Cuba Notizie (febbraio 2019)

Le ragioni del mio voto 

Graciela Pogolotti Jacobson è una prestigiosa intellettuale cubana di origini italiane. E' scrittrice, saggista, profonda conoscitrice d'arte, Presidente del Consiglio del Ministero della Cultura, Vicepresidente dell'Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba, membro dell'Accademia Cubana di Linguistica. Riportiamo di seguito un suo scritto sulla recente esperienza di aggiornamento della Costituzione Cubana, della relativa discussione pubblica e della sua definitiva approvazione tramite referendum.

Non sono avvocato. La mia lettura della Costituzione è quella di una cittadina cosciente della sua responsabilità sociale impegnata con il destino del paese.

Sento profondamente il richiamo di Fidel a cambiare tutto quello che deve essere cambiato, e sono consapevole del momento che stiamo vivendo. Nell’analisi del contesto che caratterizza la contemporaneità, incidono significativamente il panorama internazionale e le peculiarità della nostra società.

Il crollo del socialismo europeo è coinciso con una tappa di sviluppo capitalista dominato dal potere della finanza. L’economia speculativa prevale su quella reale. Gigantesche fortune si rifugiano nei paradisi fiscali. Le fondamenta della democrazia borghese crollano anche grazie alla manipolazione delle masse attraverso i media di comunicazione e le reti sociali che propagano la menzogna e operano a margine di un sistema giuridico che protegga davvero il cittadino. Propagata su larga scala, la menzogna del presunto possesso di armi di distruzione di massa da parte dell’Iraq servì come pretesto per invaderlo. Da allora, lo spargimento di sangue non ha fine.

Il terrorismo ha raggiunto dimensioni senza precedenti, i diritti umani e le norme giuridiche internazionali sono continuamente violate. L’intervento nei temi interni di altri Stati si è imposta come pratica ordinaria. Il Medio Oriente sembrava molto lontano, ma ora la minaccia pende sulla nostra America Latina. 

Di fronte all’accelerata e schiacciante offensiva del capitalismo nella sua fase più aggressiva, che viola il Diritto Internazionale e il diritto della sovranità dei popoli in maligna sinergia con il dominio economico, lo spiegamento militare, il discredito della politica e la sofisticata manipolazione delle coscienze, il socialismo propone un’alternativa per i paesi del Terzo Mondo e anche su un’altra scala, per la preservazione del pianeta. 

Modulato nella sua pratica e forma teorica sulla specificità storica di ogni nazione e secondo l’analisi concreta del suo grado di sviluppo, delle sue tradizioni e delle sue culture, senza pretesa di trapiantare altri modelli, nel socialismo c’è la base per un’autentica sovranità nazionale sostenuta da una crescente giustizia sociale che difenda il rispetto per la dignità umana. 

Vista complessivamente, la Costituzione media tra la proiezione verso il futuro e le esigenze del presente, e stabilisce le basi concettuali del corpus giuridico che si deve adattare ai cambiamenti operati nella società cubana, con particolare riferimento alle forme di proprietà e alle garanzie per gli investimenti stranieri. 

In contrapposizione al libero gioco del mercato, la nuova Costituzione riafferma le prerogative dello Stato rappresentante della sovranità popolare, regola le norme che devono presiedere il funzionamento dei tribunali e della fiscalità come garanzia del bene del popolo e dei diritti delle persone. Preserva l’accesso universale e gratuito alla salute pubblica e all’educazione. Al di sopra di tutto, assegna priorità assoluta, nel segno della tradizione martiana, al rispetto della dignità umana.

In conseguenza di tutto ciò, dedica una parte sostanziale dei suoi articoli alla formulazione dei diritti e dei doveri dei cittadini sulla base del rispetto dovuto alla persona umana. Condanna tutte le forme di discriminazione per motivi di razza, origine etnica e sociale, genere, handicap e orientamento sessuale. Attualizza il concetto di famiglia e riconosce la sua diversità di forma e costituzione.

Legittima la realtà attuale nel segno di radici antiche e occultate sotto il mantello dell’ipocrisia, fonte di pregiudizi laceranti eredi della zona più oscura della nostra tradizione culturale. Ratifica i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza così come i doveri corrispondenti alla maternità e alla paternità, quelli dei figli rispetto ai genitori e ai nonni. In questo ambito condanna l’esercizio di tutte le forme di violenza, e presta attenzione alle conseguenze fisiche, psicologiche e sociali che possono derivare da questa condotta. 

