Alleva: "Con la Consulta la Costituzione rientra nei luoghi di lavoro. Antisindacale chi esclude"

Piergiovanni Alleva, giuslavorista, già responsabile giuridico della Cgil e uno degli avvocati del pool che difende la Fiom durante le vertenze, è felicissimo dopo la decisione della Consulta che ha dichiarato incostituzionale l'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, nella parte che consente la rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) ai soli sindacati firmatari del contratto applicato nell'unità produttiva.

La decisione, che certamente è anche un successo di Alleva come degli altri legali impegnati in quella sede, è stata adottata nell'ambito del ricorso della Fiom, esclusa dalla Rsa, contro la Fiat.

“Si tratta di una sentenza di svolta - dice il giurista - che la fa finita in sostanza con i contratti separati. Perché i contratti separati non servono soltanto a far passare i bidoni contrattuali ma, dopo l’elezione di Marchionne, servivano fondamentalmente a buttare fuori i sindacati antagonisti. Che poteva essere appunto la Fiom, potevano essere i Cub (Comitati unitari di base) e potevano essere anche altri.

Questa è stata la perfida invenzione, non faccio il nome, del mio principale avversario giurista (l'avvocato Raffaele De Luca Tamajo, ndr), che aveva capito che a questo amo poteva attaccare tutto. Il fatto che soltanto il sindacato che aveva firmato non si sa come un contratto collettivo, magari a pranzo o a cena con il datore di lavoro, avesse diritto di cittadinanza in fabbrica, era importante, come ho detto ieri in Corte, non per far entrare lui, di soppiatto, ma per far entrare lui e cacciare gli altri contemporaneamente.

Perché nel momento in cui cambia il contratto, scade il vecchio ed entra in vigore il nuovo, o noi riusciamo a sostenere che il vecchio però non muore comunque, cosa che abbiamo appunto sostenuto senza molto successo, oppure nel momento in cui c’è il cambio del contratto chi firma il nuovo non solo si accredita lui ma appunto caccia gli altri”.

Una modalità escludente insomma….

Assolutamente escludente. Io alla Corte ho chiesto se avevano visto i delegati Fiom con gli scatoloni in mano uscire dalla Weber, impresa dove avevano il 75% degli iscritti. Questo ha portato la Corte a questa interpretazione.

Che sviluppi ci possono essere ora?

Si ripropongono oggi le condizioni per realizzare la democrazia sindacale, in quanto se tutti i sindacati che hanno partecipato ad una negoziazione e che il datore di lavoro non può escludere pena essere accusato di comportamento antisindacale, vanno al tavolo e poi per ragioni di merito non firmano, possono fare comunque le Rsa. Ma se fanno le Rsa poi di fatto partecipano anche alle Rsu con conseguenti nuove elezioni. Diciamo che la Costituzione è rientrata per la seconda volta in fabbrica con questa sentenza. Questo è il significato vero. Il meccanismo perfido con il contrattino bidone dove io sindacato giallo mi faccio la Rsa e nel frattempo caccio gli altri, non vale più. Per fortuna.

Da CUB