Anche l'Armenia aderisce all'Unione Euroasiatica

3 ottobre 2014

 

Il trattato di adesione dell’ Armenia all’Unione Economica Eurasiatica è già pronto e sarà firmato nel vertice CSI ( Comunità degli Stati Independenti )  che si terrà nella capitale bielorussa Minsk il 10 ottobre. A darne notizia è stato il vice Primo Ministro russo Igor Shuvalov subito dopo la riunione con il Presidente Vladimir Putin ed il Governo di oggi. “Il trattato che prevede l’adesione della  Repubblica di Armenia all’Unione Economica Eurasiatica è già stato elaborato“, ha detto Shuvalov. Il Governo armeno proprio ieri aveva approvato una bozza di documento sulla adesione al trattato sull’Unione Economica Eurasiatica, nel quale si dice che “dopo l’adesione al trattato, l’Armenia diventerà membro dell’Unione economica eurasiatica e da quel momento, tutti gli atti della stessa Unione Economica Eurasiatica avranno applicazione su tutto il territorio“.

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Il tragico anniversario di Talerhof

"Il passato non è mai morto. Non è nemmeno passato ".

William Faulkner, Requiem per una monaca

 

Sono passati un centinaio di anni da quando è stato creato il primo campo di concentramento in Europa (1): in Galizia, destinato ai russi e ai credenti ortodossi.

 

Il 4 Settembre 2014 ha segnato il centenario della tragedia dei campi di concentramento di Talerhof [Thalerhof] e Terezin [Theresienstadt], dove decine di migliaia di vittime hanno trovato una morte violenta, martirizzati per la loro fede ortodossa, per il rifiuto di tradire le proprie convinzioni, per il rifiuto di chiamarsi ucraini.

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Terrorismo di Stato in Messico: Iguala come Tlatelolco, Peña Nieto come Díaz Ordaz

6 ott 2014

L’orrore di Iguala in Messico è infine confermato e non sarà il silenzio dei media internazionali, che guardano sempre altrove rispetto alla macelleria messa in atto da vent’anni in uno dei principali alleati degli USA, a renderlo meno orribile. Nella fossa comune ritrovata nello Stato di Guerrero, lo stesso del turismo d’élite di Acapulco, vi sarebbero la maggior parte dei 43 studenti sequestrati lo scorso 26 settembre dalla Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa, nella quale erano già stati assassinati sei loro compagni.

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Gli Angeli del fango precari di Genova

Li chiamano 'angeli del fango': centinaia di volontari quasi tutti della 'Generazione Y' posta nel tritacarne della precarietà sistemica.

13 ottobre 2014

Secondo una vecchia massima cinese, presa poi in prestito dai rivoluzionari maoisti di metà '900, quando è grande la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente.

Ciò significa che nei momenti di turbamento della quiete, del "tran tran" quotidiano, si liberano energie capaci di apportare uno shock positivo a situazioni stagnanti, se incanalate nella giusta direzione. Ciò che, a margine dell'ennesima alluvione che ha colpito il Genovesato, colpisce in positivo dell'intera vicenda, tra un rimpallo di responsabilità e l'altro e la legittima frustrazione dei cittadini, è la nuova mobilitazione dei giovani, rimessisi in moto a distanza di tre anni dalla tragica alluvione del 2011.

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Gli imprevisti seguiti dalla primavera araba

Premessa

Il Medio Oriente sembra precipitare in quella che alcuni analisti anglosassoni non esitano a definire “a warlord era”.  Cosa s’intende con questo? La risposta degli studiosi fa riferimento al progressivo mutamento degli assetti geopolitici della regione intervenuti all’indomani del crollo dell’Impero ottomano alla fine della prima guerra mondiale e al ruolo crescente svolto in questo processo dai “non-state actors” ovvero la galassia di organizzazioni, formazioni politiche e milizie subentranti a uno Stato-nazione in difficoltà nel riuscire a far fronte ai sommovimenti in corso nella regione.

In effetti, quel che avviene sotto i nostri occhi in Siria, Iraq, Yemen, Libia e Libano fornisce conferma di sviluppi che sarebbero apparsi impensabili fino a un tempo recentissimo.

