Mali: Movimento Popolare 22 Marzo 2012. Le concertazioni nazionali

CONFERENZA STAMPA DEL 22 NOVEMBRE 2012

 

In seguito agli eventi occorsi il 22 marzo 2012, che hanno posto fine a 20 anni di cattiva politica e di democrazia di facciata, il MP 22 (Movimento Popolare del 22 marzo) ha salutato il positivo risveglio nazionale delle forze sane e patriottiche dell’esercito maliano.

Il MP 22 si impegna insieme a tutte le forze vitali patriottiche nella lotta per la rivitalizzazione della democrazia e la restaurazione dello stato.

Di fronte alle sanzioni della CEDEAO (Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale), imposte dai tutori del vecchio regime, il CNRDRE (Comitato Nazionale per il Ripristino della Democrazia e la Restaurazione dello Stato), per scongiurare la miseria del popolo maliano, ha firmato la solenne dichiarazione del 1 aprile 2012 e l’accordo quadro del 6 aprile 2012.

 

Nell’ambito dell’applicazione dell’accordo quadro, con la sentenza N. 2012-001/CC/Vacanza, del 10/04/2012, la Corte Costituzionale prendeva atto della vacanza della Presidenza della Repubblica, in seguito alle dimissioni di ATT (Amadou Toumani Touré), dando così luogo ad un periodo di interim, esercitato dal Presidente Dioncounda Traoré, presidente dell’Assemblea Nazionale.

Suo compito era l’organizzazione dell’elezione presidenziale entro un termine costituzionale di almeno 21 giorni, e di 40 giorni a partire dalla constatazione della vacanza, quindi al più tardi il 22/5/2012.

 

Nel contesto della situazione eccezionale verificatasi in Mali, l’accordo quadro prevedeva che si provvedesse ad una transizione immediata, predisponendo una convenzione nazionale di forze attive.

 

In tale quadro noi abbiamo partecipato all’incontro delle forze attive del Mali (militari, politici e società civile) a Ouagadougou, il 14 e 15 aprile 2012, incontro durante il quale abbiamo accettato il principio della nomina di un primo ministro e della formazione di un governo per l’organizzazione degli aiuti umanitari, il rafforzamento della capacità operativa dell’esercito maliano e la preparazione di elezioni credibili, trasparenti e accettate da tutti.

 

In base a quanto emerso nell’incontro di Ouagadougou, doveva essere creata in Mali una concertazione delle forze attive maliane, per definire gli organi preposti alla transizione verso il cambiamento, aspirazione della gran maggioranza della popolazione maliana.

 

Sotto la pressione congiunta del FDR (Fronte per la Democrazia e la Repubblica)

e della CEDEAO, il vertice della CEDEAO tenuto ad Abidjan il 26 aprile 2012 ha imposto Dioncounda Traoré come presidente della fase di transizione, per la durata di un anno, in violazione dei documenti della CEDEAO e della Costituzione maliana.

 

Sempre in seguito alle pressioni del FDR e della CEDEAO, il Primo Ministro e il Presidente ad interim hanno rifiutato di organizzare la concertazione nazionale.

 

L’estesa mobilitazione del popolo maliano a sostegno della Convenzione Nazionale del 21 e 22 maggio 2012, organizzata dalla COPAM (Coalizione delle Organizzazioni Patriottiche del Mali), ha confermato la necessità e l’utilità della concertazione nazionale delle forze attive della società. Nonostante il fatto che tale mobilitazione popolare sia stata ignorata, il Movimento MP 22 ha continuato a mobilitare le forze attive in vista di una vera concertazione nazionale, per proporre delle soluzioni per uscire dalla crisi. Il rifiuto della concertazione ci ha portati all’attuale paralisi istituzionale e ad un ritardo di 8 mesi relativamente a una possibile risoluzione della crisi.

 

Grazie alla mobilitazione delle forze del cambiamento, e di fronte all’evidenza della paralisi istituzionale, le autorità avevano infine accettato di organizzare la concertazione nazionale per il 26, 27 e 28 novembre 2012.

 

Secondo il MP 22, la concertazione nazionale doveva consentire di elaborare proposte concertate ed efficaci per uscire dalla crisi verso un cambiamento, nell’interesse del popolo maliano, nel rispetto sia della legalità, sia dell’assoluta necessità di conciliare le esigenze di mantenimento dell’unità nazionale e dell’integrità territoriale con le esigenze democratiche.

 

Noi rifiutiamo una concertazione i cui esiti sono già preventivamente conosciuti, che porterebbe più danni che vantaggi al Mali e al popolo maliano (documento degli organi di transizione, ottobre 2012):

 

-       l’equivoco relativamente all’interim e al periodo di transizione (la Costituzione del 25 febbraio 1992 non contempla la possibilità della transizione);

 

-       la presenza nell’ordinamento giuridico di una pluralità di testi e atti giuridici non conformi alla Costituzione;

 

-       la difficile convivenza tra le istituzioni tradizionali riconosciute dalla Costituzione e i nuovi organi che derivano la propria legittimità da un’Assemblea Nazionale il cui mandato costituzionale è scaduto.

 

-       La sovrapposizione tra organi consultivi le cui competenze sono simili (HCC, CESC e CNT).

 

Noi vogliamo una concertazione nazionale sovrana che possa trovare soluzioni efficaci per uscire dalla crisi.

 

Perciò proponiamo la costituzione di un organismo politico-legislativo, il Consiglio Nazionale di Transizione per il Cambiamento, che possa guidare la transizione verso la liberazione totale del territorio nazionale, e l’organizzazione di elezioni generali trasparenti e credibili, accettate da tutti.

 

Assumiamo come nostre le proposte dell’esperto che ha redatto il documento degli organi di transizione per conto della commissione organizzativa della concertazione nazionale delle forze attive del Mali (ottobre 2012).

 

Il Consiglio Nazionale di Transizione per il Cambiamento sarà la suprema istanza della fase di transizione e sarà garante del regolare funzionamento delle istituzioni durante il periodo transitorio.