Come Carta Magna, la Costituzione stabilisce i principi fondamentali che dovranno sostenere la società che stiamo costruendo. È il punto di partenza concettuale di una legislazione complementare che dovrà cominciare ad elaborare immediatamente e a cui probabilmente seguirà anche la revisione del nostro Codice civile e penale.

Delinea le norme del vivere come una guida di azioni per correggere i problemi latenti nella nostra realtà macchiata dal burocratismo, dalle differenze tra prezzi e salari, dalle mazzette, dalla corruzione, dalla complicità, dalla negligenza e dalla compiacenza davanti al malaffare. 

Sviluppato con la partecipazione di tutti e per il bene di tutti, il dibattito sulla Costituzione è stato un autentico esercizio democratico e ha apportato proposte che hanno migliorato la versione originale. 

Non meno importante è risultato il contributo allo sviluppo di una coscienza cittadina responsabile e impegnata con il destino del paese, un passo decisivo per assumere l’indispensabile rispetto  della legge a beneficio della nazione e di coloro che condividono lo spazio dell’Isola.

Graciela Pogolotti, 3 febbraio 2019

 


 


Consiglio dei Ministri nel segno dello sviluppo del paese 

Il Consiglio dei Ministri, guidato dal suo Presidente Miguel Díaz-Canel, si è riunito dall’inizio della settimana per dibattere vari temi dell’agenda nazionale con la partecipazione in video-conferenza dei dirigenti di tutti i municipi e province del paese. 

Díaz-Canel ha riferito che la riunione è stata realizzata sulla scia del calore dell’importante risposta popolare e soprattutto giovanile nelle province, particolarmente evidenziata dalla Marcia delle Fiaccole. A quella de L’Avana, in particolare, gli studenti hanno proclamato di voler partecipare alla ricostruzione dopo i danni provocati dal Tornado, appoggiato il Venezuela e invitato il popolo cubano a votare Sì alla Costituzione nel referendum del 24 febbraio. 

 

ACQUA PULITA E RISANAMENTO 

Antonio Rodríguez Rodríguez, presidente dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche, ha tracciato le linee guida per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e per mitigare i problemi della siccità e dell’impatto del cambio climatico a Cuba.

Tra i principali problemi identificati, ha segnalato il lento ma costante calo dell’acqua, il cattivo stato tecnico e l’insufficiente e inadeguata infrastruttura. Tra il 2015 e il 1017 sono state terminate 680 opere che hanno migliorato gli indici, ma è necessario procedere nel programma degli investimenti per il rifornimento e il risanamento in diversi luoghi del territorio nazionale, la conservazione e il travaso e per la realizzazione di dighe di protezione.

Julio César Rodríguez Estupiñán, presidente dell’Assemblea Provinciale del Potere Popolare della provincia di Holguín, ha spiegato i benefici portati dal Travaso Est Ovest in questo territorio, confermati anche dalla diminuzione delle inondazioni provocate da eventi del clima. Più di 3000 ettari di terreni ricevono oggi il beneficio dell’irrigazione. 

Reynaldo García Zapata, presidente del Consiglio dell’ Amministrazione Provinciale, ha detto che a L’Avana è stato incrementato il recupero delle reti di distribuzione degli impianti di trattamento dell’acqua e delle condutture, e tutto questo ha permesso il miglioramento del servizio migliore alle abitazioni.

Inés María Chapman Waugh, vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha indicato l’esistenza di piani idraulici nelle province,  considerando le loro particolarità e con il chiaro proposito di continuare a sviluppare l’infrastruttura in tutto il paese. Si stanno sviluppando progetti di ricerca insieme alle università.

 

LA PROTEZIONE  DEL CIBERSPAZIO

Con l'obiettivo di organizzare il Sistema di Sicurezza del Ciberspazio cubano e mettere in atto azioni di protezione, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo sistema di lavoro e diverse misure che contribuiranno a questo obiettivo. Il ministro delle  Comunicazioni, Jorge Luis Perdomo Di-Lella, ha detto che «occorre incrementare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi, rinforzare la protezione delle reti informatiche, aumentare la sicurezza dei servizi offerti ai cittadini, contribuire alla privacy dei loro dati personali, così come promuovere la gestione della ciber-sicurezza con la partecipazione delle strutture e delle entità territoriali».

Le misure proposte, ha detto il ministro Perdomo Di-Lella, includono l'ambito giuridico, tecnologico, la formazione di capitale umano, la comunicazione sociale e la cooperazione internazionale. Ha citato inoltre l’inserimento dei reati relazionati all’uso del ciberspazio nel progetto di Codice Penale, il disegno di una norma giuridica per la protezione dei dati personali e il disegno del cronogramma di migrazione alle applicazioni nazionali. 

