CIVG Informa N°57
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Una crisi poco conosciuta dai preoccupanti risvolti
Premessa Lo Yemen, realtà affascinante dalle evocazioni bibliche, si trova da tempo coinvolto in una gravissima crisi dove le drammatiche condizioni di vita della popolazione e i conseguenti devastanti effetti sul piano politico e sociale si intrecciano con conflitti di ordine settario dai risvolti molto inquietanti sui precari equilibri prevalenti sul piano regionale. In effetti, stiamo parlando del Paese più povero del mondo arabo, privo di quelle risorse e infrastrutture di cui abbondantemente dispongono le entità della Penisola arabica. Non solo. Ma se aggiungiamo a ciò gli effetti deleteri di trenta tre anni di autocratica dittatura di Ali Abdullah Saleh, contrassegnata da un’endemica corruzione, nepotismo, contrapposizioni tribali con il loro seguito di sangue e violenza, la presenza della più forte branca di Al-Qaeda nell’universo islamico e, last but not least, daun movimento di secessione nel sud mai spentosi, si può avere un’idea del mix esplosivo che contraddistingue la storia recente dell’entità yemenita. Lo Yemen, popolato da circa 24 milioni di abitanti, riveste un’indiscutibile rilevanza sul piano strategico; esso infatti è collocato sulla nevralgica rotta marittima che dal Canale di Suez conduce al Golfo Persico, porta di accesso al mar Rosso e luogo di passaggio dalla Penisola arabica in direzione del finitimo turbolento Corno d’Africa. Leggi tutto |
Situazione Militare nel Donbass al 5 febbraio 2015
LA SITUAZIONE MILITARE
Dopo l’avanzata compiuta dai novorussi nei giorni scorsi sul fronte di Debaltsevo, assistiamo ad un rallentamento delle operazioni. Abbiamo già analizzato questo modus operandi delle truppe di Donetsk e Lugansk, ma ricordo, per i distratti, che ad ogni avanzata segue necessariamente, per le condizioni logistiche in cui le VSN sono costrette ad operare, una pausa operativa durante la quale: 1) viene consolidata la posizione raggiunta con l’ eliminazione delle sacche di resistenza e degli eventuali cecchini; 2) vengono allestite le necessarie opere difensive e i presidi fissi, necessari nel caso di un contrattacco; 3) vengono portati in linea adeguati rifornimenti (munizioni, viveri, carburanti) necessari al proseguimento dell’azione. Leggi tutto |
Lettera aperta ai presidenti della commissione difesa del senato e della camera e al presidente commissione diritti umani del senato
Al Presidente Commissione Difesa Senato Sen. Nicola La Torre
Al Presidente Commissione Difesa Camera On. Elio Vito
Al Presidente della Commissione Straordinaria per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani del Senato Sen. Luigi Manconi Roma, 1 Dicembre 2014 LETTERA APERTA AI PRESIDENTI DELLA COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO E DELLA CAMERA E AL PRESIDENTE COMMISSIONE DIRITTI UMANI DEL SENATO
Argomento: Associazioni d’arma “Processi disciplinari”
Sono state rese note a questa Associazione, problematiche relative ed aderenti ad Associazioni d’Arma, in particolare all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Si cita il caso del 1° Maresciallo Lgt. Ciro Guariglia, Presidente del gruppo A.N.M.I. di Marmirolo (Mantova), convocato a riunione del Comitato Esecutivo Nazionale, in merito a addebiti di carattere disciplinare (vedi lettera allegata). Leggi tutto |
“Piccoli” segni di cedimento del regime ucraino, le cose non vanno bene come sembrano per i separatisti, ma meglio. Ma c’è un problema…
29 gennaio 2015
Un articolo tanto interessante quanto inquietante sui segni di cedimento della giunta di Kiev. Ecco, in breve, cosa potrete leggere in quest'articolo: - L'aggravarsi di grida isteriche a Kiev e nei paesi occidentali sull'inesistente "invasione russa"; - Un decreto legge che permette agli ucraini in età di leva di sostare più a lungo in Russia per evitare la coscrizione; - La chiusura di ottomila militari ucraini nella sacca di Debaltsevo (curioso parallelo con un analogo accerchiamento di invasori nazisti settant'anni fa); - Il reclutamento nell'esercito ucraino di ragazzi di 16 e 17 anni (qualcuno ricorda la Hitler-Jugend?); - le resistenze ai reclutatori, letteralmente con i forconi (anche nell'Ucraina occidentale); - una versione grottesca della storia insegnata ai bambini; - la norma (nella foto) che autorizza gli ufficiali a sparare sui soldati che disertano, senza processo. Il commento finale dell'articolo lo lasciamo come (amara) sorpresa ai lettori. Intanto, vi mostriamo nel seguente filmato cosa resta del convento dell'icona "Ivirskaja" della Madre di Dio presso Donetsk, di cui avevamo commentato il bombardamento agli inizi di novembre: Leggi tutto |