 

Esso designerà al suo interno un presidente che svolgerà le funzioni di Capo di Stato.

 

Il Presidente del Consiglio Nazionale di Transizione per il Cambiamento presterà giuramento davanti alla nazione, in solenne udienza presso la Corte Suprema, alla presenza delle forze attive della nazione.

Lo schema istituzionale del CNTC si distingue per la sua semplicità e si basa sul fatto che il paese necessita di uno stato forte per far fronte alle esigenze più urgenti: la liberazione del nord del paese e l’organizzazione delle elezioni.

 

Si sottolineano alcuni aspetti positivi:

 

-       l’adozione consensuale di un nuovo fondamentale documento relativo all’organizzazione e al funzionamento dei poteri durante il periodo di transizione;

 

-       una migliore articolazione degli organi preposti alla transizione;

 

-       il superamento della confusione derivante dal bicefalismo a livello dell’esecutivo;

 

-       la creazione di organi di transizione consensuali;

 

-       l’istituzione di un sistema che consenta di condurre una discussione di fondo sullo stato della nazione e sulla riconciliazione nazionale;

 

-       il rafforzamento del dialogo tra i vari soggetti politici;

 

-       l’organizzazione di elezioni libere e trasparenti, nel rispetto del principio d’imparzialità;

 

-       il passaggio da un regime eccezionale ad un regime democratico.

 

 

Di fronte all’attuale paralisi del Mali a tutti i livelli, una concertazione nazionale è estremamente necessaria per proporre delle soluzioni maliane alla crisi maliana.

 

Perciò invitiamo il popolo maliano e tutte le forze patriottiche per il cambiamento a mobilitarsi in massa per pretendere una concertazione nazionale sovrana per il Mali.

 

Bamako, 22 novembre 2012        Il Coordinamento del MP22 del Mali    ( da MP22 )

 

 

LETTERA APERTA DEL MOVIMENTO MP 22 AL POPOLO DEL MALI:

NO A UNA FINZIONE DI CONCERTAZIONE NAZIONALE. ESSA DEVE ESSERE SOVRANA!                                                       Bamako – 2 ottobre 2012

 

Il Movimento Popolare del 22 marzo (MP 22) costituisce l’esito delle lotte popolari condotte per anni da diverse forze sociali, che si sono infine riunite al suo interno in seguito del colpo di stato occorso in Mali il 22 marzo 2012.

Esso intende essere la sintesi delle fondamentali aspirazioni delle donne e degli uomini maliani, delusi e traditi da due decenni di una democrazia fittizia, fatta di ingiustizie di ogni tipo, di corruzione generalizzata e di malgoverno.

E’ in questo particolare contesto che esso aveva accolto con favore il prevedibile cambiamento verificatosi nello scorso marzo.

 

Per garantire e condurre a fondo il processo di cambiamento, il MP 22 aveva sostenuto l’ipotesi di una Convenzione Nazionale Sovrana che consentisse che il popolo maliano stesso potesse determinare il proprio futuro in totale indipendenza, senza ingerenze straniere.

 

La Convenzione sovrana popolare, oltre ad avere carattere di sovranità, avrebbe dovuto analizzare le radici della guerra nel nord del paese, così come il crollo dello stato e le crisi politiche e istituzionali che hanno fatto deragliare il processo democratico.

Da tale analisi rigorosa dovrebbe emergere la necessità della lotta contro l’aggressione straniera e i suoi strumenti (CEDEAO, UEMOA – Unione Economica e monetaria dell’Africa ovest) e l’esigenza di un nuovo stato, risanato e ristrutturato, di nuove istituzioni repubblicane che siano davvero al servizio delle popolazioni e di normative e procedure veramente democratiche.

A tale scopo, la Convenzione doveva definire il percorso strategico del periodo transitorio, evidenziando gli obbiettivi da realizzare urgentemente (risanamento e ristrutturazione dello stato, delle sue articolazioni e delle istituzioni della repubblica; revisione dei testi fondamentali: Costituzione, Statuto dei partiti, Legge elettorale, risoluzione della crisi del nord del paese). Doveva inoltre designare gli organi transitori necessari a condurre a termine questo percorso entro i termini da essa definiti, e individuare le donne e gli uomini affidabili, onesti e patriottici, in grado di conseguire gli obbiettivi prefissati, in termini di rigore e trasparenza, sotto il controllo popolare.

 

Ma la richiesta a sottomettersi alla volontà popolare è stata respinta dalla CEDEAO e dai suoi sponsor esteri, che hanno cercato di imporre al popolo maliano istituzioni e uomini che erano i responsabili dell’attuale catastrofe.

Invece di dar luogo alla Convenzione, gli intrighi politici hanno portato alla formazione di un governo cosiddetto di unione nazionale, poco rappresentativo e soprattutto diretto da uomini del passato, fino in fondo complici della disastrosa gestione di Amadou Toumani Touré.

 

Attualmente, per avallare il colpo di stato istituzionale e politico perpetrato sulle spalle del popolo, questo governo ritorna sull’idea di convenzione nazionale, svuotata però della sua sostanza. Così, la menzione della necessità di modificare il vecchio regime mantenuto in piedi scompare, nelle ambiguità dei nuovi termini di riferimento. L’ambito di discussione è stato limitato alla definizione del percorso strategico e dei rapporti tra gli organi transitori già predisposti dalla presidenza ad interim. Le vere questioni vengono eluse. Non si parla proprio di tornare a discutere sugli organi e sulla scelta dei dirigenti. Anche la lista dei partecipanti è stata rivista in modo da isolare o escludere le forze del cambiamento.

 

In queste condizioni, il MP22 ritiene che non serva a nulla partecipare a una parodia di convenzione, i cui esiti si conoscono già in anticipo: preferisce restare fuori dagli intrallazzi politici che violano ancora una volta la sovranità popolare e danno credito a donne e uomini che hanno poco a cuore il futuro del paese e soprattutto sono al soldo degli stranieri.

