Montegalda (Vi) - Mobilitazione per fermare accordo ai danni dei lavoratori

5 giugno 2016

Ai cancelli del magazzino MaxiDì in chiusura tra qualche giorno

Ieri mattina i lavoratori iscritti ad Adl Cobas si sono mobilitati fuori dai cancelli del magazzino MaxiDì di Montegalda (Vi), ma per capirne le motivazioni è necessario fare un passo indietro. E’ da un anno che è stata annunciata la chiusura di questo magazzino, perchè il committente ha deciso di trasferire tutto il processo produttivo nel cantiere di Belfiore (Vr).

E’ quindi da più di un anno che come Adl Cobas, sindacato largamente più rappresentativo, chiediamo al fornitore, la cooperativa Mg Service appartenente al consorzio Systema, di affrontare per tempo la questione e trovare una soluzione che garantisca un futuro dignitoso per tutti i 100 lavoratori impiegati a Montegalda. Infatti, già a dicembre e a gennaio ci sono stati scioperi e nella manifestazione del 30 gennaio a Vicenza uno dei punti principali di rivendicazione era la piena ricollocazione di tutti i lavoratori. Tuttavia, mentre nel cantiere di Belfiore venivano continuamente fatte nuove assunzioni utilizzando il Jobs Act, da parte della cooperativa Mg Service giungevano solo vaghe risposte e nessun impegno concreto. Finalmente a inizio maggio (a meno di un mese dalla chiusura) si è aperto un tavolo in Prefettura e, dopo una serie di incontri, si è arrivati a un accordo che prevede - di fronte alla disponibilità della controparte di garantire per il momento una settantina di posti di lavoro - la determinazione del criterio di anzianità di cantiere come unico parametro per formare la graduatoria dei ricollocamenti in altri cantieri gestiti dalla cooperativa Mg Service o dal Consorzio Systema.
Per gli esclusi dal posto di lavoro, si apre la procedura del Fis (Fondo di integrazione salariale) per 6 mesi e se al termine di questo periodo non fosse stata possibile una ricollocazione, allora si riconoscerebbe un indennizzo economico. A una settimana dalla chiusura del magazzino sembrava quindi trovata una possibile soluzione, ma qualche giorno fa - attraverso un tavolo separato - Cgil, il consorzio Systema, il committente MaxiDì e la Provincia hanno siglato un’ipotesi di accordo che stravolge all’ultimo e radicalmente i criteri per la formazione della graduatoria. Infatti, viene inserito oltre all’anzianità di cantiere un altro parametro che dà totale discrezionalità alla cooperativa di modificare a suo piacimento la graduatoria: la “coerenza” tra le esigenze tecniche dell’azienda e le capacità professionali del lavoratore. In questo modo non c’è più un criterio oggettivo a tutela dei lavoratori e resta alla cooperativa la facoltà di decidere chi lasciare a casa o meno.
Ieri mattina al magazzino di Montegalda, durante un’assemblea con la presenza di tutti i lavoratori e delle parti, abbiamo chiesto il ritiro di questo criterio discrezionale; di fronte all’ennesima assenza di risposta, i lavoratori sono usciti, iniziando in maniera determinata la mobilitazione davanti ai cancelli e interrompendo i lavori.
Dopo due ore di protesta, la controparte - nella persona di Simone Romagna - si è impegnata con una carta firmata a convocare per lunedì mattina un incontro, col fine di rivedere il punto incriminato dell’ipotesi di accordo, ristabilendo l’anzianità di cantiere come criterio per la determinazione della graduatoria.

Da ADL