La creazione lo scorso giugno attraverso una sorta di “blitzkrieg” di un “califfato” imposto dalle milizie dell’Islamic State in Iraq and Levant (ISIL) nella vasta area che copre il nord-est della Siria e il nord-ovest dell’Iraq ha costituito il più impattante esempio della fragilità di un ordine istituzionale scarsamente rappresentativo delle reali esigenze di comunità tenute fino ad ora in uno stato di povertà ed emarginazione, assoggettate al potere di un assetto statale forte della sua capacità repressiva ma estremamente debole sotto il profilo della base sociale di consenso.

L’aggressione occidentale all’Iraq di Saddam Hussein del 2003, che ha comportato la distruzione dell’assetto statale e dell’apparato di sicurezza in un Paese sovrano, seguita dall’esplodere delle tensioni etnico-settarie, e i venti della Primavera araba, che dal 2011 hanno segnato l’inizio di un cruento processo di trasformazione nel mondo arabo, hanno indubbiamente contribuito al prodursi di mutamenti che a prima vista apparirebbero irreversibili.

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Ebola: un'analisi alternativa

In vista di un aggravarsi dell'epidemia di Ebola, che minaccia ora di estendersi anche in Europa, risegnaliamo questo articolo del 2010,  un  documento della Rockefeller Foundation.

Il Nuovo Ordine Mondiale scopre le carte

La Rockefeller Foundation ha pubblicato un interessante documento, intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, nel quale ipotizza quattro possibili situazioni in cui potrebbe venire a trovarsi il mondo intorno al 2025.
Naturalmente, in questo gioco “ad indovinare il futuro”, la linea fra quello che potrebbe accadere e quello che si vorrebbe veder accadere è sempre molto sottile, ed è questo che rende il documento particolarmente interessante.
L’elemento su cui si focalizza la ricerca è il progresso tecnologico, e la domanda centrale che si pone è la seguente: “Che effetto potrà avere la tecnologia nel superare gli ostacoli verso la stabilità e la giusta crescita nel mondo dei prossimi 15-20 anni?”
Per rispondere alla domanda gli autori hanno identificato due elementi variabili, che ritengono di fondamentale importanza nel determinare il futuro assetto del mondo. Queste variabili sono l’”allineamento politico-economico” delle varie nazioni, che potrà risultare “debole” o “forte”, e la “capacità adattiva” dei popoli che ne fanno parte, che potrà risultare “alta” o “bassa”.

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La lunga marcia contro il biocidio: la campagna d'autunno

18 / 10 / 2014

Si è tenuta ieri sera presso il Laboratorio Occupato Insurgencia la partecipata assemblea pubblica di Stop Biocidio. L’obiettivo dellappuntamento pubblico era quello di stabilire un’agenda comune per l’autunno, una campagna fatta di marce, iniziative, approfondimenti, ed appuntamenti di lotta che attraversino la Terra dei Fuochi e che siano preludio alla convocazione di una manifestazione nazionale contro il biocidio a Napoli alla fine dell’autunno. Si sono confrontati comitati di diversi territori. La bocciatura del decreto terra dei fuochi; la rivendicazione del diritto alla salute ed alla prevenzione in una regione dove la spesa sanitaria e le strutture ospedaliere si dismettono; la necessità di intervenire per fermare i roghi attraverso un’opera strutturale di controllo che inizi dal mercato della merce falsa che sfrutta inoltre i lavoratori sottopagandoli e sfruttandoli; la necessità di un investimento pubblico nelle bonifiche sotto il controllo dei comitati; la definizione precisa dei terreni inquinati e la protezione e valorizzazione dei prodotti agricoli campani di qualità. Questi in estrema sintesi i temi principali che sono stati trattati. Da tutti è venuto chiaro un segnale: bisogna tornare a riempire le piazze per imporre al governo Renzi il tema della Terra dei Fuochi. Per riempire le piazze c’e’ bisogno di una costante attività sui territori ed una grande connessione delle lotte territoriali tra loro. Così come è necessario collegare le battaglie dei nostri territori ad un piano generale. Per questo la manifestazione del prossimo 7 novembre a Bagnoli contro il decreto Sblocca Italia, rappresenta un appuntamento centrale per tutti. Lo Sblocca Italia è un modello di governance che agevola petrolieri, inceneritoristi e costruttori e devasta i territori sospendendo la prassi democratica attraverso i commissari straordinari. L’assemblea ha assunto la mobilitazione del 7 novembre e contestualmente la partecipazione all’assemblea preparatoria del 21 ottobre come punto di partenza della campagna d’autunno di Stop Biocidio.

