CIVG INFORMA n°17

Se volte contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali o per chiedere altre informazioni, inviate una mail a info@civg.it

A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

 

F35 E ALTRO – 3 NO

NO A FORZE ARMATE “STATUS SYMBOL”. NO A FORZE ARMATE FINMECCANIZZATE. NO A FORZE ARMATE “ALL CHIEFS AND NO INDIANS”

Di un anno fa la notizia delle 19 Maserati, di ieri la notizia degli aerei vip con mogli a bordo - ma le proprie terga possono essere spostate in modo più economico.

Del 26 aprile 2013 la notizia sull’Unione Sarda: “Uranio. Perde un testicolo per tumore. Militare ottiene un indennizzo di 1300 euro”. Questo la dice lunga sulla cura dell’uomo e sui “nostri ragazzi”. Solo da qualche mese ci siamo accorti dei prezzi che gli aerei F35 avevano quando li abbiamo ordinati. Ma il mezzo militare come status symbol è vecchio di almeno 70 anni. Mussolini si gloriava delle otto corazzate. Sappiamo come sono finite. Ora abbiamo la portaerei, uno status symbol, ma l’abbiamo potuta impiegare solo come nave Croce Rossa ad Haiti. L’altro giorno, il 18 giugno, il Gen. Mini ha tuonato “ufficiali trasformati in trafficanti di armi”…LEGGI TUTTO

Leggi tutto: CIVG INFORMA n°17

CIVG INFORMA n°16

Se volte contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali o per chiedere altre informazioni, inviate una mail a info@civg.it

A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

 

Campagna di liberazione di

Mordechai Vanunu

 

Il CIVG ritenendo completamente interno ai propri intenti e obiettivi fondanti, ha aderito e collaborerà alla campagna per la liberazione di Mordechai Vanunu, prigioniero politico e di coscienza di Israele, sostenendo le iniziative di sensibilizzazione, solidarietà e denunce relative alla sua situazione.

Per il CIVG, responsabile e coordinatore di questo progetto sarà il Prof. Diego Siragusa

 

 Liberare Mordechai Vanunu

 

Il 4 aprile 2013, VANUNU ha scritto:

"Aprile 2013, il nuovo ministro degli interni Saar, deciderà questo mese della mia libertà, o porrà fine a questa restrizione e mi farà uscire da questo paese, o lui dovrà annullare la mia cittadinanza israeliana. La libertà subito. 1986-2013"

Il 21 dicembre 2012, Vanunu ha scritto a proposito della sua attesa di 19 mesi concessa a Israele per rispondere al suo appello di revocare la cittadinanza:

"Il ministro degli interni risponde alla mia lettera a lui rivolta per annullare la mia cittadinanza israeliana. Ha scritto: “Sarò felice di farlo, ma gli uomini della sicurezza lo sconsigliano perché posso danneggiare l'immagine di Israele e la sua sicurezza ... "

"Vanunu ha detto al mondo che Israele aveva sviluppata tra cento e duecento bombe atomiche [nel 1986!] E aveva continuato a sviluppare bombe al neutrone e armi termonucleari, sufficienti a distruggere l'intero Medio Oriente e nessuno ha fatto nulla da allora. " (Peter Hounam, 2003, per la BBC).

Il 18 giugno 2012, Vanunu ha scritto: "Da gennaio, quando sono tornato a Gerusalemme Est, ho di nuovo incontrato gli stranieri che qui vanno e vengono, pronto a incontrare chiunque venga qui ... è un bene per la mente sapere che qualcuno si prende cura di te ... e la Libertà deve venire. " (*)

Il 21 aprile 2012 ha segnato il primo giorno del 9 ° anno - al culmine di 18 anni di carcere, che Vanunu ha trascorso 24 ore al giorno sotto la sorveglianza dei Servizi segreti (Mossad / Shabbak) per vendetta, da quando espose al pericolo la loro sicurezza all'interno di 7 piani sotterranei del deposito di armi di distruzione di massa in Israele nel 1986.

..…LEGGI TUTTO

 

CIVG INFORMA n°15

Se volte contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali o per chiedere altre informazioni, inviate una mail a info@civg.it

A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.