 

Il MP 22 decide di dedicare ormai le proprie energie alla creazione di un vero movimento popolare, in grado di permettere alle forze sane del paese di unificarsi attraverso un processo di assise nazionali popolari, realmente sovrane, capaci di esprimere una vera piattaforma politica che dia voce alle aspirazioni profonde delle popolazioni, e di elaborare una nuova Carta di buon governo basata sui valori etici che hanno permeato la storia del nostro paese.

 

Al di fuori di queste linee di orientamento, il MP 22 non intende entrare in alcun tipo di competizione per ricoprire posti di responsabilità: preferisce mantenere la propria dignità e rimanere fedele agli ideali di cambiamento che sono il fondamento della sua esistenza.

 

Bamako, 25 settembre 2012-12-13

                     

 

Per il Comitato di Coordinamento, la Presidente Rokia SANOGO    -     ( da Inter Mali)

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Questione dell’assistenza della CEDEAO: il Capitano Amadou Haya Sanogo attacca i detrattori dei militari maliani                                                                                                   

 

                     Capitano Amadou Haya Sanogo

 

Ribadendo in prima istanza la vocazione repubblicana delle forze armate e di sicurezza, il Capitano Sanogo taglia corto con gli equivoci e i malintesi sorti in base alle voci circolate circa un ipotetico disaccordo tra la base militare di Katy e il Presidente della Repubblica ad interim, Dioncounda Traoré.

 

Un disaccordo che sarebbe nato in seguito alla richiesta di assistenza rivolta alla CEDEAO per riconquistare il nord del paese, sotto occupazione dei separatisti islamico-narcoterroristi.

 

Di che cosa si tratta?

 

Il primo settembre il Presidente della Repubblica ad interim Dioncounda Traoré ha inviato ad Abidjan in incognito il segretario generale della Presidenza, con il compito di sottoporre ad Alassane Dramane Outtara (Presidente Costa d’Avorio) la richiesta di invio di truppe in Mali, ai fini della riconquista delle regioni del nord del paese, occupate dai rinnegati e dai terroristi jihadisti.

La Presidenza della Repubblica ad interim ha commesso un errore in termini di comunicazione, all’indomani della riconquista di Douentza da parte degli elementi del MUJAO (Movimento per l’unicità e il jihad dell’Africa occidentale).

In sostanza, i maliani sono rimasti sorpresi di apprendere la notizia dai mezzi di comunicazione stranieri. Il gap di comunicazione ha aperto la strada alla confusione, e alle voci su ipotetici disaccordi interni.

 

E’ in questo contesto incandescente che il Capitano Amadou Haya Sanogo, considerato quasi come l’ispiratore della diffidenza nei confronti delle autorità transitorie, è uscito allo scoperto per fornire una secca e vigorosa smentita nei confronti degli oppositori alla richiesta di assistenza alla CEDEAO.

In termini espliciti e schietti, ha ricostruito il ruolo chiave giocato dall’ex-CNRDRE nel processo di ritorno all’ordine costituzionale, con la firma dell’Accordo-quadro e la creazione e la progressiva entrata in funzione delle istituzioni della transizione.

 

Così, in un intervento televisivo l’altro ieri sera, il Capitano Sanogo ha ribadito ancora una volta la cordialità delle relazioni a livello di triumvirato. Le consultazioni tra la base militare di Katy, la Presidenza della Repubblica e il primo ministro sono regolari e costruttive. Ha confermato in termini chiari e forti la subordinazione delle nostre forze armate e di sicurezza al presidente ad interim Dioncounda Traoré.

Pertanto, nelle parole del Capitano Sanogo, le forze armate e di sicurezza sono profondamente solidali con la richiesta di assistenza rivolta alla CEDEAO dal Presidente della Repubblica ad interim, poiché tale richiesta rappresenta la posizione dell’esercito maliano espressa qui a Bamako durante la riunione dei capi di stato-maggiore della CEDEAO.

 

Anche l’uomo forte di Katy ha ridimensionato ipotetiche lamentele o incomprensioni all’interno dell’esercito maliano. Parallelamente, il Capitano ha riaffermato che, contrariamente alle notizie false e destabilizzanti diffuse sul conto delle forze armate e di sicurezza, i soldati maliani sono impegnati ad onorare la propria alta missione di difesa dell’integrità del territorio, delle persone e dei loro beni.

 

A nome delle forze armate e di sicurezza, il Capitano ha ben utilizzato il suo intervento televisivo per dare sostegno morale alle nostre sorelle e fratelli del nord sotto occupazione, con quanto essa comporta in termini di estorsioni, violenze e sopraffazioni, sotto il falso pretesto di un islam oscurantista.

Fedeli al proprio giuramento, le forze armate e di sicurezza intraprenderanno la guerra per la riconquista del nord, con il sostegno logistico e aereo della comunità internazionale.

 

Infine il Capitano Amadou Haya Sanogo ha invitato entrambe le parti alla serenità, alla calma, e alla sacra unione intorno alla nazione, che purtroppo si trova di fatto divisa.

 

                                                                                 12 settembre 2012  - da Malijet

 

Dichiarazione del Movimento Popolare del 22 marzo 2012

 

Noi, partiti e movimenti politici, associazioni ed organizzazioni della società civile, riuniti in questo giorno 23 marzo 2012 su invito del partito SADI (Solidarietà Africana per la Democrazia e l’Indipendenza)  presso la sua sede, prendiamo atto del colpo di stato del 22 marzo 2012 del Comitato Nazionale di Ripristino della Democrazia e di Restaurazione dello Stato (CNRDRE).

 

A differenza di tutte le voci pseudo-democratiche che gridano al colpo di stato, definito “inutile” e “in ritardo” e di conseguenza invitano a ristabilire l’ordine costituzionale e a svolgere le elezioni al più presto, noi proclamiamo:

 

-       Il colpo di stato del 22 marzo 2012 è un coraggioso sussulto politico e militare;

-       E’un sussulto salutare delle forze sane e patriottiche dell’esercito maliano;

-       Ribadiamo che questo colpo di stato è un salutare sussulto volto a liberare il Mali e la sua democrazia dalla cancrena dei generali capitolardi e dell’élite politica corrotta, che ha portato il paese al fallimento e alla divisione;

-       Questo colpo di stato è un sussulto salutare per poter eliminare i progetti illegali e illegittimi di referendum costituzionale e di elezioni sotto occupazione e senza esito;

-       Questo colpo di stato è un sussulto salutare per impegnare tutte le forze attive del Mali nella lotta per il ripristino della democrazia e la restaurazione dello stato.