Piccoli Grandi furti di Stato. TFR/TFS trattenuta del 2,5%
Diritti a scuola. 31 gennaio 2015
Trattenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione dei dipendenti pubblici (30 € circa al mese per 13 mesi, per centinaia di migliaia di dipendenti...La trattenuta omeopatica Personalizzata Senza voce previdenziale di spesa Per la persona vampirizzata). La Corte Costituzionale, con sentenza 244 dell’ottobre 2014, ha stabilito che tale trattenuta è legittima per quei ricorrenti che, trovandosi a passare da T.F.S. (vecchio regime di buonauscita, dove il 2,5% concorreva ad un miglior trattamento di fine servizio rispetto al T.F.R. privato) a T.F.R. hanno continuato ad essere tassati (trattamento peggiorato, ma trattenuta invariata). Leggi tutto |
Donetsk Repubblica Memorandum dichiara continuità Stato con Donetsk - Krivoy Rog Repubblica
5 Febbraio 2015 Novorossia-Novosti MEMORANDUM della Repubblica Popolare di Donec'k sui principi di costruzione dello Stato, la continuità politica e storica. Noi, membri del Consiglio del Popolo della Repubblica Popolare di Donec'k nella prima convocazione, eletto da elezioni universali, democratiche e libere del 2 Novembre 2014, tenendo conto dei principi del diritto internazionale, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, proclamano il memorandum sui principi di costruzione dello Stato, la politica e la continuità storica. Sulla base della volontà del popolo del Donbass , espressa nel referendum del 11 maggio 2014, nella legge della proclamazione dello stato di indipendenza della Repubblica popolare di Donetsk, nella Dichiarazione di Sovranità della Repubblica Popolare di Donetsk dal 7 aprile 2014, nella cognizione della necessità di uno sviluppo progressivo del diritto e del processo di costruzione dello Stato, si afferma il legame storico e la continuità delle formazioni statali della Donetsk-Krivoy Rog Repubblica e la RPD. Leggi tutto |
Manipolazione anche linguistica il rispetto delle parole e la “lealtà”
E’ inaccettabile attribuire a chi è stato prigioniero di guerra la denominazione di “assente (ingiustificato) dal servizio”, come se si trattasse di uno scolaro che ha marinato la scuola. Ancor più grave sarebbe la questione se, con il termine “assente dal servizio”, si fosse voluto mirare a far credere che la persona così denominata fosse un disertore. Anche se affrontiamo, con oltre 70 anni di ritardo, questo problema, credo che tuttavia ve ne siano delle valide ragioni. Mi riferisco in particolare al caso del 2° Capo Otello Parpajola, appunto prigioniero di guerra, e ridenominato “assente dal servizio”. Una semplicemente vergognosa manipolazione dei fatti. Le Forze Armate devono dare un esempio di dignità nell’uso delle parole, non tradendo mai la verità. Mi riferisco specificamente al precedente scritto “la dignità per gli auto-affondati” che riferiva di un grave episodio accaduto dopo l’8 settembre ’43, in seguito ad un ordine per le navi, che si trovavano in estremo oriente, di auto-affondamento. Leggi tutto |
Putin: "Chi è l'aggressore?" - Sottotitoli in italiano
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Gli omissis di Obama: 28 pagine sui finanziamenti sauditi al terrorismo : 4 congressisti ne chiedono la pubblicazione
8 gennaio 2015 - Executive Intelligence Review - Comunicato stampa L'urgenza di rendere pubbliche le 28 pagine del rapporto del Congresso sull'11 settembre, da cui emergono chiaramente i finanziamenti di alcuni paesi, quali Arabia Saudita e Qatar, al terrorismo islamico, è stata al centro di una affollata conferenza stampa a Capitol Hill, coincisa con la strage di Parigi. La conferenza stampa bipartisan, era stata indetta dai congressisti Walter Jones (repubblicano) e Stephen Lynch (democratico) che il 6 gennaio hanno ripresentato la loro mozione in cui esigono che il Presidente Obama desecreti quelle 28 pagine, coperte dal segreto prima sotto Bush e poi sotto la propria presidenza. Ha parlato anche il Sen. Bob Graham (democratico) che era copresidente della Commissione d'Inchiesta sull'11 settembre e che si batte da 12 anni per la pubblicazione di quelle 28 pagine. Sia l'on. Jones sia il Sen. Graham hanno esordito parlando della strage di Parigi e dichiarando che “la tragedia di oggi in Francia dimostra che nessun paese può tutelarsi dal terrorismo senza conoscere la verità sui suoi finanziatori”. Dopo di loro hanno preso la parola i parenti delle vittime dell'11 settembre, Terry Strada, copresidente della 9/11 Families and Survivors United for Justice Against Terrorism; Sylvia Carver, sorella di una vittima al Pentagono, e Abraham Scott, marito di una vittima al Pentagono. Tutti e tre hanno chiesto con forza a Obama di rendere pubblico quel capitolo, perché “le famiglie delle vittime dell'11 settembre hanno diritto di conoscere la verità e avere giustizia”. Leggi tutto |
