L'approccio cinese in Siria

14 ottobre 2015

 

 

E' chiaro che le grandi potenze mondiali seguono da vicino le attività delle forze aeree russe in Siria. Una di queste grandi potenze è la Cina. Seguendo le azioni diplomatiche cinesi e le informazioni dei media sul tema potremmo concludere che la Cina ha osservato che la coalizione anti-ISIS  guidata dagli Usa non aveva raggiunto alcun risultato sostanziale, e che la maggior parte delle forze anti-Assad  si erano  già unite all’ISIS e ad al Nusra. Di conseguenza, la Cina fornisce un sostegno diplomatico e analizza con attenzione le azioni militari russe nella regione. Gli esperti e i media cinesi sono giunti a conclusioni cruciali.

 

La prima è che le forze aeree russe nella base aerea di Hmeymim comprendono sia i vecchi che i nuovi modelli di velivoli ed elicotteri. Il loro numero e le capacità reali non sono sufficienti per le future operazioni contro i terroristi in Iraq. La seconda è che le migliori armi e attrezzature militari sovietiche potrebbero essere molto efficaci nei conflitti militari contemporanei. Inoltre, il sistema di navigazione satellitare spaziale russo GLONASS ha dimostrato la sua efficacia nel dirigere aerei da guerra sugli obiettivi.                                 La terza è che la Russia mantiene il vantaggio in alcuni tipi di trasporto aereo. Ad esempio, l'aereo caccia multiruolo Sukhoi SU-30 mq è una versione specializzata del caccia Su-30MKI e della variante MKM, prodotto dalla Irkut Corporation per l’esercito russo. In effetti, i caccia Su-30M garantiscono la supremazia aerea della Russia in Siria. La quarta è che ISIS, al Nusra e altri gruppi terroristici hanno ottenuto un numero elevato sistemi di difesa antiaerea portatili Sovietici, statunitensi, cinesi. Questo rappresenta una minaccia per gli aerei militari russi se ignorano le regole di sicurezza. La quinta è che la Russia starebbe inviando circa 36 caccia Yakovlev Yak-130  nel prossimo futuro. Fornirà  ulteriore addestramento agli aviatori russi e consentirà di migliorare le tattiche di utilizzo degli aerei da guerra contro bersagli a terra.

Pechino sta considerando la possibilità di partecipare alla coalizione guidata dalla Russia contro l’ISIS. La Cina può inviare un gruppo di armamenti tra cui la portaerei Liaoning, due cacciatorpediniere "Tipo 052D", circa quattro navi di scorta "Tipo 054", due sottomarini "tipo 39" e alcune navi di servizio. Inoltre, la Cina ha tutte le possibilità di fare un accordo con il Libano per utilizzare il suo spazio aereo o ottenere l'accesso a basi aeree iraniane.

 

portaerei Liaoning

 

Il problema della Liaoning è che ha imbarcato solo uno squadrone di Shenyang J-15 e due squadroni di elicotteri da trasporto Z-18. Ciò non è sufficiente per la condizione di piena operatività. La Liaoning ha bisogno di uno squadrone di caccia in più, di uno squadrone aereo a lungo raggio di rilevamento radar e di un'unità di elicotteri per la ricerca e soccorso dei piloti.

In ogni caso, l’offensiva di terra delle forze siriane sostenute da forze aeree russe e istruttori militari iraniani spingerà i miliziani ISIS in direzione dell'Iraq. Questo rappresenta una vera e propria minaccia per le operazioni di prelievo di petrolio in Iraq che coinvolgono attivamente le imprese cinesi.

Così, la Cina si prepara attivamente per partecipare all'operazione anti-ISIS russa, almeno nei territori dell'Iraq. La volontà e la decisione dipendono dai successi delle operazioni di terra  in Siria, e dalla decisione dell'Iraq di richiedere assistenza militare cinese o di non farlo.