 

Sottolineiamo che, tenuto conto del fallimento dei partiti politici consensuali, questo colpo di stato è l’unico strumento di cui il popolo maliano dispone per riconquistare la propria dignità e il proprio onore perduto, per ristabilire l’unità nazionale, l’integrità territoriale, la coesione e la prosperità sociale, e per rinnovare la democrazia, fondandola sui propri interessi.

 

Il nostro popolo, per mezzo della parte sana e patriottica del suo esercito, ha deciso di attuare un risveglio storico per la difesa dei valori legati alla rivoluzione del 26 marzo 1991.

In appoggio a questo storico evento, un insieme di partiti e movimenti politici, di associazioni ed organizzazioni della società civile e di personalità indipendenti, ha deciso di dar vita ad un movimento denominato movimento popolare del 22 marzo 2012 (MP 22).

 

Questo movimento si pone i seguenti obbiettivi:

 

-       Sostenere la dinamica di rottura e cambiamento sviluppata dal CNRDRE

-       Provvedere all’approfondimento del processo democratico

-       Appoggiare il CNRDRE in tutte le sue azioni di risanamento dell’amministrazione nazionale

-       Appoggiare il CNRDRE nella lotta contro la corruzione e l’arricchimento illecito

-       Sostenere il CNRDRE nella risoluzione del problema del nord del Mali.

 

La dinamica così avviata deve essere chiara per tutti e consentire l’approfondimento qualitativo della rivoluzione del 26 marzo 1991, che è costata la vita a centinaia di maliani.

Il movimento popolare del 22 marzo, in tale ottica, richiama l’attenzione del CNRDRE e del popolo maliano contro il voltafaccia di quelle stesse forze che hanno sostenuto il vecchio regime fino agli avvenimenti del 22 marzo 2012.

MP 22 richiama l’attenzione del CNRDRE sull’urgenza della risoluzione del problema del nord del paese in generale, ed in particolare sull’imminente minaccia che incombe sulla città di Kidal, in difficoltà relativamente alle derrate alimentari e alla miseria che affligge il paese.

 

MP 22 chiama quindi alla mobilitazione popolare generale per la difesa della patria e il rafforzamento della potenzialità operativa dell’esercito, nel rispetto della nostra sovranità.

MP 22 è convinto della necessità storica di una transizione democratica e rivoluzionaria e si impegna nella lotta per questo obbiettivo.

 

MP 22 mette in guardia contro ogni ingerenza estera che possa distogliere il popolo maliano dai propri obbiettivi di sviluppo politico, economico, sociale e culturale.

 

MP 22 lancia un appello a tutto il popolo del Mali, al’interno e all’esterno del paese, ad organizzarsi nel Movimento Popolare del 22 marzo 2012.

 

Viva il CNRDRE.       Viva la quarta Repubblica

Viva il Mali indipendente, sovrano, democratico, uno e indivisibile, in un’Africa unita e solidale.

 

STRUTTURE e RESPONSABILI del CNRDRE:
01 Solidarité africaine pour la démocratie et l’indépendance - SADI Rokia SANOGO                    02 Bloc des alternatives pour le renouveau africain - BARA Perignama Sylla
03 Parti Convention nationale pour l’union - CNU (faso djoton) Aguissa Hamidou Maïga 
04 SANFIN La Nuée Mohamd Tabouré
05 Club de soutien aux initiatives de Oumar Mariko - CSIOM Sékou Keïta 
06 Parti MADI Lassine Keïta 07 Club Ahmed Sékou Touré Maitre Mariam Diawara
08 Observatoire de l’Etat de droit - OED Mahamoud Sidibé
09 ASUNAT Kidal Homeny Belco MAIGA 10 Association N’KO Mamoutou Sangaré 76 04 91 81
11 Alliance pour un nouvel ordre démocratique au Mali - AND Sambou K Dembélé
12 CMDE Sékou Diarra
13 Forum des OSC Adama Diakité