 

IL LAVORO A CUBA  2009-2018

Nel 2018, i cubani occupati nell’economia erano 4.482.700. Di loro, poco più di 3 milioni nel settore statale e circa 1.400.000 in quello non statale, comprese le cooperative di produzione agricola e dell’allevamento, di credito e servizi, le unità di base di produzione e cooperazione, gli usufruttuari e i lavoratori indipendenti. Il tasso di disoccupazione era all' 1,7%.

Lo ha riferito la titolare dei servizi di Lavoro e Previdenza Sociale, Margarita González Fernández, che ha elaborato le statistiche dell’impiego nel paese nell’ultimo decennio. La González ha spiegato che gli occupati nel settore pubblico rappresentano il 48%, e il resto appartiene al settore delle imprese: «Questa distribuzione deve continuare a cambiare in modo che nel settore pubblico rimangano solo i servizi sociali imprescindibili e le strutture minime per realizzare le funzioni dello Stato e del Governo, e il resto faccia parte del settore produttivo, generatore della ricchezza necessaria per il funzionamento adeguato dell’economia».

Poi ha informato che il 61% degli occupati ha 40 anni o più, una tendenza che non si recupera in tempi brevi ed è causa di un alto indice d’invecchiamento della società. I livelli di qualificazione, ha aggiunto, si distribuiscono in medio superiore (52%), superiore (22%), medio (22%) ed elementare (4%). In generale, ha detto che i problemi dell’occupazione a Cuba sono in relazione, tra l’altro, con la variabilità del lavoro e con l’influenza negativa del salario come strumento fondamentale per soddisfare le necessità, ed ha precisato alcune misure recentemente approvate dal Governo mirate a nuovi investimenti per raggiungere gli obiettivi del Piano Economico 2020 e recuperare opportunità per generare lavoro nel settore produttivo attraverso il finanziamento dell’industria nazionale e sfruttando le capacità oggi sotto utilizzate. 

Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, a questo proposito, ha invitato tutti gli organismi a prestare maggior attenzione a questo tema, esortando alcuni ambiti lavorativi non particolarmente motivanti a creare condizioni migliori, ma senza spese superflue.

Alla stessa stregua ha sottolineato le carenze nella gestione delle risorse umane e l'abitudine di alcuni dirigenti a considerare e ad attendere l’assegnazione di personale come unica soluzione.

 

INVESTIMENTI STRANIERI, CREDITI ESTERI ED ESPORTAZIONI 

I membri del Consiglio dei Ministri, considerando il ruolo dell’investimento straniero per stimolare lo sviluppo economico del paese, ne hanno analizzato l’andamento nel settore della salute, così come è stato fatto per esempio nei settori delle Costruzioni, dell’Energia e delle Miniere. 

Rodrigo Malmierca Díaz, ministro del Commercio Estero e dell’Investimento Straniero, ha riferito che l’attrazione dell’investimento straniero e l’uso dei crediti esteri devono contribuire a rinforzare il Sistema Nazionale di Salute approfittando delle potenzialità in materia d’esportazioni.

Dopo l’approvazione della Politica dell’Investimento Straniero del 2013, nel Ministero di Salute Pubblica sono stati identificati vari progetti, attualmente in fase d’elaborazione. Poi ha aggiunto che, oltre ai fattori politici che scoraggiano l’investimento straniero, ve ne sono altri come l’insufficiente preparazione del personale e la mancanza di ricerca e coordinamento sviluppare i progetti potenzialmente più remunerativi.

Le priorità di quest’anno, per ciò che riguarda l’esportazione dei servizi, sono l’ampliamento dell’offerta e la securizzazione dei settori più redditizi; il potenziamento turismo della salute e la realizzazione di servizi che favoriscano gli investimenti con reali possibilità di contributo al Piano dell’Economia.

Poi è stato spiegato che il Ministero di Salute Pubblica cercherà nuove opportunità in altri paesi che includano il settore privato, le municipalità e le regioni. José Ángel Portal Miranda, ministro di Salute Pubblica, ha sottolineato che una volta identificati i principali problemi e le priorità per il lavoro, si darà spazio agli organismi che hanno maturato la maggior esperienza per trainare settori diversi.

 

SISTEMA INFORMATIVO DEL GOVERNO 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in una riunione la politica per il Perfezionamento del  Sistema Informativo del Governo che, ha spiegato Leonardo Andollo Valdés, secondo capo  della Commissione d’Implementazione e Sviluppo, è integrato con il Sistema Nazionale Statistico e con i Sistemi Informativi Istituzionali.

