CELAC a Cuba

Sono giorni di fuoco qui a L’Avana, per la stampa locale e straniera accreditata e anche per una parte della popolazione, dato che ci sono percorsi obbligatori perchè si sta svolgendo il iI Vertice della CELAC, la Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi formata da 33 nazioni indipendenti che si riconoscono nel pensiero e negli ideali di Bolívar e di Martí.

In  città ci saranno  molti capi di Stato e di Governo.
Il Vertice d’alto livello durerà due giorni: il 28 e il 29 gennaio - a Pabexpo, preceduto dalla riunione dei ministri degli Esteri e da quella dei coordinatori nazionali.
Cuba è stata presidente nel 2013 e il 29 consegnerà la presidenza pro tempore  ricevuta dal Cile all’inizio del 2013, a Costa Rica.
Saranno presenti anche Ban ki Moon e il segretario generale della OSA, Insulza, come invitato straniero.

Si tratta indubbiamente di una notizia storica, ma la grande stampa italiana ignora tutto questo con un’indifferenza che allibisce.
Ieri un grande giornale italiano ha scritto che una Cristina ( la presidentessa dell’Argentina) stanca,  andrà in febbraio anche ad un incontro di capi di Stato a L’Avana. Un buon esempio di giornalismo preciso e incisivo sicuramente, per non parlare dei criteri sulla persona.
E mi chiedo perchè...
Se 33 nazioni, ossia i loro governi, i loro capi di Stato e quindi anche i loro popoli, si uniscono in un blocco regionale che lavora per un’integrazione di ideali, delle economie e dello sviluppo, nel rispetto delle differenze e le diversità, per migliorare le condizioni di vita di milioni di persone in questi tempi di crisi e con dei risultati positivi, vuol dire che si può operare per cerare quel mondo diverso e migliore nel quale crediamo profondamente.
Questo Vertice ha, al centro del suo lavoro, la lotta contro la fame, la miseria, la disoccupazione, per la pace e senza le armi nucleari.
La CELAC si consolida e l’America latina va avanti, con tutte le sue differenze, trovando le soluzioni nei negoziati e nel dibattito pacifico.
Gli Stati Uniti non fanno parte della CELAC - e nemmeno il Canada - per ovvie considerazioni.
E sicuramente è quest’ultima la motivazione per cui la grande stampa italiana ignora la CELAC e quel che succede in una grande parte di mondo.
Forse se certi giornalisti italiani provassero ad essere indipendenti davvero, nei loro articoli s’incontrerebbero idee, notizie, informazioni e sentimenti.
Ma questo evidentemente è meno importante di scandali e manipolazioni e non importa a quanto pare quel che arriva ai poveri lettori, che vengono informati davvero malamente o meglio vengono ben disinformati.

 

Che cos’è la  CELAC?

Le origini

La Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici  – CELAC – è stata costituita il 23  febbraio del 2010 in occasione della celebrazione del Vertice dell’Unità dell’America Latina e dei Caraibi nella Riviera Maya, in Messico, e posta in funzione il 3 dicembre del 2011 durante il Vertice di Caracas, nella cornice del III Vertice dell’America Latina e dei Caraibi sull’Integrazione e lo Sviluppo  e il XXII Vertice del Meccanismo Permanente di Consultazione e Concertazione  Politica – Gruppo di Rio – al culmine del processo di convergenza tra le due entità.

In questa forma si è stabilito un foro che raggruppa i 3 Stati sovrani della regione e che cerca d’approfondire l’integrazione politica, economica, sociale e culturale dell’America Latina e dei Caraibi,  basata  nel pieno rispetto per la democrazia e i diritti umani.

Il Cile ha esercitato la presidenza pro tempore (PPT) della CELAC sino alla realizzazione del I Vertice CELAC che si è svolto a  Santiago del Cile il 27 e 28 gennaio del 2013.  Nel 2013 la PPT è stata esercitata da Cuba, e nel 2014 passerà alla Costa Rica.

Gli obiettivi

Tre gli obiettivi della CELAC, si segnala:

Riaffermare che la preservazione della democrazia e dei valori democratici, la vigenza delle istituzioni e dello Stato di Diritto, l’impegno con il rispetto e la piena vigenza di tutti i diritti umani per tutti, sono obiettivi essenziali dei nostro paesi.

