CIVG Informa n.239

06 Aprile 2025
Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.
L’economia di guerra è già in marcia
Massimo Alberti

26 Marzo 2025

 

https://www.conflavoro.it/wp-content/uploads/2025/03/news170325-1024x529.jpg

 

Mentre a Bruxelles si discute di ReArm Europe, il Piano per il riarmo da 800 miliardi di euro proposto dalla Presidente della Commissione europea von der Leyen, l’economia reale ha già intrapreso la via della riconversione al militare, con l’automotive a fare da battistrada. L’Italia non fa eccezione.

Gli ultimi dati Istat sulla produzione industriale toccano i 2 anni tondi tondi, e consecutivi, di calo: sono 26 mesi su 27 da quando è in carica l’esecutivo presieduto da Giorgia Meloni. Il che la dice lunga sulla totale assenza di politiche industriali da parte del governo di destra, così come di quello che lo ha preceduto. A trascinare verso il basso la produzione è il settore auto, in crisi da tempo e plastico esempio dell’abbandono di un settore trainante da parte della politica, del tutto succube ai chiari di luna di Stellantis.

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Notiziario Patria Grande - Marzo 2025
PatriaGrande/CIVG

 

NOTIZIARIO MARZO 2025

 

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / NATIONAL ENDOWMENT FOR DEMOCRACY

Il tramonto della NED: nessuno la piangerà

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / STATI UNITI E TERRORISMO

Terrorismo o giustificazione?

La storia è testimone delle ansie espansionistiche della Casa Bianca

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / ORGANIZZAZIONE DEGLI STATI AMERICANI

L’OEA ha un nuovo segretario generale.

Cambia qualcosa nel “ministero delle colonie”?

 

RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / ESTERI / ARGENTINA

Argentina, cacciatori di taglie

 

SINPERMISO / ARTICOLI / ECUADOR AL BIVIO
Ecuador al bivio

 

PRENSA LATINA (CUBA) / ESTERI / ELEZIONI ECUADOR

Ecuador, Pachakutik annuncia accordo con Revolución Ciudadana

 

HISPANTV (IRAN) / ESTERI / COLOMBIA

Il presidente: l’oligarchia cerca di creare carenze e scontento

 

PRENSA LATINA (CUBA) / ESTERI / COLOMBIA

Cortei per sostenere il Governo di Petro

 

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Morti sul lavoro in Italia negli ultimi 4 anni. bollettino di una guerra. un campo di battaglia senza trincea nè scudi.
Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering

 

Dal 2021 al 2024, 4.442 persone hanno perso la vita sul lavoro in Italia.

Il settore delle Costruzioni è quello in cui si conta il maggior numero di decessi con 564 vittime. Le zone con il rischio più alto sono al Centro e al Sud. Basilicata e Umbria in zona rossa per quattro anni consecutivi, seguite da Campania e Valle d’Aosta per tre. La Toscana si distingue come la regione più virtuosa, con due anni in zona bianca.

Le costanti drammatiche dell’emergenza: gli over 65 sono i più vulnerabili, mentre gli stranieri registrano un tasso di mortalità doppio rispetto agli italiani, sia sul posto di lavoro sia in itinere.

418 le donne che hanno perso la vita sul lavoro.

 

IL COMMENTO AI DATI AGGIORNATI DEL QUADRIENNIO 2021-2024

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Le “thawabit” palestinesi: delle costanti che non lo sono più
Samah Jabr

 

https://i.ytimg.com/vi/QA1gGoyqmeY/hqdefault.jpg?sqp=-oaymwEmCOADEOgC8quKqQMa8AEB-AHSBoAC4AOKAgwIABABGFUgZShlMA8=&rs=AOn4CLDZJYf0dJ3mdmOZdbux2GqSgtsHLw

 

L'11 marzo 2025, il movimento di liberazione nazionale palestinese (Fatah) ha accusato Hamas di

tenere negoziati segreti con entità straniere. Fatah ha affermato che Hamas fa continuamente

concessioni sulle “thawabit”, i principi fondamentali palestinesi, le costanti nazionali.

