CIVG Informa 33 - SPECIALE RUSSIA: approvata la legge sulla ”propaganda di atteggiamenti sessuali non tradizionali davanti a minori".Alcune informazioni.

Putin firma la legge contro la propaganda gay ai minori

Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha firmato la legge contro la propaganda, anche via Web, di orientamenti sessuali non tradizionali in presenza di minori, approvata in terza lettura dalla Duma di Stato l'11 giugno 2013, da tutti partiti compreso quello comunista.

In base a questa legge, la ''propaganda di atteggiamenti sessuali non tradizionali davanti a minori'' è punibile con una multa che va dai quattromila ai cinquemila rubli (circa 100-125 euro). Chi occupa una carica pubblica rischia, invece, una multa dai 40mila ai 50mila rubli (1.000-1.250 euro), mentre chi ha un ruolo nella magistratura una multa da 800mila a un milione di rubli (circa 19.000-23.400 euro). Gli stranieri sono punibili con una multa fino a 100.000 rubli e possono essere detenuti per 15 giorni e espulsi.

I difensori dei diritti umani hanno bollato la legge come discriminatoria. Nel testo di legge il riferimento non c'è un riferimento esplicito all'omosessualità, ma la nuova norma è stata ribattezzata "contro la propaganda gay".

La Duma di Stato ha approvato, in seconda e terza lettura, l'11 giugno 2013, la legge che punisce la promozione di ''orientamenti sessuali non tradizionali'' presso i minori, criticata dagli attivisti dei diritti umani.

Alla Camera bassa del parlamento russo si sono contati 436 voti a favore, un astenuto e nessun contrario per rendere definitivamente legge un provvedimento che in molti ritengono anti-gay, mentre i deputati preferiscono definire a salvaguardia dei minori.

Il Presidente russo Vladimir Putin ha espresso il suo pieno appoggio alla nuova legge, dichiarando che l’unico scopo della stessa è soltanto “la tutela dei bambini”. Putin ha anche detto che gli omosessuali “non sono discriminati in alcun modo”.

Il governo, in realtà, sembra in grado di proseguire abbastanza tranquillamente sulla strada imboccata… Le rilevazioni demoscopiche, a cominciare da quelle sicuramente attendibili del Centro Levada, per nulla servizievole nei confronti del  Cremlino, danno la causa omosessuale sgradita a circa tre quarti della popolazione.

 

Da Russia Oggi


 

Putin: “Piotr Tchaikovsky era omosessuale ed è ammirato da tutti!”

RUSSIA – Ecco uno spezzone di un intervista con il presidente russo Vladimir Putin trasmessa sul canale televisivo Russia e l’agenzia Pervy Kanal AP . Putin: “Lavoro tutti giorni con omosessuali e li premio per i loro successi! L’America vuole darci una lezione? Sono loro a discriminare i gay in alcuni stati come l’Oklahoma e il Texas!”

AP: Presto si terranno le Olimpiadi e sembra che tutti gli impianti saranno realizzati in tempo. Ma di recente è arrivata la clamorosa notizia della approvazione della legge contro gli omosessuali. Pensa che questa possa avere della conseguenze sull’organizzazione delle Olimpiadi?

