Un mese fa è morta Paola Staccioli, attivista, scrittrice, fondatrice di Osservatorio Repressione

 

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Per espresso desiderio di Paola, a settembre ci sarà una grande festa in suo ricordo. Ne daremo notizia qui in “bottega”

Il messaggio rimbalza nel pomeriggio domenicale sui social, sui telefonini di migliaia di persone che in questi anni hanno conosciuto Paola Staccioli, attivista e scrittrice, il suo nome, tra l’altro, spicca tra quelli di chi fondò l’Osservatorio Repressione. Poche ore prima era stata sempre La Rossa Primavera, la fondazione di cui Staccioli era il perno, a ricordare le ultime parole: “Sono felice, felice per quanto abbiamo vissuto e lottato insieme, con le mie compagne, i miei compagni”.

Ecco il racconto:

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CARTA (STAGNOLA) CANTA

 

Why does Afghanistan grow so much opium?

 

Nell’ottobre del 2001, mentre Bush junior attaccava l’Afghanistan in risposta agli attentati dell’11 settembre, io cominciavo i miei primi corsi di storia contemporanea e di dottrine politiche all’Università di Bologna. Ero una matricola che cercava di capire i concetti di capitalismo, neo-imperialismo, globalizzazione o esportazione della democrazia e di approfondire la storia del potere, delle guerre e del passaggio di consegne dalla pax britannica a quella americana. Non fu difficile comprendere che le guerre che affrontava la Gran Bretagna nell’800 per il controllo del commercio dell’oppio attraverso eserciti e banche dedicate rappresentavano il precedente in grado di far luce sulle logiche che muovono gli attuali conflitti legati al narcotraffico ma non avevo ancora colto la stretta relazione tra i miei studi e la stagnola annerita che trovavo di frequente per terra sotto i portici vicino al mio appartamento.

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UNA STELLA. Tra pochi giorni nascerà un bambino in una prigione israeliana da madre palestinese.

 

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La piccola Julia, 20 mesi... prima figlia di Anhar.


Anhar Dick, del villaggio di Kafr Nima, nella periferia occidentale di Ramallah, è stata arrestata lo scorso marzo dalle forze di occupazione. All'epoca era incinta di quattro mesi.

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Lo Stato è di Diritto, sempre! I fatti di Santa Maria Capua Vetere

 

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Noi di Assodipro siamo e saremo sempre garantisti, è la legge che ci dirà cosa è successo; certo le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria sono gravose e povere di uomini e questa è una responsabilità della politica, ma la responsabilità di uno si riversa sulla credibilità di tutti e questo non è accettabile, specie nei confronti di chi anche a costo estremo della propria vita, difende sempre e comunque la legalità.

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Il metodo Gino Strada

 

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Compagno di banco dalla prima Liceo al Carducci di Milano, Roberto Satolli è fra le persone che meglio hanno conosciuto Gino Strada. Come succede con alcuni compagni di scuola, non ci si perde più di vista. A maggior ragione se entrambi si sono laureati in medicina alla Statale di Milano, se entrambi sono finiti a lavorare in rianimazione al Policlinico di Milano.

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