Nel 1977, il Consiglio nazionale palestinese ha dichiarato un insieme di principi inviolabili,

qualificandoli come “thawabit”.

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Può l'Europa liberarsi dalla NATO e tracciare il proprio percorso di sicurezza?
Zivadin Jovanovic

19 marzo 2025

 

 

Zivadin Jovanovic, presidente del Forum Belgrado per un Mondo di Eguali  che ha servito come Ministro degli Affari esteri della Repubblica Federale di Jugoslavia tra il 1998 e il 2000

 

Le recenti richieste da parte di alcune figure statunitensi per il "ritiro degli Stati Uniti dalla NATO" hanno scosso l'Europa.

Per decenni, l'architettura della sicurezza dell'Europa si è basata pesantemente sul quadro della NATO guidato dagli Stati Uniti.

In questa attuale instabilità, la riflessione dell'Europa sulla propria sicurezza a lungo termine si è ulteriormente approfondita.

L'UE può liberarsi dalla sua lunga dipendenza dalla NATO per la sicurezza?

Come può l'Europa ritornare a se stessa?

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Le emissioni invisibili di ENI in Basilicata
Recommon

12 Marzo 2025

 

ENI ha una parte non trascurabile del suo business nel nostro Paese. In particolare in Basilicata, dove è impegnata a sfruttare da una trentina d’anni il più grande giacimento su terra ferma dell’Europa Occidentale. Le licenze concesse a ENI autorizzano l’estrazione di 104mila barili di petrolio al giorno – sebbene negli ultimi anni la produzione non superi le 40mila unità. Il fulcro delle attività è l’impianto di lavorazione del petrolio estratto in quasi 30 pozzi, il Centro Olio in Val d’Agri (COVA)

 

https://uploads-ssl.webflow.com/5d9bafe75f6edb09b82b5aaf/6061f352bde48f999061f5af_grafico-val-agri-sito-1024x538.png https://tse3.mm.bing.net/th?id=OIP.IEJTLLTFIFu9koJM5Q4Y9wHaD4&pid=Api&P=0&h=180

 

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Più di 350 rabbini rifiutano la “pulizia etnica” dei palestinesi, insita nel “Piano di Trump”
Al Manar

 

https://i0.wp.com/reseauinternational.net/wp-content/uploads/2025/02/Sans-titre-18-9.png?resize=740%2C431&quality=100&ssl=1

 

Più di 350 rabbini, insieme a una serie di altri firmatari tra cui creatori e attivisti ebrei, hanno firmato un annuncio sul New York Times che condanna il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di “pulire eticamente” i palestinesi a Gaza, riferisce il quotidiano britannico The Guardian.

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140 anni fa, a quel tavolo di Berlino, si decise la fine dell’Africa libera
Valentina Giulia Milani

 

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Sono passati 140 anni dalla storica Conferenza di Berlino durante la quale 14 nazioni europee decisero la spartizione del continente. Un processo che non tenne assolutamente conto delle popolazioni locali e favorì l’unione forzata di gruppi etnici storicamente in conflitto.

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Vigili del fuoco morti a causa dei Pfas
ReteAmbientalista

7 marzo 2025

https://www.rete-ambientalista.it/wp-content/uploads/2025/03/image-98.png

 

L’allarme a livello internazionale era stato più volte evidenziato sul nostro Sito. Ora il caso dei pompieri morti per glioblastoma, tumore cerebrale, sta mobilitando le istituzionei con indagini in corso e campionamenti sulle acque e sull’aria nelle caserme italiane. La tragedia del  decesso di Mario Marraghini, Maurizio Ponti e Antonio Ralli, della caserma di Arezzo,  ha messo in moto l’amministrazione centrale dei vigili del fuoco anche con un programma di ricerca, condiviso con l’Università di Bologna.