14 UFMDD Assétou Keïta

15 Coalition pour le Mali - CPM Fabou Kanté

16 UCADDDD Moussa Koné
17 Association du 22 septembre Ousmane Kida

18 FIPA Oumarou Soumaoro

19 Alternatives Mariko 2012 Issoufi Touré
20 Syndicat des paysans du Mali - SYPAM TTD Abdoulaye Diarra
21 Association malienne des expulsés - AME Ousmane Diarra
22 AMARLIM Thomas Seydou Doumbia
23 Réseau de communication KAYIRA Lassine Cissé
24 Parti PADEM Malamini Kane
25 Parti africain pour le renouveau - PARI Mamaye Kassogué
26 Union pour le développement - UDM Jama Ka Wassa Boubacar Diarra
27 Association US RDA Nabou Traoré
28 UMDD Nampéré Sanogo
29 AJDP Kaly Sissoko
30 Union nationale pour la renaissqance – UNPR Faso Dambe Ton Djibrila Moussa Maiga
31 CENA 2 Aboubacar Fané
32 ONJPES – Mali Ladji Gakou
33 Mouvement des Jeunes pour le Développement en commune 2 – MJDC Bina Sogoba
34 Mouvement pour la promotion des jeunes – MDJ Harouna Boubacar Kodjo
35 Union nationale des associations de consommateurs - UNACOM Adama Traoré
36 AJLA Moussa Keita
37 A Verte Baissou Traoré
38 Réseau handi actions développement et perspectives - RHADP Djadja Traoré
39 Amical des anciens de la coordination des sous officiers et des soldats Roger Dao
40 Coalition des jeunes pour le Mali – CJM Chaka Traoré
41 Association Yelen Koura – Mopti Kola Maiga 42 Afrique Fédérale Malamini Kane
43 Association Labo club Mamadou Sangaré
44 Comités, mouvements et clubs de soutien aux actions de redressement de la démocratie au Mali – MOSARD Mali Mounoutié Dabo
45 MPC Mamadou Koita
46 Présence Bwa – Niimi Raphael Diarra
47 Fédération nationale des groupements professionnels des transporteurs routiers du Mali – FE.NA.GROUP.TRM Lat Guey
48 Association pour le soutien des loyers au Mali – ASLOMA Yacouba Coumare
49 Journal « Le Reflet » Abdoul Karim Dramé
50 Association pour la sauvegarde et le renforcement de la démocratie – ASARED Cheibane Coulibaly
51 Union internationale des promoteurs de la paix - UIPP Narcisse Houetognon
52 Coordination des communautés arabes du Mali Sidi Kounta
53 Mouvement des jeunes pour le développement du Mali – MJDM Ousmane Dao
54 Association des commercants détaillants « Benkadi Ton » - AC DBC Bakary Konaté
55 Association des résidents de Bamako - ARB Oumar Sylla
56 « Mouvement Nyètaa » Kalaban – coura Drissa Samaké
57 RAMADAN Jean Baptiste Toé
58 Association des jeunes pour l’alternance démocratique au Mali – AJADM
59 Association des femmes veuves et des orphelins de Koulikoro Awa Maiga
60 Association des amis de la lecture – AAL Ibrahim Sanogo
61 Coalition des associations, organisations et mouvements pour le Mali meilleur Ousmane Dramé
62 Coalition des associations, organisations et mouvements de jeunesse Samakoun Sissoko
63 Mouvement pour le patriotisme des jeunes maliens - MPJ Ibrahim Doumbia
64 Cercle de réflexion pour la démocratie et le progrès - CRDP Sory Ibrahima Diakité
65 Partenariat immuable pour l’écologie et développement durable – PIEDS Cheick Oumar Traoré
66 Association des jeunes pour l’alternance démocratique au Mali – AJADM Issa Drago
67 Cercle des jeunes patriotes pour la démocratie et de l’emploi – CJPDE Ibrahim Diarra
Mouvement populaire universitaire – MPU Chaka Traoré
Mouvement patriotique pour le Mali – MPM Mamadou Bagayoko
Association des chauffeurs de taxis Sekou Cissé
Cercle de réflexion pour le soutien au CNRDRE Siaka Coulibaly
Association des commercants détaillants du marché du Dibida - ACDMD Mohamed Diallo 93 99


 

Bamako, 23 marzo 2012   -  da MP22                     Traduzione di Cristiana C. per CIVG.it

MOUVEMENT POPULAIRE 22 MARS 2012 SUR LES CONCERTATIONS NATIONALES CONFERENCE DE PRESSE DU 22 NOVEMBRE 2012

Depuis les événements intervenus le 22 mars 2012 qui a mis fin à 20 ans d’une mauvaise politique et de démocratie de façade, le MP 22 a salué le sursaut national salutaire des forces saines et patriotiques de l’armée malienne. Le MP 22 est engagé avec toutes les forces vives patriotiques dans la lutte pour le redressement de la Démocratie et la restauration de l’Etat.

Face aux sanctions de la CEDEAO, dictées par les partisans de l’ordre ancien, le CNRDRE, pour éviter la misère au peuple malien a signé la déclaration solennelle le 01 avril 2012 et  l’accord cadre du 06 avril 2012.

Dans le cadre de la mise en œuvre de l’accord cadre, par Arrêt N.2012-001/CC/Vacance du 10/04/2012 la Cour Constitutionnelle constatait la Vacance de la Présidence de la République, suite à la démission de ATT,  ouvrant ainsi la voie d’une période d’intérim  exercée par le Pr Diounconda Traoré   président de l’Assemblée Nationale.  Celui-ci devait organiser l’élection présidentielle dans un délai constitutionnel de 21 jours au moins, et 40 jours à partir de la constatation de la vacance du  soit au plus tard le 22/05/2012.

Dans le contexte exceptionnel du Mali,  l’accord cadre prévoyait la mise en place d’une transition immédiate par l’organisation d’une convention nationale des forces vives.

C’est dans ce cadre que nous avons pris part à la rencontre des forces vives du Mali (militaires, politiques et société civile) à Ouagadougou 14 et 15 avril 2012. A la rencontre de Ouagadougou, nous avons accepté le principe de la nomination d’un premier ministre et de la formation d’un gouvernement pour l’organisation de l’aide humanitaire, le renforcement des capacités opérationnelles de l’armée malienne et la préparation des élections crédibles, transparentes acceptées de tous.

A l’issue de la rencontre de Ouagadougou, une concertation  des forces vives du Mali devait être organisée au Mali pour définir les organes de la transition pour le changement, aspiration de la grande majorité de la population malienne.

Par la pression conjointe du FDR et de la CEDEAO, les recommandations du sommet de la CEDEAO à Abidjan le 26 avril 2012 a imposé le Pr Dioncounda Traoré comme président de la transition pour une durée de un an en violation des  textes de la CEDEAO et de la constitution malienne.

A cause la pression conjointe du FDR et de la CEDEAO, le premier ministre et le président par interim ont refusé d’organiser la concertation nationale.

La grande mobilisation du peuple malien pour soutenir la convention nationale des 21 et 22 mai 2012 organisée par la COPAM a confirmé la nécessité et l’utilité de la concertation nationale des forces vives. Malgré que cette mobilisation populaire a été ignorée, le MP 22 a continué à mobiliser les forces vives pour une vraie concertation  nationale pour proposer des solutions de sortie de la crise. Le refus de la concertation nous a conduit au blocage institutionnel actuel et à un retard de 8 mois pour la solution de la crise.

Grace à la mobilisation des forces du changement et face à l’évidence du blocage institutionnel, les autorités avaient enfin accepté d’organiser la concertation nationale les 26, 27 et 28 novembre 2012.