Il vescovo Longin (Zhar) sulla guerra in Ucraina
Mentre nell’Ucraina si assiste alla quarta mobilitazione generale nel giro di meno di un anno (sarebbe un evento comico, se non fosse una tragedia), si sta diffondendo l’appello del vescovo Longin (Zhar) di Bănceni, presentato nello scorso settembre sul nostro blog parrocchiale. Nei villaggi di lingua romena della Bucovina è andata a ruba l’edizione del giornale Libertatea Cuvântului (Libertà di parola), di proprietà di uno dei membri del consiglio comunale della città, uscita il giorno dopo la mobilitazione. Il giornale riporta il testo dell’appello di Vladyka Longin: “non mandate a morire i vostri figli mettendoli nelle mani dei satanisti”. ( Padre Ambrogio) Leggi tutto |
Nella Repubblica musulmana della Cecenia, parte della Russia, un milione in piazza per protestare contro le vignette, insultanti il Profeta Maometto
Grozny, 19 gennaio 2015
A Grozny manifestazione con la parola d’ordine “Noi Amiamo il Profeta Maometto”. Secondo il capo del Ministero degli Interni della Repubblica cecena, Ruslan Alkhanov, vi erano più di un milione di persone. Vi hanno preso parte non solo residenti locali, ma anche provenienti da altre parti della Russia. Migliaia di persone su camion hanno riempito le strade del centro di Grozny fino alla Moschea centrale. C’erano striscioni con slogan «No Charlie Hebdo», «Giù le mani dal nostro Profeta ," "Siamo contro le vignette! .Molte automobili avevano adesivi con scritto "Noi amiamo il nostro Profeta." Leggi tutto |
Il leader della Cecenia e il portavoce del Parlamento dichiarano Khodorkovsky loro nemico personale.
8 gennaio 2015
Kadyrov ha ragione, non bisogna commettere errori perché Khodorvkovsky è un fantoccio dei banchieri sionisti di Wall Street con grandi piani per diventare il “boss dei boss” in Russia e ora segue la manovra francese CIA-Al Qaeda finalizzata a costruire il caos in Europa . Il leader ceceno Razman Kadyrov ha fortemente criticato l'ex capo della ex società Yukos Mikhail Khodorkovsky, per aver indirizzato alla comunità dei media un appello per la pubblicazione di altre immagini delle vignette del Profeta Maometto a seguito dell'attentato terroristico in Francia. «Dopo il delitto sanguinoso di Parigi deve aver immaginato di essere più francese del presidente della Francia o del primo ministro di quel Paese. In un momento in cui le autorità francesi sono impegnate con l'inchiesta e con l'adozione di misure che potrebbero impedire un ulteriore aumento delle tensioni Khodorkovsky ha esortato tutti i media a seguire le orme della rivista Paris e pubblicare le vignette caricaturistiche», dic e Kadyrov sulla sua pagina Instagram. Leggi tutto |
Capire la Russia. E’ uscito il nuovo lavoro di Paolo Borgognone.
Capire la Russia. Correnti politiche e dinamiche sociali nella Russia e nell’Ucraina postsovietiche. Prefazione di Giulietto Chiesa
Zambon Ed. 2015 640 pagine 25 €
ISBN 9788898582068
Allo stato attuale, la Russia è il Paese più demonizzato al mondo, inserito d’ufficio, a seguito degli sviluppi di situazione in Ucraina, nel particolarissimo elenco di "Stati canaglia" individuati dalle strategie obamiane di esportazione delle libertà americane (capitalismo consumistico e "senza frontiere", individualismo, mercificazione, commercializzazione dell’esistenza dei singoli) in ogni angolo del Pianeta non ancora sottomesso ai dettami speculativi del Nuovo Ordine Mondiale. Difendere la Russia, le sue ragioni in ambito geopolitico e culturale, è dunque un dovere da parte di chi, oggi come in passato, non accetta di deporre le armi della cultura, della conoscenza e della lotta per la dignità dei popoli e delle nazioni, contro l’imperialismo globalizzatore del Leviatano euro-atlantico. Per difendere la Russia, occorre iniziare dal "Capire la Russia". (Dalla 2° di copertina) Leggi tutto |
CIVG Informa N°56 - Speciale Ucraina / Donbass
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Appello della Federazione dei Sindacati della Repubblica Popolare di Lugansk ai Sindacati Internazionali.