La politica ratifica che l’Ufficio Nazionale di Statistiche e Informazione ha la missione di dirigere il Sistema Nazionale Statistico e rispondere per la direzione metodologica del Sistema Informativo del Governo.

Díaz-Canel, elogiando il valore del documento approvato per la sua stretta attualità con gli sforzi per sviluppare il funzionamento delle istituzioni, si è riferito in particolare al processo decisionale, un fronte sul quale i quadri devono recuperare una migliore esperienza. 

 

CHIUSURA DEL PIANO DELL’ECONOMIA 2018

L’ultimo punto del Consiglio dei Ministri è stato rivolto alla valutazione dell’economia cubana al termine dell’anno appena concluso, tema sul quale la popolazione è stata profondamente informata in occasione dell’ultima sessione dell’Assemblea Nazionale.

Il ministro dell’Economia e della Pianificazione, Alejandro Gil Fernández, ha ripetuto che gli obiettivi economici fondamentali nascono dalla necessità di esportare e incassare, investire su fronti di sviluppo del paese con rendimenti pari a quelli previsti a progetto e perseguire la riduzione delle importazioni e il potenziamento dell’industria nazionale. Tra i diversi temi ha parlato del Turismo, che ha dato risultati in linea con le previsioni di visitatori.

Anche il piano delle esportazioni di tabacco, rum, aragoste e gamberi sono stati all’altezza delle previsioni. La campagna di semina ha chiuso il 2018 in generale con buoni risultati, soprattutto nelle coltivazioni diversificate con più di 300.000 ettari piantati. Persistono problemi nell’alimentazione con l’avicoltura e nell’allevamento dei suini per la scarsità della produzione nazionale di farina di soia e granturco e nelle importazioni di materie prime. A questo proposito, Ulises Rosales del Toro, vicepresidente del Consiglio dei Ministri, ha richiamato l’attenzione sulla semina di piante proteiche e d’alto valore nutritivo nel paese.

Il Presidente Díaz-Canel ha detto che anche se soluzioni come queste non risolvono il problema nella sua totalità, sono un complemento importante che dimostra grandi potenzialità.

Nel caso dell’Industria Alimentare, molti problemi tecnici hanno impedito la realizzazione del piano di produzione di farina bianca, con i conseguenti problemi per la popolazione. La titolare del settore, Iris Quiñones Rojas, ha assicurato che in gennaio sono state realizzate produzioni superiori ai mesi precedenti e che anche se non si riesce a soddisfare la domanda di farina, confida che poco a poco si stabilizzeranno i livelli di copertura. 

Gil Fernández ha sottolineato come grande risultato l’imminente consegna di 405 microbus e di cento autobus destinati al trasporto pubblico, così come il raggiungimento dell’obiettivo di visitatori previsto per il mese di gennaio. Su quest’ultimo tema il ministro del Turismo, Manuel Marrero Cruz, ha informato che in questo primo periodo dell’anno il turismo canadese verso Cuba si è stabilizzato, come quello della Russia e di altri paesi.

Yaima Puig y Leticia Martínez Hernández, 1° febbraio 2019


 


Il Teologo Frei Betto allerta Cuba sui pericoli per i giovani

Durante il suo intervento nel Forum Giovanile Martiano 'L’idea del bene' previsto nel programma della IV Conferenza Internazionale per l’Equilibrio del Mondo, Betto ha detto che chi tiene le fila del sistema capitalista ha creato tanti meccanismi per impedire che i giovani si sentano rivoluzionari. Secondo il teologo, la risorsa più potente usata per questo fine è far sì che attraverso i media e la cultura dell’intrattenimento si insinuino nella mente e nei cuori dei ragazzi sentimenti individualistici a discapito di quelli della solidarietà.

Betto, membro del Consiglio Mondiale del Progetto Solidarietà Internazionale José Martí, ha affermato che mediante codici ben precisi presenti nelle storie dei cartoni animati, della televisione e del cinema, si riesce a neutralizzare il mondo dei sogni nei più piccoli e a rimpiazzarlo con quello creato da multinazionali come la Disney e altre simili. Ciò che a queste interessa, non è che i bambini vivano le proprie fantasie, ma che crescano con l’idea del consumo spinto dalla pubblicità. Secondo Betto, questo è il tipo di individuo gradito dal sistema capitalista: capace di cambiare la propria immagine, il proprio stile di vita e la propria appartenenza, basata su modelli di consumo ma desistente a creare o cambiare le strutture che la controllano.