Pour le MP 22, la concertation nationale devait permettre de trouver des propositions concertées et efficaces de sortie de crise pour le changement dans l’intérêt du peuple malien et cela dans le respect de la légalité, d’une part, et de l’impérieuse nécessité de concilier les exigences de la préservation de l’Unité Nationale et de l’intégrité territoriale avec les exigences démocratiques, d’autre part.

Nous refusons une concertation dont les résultats sont connus à l’avance avec plus d’inconvénients que d’avantages pour le Mali et le peuple malien (document organes de transition octobre 2012).

-          l’équivoque autour de  l’intérim et de  la période de transition (la Constitution du 25 février 1992 ne prévoit pas l’hypothèse de la transition) ;

-          l’irruption d’une pluralité de textes et actes juridiques non conformes à la Constitution dans l’ordonnancement juridique ;

-          la difficile cohabitation entre  des institutions classiques reconnues par la Constitution et les nouveaux organes  qui tirent leur légitimité d’une Assemblée Nationale dont le mandat constitutionnel est arrivé à terme ; 

-          le chevauchement entre les organes consultatifs dont les missions sont similaires (HCC, CESC et CNT).

Nous sommes pour une concertation nationale souveraine qui donnera des solutions efficaces de sortie de la crise.

C’est pour cela nous proposons aux échanges la constitution d’un organe de politico-législatif, Conseil National de Transition pour le changement qui va piloter la transition pour libération totale du territoire national et  l’organisation des élections  générales transparentes et crédibles acceptées de tous.

Nous faisons nôtres les propositions de l’expert qui a rédigé le document des organes de transition au compte de la commission d’organisation des concertations nationales des forces vives du Mali (Octobre 2012).

Le Conseil National  de Transition pour le changement sera l’instance suprême de la transition. Il sera garant du fonctionnement régulier des institutions durant la période transitoire.

Le Conseil National de Transition pour le changement désignera en son sein un Président qui assumera les fonctions de chef de l’Etat.

Le Président  du Conseil National de Transition pour le changement prêtera  serment devant la nation en audience solennelle de la  Cour  Suprême  en présence des forces vives de la nation.

Le schéma institutionnel  du CNTC se distingue par sa simplicité et par le fait que le pays a besoin d’un Etat fort pour faire face aux urgences : la libération du nord et l’organisation des élections. Quelques aspects positifs ont été relevés :

-          l’adoption de façon consensuelle un nouvel acte fondamental portant organisation et fonctionnement des pouvoirs pendant la transition

-          une meilleure articulation des organes de la transition ;

-          la rupture avec la confusion résultant du bicéphalisme au niveau de l’exécutif ; 

-          la mise en place des organes consensuels de la transition ; 

-          la dotation de mécanisme permettant de tenir un débat de fond sur l’état de la nation et la réconciliation nationale ;

-          le renforcement du  dialogue entre les acteurs politiques ;

-          l’organisation des élections libres et transparentes dans le respect du principe d’impartialité ; 

-          le passage  d’un régime d’exception de fait  à un régime démocratique.

Face au blocage actuel du Mali sur tous les plans, une concertation nationale est plus que nécessaire pour proposer des solutions maliennes à la crise malienne.0

 

Pour cela nous invitons le peule malien et toutes les forces patriotiques pour le changement à se mobiliser massivement pour exiger une concertation nationale souveraine pour le Mali.

Bamako, 22 novembre 2012

La Coordination de MP 22     da MP22

 

Lettre ouverte du MP22 au peuple malien : Non à une mascarade de concertation nationale. Elle doit être souveraine !

Par Inter De Bamako - Date: 02 Octobre 2012 

Le Mouvement populaire du 22 Mars (MP22) est le résultat des luttes populaires livrées des années durant par différentes forces sociales qui ont fini par se regrouper en son sein à la suite du coup d’Etat intervenu au Mali le 22 mars 2012. Il veut être le creuset des aspirations fondamentales des Maliennes et des Maliens déçus et trahis par deux décennies d’une démocratie factice faite d’injustices en tous genres, de corruption généralisée et de mal gouvernance. C’est dans ce cadre exclusif qu’il avait salué le changement prévisible intervenu en Mars dernier.

Pour garantir et approfondir le processus de changement, le MP 22 avait soutenu l’idée de Convention Nationale Souveraine pour que le peuple malien lui-même, puisse déterminer en toute indépendance, sans ingérence étrangère, son propre devenir.

La Convention souveraine populaire en plus de son caractère souverain devait analyser les racines de la guerre dans la partie nord du territoire national ainsi que l’effondrement de l’Etat, des crises politiques et institutionnelles qui ont fait dérailler le processus démocratique. De cet examen sans complaisance devrait ressortir la nécessité de la lutte contre l’agression étrangère et ses instruments (CEDEAO, UEMOA et) et la nécessité d’un Etat nouveau, assaini et restructuré, de nouvelles institutions républicaines véritablement au service des populations, des normes et procédures véritablement démocratiques. A cet effet, la Convention devait définir la feuille de route de la période transitoire avec les tâches urgentes à réaliser (assainissement et restructuration de l’Etat, de ses démembrements et des  institutions  de la République, révisions des textes fondamentaux : Constitution, Charte des partis, Code électoral, résolution de la crise au nord). Elle devait désigner les organes transitoires nécessaires pour mener à terme cette feuille dans des délais qu’elle aurait déterminés. Elle devait également désigner les femmes et les hommes crédibles, honnêtes et patriotes susceptibles d’atteindre les objectifs fixés dans la rigueur et la transparence, sous contrôle populaire.

Mais l’appel à la soumission à la volonté du peuple fût refusé par la CEDEAO et ses parrains extérieurs qui ont cherché à imposer au peuple malien des institutions et des hommes responsables de la catastrophe actuelle. Au lieu d’aller à la convention, des combines politiciennes ont abouti à la formation d’un gouvernement dit d’union nationale, peu représentatif et surtout dirigé par des hommes du passé, entièrement complices de la gestion désastreuse de  Amadou Toumani Touré.

