Non una rivolta - RIBELLIONE!

2 giugno 2020

 

https://i0.wp.com/iacenter.org/wp-content/uploads/minneapolis-police-precinct-torched060220.jpg?resize=640%2C460

I manifestanti esultano mentre il terzo distretto di polizia brucia alle loro spalle il 28 maggio 2020 a Minneapolis, Minnesota.



1 giugno: una sollevazione militante guidata dai giovani e innescata dal terrore della polizia, ha attraversato gli Stati Uniti come un incendio e ora sta entrando nella sua terza settimana. Nonostante che Trump si sita dichiarando orgoglioso di essere il presidente garante dell' "ordine pubblico", minacciando la mobilitazione di truppe federali in molte città e nonostante l'attuale catastrofica pandemia di COVID-19, che ha finora causato oltre 102.000 morti negli Stati Uniti ed è ancora in aumento, in questa situazione nessuno ha potuto contenere questo rivolta, scatenata da un ennesimo orribile omicidio di polizia, videoregistrato e poi  mostrato pubblicamente, affinché tutto il mondo potesse vederlo.

Per quasi nove minuti, George Floyd, un negro di 46 anni, è stato brutalizzato e poi ucciso dalla polizia di Minneapolis, mentre giaceva a faccia in giù ammanettato sulla strada. Un agente di polizia gli ha premuto il ginocchio contro la gola, mentre altri due agenti di polizia lo bloccavano a pancia in giù. Prima che Floyd perdesse completamente conoscenza, urlava "Non riesco a respirare" e chiedeva disperatamente aiuto. Floyd era stato inizialmente fermato dopo essere stato accusato di usare una banconota da $ 20 contraffatta.

Anche se gli agenti di polizia, D. Chauvin, T. Lane, J. Alexander Kueng e Tou Thao, sono stati licenziati dopo l'incidente, nessuno di loro è stato immediatamente arrestato e accusato della morte di Floyd. Ci sono voluti quattro giorni dopo il linciaggio di John Harrington, commissario del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Minnesota, per annunciare che Chauvin è stato arrestato e accusato di omicidio di terzo grado e di secondo grado.
La famiglia Floyd e i loro avvocati chiedon che gli ufficiali Lane, Keung e Thao siano accusati di vari gradi di omicidio e Chauvin sia accusato di omicidio di primo grado.
Un'autopsia indipendente fatta il 1 ° giugno e pagata dalla famiglia Floyd, ha accertato che la polizia era responsabile della sua morte per "asfissia medica" in quanto è stato privato di ossigeno al cervello, per quasi cinque minuti. È morto sulla scena del fatto, non in ospedale. I risultati di questa autopsia, contraddicono i risultati iniziali rilasciati dall'esaminatore medico della contea di Hennepin, secondo il quale le condizioni preesistenti hanno causato la morte di Floyd, non l'operato dei poliziotti.

Dal 26 maggio sono iniziate a scoppiare proteste a Minneapolis e in altre città, chiedendo giustizia per Floyd e gli arresti degli ufficiali di polizia coinvolti. Con un atto temerario il 28 maggio, i giovani hanno dato fuoco al terzo quartier generale del dipartimento di polizia di Minneapolis, dove operavano i quattro ufficiali.
Dozzine di coprifuoco sono stati dichiarati in molte città, coordinati dalla polizia locale, quella statale e dalla Guardia Nazionale, non hanno comunque dissuaso i giovani dall'esercitare il loro diritto di rimanere nelle strade per far sentire le loro voci indignate, anche se sapevano di poter essere arrestati per "disobbedienza civile", se fermati. Migliaia di persone sono state arrestate per aver infranto il coprifuoco nei primi sei giorni di indignazione politica, manifestata bruciando auto della polizia e chiudendo ponti e strade interstatali.
Persino giornalisti dei media mainstream come la CNN e MSNBC, sono stati arrestati o colpiti indiscriminatamente con proiettili di gomma e spray al pepe, insieme ai manifestanti. Incidenti in cui erano coinvolti giovani, persino dei bambini, sottoposti a cariche e spruzzati di pepe, buttati a terra dalla polizia antisommossa, sono stati registrati su videocassette e mostrati sui social media.
I giovani manifestanti hanno usato tattiche simili alla guerriglia per eludere la polizia, armata fino ai denti con bastoni, proiettili di gomma, sostanze chimiche irritanti e persino carri armati. I giovani hanno avuto a disposizione solo pietre, bottiglie, mattoni o persino skateboard con cui difendersi.

Supremazia bianca e violenza della polizia sono collegate

I giovani sono stufi non solo di quello che è successo a Floyd, ma anche delle uccisioni della polizia di Philando Castile, Jamar Clark e altri neri nel Minnesota.