Abbiamo ricevuto questo Appello che rimanda alla concezione del valore di solidarietà e fratellanza tra lavoratori, i quali hanno nella pace l’interesse prioritario che gli permette sviluppo, crescita sociale, miglioramenti e una dignità di vita. A nostra volta ci appelliamo a lavoratori, militanti sindacali, organismi dei lavoratori, a far girare queste righe, a rendersi disponibili e organizzare momenti informativi e solidali. Enrico Vigna - CISNU
La Federazione dei Sindacati della LPR si appella ai Sindacati Internazionali, alla Confederazione Europea dei Sindacati, alla Confederazione Panrussa dei Sindacati, alla Federazione dei Sindacati Indipendenti della Russia e della Bielorussia, per supportare l’obiettivo di trovare misure concrete per stabilizzare la situazione in Donbass. Più di milione di persone hanno reso omaggio alle 17 vittime dell'azione terroristica, nella marcia contro il terrore in Francia. Anche il presidente ucraino ha partecipato alla marcia. Una ragazza di 14 anni e due donne sono morte in quel giorno a Lugansk, a seguito di bombardamenti. Altre due persone sono morte a Donetsk, di cui un bambino di 5 anni e un altro bambino ancora più piccolo ferito è in fin di vita. Questa posizione delle autorità ucraine conferma che esse utilizzano regolarmente doppi standard di comportamento, e che esse sono all’opposto di valori democratici, e di norme umane e morali. Leggi tutto |
MARIUPOL, Donbass, altro crimine contro l’umanità. Una documentazione per cercare la verità.
Il Ministero della Difesa della Repubblica Popolare di Donetsk, ribadisce l’estraneità delle milizie al bombardamento dentro la città di Mariupol 24 gennaio 2015 Il Ministero della Difesa della DPR definisce chiara propaganda di disinformazione dei media ucraini, le affermazioni secondo cui l’abitato della città di Mariupol sarebbe stato bombardato dalle milizie e dove sono morti decine di civili ( 30 vittime) oltre ad altri feriti. Il Ministero afferma che la milizia ha in mano il forte di Novoazovsk (una cittadina a 40 chilometri da Mariupol, controllata dal DPR) e da lì non c’è stato alcun bombardamento verso Mariupol. "Questa è palese disinformazione. Le forze delle milizie non hanno aperto il fuoco verso Mariupol o le sue case ", ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa alle Agenzia di stampa a Donetsk. Un testimone, che vive in Mariupol, che ha assistito al bombardamento, ha detto alla TASS che " l’ordigno è partito dalla zona di Ilyich, dove è stato sentito partire. Questo territorio è controllato dllea forze armate dell'Ucraina ". Leggi tutto |
Nina Matvienko sulla guerra in Ucraina con sottotitoli in italiano
Video della cantante ucraina, Nina Matvienko, canta le canzoni nazionali ucraine, molto famosa in Ucraina e per gli ucraini anche nazionalisti. Traduzione a cura di Svetlana I. per CISNU/CIVG Leggi tutto |
E’ uscito il nuovo lavoro di Enrico Vigna, in proseguimento di: “ L’UCRAINA TRA GOLPE, NEONAZISTI, RIFORME E FUTURO”.
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Una raccolta di 240 pagine di foto, testimonianze, documenti, interviste sulla situazione di quell’area
UCRAINA, DONBASS
i crimini di guerra della Giunta di Kiev
17x24 cm
240 pagine a colori
20 €
ISBN 978-88-98582-14-3
Questo è un libro che documenta e denuncia crimini e orrori... occorre una forte dose di forza d’animo e di coraggio interiore per sfogliarlo, non è un libro per animi leggeri, ma per animi sensibili sì... questo non è un libro che analizza, che narra, che vuole convincere, che difende una ideologia o una fazione politica... Questo libro è un atto di accusa, dove a parlare, a testimoniare, a deporre sono immagini, fatti e atti che non hanno bisogno di parole, analisi, interpretazioni ideologiche o dottrinali. In questo libro sono portati all’attenzione dell’opinione pubblica atti, fatti, documenti, immagini non opinabili, interpretabili o discutibili.
È un lavoro con l’obiettivo della ricerca della verità, per poter avere più giustizia e contribuire alla lotta per la pace tra i popoli; ed è parte, come sempre, di un percorso concreto di solidarietà per i bambini del Donbass, verso cui andrà il ricavato delle vendite.
Per Informazioni, richieste, presentazioni, contatti, scrivere a: info@civg.it
Nostri PROGETTI di Solidarietà concreta
Progetto con Yasinovataya, Donetsk – Referente Padre Vitaliy Bakun
Cari fratelli, sorelle e Padri !
Viviamo sul fronte dei combattimenti nella regione di confine di Yasinovataya, vicino a Donetsk. Un terzo della città è distrutta del tutto, i bombardamenti nella periferia della città continuano ad aumentare, il numero di edifici e case devastate e la perdita di vite umane. I pensionati non ricevono da 4 mesi le loro pensioni , solo una piccola percentuale della popolazione riceve lo stipendio . Briciole di aiuti umanitari, che si danno una sola volta sola, a persone sopra i 65 anni, sono sufficienti solo per un paio di giorni. Grazie all'aiuto della confraternita di Giovanni Battista di Trezvenie , negli ultimi 4 mesi abbiamo aiutato più di 4.000 persone con cibo e medicamenti, siamo stati in grado di fare le riparazioni ordinarie della chiesa e della Scuola attigua, che erano crivellate dalle bombe. Con l'inizio della stagione fredda aumenta il numero di persone in cerca di aiuto. Da novembre trasformano il Donbass nella Leningrado assediata. Saremmo grati se qualcuno riuscirà ad organizzare spedizioni con cibo e medicine. I prodotti più necessari sono i cereali e conserve. Elenchi di farmaci necessari possono essere scaricati da internet.
