Perché i media non dicono nulla sulla ‘Primavera democratica’ in USA?

 

Migliaia di manifestanti di oltre 300 organizzazioni si sono riuniti a Capitol Hill a Washington dall’11 al 18 Aprile per protestare contro i finanziamenti privati alla politica.

I manifestanti hanno urlato “via i soldi, al centro il popolo!”. La polizia ha arrestato oltre 1000 persone.

Tra i vari slogan scanditi dalla folla, ce n’era uno particolarmente efficace, “CNN, Dove sei?” Il messaggio sembrerebbe biasimare il fatto che la CNN non ha dato notizia della protesta. La manifestazione di “Democracy Spring” porta a riflettere sul sistema politico americano come sul concetto di libertà di stampa.

Democracy Spring denuncia i vizi del sistema politico americano

Non è certo una sorpresa che un’ondata di proteste possa incendiare gli Stati Uniti, un paese pieno di sfide e di difficoltà sia interne che esterne. Il popolo ha perso fiducia nel governo.

In patria vi sono movimenti come “Occupy Wall Street”, “Black lives Matter” e il recente “Democracy Spring”.  L’economia americana continua a segnare copiosi cali.

All’estero, gli americani sono ancora impantanati in Iraq ed Afghanistan. L’ombra del terrorismo pende sopra il paese da “oceano a oceano”. L’ondata di profughi che sta invadendo l’Europa e gli USA, non da tregua.

In tale contesto l’America si accinge alle elezioni presidenziali, e un nuovo presidente sarà al potere entro quest’anno. Democracy Spring protesta contro le elezioni guidate, condizionate dai finanziamenti.

In America le elezioni vengono vinte da chi ha più denaro da spendere. Se prima i miliardari erano riservati nel fare donazioni, ora lo possono fare alla luce del sole, visto che la Corte Suprema ha nel 2014 tolto ogni limite al finanziamento delle campagne elettorali. Come sostiene l’associazione americana anti-corruzione “Represent US”, nei recenti 5 anni, 200 aziende private hanno donato 5,8 miliardi di dollari per le elezioni, e hanno avuto una ricompensa di 4,4 mila miliardi di dollari. In altre parole, per ogni dollaro donato, hanno ricevuto in dietro 760 dollari. La politica americana è diventata la fiera dell’opulenza.

I media americani trascurano la rabbia del popolo

Il popolo è sempre più perplesso sul concetto di “libertà di stampa” propagandato dallo zio Sam. La stampa è davvero libera ed indipendente?

Durante le proteste di “Occupy Wall Street” nel 2011, i media cercarono di demonizzare i manifestanti facendoli apparire come un gruppo di senza tetto, ubriaconi, libertini e vandali. I servizi giornalistici erano palesemente faziosi.

La situazione è addirittura peggiorata con “Democracy Spring”. L’appello dei manifestanti affinché le elezioni siano ispirate dal principio di eguaglianza, non ha trovato ascolto nei media. Per questo motivo hanno scandito lo slogan “CNN dove sei?”.

La luce dei media punta solo sugli altri, mai su se stessi

Gli Stati Uniti affermano di disprezzare la propaganda, e criticano gli altri paesi per il lavaggio del cervello che fanno ai loro cittadini, come se solo i media americani rispettassero la verità. Tuttavia i fatti dimostrano che sono solo degli ipocriti.

Con la scusa dei diritti umani, l’America ha dietro di sé un’oscura storia di sangue. Lo stato è fondato sul massacro dei nativi, e si è sviluppato con lo sfruttamento degli schiavi.

Democracy Spring simboleggia la fine del sogno americano per una fetta sempre più consistente della popolazione, che sono passati dalla lotta economica alla lotta politica.

I servizi giornalistici americani sempre più spesso adottano un doppio standard. Ergendosi a moralizzatori, sono i più fedeli difensori del loro sistema politico criticando la situazione umanitaria e politica degli altri paesi. Dalle primavere arabe alle rivoluzioni arancioni, la CNN ha sempre coperto tutti gli eventi “democratici” accaduti nel mondo. Perché invece non è interessata alle proteste di “Democracy Spring” che hanno preso luogo nella capitale americana? La ragione è semplice: alla CNN non importa nulla del popolo. Alla CNN importa solo dei padroni, degli sponsor e dei gruppi di potere che comandano in America. Democracy Spring denuncia i tratti caratteristici della politica americana. Le proteste sono state represse, ma i problemi e i vizi della politica americana non possono essere nascosti.