 


 

La Cina sviluppa relazioni con l'Iran, la Siria, la Russia

20/10/2015

 

 

Analisti e Intelligence hanno stabilito che "la Cina si prepara attivamente per il partecipare all'operazione anti-ISIS russa". Questa ipotesi si basava su una grossa mole di documentazioni. Vediamo un po’ come la coalizione anti-ISIS di Russia, Iran, Cina, Siria stia crescendo.

Il 15 settembre, il capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif è arrivato a Pechino per colloqui con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. L’obiettivo principale della riunione era l'affare controverso delle limitazioni al programma nucleare di Teheran. Dopo l'incontro, Wang ha rilevato come l’energia sia stata un '"area tradizionale" di cooperazione tra Pechino e Teheran, e che la loro relazione  "avrà nuove prospettive e si è arricchita dopo l'accordo nucleare globale con l’ Iran ". Secondo i media cinesi, i funzionari hanno anche discusso la cooperazione in progetti infrastrutturali e negli sforzi di sicurezza in Medio Oriente.

Sia la Cina che l'Iran (come la Russia) sostengono sistematicamente siriani e yemeniti. Le crisi possono essere risolte solo attraverso la soluzione diplomatica, ma l'attività degli Stati Uniti complica questo processo. I funzionari hanno sottolineato l'importanza del partenariato economico tra l'Iran e la Cina. Inoltre, Mohammad Javad Zarif ha dichiarato che Teheran si aspetterà una visita ufficiale di ritorno nei prossimi mesi.

Il 12 ottobre, il consigliere politico del presidente siriano Bouthaina Shaaban è arrivato a Pechino. Ha incontrato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Secondo i media siriani, Shaaban ha riferito a Wang sulla crisi in Siria e sugli ultimi sviluppi politici e militari, in particolare in termini di cooperazione russo-siriana nella lotta al terrorismo. Il 13 ottobre, Bouthaina Shaaban ha tenuto una conferenza stampa. In essa ha dichiarato che i media occidentali falsificano le informazioni sulla situazione in Siria e ha espresso gratitudine per il sostegno diplomatico cinese alle Nazioni Unite. Inoltre ha dichiarato che le Forze di Difesa Aerea russe (VKO) hanno mostrato un'elevata efficacia in Siria, il che ha permesso alle forze governative di avviare azioni offensive.

L'obiettivo principale della visita di Shaaban è stato quello di ristabilire la cooperazione economica e militare tra i due paesi. La Siria ha cercato di acquistare materiale militare cinese: VN-1, PF-98 e altri. Un fatto importante è stato che la Cina ha deciso di fornire una assistenza umanitaria alla Siria (35 milioni di yuan) dopo la visita.

Il 7 ottobre, Sum Jianguo, vice capo di stato maggiore cinese dell'Esercito popolare di liberazione, è arrivato a Mosca per colloqui con i suoi omologhi russi sul tema del contrastare l’ISIS in Siria. Jianguo ha notato che gli attacchi aerei russi in Siria hanno ucciso 82 militanti del "Turkestan orientale", organizzazione terrorista bandita in Cina. Il 14 ottobre, Sum Jianguo ha visitato Teheran per discutere la possibilità di utilizzare navi da guerra cinesi nelle acque iraniane per scardinare le posizioni ISIS in Siria e in Iraq con missili balistici. Essi si muoveranno attraverso lo spazio aereo dell’Iran.

Questa è solo una piccola parte dei dati trattati. Tuttavia, l'evento è sufficiente per concludere che la Siria, l'Iran e la Cina stanno preparandosi a sforzi comuni contro l’ISIS. La possibile causa di questo è dovuta agli sforzi russi in Siria. Inoltre, sembra che i diplomatici cinesi e iraniani credano che un uso congiunto della forza contro l’ISIS non possa essere contrastato dal blocco guidato dagli Usa, né con mezzi diplomatici, né economici, né militari. Inoltre, i paesi del Medio Oriente hanno cercato di espandere la loro cooperazione militare ed economica con la Cina.

 

Da Southfront - Traduzione di Sonia S. per civg.it