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IL TRAUMA PSICOSOCIALE di Martin Barò
Rocco Canosa

4 Febbraio 2025

 

https://www.brigatabasaglia.org/wp-content/uploads/2025/02/photo_2025-02-04-11.35.09-740x1024.jpeg

 

Premessa

Ero in Nicaragua nell’autunno del 1990 in missione in qualità di esperto in salute mentale, per conto della Cooperazione Italiana Governativa. Nel febbraio dello stesso anno i sandinisti avevano perso le elezioni e si era costituito un Governo di Unità Nazionale guidato da Violeta Chamorro, ben visto dagli Stati Uniti. Si respirava, però un’aria triste. A causa della sconfitta, inattesa, molti componenti del Fronte Nazionale di Liberazione “Augusto Sandino” erano depressi, fuori da ogni gestione degli apparati amministrativi. Nello stesso tempo infuriava ancora la guerra civile nel vicino Savador, che si stava acuendo dopo il fallimento dell’offensiva del 1989 realizzata dal Fronte Liberazione Nazionale “Farabundo Martì”. Nel novembre del 1989 c’era stato l’assassinio di sei frati gesuiti, tra cui Martin Barò, docente di Psicologia presso l’Università Centroamericana (UCA), ad opera di un plotone delle Forze Armate Governative: un episodio che scosse la comunità internazionale, la quale chiese la fine della guerra, conclusasi poi nel 1992.Durante la mia permanenza in Nicaragua ho conosciuto Sergio, ex guerrigliero salvadoregno, che mi ha parlato della crudeltà della guerra e delle conseguenze catastrofiche sulla sua salute mentale. Incubi notturni, crisi d’ansia in pieno giorno, paura di essere assalito da sconosciuti, ipervigilanza senza un motivo, difficoltà a fidarsi anche degli amici, scarsa autostima. Stava talmente male durante la guerra in Salvador che gli stessi suoi compagni gli hanno detto di lasciare il Fronte di Liberazione. E’ andato, così, a Cuba, dove ha frequentato un corso di film-maker nella Scuola di Cinematografia fondata da Gabriel Garcìa Marquez.

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La nostra solidarietà concreta continua – Marzo 2025
SOS YUGOSLAVIA – ONLUS

S.O.S. Yugoslavia

 

                                                                         

Progetto di sostegnoalla scuola elementare ‘Vuk Karadžić’ di Dragušica completato!

Ci scrivono dal Sindacato Samostalni di Kragujevac, nostro referente per il Progetto:

“ Eccoci finalmente a informarvi che il progetto è stato realizzato. E durato a lungo  perche e coinciso con una situazione politica estremamente delicata. Da dicembre il nostro paese si trova in uno ”stato di blocco'', le proteste in tutti i settori ma innanzitutto nel settore di istruzione. Insomma, le scuole sono chiuse, sia quelle elementari che medie e superiori mentre le facoltà sono occupate dagli studenti. Come capite, e stato difficile portare alla fine il progetto, il cui fine era previsto in gennaio, per non dire che nel frattempo prezzi dei materiali è estremamente salito. Nonostante tutti i problemi siamo felici che ci siamo riusciti e che ieri abbiamo potuto incontrare bambini ed i loro genitori e insegnanti. Immaginate che questi bambini hanno potuto visitare la loro scuola dopo più di 3 mesi a causa del blocco.

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Proclamazione sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di venerdì 11-4-2025.
Sicobas

 

https://sicobas.org/wp-content/uploads/2025/03/caro-vita-anni-68.jpg

 

La scrivente O.S., Sindacato Intercategoriale Cobas

premesso che:

  • Il 18 Settembre la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge Crosetto-Nordio-Piantedosi. Lo stesso decreto passato poi al Senato sta concludendo il suo iter legislativo e verrà approvato nella discussione finale prevista  nella prima settimana di Aprile 2025. Il DdL 1660 ( ora  1236)  contiene  misure repressive delle lotte e dei movimenti di lotta che da anni sono sul terreno delle mobilitazioni per arginare i costi della crisi e dell’economia di guerra. Mentre Il Parlamento europeo, nel mese di Marzo 2025,   ha approvato  una risoluzione dove  chiede ai paesi Europei  una spesa per il riarmo di 800 miliardi di euro con impegno dei singoli stati ad aumentare la spesa per il riarmo del 2% del PIL.
  • In questo contesto, il DdL posto in funzione di legge contro la resistenza attiva e la resistenza passiva, con l’aumento delle pene per chi commette un blocco stradale e per chi tenta l’impedimento della costruzione delle grandi opere, dovrà vedere un’ampia mobilitazione per non lasciare che vengano attaccati maggiormente quei settori sociali come i lavoratori e le lavoratrici, ma anche i disoccupati e disoccupate, che esercitano il diritto a lottare per rivendicare un lavoro, dignitoso e che rivendicano la fine dello sfruttamento dei territori per il profitto di pochi.
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L'Unione Africana chiede giustizia mediante le riparazioni
Enrico Vigna

