Ad memoriam. Tarek Aziz.

E’ morto Tarek Aziz, al di là di valutazioni o letture sull’Iraq retto dal Partito Baath, un solenne saluto va dato a quest’uomo, che nonostante tutto ciò che gli hanno fatto o proposto, è stato fino all’ultimo coerente con la sua storia e quella dell’Iraq. Con dignità ma anche con lucidità su dove avrebbe portato la distruzione e l’occupazione del suo paese in futuro, è rimasto fermo senza rinnegamenti, avendo egli operato come da lui stesso dichiarato, non per obiettivi personali ma per l’interesse del suo popolo. Anche quando furono commessi errori. Il CIVG che faceva parte del Comitato Internazionale per la sua liberazione, saluta in lui un uomo di valore e grande dignità.

Ad memoriam. Tarek Aziz.

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ILVA DI TARANTO. Una storia odierna con radici lontane e con complicità insospettabili

 

Seminario del CIVG sul tema della sicurezza del lavoro e delle devastazioni ambientali, che è una parte del lavoro e dell’impegno del Centro, tenutosi venerdì il 29 maggio 2015 all’Associazione Piemonte-Grecia. La relazione è stata tenuta dall’avvocato Sergio Bonetto, parte civile nel processo contro l’ILVA e membro del Comitato Scientifico del CIVG.                        

Moderatore: Luigi Cecchetti del CIVG

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Rimostranze indiane sulle comunicazioni italiane in seguito all’azione a fuoco della Lexie

L’AFFERMAZIONE DA PARTE ITALIANA CIRCA IL TENTATIVO DI ARREMBAGGIO  ALLA ENRICA LEXIE, DA PARTE DI CINQUE PREDONI DEL MARE, NON SEMBRA RISPONDERE A VERITA’, COSI’ COME NON SEMBRA RISPONDERE A VERITA’ L’AFFERMAZIONE SECONDO CUI LA LEXIE SI SAREBBE TROVAVA A 30 MIGLIA DALLA COSTA MERIDIONALE INDIANA (LA LEXIE SI TROVAVA A 20,5 MIGLIA DALLA COSTA INDIANA, IN ACQUE CONTIGUE, CHE SI ESTENDONO FINO A 24 MIGLIA – LE 30 MIGLIA INDUCONO QUINDI A PENSARE AD UN GRAVE ERRORE DI POSIZIONE).

QUANTO AI MENZIONATI “WARNING SHOTS” A SCOPO DISSUASIVO, NON SI TIENE CONTO DELL’ESIGENZA DELLA MESSA IN ATTO NON SOLO DI TALI “WARNING SHOTS”,  PRIMA DELL’EFFETTUAZIONE DELL’AZIONE A FUOCO, MA DI TUTTI I DISPOSITIVI PREVISTI DI AVVERTIMENTO NELLE REGOLE PER L’USO DELLA FORZA (RUF) CHE CONTEMPLANO LA MESSA IN AZIONE DELL’AVVISO VIA RADIO (VHF), DI GETTI D’ACQUA AD ALTA PRESSIONE, RAZZI ILLUMINANTI, LAMPEGGIAMENTO DI PROIETTORI, FISCHI DI SIRENE, ECC.

L’INDIA HA PURTROPPO MOTIVI DI PROTESTA, A PARERE DELLO SCRIVENTE, VALIDI.

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Appello contro la distruzione di Siria, Iraq e Medio Oriente

 

22 maggio 2015

Come Associazioni che seguono da vicino la crisi siriana abbiamo da tempo documentato questo stato di cose. Oggi in prossimità del 'punto di non ritorno' poniamo alcune domande evitate accuratamente dai governi e dalle grande stampa (che sembra essere diventata anzichè una garanzia democratica per i cittadini il contro-coro del potere).  Rivolgiamo un appello a tutte le persone oneste del nostro paese, di ogni colore politico e credo religioso. Ora che il 're è nudo' e che non c'è più alcuna scusante dietro cui nascondersi.

Aiutateci, fate sentire la vostra voce in ogni ambito, affinchè i nostri governi occidentali si trovino a dover giustificare questo loro immorale comportamento.

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L'ISIS nel Kosovo e nei balcani liberati e democratizzati dalla NATO

7 giugno 2015

Forum Belgrado Italia

 

 

Queste scritte inneggianti agli islamisti dell’Isis e ai terroristi indipendentisti albanesi dell'AKSH, con il messaggio “Il Califfato sta arrivando”, erano apparse lo scorso anno sui muri di cinta del monastero ortodosso di Decani, nel Kosovo.  Le scritte sono visibili anche a 300 metri dall’ingresso del monastero, il più importante della chiesa ortodossa serba, che è sotto protezione dell’Unesco, e tuttora protetto da check point, filo spinato e automezzi militari delle forze internazionali.

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Petizione per i diritti sindacali per la GDF

Pubblichiamo il messaggio del  "Dottore Lumbard" (alias il Maresciallo Aiutante Salvatore Colangelo, Segretario del CoIR Gdf dell'Italia nord-occidentale) il quale sollecita l'adesione ad una petizione al Parlamento per il riconoscimento dei diritti sindacali al personale della Guardia di finanza.

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Poroshenko ha mantenuto la parola: i bambini del Donbass non vanno a scuola

Slavyangrad - 23 marzo 2015

Preambolo: ricorderete che, nello scorso mese di ottobre, Petro Poroshenko ha paragonato le prospettive per gli ucraini con quelle del popolo del Donbass durante un discorso a Odessa. In particolare, il presidente ha promesso: "I nostri figli andranno nelle scuole e negli asili, mentre i loro saranno rintanati negli scantinati!" Finora, il governo ucraino ha fatto del suo meglio per mantenere questa sua parola. Eccovi una tra questi bambini seduti in uno scantinato in conformità con la volontà del presidente ucraino.

 

 

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