Tale modello punta a eliminare l’educazione civile e politica nelle scuole e, per contro, punta sull'ambizione e la ricchezza come fini ultimi. Riescono a impedire che i giovani costruiscano una coscienza e sentano il tempo come processo storico, che esistano altri cammini, altri sistemi sociali e priorità diverse dall'individuo. 

Grazie al sistema capitalista, milioni di persone nel mondo non hanno futuro a causa della povertà - sentita come "naturale" - o dei problemi ambientali. Come si può uscirne? Comincianod a condividere le risorse del pianeta, ha affermato Betto.

La IV edizione della Conferenza Internazionale per l'Equilibrio del Mondo, organizada dal Proyecto Solidaridad Internacional José Martí, si è svolta dal 28 al 31 gennaio nel Palazzo dei  Convegni dell'Avana.

Ai dibattiti dell'evento hanno partecipato più di 650 delegati di 65 paesi, oltre a una delegazione cubana. Durante l'appuntamento sono stati trattati argomenti come l'importanza del dialogo interculturale, le arti, le diversità, il ruolo e le sfide dei movimenti sociali, la solidarietà come base di convivenza e la protezione dell'ambiente. I delegati hanno discusso su problemi come la scarsità dell'acqua potabile e lo spopolamento delle aree rurali, così come della necessità di affrontare il terrorismo e la discriminazione in tutte le loro manifestazioni, garantire l'educazione e la salute come diritti inalienabili dell'essere umano e raddoppiare gli sforzi rivolti alla pace.

Granma, 31 gennaio 2019

http://it.granma.cu/cultura/2019-02-11/teologo-frei-betto-allerta-in-cuba-sui-pericoli-per-i-giovani

 


 

I medici cubani rimasti in Brasile possono tornare in Patria

"Come il nostro popolo sa, lo scorso 14 novembre del 2018 il Ministero di Salute Pubblica ha annunciato che i nostri collaboratori della Salute in Brasile non avrebbero potuto proseguire il Programma 'Más Médicos' per le ragioni esaurientemente spiegate", riferisce una dichiarazione diffusa martedì 12 dal Ministero di Salute Pubblica.

"Recentemente si è saputo che questo Programma è stato definitivamente cancellato e non è stata mantenuta la promessa d’offerta di lavoro fatta ai medici cubani che hanno scelto di non tornare a Cuba al termine della loro missione, così come ad alcuni altri che in Brasile hanno formato la propria famiglia con cittadini brasiliani e che hanno onorevolmente condotto il loro compito con Cuba e con il popolo brasiliano, anche quando già erano residenti in questo paese. Si dichiara inoltre, come era prevedibile, che gli avversari storici della Rivoluzione e i nemici del suo sistema di Salute Pubblica hanno approfittato della situazione e operato negli Stati Uniti per rivitalizzare i vecchi stratagemmi per il furto dei cervelli che, come il cosiddetto 'Parole' per i professionisti cubani della Salute, avevano ricevuto la condanna della comunità internazionale, tanto che alla fine furono interrotti. In virtù di tutto questo e ponendo al di sopra di tutto la dignità umana, i diritti e la sicurezza dei nostri medici, compresi quelli che avevano deciso di non ritornare, il Ministero di Salute Pubblica conferma che, come aveva già fatto con i medici in missione in altri paesi, è disponibile a riaccoglierli in Patria e a offrire loro posizioni nel Sistema Nazionale di Salute cubano. La nostra ambasciata e il consolato in Brasile sono pronti per organizzare il loro ritorno fornendo loro la documentazione e l'assistenza necessaria. Nel rispetto del nostro impegno richiamato nella dichiarazione del 14 novembre del 2018, riaffermiamo la  nostra lealtà e gli insegnamenti della nostra Rivoluzione e del nostro Comandante in Capo che ci hanno educati a non abbandonare mai nessuno".

GM, Granma, 12 febbraio 2019 

 


 


Cuba ha detto Sí alla nuova Costituzione 

In  una conferenza stampa, Alina Balseiro Gutiérrez, ha confermato che, secondo i dati  preliminari, la nuova Costituzione è stata approvata con l’ 86,85% dei voti: "Nel referéndum del 24  febbraio, sei milioni 816 mila 169 cubani hanno ratificato la nuova Costituzione della Repubblica, cioè il 73,3 per cento del totale dei cittadini con più di 16 anni con diritto al voto", ha detto la presidente della Commissione Elettorale Nazionale.

