Intervista di Enrico Vigna a ZIVADIN JOVANOVIC. A vent’anni dai bombardamenti della Repubblica Federale Jugoslava

Zivadin Jovanovic, laureato in giurisprudenza a Belgrado. E’ stato ambasciatore e diplomatico dal 1964 in vari paesi. Membro del Parlamento della Serbia, vice presidente del Partito Socialista Serbo dal 1996 al 2002. Dal 1998 al 2000 è stato Ministro degli Affari esteri della RFJ.

Dopo il colpo di stato del 5 ottobre 2000 ha lasciato la sua posizione e ha fondato il Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, di cui è tuttora Presidente.

E’ anche membro del WPC ( Consiglio Mondiale della Pace).

 

EV:  Venti anni dopo l'aggressione della NATO del 1999 sulla RFY, si sono rivelate le vere ragioni geopolitiche e geostrategiche dell'aggressione (militare, politica, economica). Qual è la sua opinione?
ZJ: . Ora, a 20 anni dal cosiddetto "intervento umanitario" o "Angelo misericordioso" (ndt:  nome dato dalla Nato all'operazione militare contro la RFJ) è chiaro che si trattava di un'aggressione palesemente illegale con obiettivi geopolitici. In primo luogo, avere avere una giustificazione per lo spiegamento di truppe USA più vicine ai confini russi. Gli aerei del Kosovo divennero sul terreno portatori di truppe americane. Dopo " Camp Bondsteel" in Kosovo ( ndt: la più grande base USA dal dopoguerra), gli Stati Uniti stabilirono una catena di basi in Bulgaria (4), in Romania (4) e così via fino al Mar Baltico. Secondo, l'obiettivo era creare un precedente per i futuri interventi illegali in tutto il mondo: Afghanistan 2001, Iraq 2003, Libia, "primavere arabe", Ucraina, Siria e così via. Usando lo stesso modello, ora stanno apertamente minacciando il Venezuela, il Nicaragua, Cuba, l'Iran ... Quindi, possiamo dire che le bombe e i missili lanciati nel 1999 in Jugoslavia hanno fatto a pezzi gli accordi di Potsdam, Teheran, Yalta, la Carta delle Nazioni Unite, e il documento finale di Helsinki. In generale, il loro obiettivo è stato attaccare l’ordine mondiale globale fondato sull'esito della seconda guerra mondiale. È stata una cosa sensata?

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SOS Donbass: la nostra solidarietà concreta continua: febbraio 2019

Sempre grazie all’impegno del nostro referente in Donbass, Alexel di AntiVoyna,con i contributi raccolti in Italiasono stati consegnati consistenti aiuti alimentari a 162 bambini in gravi situazioni di disabilità e sociali. Ringraziamo come SOS Donbass l’impegno e la importante collaborazione di Alexej, che sta aiutando il suo popolo con le armi della solidarietà e il sacrificio.

 

 

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Israele dovrebbe essere giudicato per l’uccisione illegale di manifestanti a Gaza

1 marzo 2019 

 

 

 

Video proiettato durante le sedute della Commissione ONUhttps://youtu.be/UzTYXjVQRaA

La Reuter[agenzia di stampa britannica, ndt.] ha informato che giovedì membri di una commissione d’inchiesta ONU hanno affermato che lo scorso anno a Gaza le forze di sicurezza israeliane potrebbero aver commesso crimini di guerra e contro l’umanità per l’uccisione di 189 palestinesi e il ferimento di più di altri 6.100 durante le proteste settimanali.

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Accordo Italia-Cina: un'occasione storica per la difesa degli interessi del nostro popolo

12 Marzo 2019

 


Con la firma dell'accordo con la Cina in merito al progetto sulla Via della Seta, l'Italia per la prima volta nella storia del dopoguerra avrebbe la possibilità di affermare in modo sostanzioso la propria autonomia dalle scelte imposte dall'imperialismo statunitense ed europeo. Sarebbe il primo paese del G7 a farlo e la sovranità del nostro popolo ne uscirebbe rafforzata, con l'adesione a un programma che avrebbe immense ricadute economiche e occupazionali benefiche, senza che la Cina, come ha affermato lo stesso Conte, ci chieda alcuna forma di sudditanza politico-militare.

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Cuba: il dialogo interreligioso

13 febbraio 2019

 

(Padre Frei Betto, a sinistra, teologo della liberazione uno degli oratori più applauditi))

 

Ho partecipato come delegato relatore, dal 28 al 31 gennaio, al IV Convegno Internazionale sul tema L’EQUILIBRIO DEL MONDO svoltosi a L’Avana.  Ho contribuito al convegno con una relazione sul tema: TEORIA E PRATICA DEL SIONISMO. In Europa quasi nulla si sa di un evento come questo ispirato al Progetto José Martí di Solidarietà Internazionale, sponsorizzato dall’UNESCO. José Martí fu l’apostolo dell’indipendenza cubana e uno degli intellettuali più consapevoli della necessità della liberazione, per i popoli dell’America Latina, dall’imperialismo statunitense.

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