Marzo 2025

 

https://www.colonialismreparation.org/media/com_acym/templates/newsletter_italiano/images/freedom.jpg

 

 

Il 18 e 19 febbraio 2023 durante il trentaseiesimo vertice l'Assemblea dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Africana prende la Decisione 847 (XXXVI) sulla costruzione di un fronte unito per far avanzare la causa della giustizia e il versamento di riparazioni agli africani appoggiando l'organizzazione della Conferenza sulle riparazioni di Accra.

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CONCLUSO IL PROGETTO EDUCATIVO DELLA TENDA-SCUOLA all’interno del campo profughi di DEIR el BALAH in GAZA.
SOS Palestina / CIVG Italia

31 Marzo 2025

 

https://www.palestinechronicle.com/wp-content/uploads/2023/05/IMG_2030-scaled.jpg

 

Essendo ripresi i bombardamenti dell’aggressore israeliano e la pulizia etnica del popolo palestinese, il Progetto al campo profughi di Deir el Balah, si è concluso. I nostri referenti, i bambini parte del progetto, se sopravvissuti ai criminali bombardamenti israeliani, sono sfollati o tornati alle case e alle città da cui erano stati espulsi. Naturalmente tutti hanno trovato le loro case distrutte e in macerie, ora hanno anche ricevuto un ulteriore ultimatum: o vanno via nuovamente o resteranno sotto i prossimi bombardamenti annunciati.

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A fronte di un siffatto disastro sanitario ed ecologico, quanti ad Alessandria hanno la coscienza a posto?
ReteAmbientalista

 

 

I Sindacati? I sindacati, nei primi cinquanta anni di esistenza del polo chimico di Spinetta Marengo hanno fatto quello che hanno potuto in quella che venne subito soprannominata “la fabbrica della morte” ma che sfamava centinaia di famiglie per metà contadine. Solo dopo il Sessantotto, fino alla sconfitta sindacale degli anni ’80, la tutela della salute è al primo posto in fabbrica e finanche fuori. E’ dal “Consiglio di fabbrica” che viene elaborata la rivendicazione dell’”Osservatorio ambientale della Fraschetta”. Dopo, invece, il ricatto occupazionale, vero o presunto, spinge il sindacato in un patto di subordinazione politica e culturale con Montedison e Solvay, pur nella consapevolezza della tragica nocività: è emblematico il volantino aziendale della CGIL del 2002 che per prima denuncia il cancerogeno PFOA, e poi tace per sempre pur conoscendo le analisi del sangue (PFAS) dei lavoratori. E’ emblematico il fatto che, in decine di anni, né all’Inail né in tribunale sia mai stata avviata causa di risarcimento per malattie e morti operaie. Neppure sostenuto nei due processi penali contro Solvay [*] .

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Slovacchia: il primo ministro Robert Fico: “Terroristi della ‘Legione Georgia’ ucraina coinvolti nelle proteste nel paese”.
Enrico Vigna

aprile 2025

 

http://www.termometropolitico.it/media/2014/03/robert-fico.jpg https://m.smedata.sk/api-media/media/image/sme/7/66/6662447/6662447_1200x.jpeg?rev=4

Il primo ministro slovacco Fico, ha denunciato che i terroristi della “Legione Nazionale Georgia”, che sta combattendo dalla parte di Kiev in Ucraina, sono coinvolti nelle proteste antigovernative nel paese. Ha accusato il comandante e reclutatore della “Legione georgiana” Mamuka Mamulashvili e i manifestanti, di pianificare le proteste per tentare un colpo di stato violento. Secondo Fico, “gli organizzatori delle proteste pianificano preordinatamente gli scontri con le forze di sicurezza”. A Mamulashvili è stato vietato di entrare in Slovacchia.