Putin: Spero che non ci sia un impatto negativo. Non abbiamo leggi che vanno contro le persone con orientamento sessuale non tradizionale. Per prima cosa ci tengo a dire questo perché milioni di telespettatori pensano che abbiamo leggi contro gli omosessuali ma non è così. Abbiamo approvato una legge che vieta la propaganda di orientamento sessuale non tradizionale tra i bambini, e per cominciare, è qualcosa di molto diverso.
In secondo luogo, vediamo che cercano di screditare l’organizzazione delle future Olimpiadi, utilizzando le leggi come una scusa. Purtroppo, vediamo che questi tentativi sono prodotte dagli Stati Uniti. Cosa voglio dire con questo? In primo luogo, gli omosessuali nel nostro paese non sono discriminati ne’ nella vita professionale, ne’ nei salari, ne’ tantomeno quando raggiungono grandi risultati nella vita e nel lavoro. Il governo ha spesso riconosciuto i loro meriti premiandoli con ordini e medaglia. I cittadini della Federazione Russa hanno tutti gli stessi diritti.
Tuttavia coloro che cercano di darci delle lezioni in merito, compresi alcuni amici e colleghi americani, dovrebbero sapere che gli omosessuali in America hanno molti problemi. Lo sapevate che in alcuni stati l’omosessualità è considerata un crimine? In particolare in Oklahoma e Texas
, mi è stato detto. Se fosse vero, queste persone che pretendono di dirci cosa fare, non sono modelli in questo ambito. Inoltre secondo le statistiche fatte dal alcune ONG – non ne sono certo ma questo è quello che dicono i sondaggi – in alcune società statunitensi gli omosessuali sono discriminati anche per quanto riguarda i salari. Non so se è vero, bisognerebbe verificare.
Da tempo noi abbiamo debellato l’atavismo del fatto che l’omosessualità è un crimine. L’articolo 120 del codice penale della Repubblica Sovietica di criminalizzare l’omosessualità è stato abolito da tempo. Tuttavia in alcuni paesi esiste ancora questa idea. Penso che sia meglio evitare cercare di dimostrare che alcuni paesi sono civilizzati e altri selvaggi. Abbiamo bisogno di affrontare le questioni relative al rispetto dei diritti umani in modo professionale e come partner, non provando a darci delle gomitate, ma dando una visione oggettiva della situazione e cercando delle soluzioni assieme.

AP: E’ stato recentemente affermato che il presidente Obama ha voluto incontrare i rappresentanti di LGBT. Farà anche lei lo stesso in vista delle Olimpiadi o, in generale, senza un occasione particolare?

Putin: Se alcuni di loro vogliono incontrarmi, non c’è nessun problema, ma non hanno ancora espresso l’iniziativa. Abbiamo molti gruppi e organizzazioni, e cerchiamo di soddisfare tutte le richieste di incontro per discutere di qualsiasi questione che ritengono importante. Non ho ricevuto alcuna proposta. Perché no? Vi assicuro che lavoro con persone omosessuali e li decoro con medaglie e riconoscimenti per i loro successi personali nei vari campi. Abbiamo buoni rapporti e non vedo nulla di sbagliato in tutto questo. Dicono che Piotr Tchaikovsky era omosessuale, però tutti lo ammirano perché era un grande compositore, tutti ammirano la sua musica. E allora? Non cerchiamo problemi dove non ce ne sono, nel nostro paese non è successo nulla di grave.

 

da Cubadebate - 09-013


 

Le leggi omofobe di Putin? «I media occidentali esagerano» .  (Lo dice un leader dei gay russi)

settembre, 2013

L’attivista Nikolay Alexeyev si scaglia contro l’immagine che l’Occidente ha dato della proposta di Putin: «Nulla a che vedere con la realtà»

Contro Putin e le sue leggi anti-omosessuali i media occidentali esagerano. A sorpresa è quanto afferma Nikolay Alexeyev, gay e attivista LGBT, a capo dell’organizzazione gayrussia.ru. Alle spalle anni di battaglie per i diritti degli omosessuali, i tentativi spesso repressi di organizzare gay pride a Mosca, qualche notte trascorsa in prigione e una causa vinta all’Alta Corte europea per i diritti dell’uomo contro il suo governo.
Nelle ultime settimane la sua voce si è alzata di frequente, ma stavolta il bersaglio sono giornali europei e americani, dove la tanto criticata legge “anti-propaganda gay” è stata fin troppo ingigantita. «È vista come il più vergognoso testo di legge al mondo da quando Adolf Hitler prese il potere per sterminare gli ebrei», ha scritto qualche giorno fa su Russia Today.

