Presentazione del libro “Uomini e non uomini” di G. Jelisic al Sovietniko

Riuscita serata di informazione e solidarietà del Forum Belgrado Italia il 9 febbraiopresso il locale “Sovietniko”; oltre trenta presenti alla serata che dopo la presentazione del libro “ Uomini e non uomini” di G. Jelisic, ha poi partecipato ad una cena serbo bosniaca, preparata dalle cuoche volontarie Jovanka e Vida, per raccogliere fondi per Jelisic.

Ringraziando i partecipanti e le cuoche, non dimentichiamoci degli amici Giovanna e Sasha del Sovietniko, sempre sensibili e disponibili per iniziative solidali e informative.

Torino 

  

Goran Jelisic    -     UOMINI E NON UOMINI –   Zambon editore

La guerra in Bosnia Erzegovina nella testimonianza

di un ufficiale jugoslavo

Prefazione di Aldo Bernardini, docente di Diritto Internazionale, Università di Teramo

Postfazione dell’Avv. Ugo Giannangeli

 

                      

Eroismi, viltà, atrocità, doppi giochi e connivenze della NATO in Bosnia Erzegovina nel racconto di un tenente dell’esercito jugoslavo.

La parzialità e la colpevole incompetenza dei giudici del preteso tribunale internazionale dell’Aja, finanziato dagli USA, dai Paesi Arabi, dalla Fondazione Soros e sostenuto dai Paesi occidentali e dalla NATO, che ne hanno stabilito le regole di funzionamento e le competenze (il tribunale non è autorizzato a giudicare cittadini degli Stati Uniti).

L‘autore, nato in Bosnia, è una giovane recluta dell‘esercito jugoslavo, nel 1991 partecipa in prima persona alla resistenza contro gli eccidi effettuati dagli eredi degli ustascia in Slavonia ed a quelli di Al Qaida in Bosnia e assiste al disfacimento dell‘esercito federale. Viene arruolato nella polizia della sua città e in seguito nell‘esercito della Repubblika Srpska. Si distingue per le capacità organizzative e per la sua profonda umanità. Più volte rifiuta di eseguire le rappresaglie ordinate da alcuni comandanti serbi che hanno deciso di rispondere agli eccidî della controparte con analoga e indiscriminata brutalità.

Ignorando in modo scandaloso i numerosi testimoni croati e musulmani che depongono a suo favore, il tribunale dell‘Aja lo condanna a 40 anni di detenzione. Si trova attualmente detenuto in Italia.         

       

Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali – Italia

Il Forum Belgrado Italia nel segnalare questo importantissimo documento storico, qual è questo volume/testimonianza di un semplice uomo, soldato e patriota jugoslavo, che con massima dignità e coraggio, pagando il tributo della propria vita agli interessi degli aggressori della NATO e occidentali, non ha ceduto a ricatti, lusinghe, pressioni ed ha mantenuto una condotta umana, politica e morale rarissime nei nostri tempi farciti di dichiarazioni vuote, analisi teoriche, proclami eterei, in gran parte “internettisti”. Un giovane uomo travolto da avvenimenti e strategie pianificate in centri di potere geopolitici e militari, un uomo investito da avvenimenti colmi di orrori, crimini, tragedie, violenze, odi, tradimenti, crudeltà, fanatismi; eppure un giovane uomo che, come documentato agli atti non ha mai perso la “bussola” dell’umanità, della ricerca di atti giusti in situazioni brutali o disumane. Un documento dove alla fine non prevale il rancore o l’odio  per le aberrazioni e infamità personali subite, ma semplicemente una legittima rabbia e avversione morale verso le falsità,  l’immoralità e le ingiustizie, non solo contro di lui ma contro un intero popolo, quello serbo.  Un documento, questo libro, scritto non da un fazioso assertore di qualcosa contro qualcos’altro di ideologico, o peggio di una etnia contro un'altra, di una fede contro un'altra, semplicemente le vicissitudini di un giovane uomo, come milioni di altri trascinato in quel gorgo di brutalità, crudeltà e insulsità per i popoli coinvolti,  che è stata la guerra in Bosnia (ma esiste una guerra senza tutto questo?...), perché la crudeltà di una dinamica di guerra innescata è che in guerra non c’è una “terza parte”, tranne che per privilegiati o fortunati. Di un uomo, che in quella drammatica e tragica realtà ha semplicemente cercato di comportarsi da soldato, ma soprattutto di restare un essere umano comunque e nonostante tutto, cercando sempre di trovare soluzioni di pietà  e rispetto umani, e cercando di non perdere sentimenti e valori di solidarietà e giustizia umani, contro fanatismi e orrori intorno. E anche questo è agli atti, non sono frasi fatte. E c’è riuscito non solo dentro le vicende di guerra di allora, ma ancora oggi seppur da 16 anni imprigionato e indicato come un criminale e genocida; e il titolo scelto è la sintesi di tutto l’essere di Goran Jelisic, alla fine di tutto resta solo un dato finale ed è quello morale: non le categorie di “buoni o cattivi”, “colpevoli o innocenti”, ma la differenza tra “ dignità e indegnità”, “ UOMINI o NON UOMINI”!   Goran Jelisic  si è comportato da soldato, da patriota ma soprattutto da uomo.

Per tutto questo, come Forum Belgrado Italia e Centro iniziative Verità e Giustizia, abbiamo deciso di “adottare” moralmente Jelisic, mettendoci a disposizione per sue necessità o bisogni nella sua detenzione qui in Italia, e decidendo di devolvere alla sua persona i proventi della vendita di questo volume ed eventuali donazioni per la sua persona.

 

Enrico Vigna Coordinatore per Forum Belgrado Italia e CIVG