Intensificare il dialogo politico tra i nostri Stati e tradurre, attraverso la concertazione  politica, i nostri principi e valori in consensi. La regione necessita un’istanza di concertazione politica forte, che garantisca  la sua posizione internazionale e si traduca in azioni rapide ed efficaci che promuovano gli interessi latinoamericani e caraibici, di fronte ai nuovi temi dell’agenda internazionale. 

Intensificare la concertazione delle posizioni regionali di fronte alle riunioni e le conferenze di portata globale, e adottare un profilo più dinamico a favore della concertazione politica e del lavoro d’interlocuzione con altre regioni e paesi, nella  convinzione che questo dialogo contribuisce a proiettare la regione e ad accrescere la sua influenza nello scenario internazionale globalizzato e interdipendente.

Stimolare un’agenda integrata,  basata nel patrimonio del gruppo di Río e gli accordi della CALEC, oltre che nei meccanismi e i gruppi d’integrazione, cooperazione e concertazione già esistenti, che costituiscono tutti insieme un importante attivo regionale che si sostiene su principi e valori condivisi, con il proposito di dare continuità ai nostri mandati, mediante un programma di lavoro che promuova i vincoli effettivi, la cooperazione la crescita economica con questa giustizia sociale e in armonia con la natura, per uno sviluppo sostenibile e l’integrazione dell’America Latina e i Caraibi nel loro insieme. 

(Fonte: Sito ufficiale del Vértice degli Stati Latinoamericani e Caraibici in Cuba. MINREX)

La CELAC è formata da:

Il Vertice dei capi di Stato e di Governo, istanza suprema della Comunità.

I suoi compiti sono:

Designare lo Stato sede della seguente riunione e chi eserciterà la Presidenza Pro Tempore.

Definire le linee di direzione e delle politiche, stabilire le priorità, le strategie e i piani d’azione per realizzare gli obiettivi della CELAC.

Adottare le linee  politiche e le strategie per le relazioni con terzi Stati e le organizzazioni e i fori inter governativi  di carattere internazionale, regionale o sub -regionale.

Le Riunioni dei Ministri delle Relazioni Estere.

Se riuniscono in maniera ordinaria due volte l’anno. Le caratteristiche  sono:

Adottare risoluzioni ed emettere dichiarazioni  su temi di carattere regionale o internazionale, d’interesse per i paesi della regione.

La Presidenza Pro Tempore

Si esercita per un periodo di un anno nel quale si effettueranno varie riunioni.

È l’organo d’appoggio istituzionale tecnico e amministrativo della CELAC. Tra le sue funzioni:

Preparare, convocare y presiedere i Vertici dei capi di Stato e di Governo, i le riunioni dei ministri degli Esteri e dei coordinatori nazionali, così come le riunioni dei meccanismi regionali e sub regionali d’integrazione.

Le riunioni dei coordinatori nazionali:

Gli Stati membri si vincoleranno alla Presidenza Pro- Tempore per mezzo dei Coordinatori Nazionali che saranno responsabili del coordinamento e del seguimento diretto dei temi in discussione.

I loro attributi sono:

Coordinare a livello nazionale i temi di unità, dialogo e concertazione politica regionale d’interesse per l’agenda della CELAC. 

Essere una delle istanze di vincolo e coordinamento per i temi dell’unità, la concertazione e il dialogo politico.

Le riunioni specializzate:

Attenderanno aree d’interesse e altre, con la priorità della promozione dell’unità, l’integrazione, la cooperazione regionale, saranno convocate dalla presidenza Pro Tempore in accordo con quanto stabilito nel programma di lavoro biennale della CELAC.

La Troika Ampliata

È formata dallo Stato che svolge la Presidenza Pro Tempore, da quello che lo ha preceduto in questa responsabilità e da quello che gli succederà, più uno Stato  membro del

CARICOM. La Troika Ampliata è automaticamente costituita al momento dell’elezione dello stato membro che assume la Presidencia Pro Tempore della CELAC.

La detta Troika Ampliata della CELAC è formata da questi paesi:

Cuba, che ha assunto la Presidenza Pro Tempore ed è la sede ora del Vertice.

Cile, presidente precedente Costa Rica, sede del prossimo Vertice.

Trinidad y Tobago, Presidente Pro Témpore de la Comunidad del Caribe, CARICOM.

 

Da Gramna italiana