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Ai miei occhi, la Palestina è il paradiso

Un'intervista con Leila Khaled, icona palestinese e responsabile del Dipartimento rifugiati e per il diritto al ritorno in seno al Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.

Intervista del 3-04-2014 di Frank Barat

 

Leila Khaled , con in mano la celebre foto presa nel '69, dopo il dirottamento aereo

 

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CIVG Informa N°50

Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

Salviamo Taranto dal Petrolio

CIVG

 

Perché è importante

Ai Ministeri italiani dell' Ambiente e dello Sviluppo Economico.

Salviamo Taranto dal petrolio. No al progetto Tempa Rossa!

Tempa Rossa è un giacimento petrolifero situato in Basilicata. Il petrolio estratto sarà trasferito a Taranto e smistato su navi petroliere. Per questo progetto saranno costruiti 2 serbatoi da 180 mila metri cubi ed è previsto l'allungamento in mare del pontile Eni per oltre 324 metri.

Secondo il Progetto Tempa Rossa 2,7 milioni di tonnellate di petrolio transiteranno nel Mar Grande di Taranto ogni anno, con un aumento del traffico di 140 petroliere che metteranno in serio pericolo di inquinamento le nostre risorse marine. Uno studio ufficiale dell'ISPRA ha evidenziato che i porti più trafficati da petroliere sono quelli più inquinati da idrocarburi derivanti da petrolio.

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Turchia: una realtà in incerta evoluzione

Angelo Travaglini

Quadro politico interno

 

La vittoria di Erdogan nella consultazione elettorale dello scorso 10 agosto, la settima in altrettanti scrutini dal momento in cui è divenuto Primo Ministro nel 2002, ha segnato una tappa importante nell’evoluzione del quadro politico in Turchia. Essa fa seguito al successo riportato nelle elezioni municipali del 30 marzo che aveva smentito le previsioni di coloro portati ad attribuire ai moti di protesta di Istanbul e di Ankara del 2013 un rilievo maggiore di quello che in realtà avevano. La Turchia profonda continua a essere soggiogata dal populismo retorico di Erdogan, volto a proseguire senza soluzione di continuità la lotta contro “le elite civili e militari” che hanno dominato per decenni nel grande Paese anatolico.

L’evento del 10 agosto riveste una peculiare importanza se non altro perché ha costituito il primo esempio di un’elezione diretta del Capo dello Stato, il dodicesimo nella storia del Paese. Ma le novità non si fermano qui, dato che l’intendimento dell’ambizioso Erdogan è di cambiare la Costituzione, conferendo a una carica, fino ad oggi in larga misura simbolica, un’incidenza ben più marcata rispetto all’attuale.

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DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO: IMPORTANTE SENTENZA del Tribunale del Lavoro di Busto Arsizio

CUB

E’ LEGITTIMO CHE LA CUB TRASPORTI POSSA COSTITUIRE LA RSA ELETTA DAI LAVORATORI anche a seguito dell’intervento della Corte Costituzionale con la sentenza n. 231/2013.
E’ antisindacale negare ai lavoratori il diritto di scegliersi il sindacato e il diritto di rappresentarli.
Il Giudice del Lavoro Dott.ssa Francesca La Russa obbliga l’azienda a: 1) fissare, entro il 30.9.2014, un incontro con il sindacato ricorrente per discutere  la piattaforma rivendicativa; 2)  riconoscere il diritto di Cub trasporti a nominare proprie RSA; 3) riconoscere ai signori Giorgio Caramella e Giuseppe Parisi la funzione di RSA costituite nell’ambito del sindacato Cub trasporti ( LEGGI LA SENTENZA).