Vi preghiamo fortemente di rispondere a questo appello e aiutarci con le preghiere e concretamente.
Progetto per i bambini della scuola bombardata № 24
della città di Krasnodon – Referente insegnante Serghey Aartemov
AIUTATECI ad AIUTARLI
CIVG Informa N°55
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Lettera aperta al Presidente Giorgio Napolitano
ASS. NAZ. ITALIANA ASSISTENZA VITTIME ARRUOLATE NELLE FORZE ARMATE E FAMIGLIE DEI CADUTI SEDE CENTRALE: Via A. Nobel n.1 00034 COLLEFERRO (RM) Tel./Fax: 06/9701182; Segr.: 06/9780145; Pres.: 06/3331689 E-Mail: segreteria@anavafaf.com Sito web: www.anavafaf.com
Roma, 2 Gennaio 2015
Lettera aperta al Presidente Giorgio Napolitano Signor Presidente, ho seguito con molta attenzione e partecipazione il Suo discorso di fine anno in televisione, nel quale Lei ha evitato di far cenno alla “vicenda dei Marò”, fatto che ha sollevato anche qualche critica. Mi consenta di concordare con Lei sulla opportunità di non toccare questo delicatissimo tema anche in seguito alle recenti conferme (legate a proteste e proteste dell’India, vedi Hindustan Times[1]) che confermano che la posizione della nave Lexie all’atto della sparatoria del 12 febbraio 2012 era 20,5 miglia dalla costa e non a 33 miglia, come apparso nel comunicato del Ministero della Difesa del 15 febbraio 2012, dove si afferma che la posizione della Lexie era a circa 30 miglia dalla costa. Senza mezzi termini, mi permetto di osservare che questo è un “falso assoluto”, falso che ha condizionato tutta la impostazione giuridica della vicenda in Italia, facendo credere che la Lexie non si trovasse in acque contigue (dove l’India poteva far valere le sue leggi in base a quanto stabilito dalla Convenzione di Montego Bay – UNCLOS), ma in acque internazionali, requisito del resto indispensabile affinché in base all’accordo tra Confitarma e Ministero Difesa il personale del Nucleo di Protezione potesse intervenire e potessero esistere le condizioni per applicare la legge antipirateria italiana 130/2011. Addirittura un Ministro degli Esteri si è dimesso basandosi sul fatto che riteneva che l’incidente fosse avvenuto in acque internazionali mentre è avvenuto in acque contigue, acque che in base alla Convenzione di Montego Bay si estendono fino a 24 miglia dalla costa. Leggi tutto |
Lettera aperta della ex Deputata ucraina Elena Bondarenko all’opinione pubblica del mondo
Elena Bondarenko, costretta al silenzio nel Parlamento ucraino, ha pubblicato una lettera aperta al popolo. Si tratta di una testimonianza completamente ignorata nella stampa occidentale. Anche se è stato scritta qualche mese fa, è ancora importante oggi e rimarrà nelle pagine di storia come una testimonianza della situazione di illegalità perpetrata da coloro che occupano i più alti posti del potere in Ucraina:
“Cari amici, questa è la mia dichiarazione. Chiedo che venga diffusa il più possibile. Se si può tradurre in altre lingue, vi prego di farlo! Io, Elena Bondarenko, Deputata popolare del Partito delle Regioni, trovandomi in opposizione al potere corrente in Ucraina, desidero dichiarare che questa amministrazione ha fatto ricorso a minacce dirette di eliminazione fisica dell'opposizione in Ucraina; ha fatto ricorso alla sospensione del diritto di libertà di parola, in Parlamento e fuori, è implicata in complicità con i crimini non solo contro i politici, ma anche contro i loro figli e le loro famiglie. La vita quotidiana di un deputato dell'opposizione è questa: continue minacce, anonime intimidazioni telefoniche, con l’obiettivo della vessazione. Tutti coloro che chiedono la pace vengono immediatamente bollati come nemici del popolo, proprio come nel 1930 in Germania, o nell’epoca maccartista negli Stati Uniti. Leggi tutto |
Oltre 80 persone morte di fame e di freddo nel Donbass
30.12.2014 Secondo i residenti locali e volontari la situazione della popolazione è disastrosa. Così ha riferito l’agenzia stampa tedesca Deutsche Welle (DW). Le strutture sociali sono distrutte. Stipendi, pensioni e i servizi sociali sul territorio non controllato dal governo di Kiev, non sono stati pagati da diversi mesi. I tentativi di elargire un aiuto finanziario del un nuovo governo non riesce a migliorare la situazione drammatica. Particolarmente difficile è la situazione in piccole città e villaggi. L’ostilità in corso nonostante l'accordo Minsk, complica ulteriormente la consegna degli aiuti umanitari ai civili. Il media center anticrisi AKMTS (la cui sede di coordinamento si trova a Dnepropetrovsk) riporta il bilancio di almeno 80 persone vittime della fame entro il 19 dicembre Essi basano la loro informazioni sulle relazioni degli organizzatori delle mense per i poveri in Donbass. I casi di morte per fame sono stati registrati a Krasnopartizansk, Snezhnoe e Kirov. Leggi tutto |