In realtà questa rivolta, che si è diffusa in almeno 130 grandi e piccole città degli Stati Uniti, ha contribuito a mettere in vista i casi di altri neri, che recentemente hanno perso la vita a causa della violenza della polizia. Questi includono Breonna Taylor, la 26enne lavoratrice EMT che è stata colpita otto volte nel suo letto il 13 marzo dalla polizia di Louisville; Tony McDade, un uomo colpito a morte il 27 maggio a Tallahassee, in Florida, David McAtee, un noto commerciante ucciso a colpi di pistola, ancora dalla polizia di Louisville, solo per citarne alcuni.
Le proteste di queste settimane hanno collegato questi singoli casi, a tutte le forme di violenza poliziesca nelle comunità nere e latinoamericane, compresi casi smisurati di molestie, arresti e sparatorie.

Delle diciotto denunce che erano già state presentate contro Chauvin per cattiva condotta, ne furono prestate attenzione solo due.

Molti dei manifesti portati nelle proteste recitano: "Abolire la polizia!" "Tutti i poliziotti sono malvagi!" e "Tutti i poliziotti sono bastardi!"

Anche il razzismo sistemico è stato al centro delle proteste. I manifestanti hanno citato un incidente, quando Christian Cooper, un uomo di colore che fa protezione degli uccelli nel Central Park di New York, il 25 maggio è stato avvicinato da Amy Cooper, una donna bianca. Questa ha chiamato il 911 per dire alla polizia "…c'è un uomo afroamericano che sta minacciando la mia vita",  e che la aveva messa in pericolo, rivelatasi poi una falsità. I manifestanti hanno anche ricordato il nome di Ahmaud Arbery, un parcheggiatore disarmato che è stato ucciso a colpi di arma da fuoco il 23 febbraio da due suprematisti bianchi vicino a Brunswick. Ci sono voluti due mesi alla polizia per arrestarli, compresa una terza persona che aveva registrato il video della violenza.
I suprematisti bianchi, i simboli pro-Confederati non sono sfuggiti all'ira dei manifestanti, che hanno rovesciato o attaccato i monumenti dei Confederati a Birmingham, Nashville, Richmond e Charleston.

Le United Daughters of the Confederacy Memorial Building a Richmond e la Market House, il sito dove si svolgevano le aste di schiavi a Fayetteville, sono stati bruciati.

Difesa globale della solidarietà

Trump è stato definito il "suprematista bianco numero uno", giustamente. I suoi tweet hanno fatto riferimento ai manifestanti con la connotazione razzista di "criminali". Ha dichiarato che quando iniziano i  "saccheggi", si deve  iniziare a "sparare". Ha dichiarato che il movimento "antifa" (noto anche come antifascista) è un'organizzazione "terrorista" e ha definito i governatori "cretini" se non "padroneggiano" e arrestano i manifestanti.
Trump aveva minacciato velatamente di chiamare la sua base neofascista, per affrontare i manifestanti, per poi ritrarsi da quella minaccia. Migliaia di manifestanti hanno affrontato agenti dei servizi segreti e polizia locale a Lafayette Park a Washington, D.C., di fronte alla Casa Bianca l'1 giugno. Per diverse notti i petardi che esplodevano erano sufficientemente rumorosi da essere ascoltati all’interno della Casa Bianca.

Non si può dire quanto durerà questa rivolta, che si tratti di giorni o settimane o più. C'è un dato assoluto: questa ribellione non ha precedenti, non solo perché è composta principalmente da giovani, ma è multinazionale, con manifestanti neri, latini, indigeni, asiatici e bianchi che si uniscono. C’è il rifiuto di tacere e la volontà di essere solidali con il movimento Black Lives Matter, e di condannare tutte le forme di violenza della polizia.
Questa rivolta, proprio come la pandemia, ha avuto un impatto su ogni settore della società degli Stati Uniti.
Personaggi sportivi di spicco e professionisti, hanno parlato contro il razzismo e, in alcuni casi, hanno partecipato a manifestazioni insieme ai dimostranti.
I manifestanti si sono inginocchiati per le strade in solidarietà, come fece l'ex quarterback della National Football League, Colin Kaepernick, che si era inginocchiato per la prima volta nel 2016, in opposizione alla brutalità della polizia.

Questa rivolta ha anche avuto un effetto a catena in tutto il mondo, con azioni di solidarietà in città dell’ Africa e del Medio Oriente,in  Australia, Belgio, Brasile, Gran Bretagna, Germania, Iran, Irlanda, Italia, Nuova Zelanda e altrove.
I politici liberali borghesi e reazionari, i loro portavoce dei media stanno cercando di introdurre un cuneo tra i partecipanti alla rivolta, etichettando molti manifestanti neri come "pacifici" e molti manifestanti bianchi come "anarchici".
Questi apologeti delle classi dirigenti temono fino a che punto e fino a dove, questa ribellione potrebbe andare a spezzare il fragile sistema capitalista, che già sta annaspando causa la pandemia di coronavirus e dalla crisi economica in corso.



Questa ribellione ha bisogno di solidarietà politica, di non essere isolata!

Questa è una ragione sufficiente per chiedere: nessuno stato di polizia!

Nessuna dittatura militare!

Amnistia per tutti gli arrestati!

Ritiro della la polizia e della Guardia nazionale!

Nessuna giustizia. Nessuna pace!

 

Da IAC Centre, USA      -           Traduzione di Maria N. per CIVG.IT