Avvertimento al mondo: la follia degli USA e della NATO

 

Herbert E. Meyer, un pazzo che per un periodo aveva occupato il ruolo di assistente speciale del direttore della CIA durante l’amministrazione Reagan, ha scritto un articolo invitando all’assassinio del presidente russo Vladimir Putin. Se dobbiamo “farlo uscire dal Cremlino con i piedi in avanti e un foro di proiettile nella nuca, non avremmo problemi”.

Come il folle Meyer spiega, il delirio che Washington ha diffuso nel mondo non ha limiti. Jose’ Manuel Barroso, messo alla presidenza della Commissione Europea come burattino degli USA, ha dissimulato la sua recente telefonata confidenziale con il presidente Putin dicendo ai media che Putin aveva lanciato la sua minaccia: “Se volessi, potrei prendermi Kiev in due settimane”.

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Donetsk, Parata militare per festeggiare il 9 maggio, Giornata della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica

 

 

Nella Repubblica Popolare di Donetsk, si è svolta la parata per il 70esimo anniversario della Vittoria sulla Germania Nazista. Nella sfilata l’esercito dei miliziani hanno mostrato le dotazioni militari in loro possesso, dalle truppe ai carri armati, ai sistemi antiaerei. Nei discorsi è stato più volte ribadito che nel Donbass di oggi, questa celebrazioni ha due valenze: una è il ricordo della guerra vinta nel 1945 contro le truppe nazifasciste, l’altra è la vittoria contro le bande neonaziste della giunta di Kiev dei giorni nostri. Oltre 1.500 combattenti sono scesi in parata per le vie del centro di Donetsk, con le bandiere della RPD, della Novorossiya, antifasciste e rosse. Sono anche sfilati sei carri armati T-72, tre lanciarazzi multipli Grad, numerosi sistemi antiaerei Strela-10, veicoli blindati e sistemi di artiglieria leggera e pesante.

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70 ° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica, nell’Ucraina non sottomessa alla Giunta nazifascista e all’occidente

La memoria antifascista del popolo ucraino ha radici profonde e non si sottomette, gli ucraini, in tutte le loro differenze o visioni, o credo religioso o ideologico, uniti, ricordano coraggiosamente il prezzo pagato dal proprio popolo contro il nazifascismo. Queste immagini testimoniano e documentano questo. E questo è ciò che nessuno nei Media occidentali  ci fa vedere. Perché questa è l’Ucraina non asservita e non sottomessa; e per la riuscita delle politiche occidentali c’è bisogno di uomini assoggettati e conquistati, questi sono invece donne e uomini non asserviti…quindi nemici. Nonostante un clima di violenza, sopraffazione e intimidazioni anche terroristiche, questa è la parte di popolo ucraino che non si arrende ai nazifascisti moderni e agli euro colonizzatori. A loro e su di loro il peso enorme per la rinascita e la vittoria di una Ucraina libera, indipendente, sovrana e popolare. A loro va il nostro HURA!

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Padre Daniel: ai 'reporter di guerra' che dopo 4 anni ancora continuano con la propaganda.

 

Qara, 27 febbraio 2015

Una Quaresima bizantina con tante varietà

Venerdì, sabato e domenica scorsi erano collegati a celebrazioni speciali nella liturgia bizantina di quaresima. Adesso ogni venerdì si canta in piedi il lungo ”acathist”, cioè  un inno cantato in onore alla Madonna. Tanto tempo fa, con questo inno fu posto fine all’assedio di Costantinopoli. In ogni caso nel novembre 2013, quando eravamo assediati, abbiamo anche noi cantato questo inno ”acathist” nel nostro rifugio (anche quando eravamo stesi sul nostro materasso) e siamo anche stati risparmiati in modo più miracoloso. I terroristi erano improvvisamente scomparsi come neve al sole.

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Una Via Basca verso la Pace, per avanzare nella risoluzione delle conseguenze del conflitto.

24 aprile 2015

 

 

Sono passati tre anni e mezzo da quando si è tenuta la Conferenza internazionale di pace di Aiete e dell’annuncio tre giorni dopo da parte dell'ETA in cui annunciava la fine definitiva della sua attività armata. Senza dubbio, questa è stata una notizia molto importante ed entusiasmante per la società basca, e che ha spalancato le porte ad adottare misure al fine di costruire la pace e la convivenza in Euskal Herria.
Il primo punto che aveva stabilito la risoluzione annunciato dai rappresentanti internazionali che avevano partecipato alla Conferenza di Pace Aiete, era la scelta della cessazione definitiva delle attività armate dell'ETA, e proprio questo è stato finora l'unico punto che si è concretizzato.

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Non dimentichiamolo!

Oles' Alekseevich Buzina

Nato a Kiev il 13 luglio 1969

Assassinato a Kiev (via Degtjarevskaja 58) il 16 aprile 2015

Lascia una moglie, una figlia e un paese impazzito

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