IL TRAUMA PSICOSOCIALE di Martin Barò

4 Febbraio 2025

 

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Premessa

Ero in Nicaragua nell’autunno del 1990 in missione in qualità di esperto in salute mentale, per conto della Cooperazione Italiana Governativa. Nel febbraio dello stesso anno i sandinisti avevano perso le elezioni e si era costituito un Governo di Unità Nazionale guidato da Violeta Chamorro, ben visto dagli Stati Uniti. Si respirava, però un’aria triste. A causa della sconfitta, inattesa, molti componenti del Fronte Nazionale di Liberazione “Augusto Sandino” erano depressi, fuori da ogni gestione degli apparati amministrativi. Nello stesso tempo infuriava ancora la guerra civile nel vicino Savador, che si stava acuendo dopo il fallimento dell’offensiva del 1989 realizzata dal Fronte Liberazione Nazionale “Farabundo Martì”. Nel novembre del 1989 c’era stato l’assassinio di sei frati gesuiti, tra cui Martin Barò, docente di Psicologia presso l’Università Centroamericana (UCA), ad opera di un plotone delle Forze Armate Governative: un episodio che scosse la comunità internazionale, la quale chiese la fine della guerra, conclusasi poi nel 1992.Durante la mia permanenza in Nicaragua ho conosciuto Sergio, ex guerrigliero salvadoregno, che mi ha parlato della crudeltà della guerra e delle conseguenze catastrofiche sulla sua salute mentale. Incubi notturni, crisi d’ansia in pieno giorno, paura di essere assalito da sconosciuti, ipervigilanza senza un motivo, difficoltà a fidarsi anche degli amici, scarsa autostima. Stava talmente male durante la guerra in Salvador che gli stessi suoi compagni gli hanno detto di lasciare il Fronte di Liberazione. E’ andato, così, a Cuba, dove ha frequentato un corso di film-maker nella Scuola di Cinematografia fondata da Gabriel Garcìa Marquez.

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La nostra solidarietà concreta continua – Marzo 2025

S.O.S. Yugoslavia

 

                                                                         

Progetto di sostegnoalla scuola elementare ‘Vuk Karadžić’ di Dragušica completato!

Ci scrivono dal Sindacato Samostalni di Kragujevac, nostro referente per il Progetto:

“ Eccoci finalmente a informarvi che il progetto è stato realizzato. E durato a lungo  perche e coinciso con una situazione politica estremamente delicata. Da dicembre il nostro paese si trova in uno ”stato di blocco'', le proteste in tutti i settori ma innanzitutto nel settore di istruzione. Insomma, le scuole sono chiuse, sia quelle elementari che medie e superiori mentre le facoltà sono occupate dagli studenti. Come capite, e stato difficile portare alla fine il progetto, il cui fine era previsto in gennaio, per non dire che nel frattempo prezzi dei materiali è estremamente salito. Nonostante tutti i problemi siamo felici che ci siamo riusciti e che ieri abbiamo potuto incontrare bambini ed i loro genitori e insegnanti. Immaginate che questi bambini hanno potuto visitare la loro scuola dopo più di 3 mesi a causa del blocco.

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Proclamazione sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di venerdì 11-4-2025.

 

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La scrivente O.S., Sindacato Intercategoriale Cobas

premesso che:

  • Il 18 Settembre la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge Crosetto-Nordio-Piantedosi. Lo stesso decreto passato poi al Senato sta concludendo il suo iter legislativo e verrà approvato nella discussione finale prevista  nella prima settimana di Aprile 2025. Il DdL 1660 ( ora  1236)  contiene  misure repressive delle lotte e dei movimenti di lotta che da anni sono sul terreno delle mobilitazioni per arginare i costi della crisi e dell’economia di guerra. Mentre Il Parlamento europeo, nel mese di Marzo 2025,   ha approvato  una risoluzione dove  chiede ai paesi Europei  una spesa per il riarmo di 800 miliardi di euro con impegno dei singoli stati ad aumentare la spesa per il riarmo del 2% del PIL.
  • In questo contesto, il DdL posto in funzione di legge contro la resistenza attiva e la resistenza passiva, con l’aumento delle pene per chi commette un blocco stradale e per chi tenta l’impedimento della costruzione delle grandi opere, dovrà vedere un’ampia mobilitazione per non lasciare che vengano attaccati maggiormente quei settori sociali come i lavoratori e le lavoratrici, ma anche i disoccupati e disoccupate, che esercitano il diritto a lottare per rivendicare un lavoro, dignitoso e che rivendicano la fine dello sfruttamento dei territori per il profitto di pochi.

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L'Unione Africana chiede giustizia mediante le riparazioni

Marzo 2025

 

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Il 18 e 19 febbraio 2023 durante il trentaseiesimo vertice l'Assemblea dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Africana prende la Decisione 847 (XXXVI) sulla costruzione di un fronte unito per far avanzare la causa della giustizia e il versamento di riparazioni agli africani appoggiando l'organizzazione della Conferenza sulle riparazioni di Accra.

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A fronte di un siffatto disastro sanitario ed ecologico, quanti ad Alessandria hanno la coscienza a posto?

 

 

I Sindacati? I sindacati, nei primi cinquanta anni di esistenza del polo chimico di Spinetta Marengo hanno fatto quello che hanno potuto in quella che venne subito soprannominata “la fabbrica della morte” ma che sfamava centinaia di famiglie per metà contadine. Solo dopo il Sessantotto, fino alla sconfitta sindacale degli anni ’80, la tutela della salute è al primo posto in fabbrica e finanche fuori. E’ dal “Consiglio di fabbrica” che viene elaborata la rivendicazione dell’”Osservatorio ambientale della Fraschetta”. Dopo, invece, il ricatto occupazionale, vero o presunto, spinge il sindacato in un patto di subordinazione politica e culturale con Montedison e Solvay, pur nella consapevolezza della tragica nocività: è emblematico il volantino aziendale della CGIL del 2002 che per prima denuncia il cancerogeno PFOA, e poi tace per sempre pur conoscendo le analisi del sangue (PFAS) dei lavoratori. E’ emblematico il fatto che, in decine di anni, né all’Inail né in tribunale sia mai stata avviata causa di risarcimento per malattie e morti operaie. Neppure sostenuto nei due processi penali contro Solvay [*] .

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Slovacchia: il primo ministro Robert Fico: “Terroristi della ‘Legione Georgia’ ucraina coinvolti nelle proteste nel paese”.

aprile 2025

 

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Il primo ministro slovacco Fico, ha denunciato che i terroristi della “Legione Nazionale Georgia”, che sta combattendo dalla parte di Kiev in Ucraina, sono coinvolti nelle proteste antigovernative nel paese. Ha accusato il comandante e reclutatore della “Legione georgiana” Mamuka Mamulashvili e i manifestanti, di pianificare le proteste per tentare un colpo di stato violento. Secondo Fico, “gli organizzatori delle proteste pianificano preordinatamente gli scontri con le forze di sicurezza”. A Mamulashvili è stato vietato di entrare in Slovacchia.

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CINA: 600.000 lavoratori coinvolti nel gigantesco progetto cinese. Il deserto del Taklamakan è stato fermato

 

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La Cina ha realizzato un’impresa straordinaria, costruendo una ceinture verte di oltre 3.000 chilometri che circonda il deserto del Taklamakan, uno dei deserti più vasti e inospitali del mondo. Questo ambizioso progetto ha utilizzato tecnologie di controllo del sabbia alimentate a energia solare per fermare le tempeste di sabbia devastanti, proteggere infrastrutture vitali e stimolare nuove opportunità economiche nella regione del Xinjiang, abitata principalmente dalla popolazione uigura.

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