Alina Balseiro, ha precisato ai giornalisti nazionali e stranieri che hanno votato NO 706 mila 400 persone, cioè il  7,7% degli aventi diritto al voto. Rispetto alla cifra dei votanti, ha informato che hanno votato sette milioni 848 mila, cioè l’ 84,4 del totale degli  elettori.

Dalle 7 del mattino e fino alle 18.00, più  di 225.000 cubani sono stati impegnati nella realizzazione del Referendum Costituzionale con l’apertura di 25.345  seggi elettorali in tutto il paese. 

Granma offre una panoramica delle tappe che hanno caratterizzato il processo di Riforma Costituzionale. 

 

INIZIO DEL PROCESSO DI RIFORMA

Per volere dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP), riunita in sessione straordinaria il 2 giugno del  2018, è stato deciso di iniziare il processo di Riforma  Costituzionale e, come primo passo, approvare la formazione di una Commissione incaricata per l'elaborazione del pre-progetto di Costituzione. La Commissione, presieduta dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Partito, e con la presenza del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel, e del Secondo Segretario del Partito, José Ramón Machado Ventura, ha lavorato intensamente alla prima stesura.

La Commissione ha considerato il lavoro precedente di un gruppo di specialisti sui punti fondamentali che si dovevano includere nella Carta Magna, partendo dalle nostre esperienze che hanno connotato il nostro cammino nella costruzione del socialismo. 

"Lavoriamo per una norma costituzionale che dia stabilità e durevolezza a una nazione sovrana, indipendente, socialista, democratica, prospera e sostenibile e nello stesso tempo più inclusiva, nella quale si rinforzi l’istituzione dello Stato rivoluzionario e prevalga la pratica martiana, secondo la quale la prima legge della nostra Repubblica deve essere il culto dei cubani e la dignità piena dell’uomo", ha detto Miguel Díaz-Canel.

 

APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI COSTITUZIONE NELLA ANPP

Dopo diverse sessioni di dibattito, nel luglio del 2018 i deputati hanno approvato il Progetto di Costituzione della Repubblica, portato quindi nella più ampia consultazione popolare. Il testo è poi tornato all’Assemblea con i cambi emersi dalla consultazione e, infine, è stato sottoposto a Referendum per la ratificazione popolare definitiva.

"Possiamo affermare", ha detto  Díaz-Canel nella chiusura del Primo Periodo

Ordinario di Sessioni della IX Legislatura della ANPP, "che siamo di fronte a un progetto che contribuirà, dopo la consultazione popolare e il Referendum, a rinforzare l’unità dei cubani attorno alla Rivoluzione".

"Inizierà un imprescindibile esercizio politico e democratico", ha assicurato il  Generale dell'Esercito durante la manifestazione del 26 di Luglio, "il cui successo dipenderà prima di tutto dalla partecipazione attiva e impegnata dei cubani (…), in cui si ogni cittadino comprenderà la necessità e la portata dei cambiamenti che dobbiamo introdurre nella Costituzione in modo che si garantiscano il carattere irrevocabile del  socialismo e la continuità della Rivoluzione".

 

CONSULTAZIONE POPOLARE

Il processo di consultazione popolare si è esteso dal  13 agosto al 15 novembre e ha mobilitato tutto il paese, compresi i cubani residenti all’estero.

 

APPROVAZIONE DELLA COSTITUZIONE DELLA ANPP

La Costituzione, discussa e analizzata dai deputati e arricchita dalle proposte della popolazione, è stata approvata in votazione nominale dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare durante il Secondo Periodo Ordinario di Sessioni della IX Legislatura. Esteban Lazo Hernández, presidente del Parlamento, ha convocato i cittadini con diritto al voto al Referendum il 24 febbraio del 2019.

"La Legge Fondamentale che abbiamo appena approvato riafferma la rotta socialista della Rivoluzione e ci permette d’incanalare il lavoro dello Stato, del Governo, delle organizzazioni e di tutto il popolo nel perfezionamento contino della società, rinforza le istituzioni, stabilisce la supremazia della Costituzione nelle nostre azioni e una maggiore inclusione, giustizia e uguaglianza sociale, oltre al rafforzamento del potere del popolo nel governo della nazione",  ha affermato Díaz-Canel nelle sue parole di chiusura.

 

NOMINA DELLA COMMISSIONE ELETTORALE NAZIONALE E ALTRE STRUTTURE ELETTORALI

I membri della Commissione Elettorale Nazionale, presieduta da Alina Balseiro Gutiérrez, hanno preso possesso degli incarichi il 28 dicembre, mentre le commissioni elettorali provinciali, municipali, di circoscrizione e speciali sono state designate e costituite successivamente.