I GAY RUSSI NEGLI USA. Non è che Alexeyev sia all’improvviso diventato un simpatizzante di Putin e della sua politica verso gli omosessuali: la combatte e la combatterà, vuole cambiarla proseguendo con toni e stile seguiti fin qui. Però, dall’altra parte, c’è chi pensa e scrive che le autorità russe portano via i figli dalle mani di genitori omosessuali, «cosa che – ovviamente – non ha nulla a che vedere con la realtà».
Chi sostiene ciò sono i giornali, ma anche le comunità LGBT americane: tra queste c’è il Queer Nation, che, tempo fa, pubblicò una lista di 33 attivisti russi che invitavano a boicottare i giochi invernali di Sochi. Ci si è scordati, però, accusa Alexeyev, di dire che gran parte di questi firmatari vivono all’estero, la Russia l’hanno lasciata da tempo e a manifestare dalle parti di Mosca raramente li si è visti.
Tra gli esempi riportati, c’è quello del fotografo Aleksandr Kargaltsev, che ha ottenuto asilo politico dagli Stati Uniti dopo il Moscow Pride del 2009, in seguito alle violenze subite per mano di polizia e militanti omofobi: «È davvero sorprendente sentire ciò alla luce del fatto che la location del Moscow Pride – ha scritto Alexeyev - era conosciuta solo agli organizzatori, che hanno portato gli attivisti all’evento con i pullman, proprio per proteggerli dagli skinheads. Ho cercato il suo nome nella lista di chi c’era quel giorno, senza successo. Ma per Kargaltsev dire che era lì risulta essere sufficiente, e le autorità Usa gli hanno creduto».

ORA GLI DANNO DEL VENDUTO. Insomma, forse si è fatto un gran parlare per una legge che, sostiene il leader Lgbt, è ingiusta e da abrogare, ma che definire “persecutoria” è eccessivo: le punizioni sono state multe da 50 dollari, non la reclusione in carcere come qualche testata europea ha sostenuto.
La campagna contro Putin, prosegue Alexeyev, si è fatta anche un po’ imbarazzante... La colpa è quindi anche di tanti russi che, nella speranza di trovare asilo e una migliore vita in Occidente, sfruttano la cattiva fama di questa legge e del loro presidente.
La denuncia di tutto ciò ha esposto Alexeyev ad alcuni attacchi che gli attivisti LGBT gli hanno rivolto dagli Usa: lo considerano al soldo del Governo russo.

«FACILE BOICOTTARE». La comunità Lgbt ha spesso avanzato proposte di boicottaggio nei confronti della Russia, ad esempio su liquori molto diffusi come la vodka. «Non appena ho osato aprire la mia bocca contro questo boicottaggio – ha spiegato il leader di gayrussia.ru - sono stato preso come un nemico occidentale, e soprattutto accusato di essere pagato dal proprietario della Stolichnaya (marca di vodka) in Lussemburgo, che tra l’altro è prodotta in Lettonia e non in Russia». «D’altro canto – ha aggiunto – è un modo facile di andare avanti, radunare i media e cominciare a fare qualcosa di eccentrico, come rovesciare bottiglie di vodka sul pavimento».
Alexeyev ha sostenuto la medesima posizione anche sul boicottaggio dei giochi Olimpici invernali di Sochi. Secondo le comunità gay russe questa potrebbe essere l’occasione per far sentire la propria voce, ma della stessa idea non è il nostro. A suo parere le uniche vittime sarebbero gli atleti, che poco hanno a che fare con queste leggi. «Non è che questa idea del boicottaggio è soltanto un sentimento di nostalgia per la Guerra Fredda…?

 

Da Tempi.it


 

Dmitry Oskin, il ballerino russo gay che difende  Putin e non lo definisce omofobo

Un omosessuale russo dichiarato applaude Putin. Ecco perchè...

 “Amo Putin, sta facendo un sacco di cose buone per il nostro Paese”

No, non è ironico ma serio. Lui è protagonista del reality show Meet The Russians in onda in gran Bretagna. Sono raccontate le vicende di gruppo di aspiranti ricchi famosi russi , che vivono a Londra , e propone di scavare in profondità nelle vite degli espatriati e delle loro buffonate poco profonde

Dmitry si è trasferito a Londra e si è unito civilmente con il compagno, da quattro anni. Ecco le sue parole a GayNews:

“Putin non è un omofobo. Amo Putin, lui è grande. Ha fatto un sacco di cose buone per la Russia . E’ il mio presidente preferito.Lo rispetto”

 

Da queerblog

 

A cura del Centro Iniziative Verità Giustizia – Gennaio 2014