 

Atac: Occupata La Sede Di Via Prenestina 145. Gli Autisti Sul Tetto, Basta Con Gli Stipendi Faraonici Ai Dirigenti, Difendiamo Il Diritto Alla Mobilità

 

Se si parla di emergenze ambientali, la prima cosa che viene in mente è l’aria che respiriamo perché è quella più inquinata e meno «visibile». Ci sono, però, molte altre emergenze, grandi e piccole, più o meno nascoste, che costituiscono minacce gravi per la salute e per l’ambiente. Tra queste, l’amianto è il killer più subdolo perché è causa di moltissime vittime, il cui effetto si manifesta con tempi lunghissimi di latenza. La cronaca degli ultimi giorni ha portato alla luce il degrado ambientale dell’area comunemente nota come ex-Cip zoo, sita nella zona industriale di Rossellino a Potenza, dove un comitato di cittadini insieme ad attivisti del Movimento 5 Stelle ha manifestato e protestato per le condizioni allarmanti dei prefrabricati ancora abitati e dei capannoni dismessi le cui coperture sono realizzate in eternit, manufatto con un contenuto in amianto crisotilo del 12÷18 %.

In Regione esistono molti siti contaminati, accanto ad aziende nelle quali giovani lavoratori continuano ad operare; esistono «siti di interesse nazionale», vere bombe ecologiche, spesso all’interno di centri urbani, che aspettano, di essere disinnescate (si pensi all’area dell’ex Liquichimica Meridionale S.p.A.). L’amianto è presente nei tetti delle case, delle scuole, negli ospedali, nel terreno, nell’acqua.

Esistono le “morti dimenticate” le cui vedove inconsapevoli della causa di morte dei propri coniugi non hanno saputo o potuto far valere i propri diritti, impegnate a crescere figli piccoli prive del più elementare sostentamento...LEGGI TUTTO

 

Leggi tutto: CIVG INFORMA n°15

CIVG Informa N°14 - Iraq Notizie: Aprile 2013

Aprile  2013

   IRAQ NOTIZIE  

a cura del Centro Iniziative Verità e Giustizia

 

 

    Iracheni caduti     ….FINO al dicembre 2012

 

 

Leggi tutto: CIVG Informa N°14 - Iraq Notizie: Aprile 2013

CIVG INFORMA n°13

Se volte contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali o per chiedere altre informazioni, inviate una mail a info@civg.it

A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

 

La Serbia rifiuta le imposizioni della UE

circa il Kosovo e cambia rotta

Dopo una lunga seduta del Parlamento il governo di Belgrado, il 2 aprile, ha dichiarato di "non poter accettare le soluzioni proposte perché non garantiscono la sicurezza e i diritti umani dei serbi del Kosovo". Quattordici anni dopo la vittoria della coalizione militare più potente della storia, la NATO, aveva cercato attraverso l’Unione Europea di imporre alla Serbia, una nuova Rambouillet, un’ennesima capitolazione: la rinuncia definitiva di una parte del suo territorio, la regione del Kosovo, il cuore della sua storia e identità nazionale e spirituale. Dopo la “guerra umanitaria” del 1999, dopo la creazione dello stato fantoccio di “Kosova”, guidato dai terroristi dell’UCK, dopo l’installazione per 99 anni, della più grande base militare USA dai tempi del Vietnam: Camp Bondsteel in Kosovo, l’UE aveva posto l’ingiunzione dell’accettazione dello status quo del narcostato Kosovo albanese ( di fatto un protettorato NATO), come precondizione per entrare…in Europa. L'accettazione che tutte le comunità serbe e non albanesi ( le enclavi)  del Kosovo, accettassero l'autorità istituzionale del governo di Pristina; proposta serba di negoziare una forma di autonomia per tali comuni è stata respinta, chiedendo al contrario lo smantellamento completo di tutte le "strutture parallele" nel nord del Kosovo, che in qualche modo hanno permesso finora di proteggere e salvaguardare gli abitanti dalla pulizia etnica applicata nelle altre aree….LEGGI TUTTO…

Leggi tutto: CIVG INFORMA n°13