Per la realizzazione del Referendum le autorità hanno ricevuto un’ampia preparazione che ha permesso loro di spiegare il significato del processo di riforma costituzionale, così come i contenuti della Carta Magna da sottoporre a ratificazione.

 

LA SIMULAZIONE DELLA VOTAZIONE

"Soddisfacente ed efficace" è stato definito dalle autorità elettorali lo sviluppo della prova dinamica in tutto il territorio nazionale, esercizio realizzato con rapidità, trasparenza e rispetto della legge. 

 

REFERENDUM COSTITUZIONALE

Il Referendum si è svolto il 24 febbraio in tutto il paese. Il voto all’estero era stato effettuato in precedenza e tutto si è svolto secondo quanto programmato, con trasparenza e nel rispetto della legge. In una data tanto importante in cui ricorreva l'inizio della guerra d’indipendenza guidata dall’Eroe Nazionale  José Martí, i cubani di oggi, fedeli alla tradizione di lotta, sono andati alle urne per esprimere fermezza e lealtà all'eredità del Comandante in Capo della Rivoluzione cubana, il compagno Fidel Castro, e con il loro voto hanno detto Sì alla Rivoluzione, all'unità, alla sovranità e all'indipendenza della Patria; Sì al socialismo, all’impegno nel nome dei martiri di più di 150 anni di lotte per la libertà. 

 

PROCLAMAZIONE  DELLA COSTITUZIONE

La Costituzione ratificata con il voto libero e segreto del Popolo è proclamata e da ora guiderà i destini del paese. 

 

GM, Granma, 25 febbraio 2019 

 


 

 


Aberrazioni di una politica fallita 

La Legge Helms-Burton si infrange contro la dignità e la  resistenza del popolo  cubano. Sono passati 23 anni dalla messa in atto di questa legge e di quei congressisti non si parla più. Ne sono venuti altri, accompagnando presidenti di uno o dell’altro partito, e Cuba è ancora qui, libera, sovrana e sempre più impegnata con il suo progetto sociale, politico ed economico.

Tutti i governi degli Stati Uniti, sempre con la ferma volontà di asfissiare Cuba, non sono mai riusciti a vincerla, ma nel marzo del 1996 non erano soddisfatti del blocco economico e commerciale inflitto dal 1962, e approvarono la Legge Helms-Burton, così chiamata dal nome dei suoi autori, due congressisti fra i tanti passati di lì, ma ancora oggi gli Stati Uniti e non si sono convinti che Cuba si sa difendere, prima di tutto, con la dignità e la resistenza. 

Negli Stati uniti, dove chi sta al potere si autodefinisce democratico o repubblicano - in realtà è sufficiente che abbia abbastanza denaro - non ci deve stupire che sia stato un democratico, Bill Clinton, a firmare il 12 marzo del 1996 quella provocazione, creata sulle pressioni - sempre esistite - dei settori più recalcitranti della controrivoluzione, insediati nel sud della Florida.

Il documento, illegale in tutto e per tutto, ha un Titolo III che si può definire uno degli esercizi più insolenti immaginabili per un governo, di mancanza di rispetto per paesi terzi e totalmente ignaro del concetto di sovranità che Cuba ha difeso e difende. Il suo proposito è, dal punto di vista economico, frenare con ogni mezzo gli investimenti degli imprenditori stranieri a Cuba. 

Sono passati 23 anni dalla messa in atto di questa legge e di quei congressisti non si parla più. Ne sono venuti altri, accompagnando presidenti di uno o dell’altro partito, e Cuba è ancora qui, libera, sovrana e sempre più impegnata con il suo progetto sociale, politico ed economico, così come ribadito dalla sua nuova Costituzione che il suo popolo ha appena approvato in un Referendum popolare con l'86,85% degli aventi diritto al voto che hanno espresso il loro chiaro e fermo Sì.

E' opportuno ritornare alla genesi di tutte queste leggi e agli imbrogli applicati dalle amministrazioni statunitensi contro Cuba, perchè gli anni passano e le nuove generazioni devono essere bene informate sull’obiettivo reale di ogni misura, legge, minaccia o aggressione durante questi 60 anni e più.