Ricostituire al più presto una commissione uranio impoverito e fattori patogeni
L’esigenza di ridar vita al più presto a una Commissione d’Inchiesta sull’Uranio Impoverito e su altri fattori patogeni, magari affidata alla Camera dei Deputati, si è fatta sentire con sempre maggiore urgenza anche a seguito dei recenti casi di personale militare ammalato e deceduto nei poligoni della Sardegna, tra cui Luca Iddas, Mario Porcu e Giancarlo Cocco. Urge anche l’esigenza di dare inizio finalmente alla bonifica in profondità dei poligoni, mai eseguita in 50 anni, dove le falde acquifere possono essere state inquinate da migliaia di proiettili anche all’uranio impoverito, rimasti sotto la superficie del terreno. Vi è inoltre la problematica del risarcimento di molte centinaia di vittime, rimasta in sospeso dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e in particolare lo IARC, ha stabilito in modo inequivocabile l’esistenza del nesso tra tumori e uranio impoverito (il non riconoscimento di questo nesso è stato causa di numerosi indebiti dinieghi di risarcimento). Occorre anche finalmente affrontare il problema delle deformazioni nelle nascite (sia negli esseri umani che negli animali), che si sono verificati e di cui ancora non è stato nemmeno compilato un elenco. Leggi tutto |
Tutti i segni dell'imminente collasso di Kiev
22 dicembre 2014
Nella foto: Natalie Jaresko, la funzionaria ucraino-americana nominata da poco ministro delle finanze a Kiev. * * * * * Kiev, naturalmente, non è ancora crollata, e in qualche modo può passare relativamente indenne attraverso i suoi recenti problemi. Ma da quello che si sta vedendo, questo risultato sembra sempre meno probabile col passare del tempo. È impossibile augurare problemi di questo genere a qualsiasi popolo, ma purtroppo un piccolo gruppo di accaniti idioti può costringere un'intera nazione ad affondare sotto le onde e nell'Oceano dell'oblio. News da Kiev e dall'Ucraina: Professionisti qualificati stanno lasciando l'Ucraina Beh, dovremmo davvero esserne sorpresi? Per cosa, esattamente, sono così ansiosi di rimanere in Ucraina? Un'economia che affonda? Il deterioramento delle infrastrutture? Un governo continuamente disfunzionale? Una bella fossa profonda 2 metri con sopra il proprio nome? Un sistema educativo in stile Jekyll e Hyde che va in metastasi ogni due anni, a seconda di chi ha il potere? Un governo gestito da nazisti? Potete avere tutto questo e molto di più se rimanete in Ucraina; ma se questo non è esattamente il vostro sogno, state un bel po' meglio da qualche altra parte. E l'esodo è iniziato. Leggi tutto |
Il gasdotto Ucraino e i suoi veleni politici
20 dicembre 2014
Il primo gasdotto verso ovest Attualmente sono operativi due grandi gasdotti alternativi diretti in Europa occidentale (Yamal-Europa e Nord Stream) e uno diretto in Turchia (Blue Stream). Tuttavia la rete di trasporto ucraina rimane essenziale per l’UE al fine di mantenere gli attuali livelli di importazione, anche se la Russia può contare su una serie di rotte energetiche capaci di esportare all’estero grandi – ma tuttora insufficienti – volumi di metano. Tra i gasdotti in progetto di sviluppo per far affluire il gas dalla Russia e dalla zona mediorientale (Kazakistan/Turchia) vi è un gasdotto Trans-Adriatico, che collegherà Grecia e Albania e per giungere in Italia sino a San Foca in provincia di Lecce. Ci doveva essere in cantiere, ma per ora è stato bloccato, anche un altro gasdotto (South Stream) destinato a passare più a nord e a collegare Italia, Austria, Bulgaria, Ungheria, Grecia e Serbia bypassando il territorio ucraino. Leggi tutto |
ISM contro la censura – Lettera agli ebrei di Franco Fortini
Il 16 dicembre 2014 alle ore 17.30, a Torino, ISM-Italia ha manifestato davanti al Museo della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, per denunciare la sospensione della concessione della sala conferenze del Museo per la lettura integrale in concerto di Stato d’Assedio di Mahmud Darwish. Il consiglio direttivo e la direzione del Museo sono responsabili di questo vile atto di censura. Sono anche responsabili degli oltraggi subiti dalla mostra dell’UNRWA, IL LUNGO VIAGGIO DELLA POPOLAZIONE PALESTINESE RIFUGIATA. Una ulteriore conferma del degrado morale, culturale e politico della città di Torino. Contro la censura: Lettera agli ebrei di Franco Fortini: Leggi tutto |