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Desmond Tutu: la mia preghiera al popolo di Israele: liberatevi liberando la Palestina

Libération Afrique
24 agosto 2014

  

 

Nelle ultime settimane, membri della società civile del mondo intero hanno lanciato azioni senza precedenti contro le risposte brutali e sproporzionate di Israele al lancio di razzi dalla Palestina. Se sommiamo tutti i partecipanti alle manifestazioni dell’ultimo weekend per chiedere giustizia in Israele e Palestina – a Cape Town, Washington, New York, Nuova Delhi, Londra, Dublino, Sydney, e in tutte le altre città – troviamo senza alcun dubbio la rappresentazione della più importante mobilitazione dell’opinione pubblica per un’unica causa mai vista nella storia dell’umanità. Un quarto di secolo fa, ho preso parte a manifestazioni contro l’apartheid, che avevano raccolto moltissime persone.

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l 10 ottobre sciopero generale dei lavoratori/trici della scuola insieme agli studenti

Cobas Scuola

Il furbone Renzi promette on-line la sacrosanta assunzione di 150 mila precari. Ma essa non sarà fumo solo se le risorse verranno inserite nella Finanziaria

E il piano-Renzi di precari ne espellerebbe altrettanti, mentre rilancia la scuola dei presidi-padroni, la concorrenza tra docenti ed Ata per qualche spicciolo, la subordinazione alle aziende, la scuola-miseria e la scuola-quiz

Che furboni Renzi e i suoi consiglieri: in 136 pagine hanno riassunto quanto di peggio i governi degli ultimi 20 anni hanno cercato di imporre alla scuola pubblica - incontrando una forte resistenza  - nascondendolo dietro la proposta dell’assunzione di 150 mila precari delle GAE (graduatorie ad esaurimento) entro il 1 settembre 2015. Essa, se realizzata davvero, sarebbe la compensazione doverosa per tanti anni di discriminazioni e aleatorietà di vita di docenti ed Ata e una risposta positiva alle tante lotte dei precari e dei Cobas. Ma perché Renzi non ha fatto approvare dal CdM, annullato all’ultimo momento, l’immissione dei 3-4 miliardi annui necessari nella Finanziaria? Perché non avrebbe avuto via libera da Padoan o da Draghi? Dunque, va imposto il mantenimento della promessa con l’approvazione del CdM e l’introduzione dello stanziamento in Finanziaria.

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Sergej Glaz'ev: "La cosa principale da fare è liberarsi dalla dipendenza dall'estero"

Ortodossiatorino
19 agosto 2014

 

Grazie al superbo lavoro della squadra russa del blog, vi presentiamo una delle interviste più interessanti sulla guerra in Ucraina e la lotta globale per il futuro del pianeta, nelle opinioni di uno dei più informati uomini in Russia: Sergej Glaz'ev.

Glaz'ev è un consigliere e un caro amico del presidente Putin. Personalmente credo che i media occidentali si sbaglino o che mentano deliberatamente quando dicono che Dugin è il mentore ideologico di Putin. Non sono sicuro che Putin abbia un qualsiasi tipo di mentore, o che ne abbia bisogno, ma nel corso degli anni ho scoperto che Glaz'ev sembra dire ad alta voce ciò che Putin non dice, ma su cui sembra basarsi quando agisce.

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Perché è peccato mangiare gamberi anche di venerdì

Sonia Savioli

 “L’uomo non ha tessuto la trama della vita, in essa egli non è che un filo” disse più di un secolo fa il rappresentante di uno di quei popoli “sottosviluppati” e primitivi che la società  di guerra e progresso ha sterminato, convertito, corrotto e perseguitato in tutta la sua storia: perché erano la testimonianza inoppugnabile di una diversa possibilità di vita e, di conseguenza, la testimonianza dei suoi errori e della sua follia.