Aujourd’hui, pour avaliser le coup d’Etat institutionnel et politique ainsi opéré dans les dos du peuple, ce gouvernement revient à l’idée de convention nationale mais vidée de sa substance. Ainsi la mention de la nécessité de changer l’ordre ancien maintenu en place a disparu dans les trappes des nouveaux termes de référence. Le champ des débats a été aussi restreint à la feuille de route et à la définition des rapports entre les organes transitoires déjà définis par la présidence intérimaire. Les questions véritables sont éludées. Il n’est question nulle part de revenir sur la question des organes et du choix de ses dirigeants. La liste des participants aussi a été revue de manière à isoler et à noyer les forces du changement.

Dans ces conditions, le MP22 estime qu’il ne sert à rien de participer à une parodie de convention dont les résultats sont connus à l’avance. Il préfère rester en dehors des combines politiciennes qui violent une fois de plus la souveraineté populaire et fait la part belle à des femmes et des hommes peu soucieux du devenir des populations et surtout à la solde de l’Etranger.

Le MP 22 décide de consacrer désormais son énergie à la constitution d’une véritable dynamique populaire capable de permettre aux forces saines du pays de se rassembler à travers un processus d’assises nationales populaires, réellement souveraines, susceptibles d’aboutir à une véritable plateforme politique exprimant les aspirations profondes des populations et définissant une nouvelle Charte de bonne gouvernance fondée sur les valeurs éthiques qui ont façonné l’histoire de notre pays.

En dehors de ces orientations, le MP 22 ne rentrera dans aucun schéma de course aux postes de responsabilités. Il préfère garder sa dignité et rester fidèle aux idéaux de changement qui sont le creuset de son existence.

Bamako, le 25 Septembre 2012

Pour le Comité de Coordination, la Présidente Rokia SANOGO

Source: Inter De Bamako

Assistance de la CEDEAO : Le Capitaine Amadou Haya Sanogo plombe les détracteurs des militaires maliens

- Date: 12 Septembre 2012  da Malijet

En réaffirmant de prime à bord la vocation républicaine des forces armées et de sécurité, le Capitaine Amadou Haya Sanogo coupe court à l’intoxication et à l’amalgame orchestrés et entretenus sur fond de rumeurs distillées sur un prétendu désaccord entre Kati et le Président de la République par intérim, Dioncounda Traoré.

Un désaccord qui serait suite à la requête d’assistance adressée à la CEDEAO pour reconquérir le septentrion sous occupation des irrédentistes islamo-narcoterroristes.

De quoi s’agit-il ?

Le 1er septembre, le Président de la République par intérim ? Dioncounda Traoré dépêche incognito à Abidjan, le Secrétaire général de la présidence avec pour mission de remettre à ADO une requête demandant l’envoi de troues au Mali en vue de la reconquête des régions nord du pays occupées par les renégats et les jihadistes-terroristes. La présidence de la République par intérim a commis une bourde en terme de communication or le contraire aurait été tout bénéfice au lendemain de la ré-reprise de Douentza par les éléments du MUJAO. En somme les maliens ont été surpris d’apprendre la nouvelle par les medias étrangers   . Le gap de communication a laissé la voie ouverte à l’amalgame, aux rumeurs sur de supposés désaccords et dissonances à l’interne.

C’est dans ce contexte de surchauffe que le capitaine Amadou Haya Sanogo considéré comme l’investigateur voire l’inspirateur de la défiance à l’égard des autorités transitoires ; est sorti de sa réserve pour apporter un démenti vigoureux et cinglant aux empêcheurs de demander assistance à la CEDEAO. Dans un style sans fard il a fait l’économie du rôle clé joué par l’EX-CNRDRE dans le processus du retour à l’ordre constitutionnel avec la signature de l’Accord –cadre et la mise en place et le fonctionnement progressif des institutions de la transition.

Ainsi dans une intervention télévisée avant-hier soir le capitaine Amadou Haya Sanogo a affirmé une fois de plus que les rapports sont cordiaux au niveau du triumvirat. Les consultations sont régulières et constructives entre Kati ;la présidence de la République par intérim et la primature. Il a déclaré haut et fort la subordination de nos forces armées et de sécurités au président par intérim Dioncounda Traoré. Par ailleurs par la voix du capitaine Amadou Haya Sanogo, les forces armées et de sécurité sont intimement solidaires de la requête d’assistance adressée à la CEDEAO par le président de la République par intérim car la dite requête reflète la position de l’armée malienne déclinée ici à Bamako lors de la rencontre des chefs d’Etat-major de la CEDEAO.

Aussi l’homme fort de Kati a battu en brèche une prétendue grogne ou mésentente au sein de l’armée malienne. Parallèlement le capitaine a réaffirmé que contrairement aux allégations mensongères et démobilisatrices distillées sur le compte des forces armées et de sécurité ; les hommes de troupes ; en somme le soldat malien est engager à honorer sa mission régalienne de défense de l’intégrité du territoire et de celle des personnes et de leurs biens. C’est rapport à cela que la formation en cours touche à sa fin.

Au nom des forces armées et sécurité le capitaine a mis à profit son intervention télévisée pour apporter le soutien moral à nos sœurs et frères du Nord sous occupation avec son lot d’exactions ; de viols, d’amputations sous le prétexte fallacieux d’un islam obscurantiste. Fidèles à leur serment les forces armées  et de sécurité engageront la guerre de reconquête du septentrion avec le soutien logistique et aérien de la communauté internationale.

Enfin le capitaine Amadou Haya Sanago a invité les uns et les autres à la sérénité, au calme et à l’union sacrée autour de la Nation que connait malheureusement une partition de fait.

 

COS’E’ MP 22

 

 Déclaration du Mouvement populaire du 22 mars 2012

Nous, partis et mouvements politiques, associations et organisations de la société civile, réunis ce jour 23 mars 2012 à l’appel du parti SADI à son siège prenons acte du coup d’Etat 22 mars 2012 du Comité National de Redressement de la Démocratie et de la Restauration de l’Etat.