Il presidente ceco Milos Zeman ha chiamato il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk un "primo ministro della guerra"
4/01/2015 "A giudicare dalle dichiarazioni di Yatsenyuk, credo che sia un 'primo ministro della guerra', mi pare che non voglia una soluzione pacifica del conflitto ucraino raccomandato dalla Commissione europea, ma stia cercando di risolverlo con l'uso della forza", ha detto Zeman in un'intervista con i media cechi. Secondo Zeman, il presidente ucraino Poroshenko può fungere da paciere, mentre Yatsenyuk rappresenta il partito della guerra che mantiene un atteggiamento non negoziale verso le milizie in Ucraina orientale. Zeman ritiene inoltre che le sue dichiarazioni sulla situazione in Ucraina orientale potrebbero aver provocato una diminuzione della sua popolarità in Repubblica Ceca negli ultimi mesi, ma egli, come non tutti nel paese, è a conoscenza di ciò che è realmente accaduto a Kiev lo scorso febbraio. "Pensano che quegli eventi sono stati in qualche modo simile alla nostra Rivoluzione di Velluto. Maidan non è stata una rivoluzione democratica e credo che una guerra civile sia in corso in Ucraina", ha detto Zeman. Leggi tutto |
Molotov nelle chiese ortodosse di Kiev
8 dicembre 2014
Nella notte del 2 dicembre, persone non identificate hanno incendiato la Chiesa ortodossa ucraina nel complesso memoriale Babi Yar "Una bottiglia Molotov è stata gettata all’interno attraverso la grata della finestra. Il fuoco ha attaccato le pareti, la finestra e alcune parti infiammabili della Chiesa". Ha dichiarato Padre Serhiy Temnik. Egli ha detto che il guardiano della chiesa ha visto le fiamme e si è messo subito a spegnere il fuoco, salvando le reliquie che erano sull’altare. Padre Serhiy ha aggiunto che la chiesa era stata minacciata molte volte negli ultimi tempi e anche recentemente, ma questa è stata la prima volta che la chiesa è stata attaccata. Leggi tutto |
Caro Putin, paga anche noi
Caro Presidente Putin, ci ha inizialmente creato qualche problema la notizia divulgata dal segretario della Nato Rasmussen, secondo la quale la Russia avrebbe finanziato dei movimenti ambientalisti per intralciare l’applicazione in Europa delle tecniche di fracking nell’estrazione del gas naturale. Questo per impedire che l’Europa si possa liberare dalla dipendenza dal gas russo. Siccome ASPO Italia da tempo mette in guardia sulla marginalità e i rischi di queste tecniche, alcuni tra i nostri membri sono saltati alla conclusione che anche la nostra associazione, pur indipendente e sostenuta solo dal lavoro di volontariato dei suoi soci, abbia beneficiato di queste elargizioni a “fondo perduto”. Non essendoci traccia, nel nostro magro bilancio interno, di una qualsivoglia donazione da parte vostra, si sono presto diffuse voci che alcuni soci avrebbero ricevuto fondi neri che non hanno condiviso con tutta l’associazione. Leggi tutto |
Ufficiale di Praga rifiuta le medaglie Nato
Sta facendo molto discutere in Repubblica ceca una storia che ha come protagonista Marek Obrtel, ex ufficiale medico dell'esercito di Praga, impegnato in passato in missioni di peacekeeping in Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Afghanistan. Obrtel che, in una lettera aperta, ha chiesto nei giorni scorsi al ministero della Difesa di Praga di riprendersi le medaglie da lui guadagnate durante le operazioni all'estero compiute nell'ambito di operazioni Nato. Un coinvolgimento di cui oggi Obrtel «si vergogna profondamente», ha scritto l'ex tenente colonnello. Questo perchè l'Alleanza atlantica si sarebbe trasformata in una «organizzazione criminale, guidata dagli Usa e dai suoi perversi interessi», la giustificazione di Obrtel, che ha poi chiarito ai media di Praga che l'impulso a riconsegnare le onorificenze è nato «dai recenti sviluppi politici» e dalla sua opposizione alle «politiche Usa verso la Russia, l'Ue e tutti i Paesi liberi». (m. man.) Da Il Piccolo 3 Gennaio 2015 |
Import-Export di…propaganda
