Cuba - La nostra solidarietà concreta settembre 2024
SOS CUBA/Patria Grande/CIVG -
La nostra Solidarietà concreta continua… settembre 2024
Comunichiamo che si è concluso il Progetto di Solidarietà concreta iniziato nella primavera di quest’anno: “Bodegas – Oficoda 146” a L’Avana di
SOSCuba/Patria Grande/CIVG
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Satnam Singh, contro il caporalato a Latina la giustizia ha le armi spuntate
4 luglio 2024
Latina, 25 Giugno 2024. Manifestazione della comunità indiana di Latina contro il caporalato per la morte sul lavoro di Satnam Singh (Cesare Abbate/Ansa)
Prima della morte di Satnam Singh e dell'arresto del suo datore di lavoro, Antonello Lovato, a Latina ci sono state molte denunce e indagini contro lo sfruttamento dei braccianti, ma il sistema della giustizia penale e del lavoro non regge il carico e gli ispettori sono pochi. Ora che un lavoratore è morto dissanguato, sono palesi le smagliature
Chi ha ucciso Satnam Singh? Un imprenditore dalla "condotta disumana". E anche “un sistema diffuso, malato e generalizzato nel territorio pontino”. Il giudice delle indagini preliminari Giuseppe Molfese – nell’ordinanza che ha portato in carcere Antonello Lovato, uomo accusato di omicidio doloso per aver abbandonato Satnam Singh e il suo braccio amputato nel cortile della casa in cui abitava con la moglie – spiega meglio di tutti cosa c’è dietro questa storia e ciò che era già accaduto in provincia di Latina prima delle 16 del 17 giugno 2024, ora in cui viene fatto risalire il gravissimo infortunio. Questa non è una tragedia, bensì la tappa finale di un percorso brutale di sfruttamento. Sotto accusa non c'è soltanto un datore di lavoro, ma un sistema economico.
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Lettera aperta per il rimpatrio di Ricardo Palmera (Simón Trinidad) in Colombia a sostegno del Piano di Pace Totale
Come Gruppo Patria Grande del Centro Iniziative Verità e Giustizia raccogliamo l’invito e sottoscriviamo questo appello insieme a personalità di spicco della politica, della cultura e dell’arte.
Per le persone con disabilità studiare non è più un diritto ma una eventualità di bilancio
Una recente sentenza del Consiglio di Stato (1798/2024) ha respinto il ricorso presentato dai genitori di un ragazzo disabile a cui erano state attribuite un numero di ore di sostegno scolastico inferiori a quelle indicate dai docenti della sua scuola e dagli operatori che si occupano della sua assistenza e riabilitazione.
Campagna scuola 2024 - Per i bambini vittime delle GUERRE MODERNE
S.O.S. Yugoslavia
S.O.S. KOSOVO METOHIJA
SOS Palestina/ CIVG - SOS SIRIA/CIVG / SOS CUBA/CIVG
La classe operaia va in bicicletta: Il progetto cargobike del Collettivo GKN
11/9/2024
Il report del talk “Giustizia climatica e riconversione produttiva: Il caso GKN” con Matteo Moretti del Collettivo di Fabbrica GKN, moderato da Ruggero Sorci dell’ADL Cobas.
Durante il Woods Climate Camp di Vicenza, dal 5 all’8 settembre, si è tenuto il talk “Giustizia climatica e riconversione produttiva: Il caso GKN “. Ha esordito Matteo Moretti, del Collettivo di Fabbrica GKN, ripercorrendo le principali tappe della vertenza GKN, dal licenziamento improvviso di tutti gli operai alla lunga lotta per una transizione giusta ed ecologica: “I bodyguard mandati dal fondo d’investimento Melrose sono scappati alle 11.30 circa del 9 luglio 2021 e noi siamo ancora dentro a quella fabbrica. Semplicemente tre anni di lotta di classe. Quando il Tribunale del Lavoro ha respinto i nostri licenziamenti, il titolo di Melrose in borsa ha avuto un crollo del 7%”. È entrato così in scena l’imprenditore italiano Francesco Borgomeo che, come riportato da Il Sole 24 Ore, ha “comprato” lo stabilimento con 1 euro per poi lasciare gli operai senza stipendi né cassa integrazione per otto mesi nel 2023 e fino ad oggi nel 2024. “Stimiamo di aver portato in piazza circa 100.000 persone nelle varie manifestazioni dall’inizio della vertenza, perché è diventata una lotta molto più ampia.”
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I poliziotti kenioti non possono garantire il dominio statunitense di Haiti
5 settembre 2024
Scritta in creolo in una manifestazione: “Le banche non sono innocenti della nostra miseria”.
La missione multinazionale di supporto alla sicurezza (MSS) ad Haiti, approvata dalle Nazioni Unite, finanziata in gran parte dagli Stati Uniti e guidata da poliziotti provenienti dal Kenya, ha iniziato ad arrivare a Port-au-Prince alla fine di giugno. È l’ultimo passo della lunga storia di manovre e trame che gli Stati Uniti stanno usando per mantenere la loro presa neocoloniale sul paese e acuire lo sfruttamento e la schiavitù economica della sua gente. La resistenza ostinata e dilagante del popolo haitiano agli Stati Uniti, il ruolo di avanguardia delle milizie e bande territoriali è stato un fattore rilevante nei cambiamenti tattici che gli Stati Uniti hanno dovuto fare.
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