Convocato un incontro internazionale per chiedere giustizia nel caso di Berta Caceres

Mercoledì 9 Marzo 2016

Il mese prossimo si terrà un incontro internazionale di difensori dei diritti umani, per chiedere sia fatta chiarezza sull'assassinio della leader indigena Lenca Berta Caceres Isabel Zuniga, assassinio perpetrato in casa sua il 3 marzo.

Bertha Cáceres era la coordinatrice del Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras (COPINH), ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti degli indigeni e dei beni comuni, per questo ha denunciato più volte minacce di morte, persecuzioni e molestie.

Il suo assassinio è un fatto che ha commosso la comunità internazionale, essendo lei riconosciuta a livello mondiale. L'anno scorso è stata insignita del Premio Goldman per l’Ambiente (2015 Goldman Prize Recipient South and Central America) e in quell’occasione si era così espressa rivolgendo un appello all'umanità: "... Svegliamoci, svegliamoci umanità! Non c’è più tempo. Le nostre coscienze saranno scosse dal fatto di stare solamente a contemplare l'autodistruzione, basata sulla depredazione capitalistica, razzista e patriarcale."

Laura, la più giovane delle sorelle Zuniga Caceres, ha fatto un invito: che le dimostrazioni di solidarietà per la sua mamma e compagna, si realizzino in svariate forme di mobilitazioni e manifestazioni, in qualsiasi parte del mondo, in particolare nell’ambito di una mobilitazione indigena dei prossimi giorni e dell'incontro internazionale di metà aprile.

Leticia Flores, rappresentante di HEKS-EPER, Aiuto delle Chiese Protestanti Svizzere in Honduras, ritiene che questo incontro internazionale avrà molta eco, perché le organizzazioni dall’Europa stanno chiedendo in che modo supportare il chiarimento del crimine  contro questa leader attraverso un'indagine libera e giusta, oltre ad esprimere solidarietà per la famiglia di Berta Caceres Flores, per il COPINH e per coloro che affrontano le multinazionali estrattive.

Il suo assassinio è un fatto che sconvolge gli animi, ma destabilizza anche i membri del COPINH, perché li vogliono implicare nel reato, per cui non solo devono difendere i beni comuni, ma pure se stessi.

L'Associazione per la Cooperazione Internazionale (Spazio ACI), composta da 27 ONG internazionali che appoggiano processi di democratizzazione nel paese, basati sul rafforzamento delle organizzazioni della società civile honduregna, si è pronunciata pubblicamente, così come altre organizzazioni hanno emesso centinaia di comunicati dall'Europa, ha dichiarato Flores.

Dal canto suo, Reyna Rivera, difensora dei diritti umani ed ex-Pubblico Ministero, ha detto che per indagare su un caso dai chiari segni di delitto politico, dovrebbe essere istituito un organismo indipendente, che applicando le tecniche forensi dei diritti umani, possa affiancare il governo dell'Honduras nel processo investigativo. In tal senso si sta sostenendo la richiesta fatta dalla famiglia (Caceres- Flores e Zuniga-Caceres), di avere in questo processo professionisti di loro fiducia.

Olivia, Berta e Laura chiedono che la comunità internazionale ponga attenzione alle indagini. Considerano che l'incontro internazionale avrà pertanto un risultato molto positivo sul fatto che il crimine non resti impunito.

Rivera ha ricordato che l’Honduras ha esperienza in questi convegni, come fu ad esempio l'incontro internazionale del 2011 nel Bajo Aguán, da cui emerse una piattaforma a rilevante impatto nell’esigere che fosse ritirato l’aiuto di una banca tedesca all’impresario Miguel Facussé, considerate le violazioni dei diritti umani e dei principi delle Nazioni Unite.

Vi è quindi un precedente nel realizzare azioni coordinate a livello internazionale ed esigere il rispetto dei diritti umani, dobbiamo pertanto approfittare di questo spazio annunciato dalla famiglia di Berta Caceres Flores, affinché il caso venga investigato e le politiche nocive che minacciano i beni comuni vengono smontate.

Reyna Rivera ha aggiunto che la comunità internazionale si è espressa su questo tema, come il senatore democratico americano Patrick Leahy, che presiede la commissione acquisizioni degli Stati Uniti, che decide a quale Paese viene trasferito il denaro; egli ha dichiarato che è un Tribunale Internazionale a dover esercitare il giudizio in materia.

Si sono anche pronunciati presidenti dei governi, di organizzazioni altamente riconosciute per la difesa dell'ambiente, il Parlamento Europeo, attori del cinema, cantanti, scrittori, reti europee e statunitensi che si occupano di questioni importanti di fronte all'Unione Europea, al governo del presidente Barack Obama, alle Nazioni Unite.

Anche i membri dell'organizzazione che assegna il premio Goldman e altri, fornitori di credenziali di questo riconoscimento, si sono pronunciati da diversi paesi del mondo.

Riguardo a Gustavo Castro, l'ambientalista messicano ferito nell'attacco che ha ucciso Caceres Flores, il quale ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Migrazione che domenica scorsa gli ha impedito il rimpatrio, Rivera ha affermato che si deve tener conto che allo Stato non spetta alcuna competenzanel trattenere un testimone. In questo caso la famiglia deve presentare un ricorso di habeas corpus, perché è una vittima che ha visto gli assassini e lo han fatto diventare carnefice, esponendolo a maggiore vulnerabilità. Castro era in casa di Berta a La Esperanza, Intibucá, proveniente dall'Organizzazione Altri Mondi, partecipante ad un forum ambientalista che si stava realizzando la scorsa settimana in Honduras.

In una conferenza stampa tenutasi questa mattina, le figlie di Berta Caceres, Olivia, Berta e Laura, hanno chiesto che la comunità internazionale ponga attenzione alle indagini e che sia propiziata una commissione composta da esperti stranieri e persone di loro fiducia.

"Chiediamo nell’ambito del compimento delle misure di protezione, la firma immediata di un accordo di assistenza tecnica tra lo Stato dell’Honduras e la Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH)" hanno detto, e l’appoggio del CIDH nelle indagini, perché considerano che le autorità vogliano coprire i colpevoli del crimine.

 

Traduzione di Adelina Bottero