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CINA: 600.000 lavoratori coinvolti nel gigantesco progetto cinese. Il deserto del Taklamakan è stato fermato
Luca Conti

 

https://tse4.mm.bing.net/th?id=OIP.Qm88IE6El0Sqki_kMbEChAHaEN&pid=Api&P=0&h=180https://i.pinimg.com/originals/9f/a8/69/9fa8697681b44505f27d3fabccb40ab3.png

 

La Cina ha realizzato un’impresa straordinaria, costruendo una ceinture verte di oltre 3.000 chilometri che circonda il deserto del Taklamakan, uno dei deserti più vasti e inospitali del mondo. Questo ambizioso progetto ha utilizzato tecnologie di controllo del sabbia alimentate a energia solare per fermare le tempeste di sabbia devastanti, proteggere infrastrutture vitali e stimolare nuove opportunità economiche nella regione del Xinjiang, abitata principalmente dalla popolazione uigura.

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A fianco degli operai della ditta ‘Madys’
Collettivo Mario Giannelli

02 Aprile 2025

 

https://tse3.mm.bing.net/th?id=OIP.m9YDjOatdGVeGIQS7t6UvwFNC7&pid=Api&P=0&h=180

 

A fianco degli operai della ditta ‘Madys’

La solidarietà è una potente arma:

pratichiamola!

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Lo Yemen entra nella nuova fase: l’aggressione statunitense diretta, con obiettivo terminale l’Iran
Enrico Vigna

19 marzo 2025

 

file:///C:/Users/Diest/Downloads/93df063627e3497c64d2a5a9b240c4fd.jpg https://www.insurancejournal.com/app/uploads/2023/11/gulf-of-aden-red-sea-area-458320697-bigstock-scaled.jpg

 

Come da tempo si poteva delineare e  nei mesi scorsi avevo documentato, gli USA sono passati dalle minacce all’operatività militare, come preannunciato dal neo presidente Trump, in materia di Medio Oriente. Il 15 marzo Washington ha sollevato ancora una volta il bastone del “terrorismo” contro Sana’a e gli Houti, ma le Forze Armate yemenite hanno risposto prontamente abbattendo un drone MQ-9 e attaccando una portaerei statunitense. Una mossa piena di messaggi e implicazioni significative. Nel frattempo, mentre scrivo, nella  notte del 18 marzo, una nave della Marina militare iraniana in navigazione nel Mar Arabico, verso lo Stretto di Bab al-Mandab, è stata colpita e affondata.

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Carceri italiane: una situazione non più tollerabile
RC

21 mar 2025

 

 CARCERI ITALIANE: UNA SITUAZIONE NON PIU’ TOLLERABILE

 

Lettera aperta sulla situazione delle carceri italiane

 

È di ieri la drammatica notizia che rivela che, in quarantotto ore, all’interno della casa circondariale di Verona, si sono verificati due suicidi portando così, la tragica conta delle morti in carcere e per carcere del 2025 (siamo solo al 19 marzo) a 19, dei quali 6 in Emilia-Romagna (4 nel carcere di Modena, 1 a Bologna e 1 a Parma) e lo stato di cose è così in Toscana, in Umbria e in molti altri territori. Negli anni precedenti la situazione non era migliore e, tra i casi passati agli onori della cronaca, ricordiamo i 9 morti della rivolta del carcere di S. Anna di Modena dell’8 e 9 marzo 2020, in epoca di lockdown covid dove va sottolineata l’opacità del sistema carcerario nell’iter giudiziario. Purtroppo, dati i presupposti, anche il 2025 non andrà in direzione diversa.