Questo filo che è l’uomo si è strappato volontariamente dalla trama della vita e ormai, ad ogni suo movimento contribuisce a distruggerla, a renderla sempre più fragile: una rete piena di buchi che non può che cedere e deteriorarsi alla minima pressione.

“Tutto quello che fa alla trama, lo fa a sé stesso”.

Magari non sarà il proverbiale, e un po’ fiabesco, battito d’ali della farfalla a un capo del mondo che provoca un terremoto all’altro capo, ma non c’è niente di fiabesco nel nostro risotto ai gamberetti che ha provocato, per esempio, una buona parte di quei centocinquantamila e più morti uccisi dallo tsunami del 2004.

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Incontro Internazionale per la libertà dei Cinque e contro il terrorismo

Granma Int.

Il CIVG, aderente al Comitato Internazionale per i 5 Eroi, era presente con Enrica Mendo all’Incontro Internazionale all’Avana per i 5, come componente della Commissione Area Europa. Sotto le conclusioni. Cercheremo di verificare cosa concretamente potremo fare sulla base delle indicazioni date dall’Incontro.

 

 
Amaya Saborit Alfonso / Dalia González | granma.cu

12/09/2014


"Non ci sono conclusioni, ma lo spirito di questo incontro  deve uscire per le strade con voi", ha detto l'Eroe della Repubblica di Cuba, Fernando González, riassumendo la prima giornata del  X Incontro per la Libertà dei Cinque e contro il Terrorismo.

Il colloquio è iniziato con l'inaugurazione tenuta da Abraham Masique, presidente dell’incontro, di una esposizione di acquarelli di Antonio Guerrero, prigioniero dell'impero. Hanno partecipato circa 250 delegati di  48 paesi, con la presenza di Fernándo González.

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Iniziativa del CIVG sulla Palestina del 16 settembre a Torino

CIVG

 

La recente aggressione israeliana contro la popolazione palestinese di Gaza ha prodotto un tale disastro umanitario che inorridisce, ci costringe a cercare di capirne le ragioni profonde e a schierarci, se non riusciamo ad accomodarci nell'indifferenza opportunista e colpevole, largamente diffusa.

Mentre una nuova, spettacolare campagna mediatica rivolta contro il “terrorismo islamico” cancella  dall'opinione pubblica la tragedia palestinese, il CIVG, fedele al compito di informare solidarizzando con le vittime, ha curato la presentazione del libro “Vivere con la Spada – Il terrorismo sacro di Israele” di Livia Rokach, Zambon Editore.

Un libro pesantemente censurato dal governo israeliano per il suo contenuto esplosivo, la cui autrice (israeliana) scrisse per denunciare la natura della politica sionista partendo dallo studio dei diari di Moshe Sharett, ex premier e ministro degli esteri, che rivelano le menzogne, i crimini e il terrorismo sistematicamente usati contro la popolazione palestinese fin dai tempi di Ben Gurion.

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KRAJINA Notizie - Settembre 2014

Enrico Vigna

A cura del Forum Belgrado Italia e CIVG

 

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Incontro Internazionale per la libertà dei Cinque e contro il terrorismo

Il CIVG, aderente al Comitato Internazionale per i 5 Eroi, era presente con Enrica Mendo all’Incontro Internazionale all’Avana per i 5, come componente della Commissione Area Europa. Sotto le conclusioni. Cercheremo di verificare cosa concretamente potremo fare sulla base delle indicazioni date dall’Incontro.

 

 
Amaya Saborit Alfonso / Dalia González | granma.cu

12/09/2014


"Non ci sono conclusioni, ma lo spirito di questo incontro  deve uscire per le strade con voi", ha detto l'Eroe della Repubblica di Cuba, Fernando González, riassumendo la prima giornata del  X Incontro per la Libertà dei Cinque e contro il Terrorismo.

Il colloquio è iniziato con l'inaugurazione tenuta da Abraham Masique, presidente dell’incontro, di una esposizione di acquarelli di Antonio Guerrero, prigioniero dell'impero. Hanno partecipato circa 250 delegati di  48 paesi, con la presenza di Fernándo González.

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