Domenica 29 Ottobre: una giornata di approfondimento e di lotta contro gli incidenti sul lavoro e nel territorio

 

Domenica 29 ottobre 2023, presso la sede nazionale sita a Milano del sindacato Sol Cobas, si è tenuta una conferenza dibattito dal titolo “lavorare per non morire” sul tema della salute, sicurezza e repressione sul lavoro. L'iniziativa doveva tenersi il giorno prima, ma è stata posticipata per permettere a tutti di partecipare alle mobilitazioni di protesta contro l'eccidio di stampo nazista ad opera dell'entità criminale sionista di israele.

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Notiziario Patria Grande - Novembre 2023

 

 

NOTIZIARIO NOVEMBRE 2023

 

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / ELEZIONI IN ARGENTINA

Argentina, accendere una luce nel buio che avanza

 

TELESUR / OPINIONE / SCAPPATE, COMUNISTI DI MERDA
“Scappate, comunisti di merda”

Le minacce che segnano la celebrazione del trionfo di Milei in Argentina

 

DIARIOUCHILE (CILE) / ESTERI / ELEZIONI ARGENTINE, INTERVISTA AD ATILIO BORON

Atilio Borón su Javier Milei: “È una specie di profeta del neoliberismo”

 

RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / ESTERI / VENEZUELA

La Guyana Esequiba è venezuelana 

 

TELESUR (VENEZUELA) / INTERNI / INGERENZA STRANIERA

Il Presidente del Venezuela denuncia campagna mediatica di ExxonMobil per ostacolare il referendum consultivo

 

TELESUR (VENEZUELA) / INTERNI / ESITO REFERENDUM SU ESEQUIBO

Il Consiglio Elettorale Venezuelano dichiara la vittoria del SI al referendum sull’Esequibo

 

TELESUR / ESTERI / COLOMBIA

Golpismo “lumpen” negli stadi

 

TELESUR / ANALISI / GLI STATI UNITI HANNO BISOGNO DELLA GUERRA
Medio Oriente: Gli Stati Uniti hanno bisogno della guerra

 

TELESUR / ANALISI / NAZISMO STRISCIANTE

Come va con la lotta al nazismo?

 

TELESUR / OPINIONE / MESSAGGIO DALLA CASA DE LAS AMERICAS

Tempi duri per tutti i popoli
Un messaggio dalla Casa de las Américas

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / RISOLUZIONE ONU CONTRO IL BLOCCO A CUBA

Il blocco è sempre lì, e la sua intenzione è uccidere

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Di chi è la Guyana Esequiba?

 

PATRIA GRANDE CIVG / ANALISI / SPECIALE ESEQUIBO

 

I precedenti storici

La disputa territoriale sul territorio dell’Esequibo, che coinvolge Venezuela e Guyana ex-britannica, è uno degli infausti lasciti della colonizzazione che le voracità imperiali continuano ad usare a proprio beneficio. Per capirne le radici e l’attuale portata occorre ripercorrerne, anche per sommi capi, la storia.

Già due anni dopo il primo sbarco di Colombo, quel fatidico 1492 che segnò l’inizio del genocidio e della conquista, i regni di Spagna e Portogallo stabilivano la spartizione del "Nuovo Mondo”, assegnando alla Spagna anche il vasto territorio che dal massiccio di Guyana digrada verso l’Oceano Atlantico, subito sopra l’Equatore.

Ma un territorio così vasto da presidiare si prestava all’insediamento e sfruttamento da parte di altri appetiti europei. In particolare, nella regione che si estende ad Est del fiume Esequibo si stabilirono dei coloni provenienti dai Paesi Bassi. Nel 1648 essi firmarono con la Spagna un trattato in cui si vedevano riconosciuta la propria indipendenza, pur continuando nei secoli successivi contese territoriali con l’impero britannico a suon di guerre, trattati, compravendite e cessioni. Gli olandesi ne conquistarono definitivamente una parte nel 1667: la Guyana olandese rimase sotto il loro governo fino al 1975, anno dell’indipendenza, quando prese il nome di Suriname.

Il resto del territorio fu variamente conteso e divenne Guyana britannica dal 1814, come colonia del Regno Unito. Nel 1966 ottenne l’indipendenza col nome di Repubblica Cooperativa di Guyana pur rimanendo nell'ambito del Commonwealth.

Per quanto riguarda il Venezuela, data fondamentale è il 1777, quando la Spagna ne riunisce in un’unica entità tutte le province formando la Capitaneria Generale del Venezuela, la cui frontiera orientale era il fiume Esequibo che, partendo in prossimità del confine brasiliano, sfocia nell’Atlantico dopo un percorso di 1014 km. Tutte le costituzioni del Venezuela, dal 1819 in poi, definiscono come proprio territorio quello riportato dalle mappe della Capitaneria Generale del Venezuela.

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Lavrov: la situazione in Serbia è difficile ma sotto controllo, anche se hanno cercato di prendere il potere illegalmente

12 gennaio 2024      

 

Così, il ministro degli Esteri russo ha sintetizzato la situazione, sottolineando che l'Occidente è evidentemente innervosito dal fatto che il popolo serbo sostiene il presidente A. Vučić, e che Mosca è sempre pronta ad aiutare il popolo amico serbo.

 

Lavrov: La situazione in Serbia è sotto controllo, anche se hanno cercato di prendere il potere illegalmente©

E’ evidente che l'Occidente non era pronto ad accettare i risultati delle elezioni in Serbia e il sostegno che la stragrande maggioranza del popolo di quel paese ha dato al presidente Vučić, ha dichiarato a "RIA Novosti" il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

Per questo motivo è stato tentato di "organizzare una Maidan serba” e la presa illegale del potere, ma la Serbia ha ricordato gli eventi in Ucraina del 2014 e come lì si è concluso il colpo di stato, motivo per cui non sono state molte le persone alle proteste di piazza.

Nell’intervista, il ministro degli Esteri russo, ha sottolineato che "i cittadini serbi non si fidano di quei politici che a parole si oppongono alla violenza e che nelle loro azioni si comportano in modo completamente opposto, ignorando i risultati della volontà popolare e provocano le forze dell’ordine. Ma la situazione nella Repubblica di Serbia è stabile, le autorità del paese mantengono fermamente la situazione sotto controllo, comprendendo chiaramente che questo è attualmente l’obbiettivo primario per l'interesse nazionale … ”.

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A proposito di sionismo e semitismo

 

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…iniziamo con il cercare di capire come e quando è nato il sionismo.

Solitamente si ritiene che esso sia originato da un filone di pensiero, sorto all’interno della comunità ebraica, verso i primi anni del secolo scorso (od alla fine del precedente) ed abbia trovato una sua prima attuazione concreta nella fondazione di Israele. Questo fatto è stato comunque accompagnato da una forte crescita dell’influenza di un certo “ceto” ebraico nel campo economico e della finanza mondiale. Il nido in cui tale influenza ha potuto svilupparsi si trova negli USA, il cuore dell’America, ed in parte anche in Inghilterra. Fu proprio in seguito a questa forte influenza che l’Inghilterra acconsentì alla cessione della Palestina, al termine del secondo conflitto mondiale, affinché gli ebrei (vittime di persecuzioni e sterminio) potessero fondare (o rifondare) una loro patria. La famosa “terra promessa”… Ed il ritorno in quella casa ideale avvenne con una celere penetrazione e occupazione del territorio palestinese, considerato “proprio”.

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