L’unico obiettivo è distruggere la Rivoluzione cubana. Negli ultimi decenni, è stato giocato un ruolo molto importante in questo piano dai grandi media di comunicazione al servizio degli Stati Uniti e di alcune potenze europee. Il Titolo III della Helms-Burton che in queste ore l’amministrazione Trump ha rispolverato, stabilisce l’autorizzazione a cittadini o entità statunitensi di presentare nei tribunali degli Stati Uniti denunce contro tutti gli stranieri che “trafficano” con le proprietà che furono nazionalizzate da Cuba nel decennio del 1960, in un processo legittimo, come ha riconosciuto la stessa Corte Suprema degli Stati Uniti, condotto dal Governo cubano con totale rispetto della legge nazionale e del Diritto Internazionale. 

I ragazzi cerchino nelle biblioteche e nei centri di documentazione il contenuto della Legge cubana che decretava la confisca delle proprietà degli stranieri nel nostro paese all'inizio della Rivoluzione, e come tutto fu regolato dal processo d’indennizzo stabilito, accettato da tutti i paesi i cui cittadini avevano proprietà nell’Isola, tranne che dagli Stati Uniti e quindi e dalle sue imprese nazionali, nè dai cittadini statunitensi, che con arroganza non si adattarono a quel regolamento, scommettendo che la Rivoluzione sarebbe scomparsa dopo tre mesi. 

È utile che nonni, genitori, zii e altre persone che hanno vissuto o ricevuto informazioni su quegli anni di sfruttamento a cui era sottoposta la popolazione cubana, speghino questo alle nuove generazioni, senza cambiare una virgola su tutta l’infamia alla quale fu sottoposta Cuba, prima dall’impero spagnolo e poi da quello nordamericano. 

Elson Concepción Pérez, 27 febbraio 2019

 


 

 

L’impianto cocleare numero 500 a Cuba: la volontà di curare 

Il Gruppo Nazionale degli Impianti Cocleari ha sede nell’ospedale Pediatrico Borrás-Marfán, ma con esso collaborano vari centri de L’Avana, come l’Ospedale Hermanos Ameijeiras, il Centro Internazionale di Salute Las Praderas, il Centro Nazionale di Neuroscienze, il Centro Ricerche Medico Chirurgiche (Cimeq) e il Pediatrico Juan Manuel Márquez e ha sedi distaccate presso ogni provincia del paese a cui partecipano specialisti di tutto il territorio nazionale.

Camila Cervantes Gispert ha 18 anni e, dal 25 febbraio, la sua vita è cambiata. Lei è la paziente numero 500 a cui è stato fatto un impianto cocleare a Cuba. 

"Con una sordità progressiva, ha usato protesi auditive sin da piccola e questo le ha dato la possibilità di sviluppare il linguaggio, ma il deficit auditivo si è intensificato e le protesi non erano più sufficienti. Il nostro centro, che la segue, ha stabilito che era necessaria la chirurgia" ha detto a Granma la dottoressa Sandra Bermejo Guerra, specialista in Otorino Laringoiatria presso l’Ospedale Pediatrico Borrás-Marfán. 

Per il dott. Antonio Paz Cordovéz, coordinatore generale del Gruppo Nazionale degli Impianti Cocleari, questo programma, in atto a Cuba dal 2005, è una delle conquiste del Sistema Nazionale di Salute Pubblica e una dimostrazione della sua costante attenzione per i bambini e per gli invalidi.

Tra gli elementi che distinguono il programma - totalmente gratuito - di cui hanno beneficiato bambini ma anche qualche adulto, si segnalano lo studio neurofisiologico e l'attenzione rivolta alla manutenzione dei dispositivi (i cui costi partono da 16.000 euro) perché si tratta di tecnologie complesse che devono essere continuamente aggiornate.

Per installare un impianto cocleare si esegue un intervento chirurgico attraverso l’osso  temporale del cranio che dà acceso all’orecchio interno, dove si colloca un dispositivo che emette un segnale elettrico diretto e stimola le fibre del nervo cocleare. Questo meccanismo restituisce l'udito alle persone con sordità neurosensoriale severa o profonda. 

Cuba è il paese con la più altra attenzione sanitaria dell’America Latina, come afferma la recente relazione del sito specializzato Bloomberg, che pone l’Isola al 30° posto di una lista di 196 paesi, davanti agli Stati Uniti, solo trentacinquesimi. 

L’Isola è il primo paese dell’America Latina della lista di Bloomberg, uno dei pochi del Terzo  Mondo presenti in questo "ranking", che valuta le nazioni secondo l'indice di aspettativa di vita, per esempio, e assegna votazioni negative alla diffuzione di abitudini negative come la predisposizione al fumo, all'alcol e all’obesità. Inoltre, tiene anche in considerazione i fattori ambientali e l’accesso all’acqua potabile. 

Lisandra Fariñas Acosta, 26 febbraio 2019