Le Madri per lo sbocco al mare Bolivia

15/07/2015

 

 

La presidenta delle Madri di Plaza de Mayo, Hebe de Bonafini, ha incontrato il presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, Evo Morales, in questa occasione le Madri hanno sostenuto un sostegno chiaro alla Bolivia nella sua pretesa di avere uno sbocco al mare. Hebe ha detto al presidente Morales, che le Madri inizieranno una campagna internazionale di adesioni per fornire tutto il supporto che il popolo boliviano ha bisogno.

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Srebrenica. Città tradita. VIDEO

Un documento eccezionale fatto da giornalisti norvegesi, sugli avvenimenti di Srebrenica, in italiano grazie alla traduzione del Forum Belgrado Italia e del CIVG. Le testimonianze, le denunce, le dichiarazioni, i ricordi di comandanti bosniaci musulmani, che hanno combattuto contro la parte serba nella tragica guerra civile di allora, e che coraggiosamente rievocano e inquadrano sulla base dei fatti e delle loro esperienze dirette, le vicende legate alla battaglia di Srebrenica. Senza sconti, da soldati che avevano combattuto, non per obiettivi criminali o al servizio di poteri stranieri, ma perché lo ritenevano giusto. E da soldati e da protagonisti, così hanno esposto  gli avvenimenti a cui hanno preso parte.

 


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SREBRENICA 1995-­‐2015: Solamente i fatti, senza propaganda o abbellimenti

 

Srebrenica Historical Project www.srebrenica-­‐project.org

 Che cosa è irrefutabilmente stabilito, e che cosa no

 Per 20 anni interi, il quadro completo di che cos'è accaduto, e che cosa no,

dentro e attorno alla supposta "zona sicura" nella città di Srebrenica in Bosnia-­‐Erzegovina nel luglio del 1995, è stato soppresso.

È tempo di sollevare il velo della segretezza e della disinformazione

 

Questo breve libro informativo è basato sul lavoro di vari esperti americani, britannici, olandesi, serbi e musulmano-­‐bosniaci, impegnati ad analizzare o investigare gli eventi di Srebrenica nel corso degli ultimi 20 anni, i reportage dei media, e le testimonianze di persone direttamente coinvolte o afflitte..

 

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Pridnestrovie, Transnistria prossima tappa delle guerre infinite della NATO?

2 luglio 2015

Dopo che nelle scorse settimane ci sono state esercitazioni congiunte tra truppe della NATO e l’esercito della Moldavia, nell’area le tensioni e i pericoli di un nuovo focolaio di guerra sono tornati altissimi.

 

 

Sono anni che seguiamo, date le relazioni con realtà locali, la situazione della Pridnestrovie/Transnistria (vedere sul sito civg.it), le tensioni con la Moldavia e le conseguenti ripercussioni sulla situazione della’area contigua.

Con lo svilupparsi della crisi ucraina e nel Donbass, ora quella regione rischia di diventare una nuova polveriera e trascinare in altre conflittualità destabilizzanti anche la Moldavia; essendo la sua popolazione spaccata in due, circa una prospettiva geopolitica eurasiatica e forze asservite agli interessi occidentali e della NATO. In questo video di Russia 24 sottotitolato da Saker Italia è spiegata molto chiaramente e lucidamente la situazione sul campo ed i rischi che sono all’orizzonte. Evidentemente, chi vuole esacerbare la crisi dell’Europa Orientale ha tutte le ragioni per non voler risolvere questa crisi.

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Donetsk. Un calvario brutale. Un monaco parla della tortura subita

 

Un video di uno ieromonaco ortodosso torturato dall’"esercito volontario ucraino" è stato pubblicato sul sito internet del giornalista ucraino Anatolij Sharij. Padre Teofane (Kratirov) del Monastero della santa Dormizione e dei santi Nicola e Basilio (della diocesi di Donetsk della Chiesa ortodossa ucraina, patriarcato di Mosca) è stato rapito il 3 marzo 2015 dall'esercito ucraino e rilasciato solo di recente.

Esausto e tormentato, padre Teofane racconta nel video come è stato rapito, ammanettato, incarcerato in un seminterrato che mostrava tracce di recenti torture, e poi torturato dai membri dell'esercito ucraino "volontario". Durante la sua prigionia non aveva idea del perché era stato arrestato, e solo dopo ha appreso che un locale in stato di ebbrezza era andato alle autorità ucraine e aveva detto loro che nel monastero era nascosto il deposto presidente ucraino, Viktor Janukovich, insieme con le sue presunte ricchezze trafugate. I soldati ucraini lo hanno costretto a scrivere una testimonianza contro se stesso e contro il monastero.

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Un episodio del massacro di Gaza ed una storia di speranza

Ahmad Al-Sawafiri è un insegnante palestinese, che ha perso entrambe le gambe e il braccio sinistro, dopo che Israele ha bombardato la sua casa nell’ultimo assalto alla striscia di Gaza, ma egli non rinuncia a credere e lavorare nella creazione di una nuova generazione in Palestina. “Noi insegniamo la vita, signori”, sono le sue parole.

Le foto che seguono servono a mostrare ai contribuenti statunitensi e degli altri sponsor d'Israele, come viene usato il loro denaro.

L’insegnante Ahmad Al-Sawafiri della striscia di Gaza

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I membri del Movimento pacifista ucraino "ANTIVOYNA” di Kharkov, incontrano l’OSCE, per denunciare le violenze contro di loro

Giugno 2015

In Ucraina hanno provocato indignazione in molti l'attacco contro i pacifisti di "Antivoyna" a Kharkov. Questo evento ha interessato anche l'OSCE. Gli attivisti si sono recati nell’ufficio regionale del procuratore di Kharkov, dove hanno denunciato e specificato i reati commessi dai mercenari degli oligarchi delle bande di Duda e Shіdnogo.

Si sono anche tenuti incontri e consultazioni tra i rappresentanti degli attivisti, l'OSCE e le organizzazioni internazionali per i diritti umani.

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