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Donne palestinesi: una storia inestimabile di resistenza e volontà imprescindibile di non arrendersi
Enrico Vigna, SOS Palestina/CIVG

23 marzo2025

Donne palestinesi-pubblichiamo foto REUTERShttps://images.theconversation.com/files/219576/original/file-20180518-42233-v7vdix.jpg?ixlib=rb-4.1.0&rect=0%2C68%2C3431%2C2258&q=45&auto=format&w=926&fit=clip

 

 

Per documentare la straordinaria e inesauribile storia delle donne della Palestina, della loro Resistenza, della loro tenacia, della loro umanità ferita, violata, calpestata, ma mai vinta, mai sottomessa, occorrerebbe narrare 78 anni di storia. 78 anni di violazioni quotidiane e pianificate contro qualsiasi concetto di umanità, di rispetto dei diritti civili, sociali e umani minimi inalienabili…Allora lasciamo parlare le donne palestinesi di oggi, ancora, caparbiamente e infaticabilmente in prima fila a difendere i propri figli, le proprie famiglie, le proprie comunità, la propria terra, il proprio popolo, la propria Patria violentata e negata…

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L’economia di guerra è già in marcia

26 Marzo 2025

 

https://www.conflavoro.it/wp-content/uploads/2025/03/news170325-1024x529.jpg

 

Mentre a Bruxelles si discute di ReArm Europe, il Piano per il riarmo da 800 miliardi di euro proposto dalla Presidente della Commissione europea von der Leyen, l’economia reale ha già intrapreso la via della riconversione al militare, con l’automotive a fare da battistrada. L’Italia non fa eccezione.

Gli ultimi dati Istat sulla produzione industriale toccano i 2 anni tondi tondi, e consecutivi, di calo: sono 26 mesi su 27 da quando è in carica l’esecutivo presieduto da Giorgia Meloni. Il che la dice lunga sulla totale assenza di politiche industriali da parte del governo di destra, così come di quello che lo ha preceduto. A trascinare verso il basso la produzione è il settore auto, in crisi da tempo e plastico esempio dell’abbandono di un settore trainante da parte della politica, del tutto succube ai chiari di luna di Stellantis.

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Notiziario Patria Grande - Marzo 2025

 

NOTIZIARIO MARZO 2025

 

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / NATIONAL ENDOWMENT FOR DEMOCRACY

Il tramonto della NED: nessuno la piangerà

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / STATI UNITI E TERRORISMO

Terrorismo o giustificazione?

La storia è testimone delle ansie espansionistiche della Casa Bianca

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / ORGANIZZAZIONE DEGLI STATI AMERICANI

L’OEA ha un nuovo segretario generale.

Cambia qualcosa nel “ministero delle colonie”?

 

RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / ESTERI / ARGENTINA

Argentina, cacciatori di taglie

 

SINPERMISO / ARTICOLI / ECUADOR AL BIVIO
Ecuador al bivio

 

PRENSA LATINA (CUBA) / ESTERI / ELEZIONI ECUADOR

Ecuador, Pachakutik annuncia accordo con Revolución Ciudadana

 

HISPANTV (IRAN) / ESTERI / COLOMBIA

Il presidente: l’oligarchia cerca di creare carenze e scontento

 

PRENSA LATINA (CUBA) / ESTERI / COLOMBIA

Cortei per sostenere il Governo di Petro

 

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Morti sul lavoro in Italia negli ultimi 4 anni. bollettino di una guerra. un campo di battaglia senza trincea nè scudi.

 

Dal 2021 al 2024, 4.442 persone hanno perso la vita sul lavoro in Italia.

Il settore delle Costruzioni è quello in cui si conta il maggior numero di decessi con 564 vittime. Le zone con il rischio più alto sono al Centro e al Sud. Basilicata e Umbria in zona rossa per quattro anni consecutivi, seguite da Campania e Valle d’Aosta per tre. La Toscana si distingue come la regione più virtuosa, con due anni in zona bianca.

Le costanti drammatiche dell’emergenza: gli over 65 sono i più vulnerabili, mentre gli stranieri registrano un tasso di mortalità doppio rispetto agli italiani, sia sul posto di lavoro sia in itinere.

418 le donne che hanno perso la vita sul lavoro.