…per capire quello che succede è necessario non solo leggere gli articoli, ma analizzare i dati disponibili. Il lettore medio invece si ferma al titolo. E chi si ferma al titolo resta convinto che gli USA siano diventati esportatori di petrolio. Di cosa parla il Sole 24 Ore il 25 giugno scorso in un articolo intitolato: Storica decisione del Dipartimento del commercio: gli Stati Uniti diventano esportatori di petrolio? Di un fatto che non ha nulla di straordinario a parte il titolo. Gli USA sono tornati a permettere ad alcune aziende petrolifere USA di esportare il petrolio dopo un periodo di 40 anni di proibizione. Questo significa che gli USA sono diventati esportatori netti di petrolio? No! Gli USA consumano intorno ai 20 milioni di barili di petrolio al giorno e ne producono poco più della metà. Sempre sul sito del quotidiano di Confindustria, in un articolo di Sissi Bellomo, il 27 giugno scorso veniva riportato il quantitativo di petrolio esportato nel mese di aprile: 150mila barili esportati in Svizzera. In tutto il mese di aprile le esportazioni USA ammontavano a circa 8 milioni di barili, e siccome 30 dì conta novembre con april, giugno e settembre, ciò corrisponde a 270mila barili a giorno il 2,5% della produzione domestica e l’1,4% dei consumi. Quantità modeste. La novità è solo che per la prima volta dagli anni ’70, il governo USA ha autorizzato l’esportazione di petrolio al di fuori dell’area economica del Nord. Ma anche questa non è una novità assoluta. Secondo i dati della BP il quadro delle esportazioni USA di prodotti petroliferi nel 2013 era il seguente (i dati sono in migliaia di barili al giorno). Leggi tutto |
Hamas: «Non tolleriamo scorrettezze contro la Siria»
da hispantv
Hamas ha sottolineato il suo “stretto” rapporto con il governo siriano e ha ringraziato Damasco per il sostegno alla causa palestinese. Il vice capo della leadership politica di Hamas, Musa Abu Marzuq, ha rilasciato un’intervista alla agenzia di stampa turca “Anadolu’, in cui ha negato il raffreddamento dei rapporti tra il movimento palestinese e il governo siriano ed ha assicurato che Hamas «non tollera alcun comportamento scorretto nei confronti del governo siriano». Abu Marzuq ha affermato di essere rammaricato che la crisi siriana abbia costretto Hamas ad abbandonare questo paese e ha sottolineato che la decisione di lasciare Damasco ha molto turbato il movimento di resistenza, a causa del suo “stretto rapporto” con il presidente Bashar al-Assad. «Hamas in nessun caso ha mai fatto mancare i ringraziamenti alla la Siria (…) La decisione di lasciare la Siria è stata presa su una base etica e politica, anche se il gruppo sapeva che sarebbe stato la prima e la più grande vittima di questa misura», ha spiegato. Abu Marzuq ha raccontato che Hamas non ha mai preso provvedimenti contro il governo di Al-Asad e la sua decisione di lasciare la Siria è dovuta alla “politica di neutralità” di questo movimento nella crisi nel paese arabo. da ALBAinformazione - Traduzione di Francesco Guadagni |
Sarà il loro primo Natale di guerra, aiutateci a NON farglielo ricordare
- Dettagli
- Scritto da CIVG
Centro Informazione e Solidarietà con la NovoRossIya e l’Ucraina resistente -- info@civg.it
Nostri PROGETTI di Solidarietà concreta
Progetto con Yasinovataya, Donetsk – Referente Padre Vitaliy Bakun
Cari fratelli, sorelle e Padri !
Viviamo sul fronte dei combattimenti nella regione di confine di Yasinovataya, vicino a Donetsk. Un terzo della città è distrutta del tutto, i bombardamenti nella periferia della città continuano ad aumentare, il numero di edifici e case devastate e la perdita di vite umane. I pensionati non ricevono da 4 mesi le loro pensioni , solo una piccola percentuale della popolazione riceve lo stipendio . Briciole di aiuti umanitari, che si danno una sola volta sola, a persone sopra i 65 anni, sono sufficienti solo per un paio di giorni. Grazie all'aiuto della confraternita di Giovanni Battista di Trezvenie , negli ultimi 4 mesi abbiamo aiutato più di 4.000 persone con cibo e medicamenti, siamo stati in grado di fare le riparazioni ordinarie della chiesa e della Scuola attigua, che erano crivellate dalle bombe. Con l'inizio della stagione fredda aumenta il numero di persone in cerca di aiuto. Da novembre trasformano il Donbass nella Leningrado assediata. Saremmo grati se qualcuno riuscirà ad organizzare spedizioni con cibo e medicine. I prodotti più necessari sono i cereali e conserve. Elenchi di farmaci necessari possono essere scaricati da internet.
Vi preghiamo fortemente di rispondere a questo appello e aiutarci con le preghiere e concretamente.
Progetto per i bambini della scuola bombardata № 24
della città di Krasnodon – Referente insegnante Serghey Aartemov
AIUTATECI ad AIUTARLI