il controllo del loro territorio.  Come indicato dal Profeta dell’Islam Maometto: “ Allah Sallla Aleh alayhi wa”, Muammar Al Gheddafi aveva detto che la morte viene da Allah e nessuno la può rifiutare .

Il 18 gennaio 2014, sono state issate bandiere verdi e ritratti di Muammar Al Gheddafi (…VIDEO…Woarchfana , Libia 2014/01/18 ) in tutto il paese, questo è un video girato nelle città di Al Ajaylet e Woarchafana, trasmessi su internet e poche ore più tardi veniamo a sapere che i punti di confine tra Libia e Tunisia sono passati nuovamente sotto il controllo della Resistenza popolare verde nuovo.

Le forze di liberazione stanno avanzando e burattini al potere passano ormai il più del loro tempo a chiedere aiuti alle forze straniere, forse già per organizzare la fuga con le loro famiglie, rapinando più soldi possibili al popolo libico, in preda al panico.

 

Da  Voix des Opprimè

Traduzione di Iolanda L. per civg.it

 


 

 

Libye : Le 13 février 2013, la Déclaration des Tribus Libyennes annonce l’enclenchement des représailles et prépare la Révolution du peuple libyen libre.

Cet appel lancé au monde, de l’Est à l’Ouest, explique et défend la légitimité de la reprise, par le peuple libyen libre, de sa terre des mains meurtrières, sataniques de l’OTAN et de ses régimes dictatoriaux qui ont menti dès le début de leur prétendue  »rébellion » et qui étaient en réalité guidés par la volonté de voler et de spolier le territoire africain.

Le 17 janvier 2014, moins d’un an après la déclaration des Tribus, le Mouvement de Résistance des Jeunes de Tripoli annonce dans une vidéo publiée sur internet le début des représailles. Dans le communiqué, la Résistance appelle la population à se soulever et combattre pour libérer leur terre et à appliquer les lois de la Jamahiyra.

Quelques jours après cet appel, la plupart des mosquées de Tripoli ont lancé  du haut des minarets et de manière répété  » Allahou Akbar ! , Allahou Akbar ! , Allahou Akbar !  » .

La Révolution est en marche.

Une importante base militaire est libérée et passe sous contrôle des libéraux

A Sebha, le 17 janvier 2014, de violents combats ont éclatés entre les Tribus Tobou et Wled Soulayman.

Pour confirmer à la population libyenne que le moment est venu de s’unir et se battre pour la libération de la Jamahiriya, Mouammar Al Kadhafi a lancé un appel, publié ce même jour du 17 janvier 2014 sur internet, en rappelant les mensonges et la manipulation des médias de l’Otan visant à tuer toute volonté du peuple libyen à se soulever, à se défendre et à reprendre dignement le contrôle de leur territoire. En tant que musulman guidé par l’Islam du prophète Mohammed, Sallla Allah aleyhi wa aleh, Mouammar Al-Kadhafi rappelle que la mort vient d’Allah et que rien ne peut la repousser.

Le 18 janvier 2014, les libyens hissent les drapeaux verts et les portraits de Mouammar Al Kadhafi (Images prises cet après midi à Woarchfana, Libye 18/1/2014) à travers le pays, des vidéos filmées dans les villes de Al Ajaylet Images prises cet après midi à Al Ajaylet, Libye 18/1/2014, et Woarchafana sont diffusées sur internet et quelques heures plus tard nos apprenons que les points de frontière entre la Libye et la Tunisie sont passés sous contrôle, à nouveau, des libéraux.

Les libérateurs avancent rapidement et la panique s’est emparée des marionnettes au pouvoir qui passent leur temps a téléphoner à l’étranger afin d’organiser leur fuite avec leur famille en emportant un maximum d’argent avec eux et volé au peuple libyen.