 

IL COMMENTO AI DATI AGGIORNATI DEL QUADRIENNIO 2021-2024

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Le “thawabit” palestinesi: delle costanti che non lo sono più

 

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L'11 marzo 2025, il movimento di liberazione nazionale palestinese (Fatah) ha accusato Hamas di

tenere negoziati segreti con entità straniere. Fatah ha affermato che Hamas fa continuamente

concessioni sulle “thawabit”, i principi fondamentali palestinesi, le costanti nazionali.

Nel 1977, il Consiglio nazionale palestinese ha dichiarato un insieme di principi inviolabili,

qualificandoli come “thawabit”.

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Può l'Europa liberarsi dalla NATO e tracciare il proprio percorso di sicurezza?

19 marzo 2025

 

 

Zivadin Jovanovic, presidente del Forum Belgrado per un Mondo di Eguali  che ha servito come Ministro degli Affari esteri della Repubblica Federale di Jugoslavia tra il 1998 e il 2000

 

Le recenti richieste da parte di alcune figure statunitensi per il "ritiro degli Stati Uniti dalla NATO" hanno scosso l'Europa.

Per decenni, l'architettura della sicurezza dell'Europa si è basata pesantemente sul quadro della NATO guidato dagli Stati Uniti.

In questa attuale instabilità, la riflessione dell'Europa sulla propria sicurezza a lungo termine si è ulteriormente approfondita.

L'UE può liberarsi dalla sua lunga dipendenza dalla NATO per la sicurezza?

Come può l'Europa ritornare a se stessa?

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Le emissioni invisibili di ENI in Basilicata

12 Marzo 2025

 

ENI ha una parte non trascurabile del suo business nel nostro Paese. In particolare in Basilicata, dove è impegnata a sfruttare da una trentina d’anni il più grande giacimento su terra ferma dell’Europa Occidentale. Le licenze concesse a ENI autorizzano l’estrazione di 104mila barili di petrolio al giorno – sebbene negli ultimi anni la produzione non superi le 40mila unità. Il fulcro delle attività è l’impianto di lavorazione del petrolio estratto in quasi 30 pozzi, il Centro Olio in Val d’Agri (COVA)

 

https://uploads-ssl.webflow.com/5d9bafe75f6edb09b82b5aaf/6061f352bde48f999061f5af_grafico-val-agri-sito-1024x538.png https://tse3.mm.bing.net/th?id=OIP.IEJTLLTFIFu9koJM5Q4Y9wHaD4&pid=Api&P=0&h=180

 

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Più di 350 rabbini rifiutano la “pulizia etnica” dei palestinesi, insita nel “Piano di Trump”

 

https://i0.wp.com/reseauinternational.net/wp-content/uploads/2025/02/Sans-titre-18-9.png?resize=740%2C431&quality=100&ssl=1

 

Più di 350 rabbini, insieme a una serie di altri firmatari tra cui creatori e attivisti ebrei, hanno firmato un annuncio sul New York Times che condanna il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di “pulire eticamente” i palestinesi a Gaza, riferisce il quotidiano britannico The Guardian.

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140 anni fa, a quel tavolo di Berlino, si decise la fine dell’Africa libera

 

file:///C:/Users/Diest/Downloads/Senza%20titolo.jpg

 

 

Sono passati 140 anni dalla storica Conferenza di Berlino durante la quale 14 nazioni europee decisero la spartizione del continente. Un processo che non tenne assolutamente conto delle popolazioni locali e favorì l’unione forzata di gruppi etnici storicamente in conflitto.

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Vigili del fuoco morti a causa dei Pfas

7 marzo 2025

https://www.rete-ambientalista.it/wp-content/uploads/2025/03/image-98.png

 

L’allarme a livello internazionale era stato più volte evidenziato sul nostro Sito. Ora il caso dei pompieri morti per glioblastoma, tumore cerebrale, sta mobilitando le istituzionei con indagini in corso e campionamenti sulle acque e sull’aria nelle caserme italiane. La tragedia del  decesso di Mario Marraghini, Maurizio Ponti e Antonio Ralli, della caserma di Arezzo,  ha messo in moto l’amministrazione centrale dei vigili del fuoco anche con un programma di ricerca, condiviso con l’Università di Bologna.

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