Contrairement à toutes les voix pseudo-démocratiques qui crient au coup d’Etat qu’ils disent « inutile» ou « retardataire » et appellent en conséquence à rétablir l’ordre constitutionnel et tenir les élections dans les plus brefs délais, nous proclamons :

- Le coup d’état du 22 mars 2012 est un courageux sursaut politique et militaire ;
- Un sursaut national salutaire des forces saines et patriotiques de l’armée maliennes ;
- nous réaffirmons que ce coup d’état est un sursaut salutaire pour débarrasser le Mali et sa démocratie de la gangrène des généraux capitulards et de l’élite politique corrompus qui ont conduit le pays à la faillite et vers sa partition.
- Ce coup d’Etat est un sursaut salutaire pour annuler les projets illégaux et illégitimes de référendum constitutionnel et élections sous occupation et sans issues ;
- Ce coup d’Etat est un sursaut salutaire pour engager toutes les forces vives du Mali à la lutte pour le redressement de la Démocratie et la restauration de l’Etat.

Nous soulignons que compte tenue de la faillite des partis politiques consensuels, ce coup d’Etat est l’unique moyen dont dispose le peuple malien pour reconquérir sa dignité et son honneur perdu, rétablir son unité nationale, son intégrité territoriale, sa cohésion et sa prospérité sociale et rénover sa démocratie sur la base de ses intérêts.

Notre peuple à travers la partie saine et patriotique de son armée a décidé de faire un sursaut historique pour la défense des valeurs liées à la révolution du 26 mars de 1991. A la faveur de cet évènement historique, un ensemble de partis et mouvements politiques, d’associations et organisations de la société civile, et de personnalités indépendantes ont décidé la mise en place d’un mouvement dénommé mouvement populaire du 22 mars 2012 (MP-22).

Ce mouvement a pour objectifs :

- Soutenir la dynamique de rupture et de changement déclenché par le CNRDRE ;
- Veiller à l’approfondissement du processus démocratique ;
- Appuyer le CNRDRE dans toutes ses actions d’assainissement de l’administration nationale ;
- Appuyer le CNRDRE dans la lutte contre la corruption et l’enrichissement illicite ;
- Soutenir le CNRDRE dans la résolution du problème au nord du Mali ;

La dynamique ainsi amorcée doit être claire pour tout le monde et permettre l’approfondissement qualitatif de la révolution du 26 Mars 1991 pour laquelle des centaines de maliens ont perdus leurs vies.

Le mouvement populaire du 22 mars à cet effet attire l’attention du CNRDRE et le peuple malien contre la volte-face de ces mêmes forces qui ont accompagné le régime défunt jusqu’aux évènements du 22 mars 2012.

Le MP22 attire l’attention du CNRDRE sur l’urgence de la résolution du problème du nord en général et la menace particulièrement imminente qui pèse sur la ville de Kidal en difficultés de stocks alimentaire et de la famine qui sévit dans le pays ;

Le MP22 appelle en conséquence à sonner la mobilisation populaire générale pour la défense de la patrie et le renforcement des capacités opérationnelles de l’armée dans le respect de notre souveraineté.

Le MP22 est convaincu de la nécessité historique d’une transition démocratique et révolutionnaire et luttera à cet effet.

Le MP22 met en garde contre toute ingérence étrangère tendant à détourner le peuple malien de ses objectifs de développement politique, économique, social et culturel.

Le MP22 lance un appel à tout le peuple malien de l’intérieur et de l’extérieur à s’organiser en Mouvement Populaire du 22 mars 2012.

Vive le CNRDRE
Vive la 4ieme République
Vive le Mali, Indépendant, souverain, Démocratique, UN et Indivisible dans une Afrique unie et solidaire.

Fait à Bamako le 23 Mars 2012

Les Partis et Associations signataires :


N° STRUCTURES PRENOMS ET NOMS

01 Solidarité africaine pour la démocratie et l’indépendance - SADI Rokia SANOGO

02 Bloc des alternatives pour le renouveau africain - BARA Perignama Sylla
03 Parti Convention nationale pour l’union - CNU (faso djoton) Aguissa Hamidou Maïga 
04 SANFIN La Nuée Mohamd Tabouré
05 Club de soutien aux initiatives de Oumar Mariko - CSIOM Sékou Keïta 
06 Parti MADI Lassine Keïta 07 Club Ahmed Sékou Touré Maitre Mariam Diawara
08 Observatoire de l’Etat de droit - OED Mahamoud Sidibé
09 ASUNAT Kidal Homeny Belco MAIGA 10 Association N’KO Mamoutou Sangaré
11 Alliance pour un nouvel ordre démocratique au Mali - AND Sambou K Dembélé
12 CMDE Sékou Diarra
13 Forum des OSC Adama Diakité

14 UFMDD Assétou Keïta

15 Coalition pour le Mali - CPM Fabou Kanté

16 UCADDDD Moussa Koné
17 Association du 22 septembre Ousmane Kida

18 FIPA Oumarou Soumaoro

19 Alternatives Mariko 2012 Issoufi Touré
20 Syndicat des paysans du Mali - SYPAM TTD Abdoulaye Diarra
21 Association malienne des expulsés - AME Ousmane Diarra
22 AMARLIM Thomas Seydou Doumbia
23 Réseau de communication KAYIRA Lassine Cissé
24 Parti PADEM Malamini Kane
25 Parti africain pour le renouveau - PARI Mamaye Kassogué
26 Union pour le développement - UDM Jama Ka Wassa Boubacar Diarra
27 Association US RDA Nabou Traoré
28 UMDD Nampéré Sanogo
29 AJDP Kaly Sissoko
30 Union nationale pour la renaissqance – UNPR Faso Dambe Ton Djibrila Moussa Maiga
31 CENA 2 Aboubacar Fané
32 ONJPES – Mali Ladji Gakou
33 Mouvement des Jeunes pour le Développement en commune 2 – MJDC Bina Sogoba
34 Mouvement pour la promotion des jeunes – MDJ Harouna Boubacar Kodjo
35 Union nationale des associations de consommateurs - UNACOM Adama Traoré
36 AJLA Moussa Keita
37 A Verte Baissou Traoré
38 Réseau handi actions développement et perspectives - RHADP Djadja Traoré
39 Amical des anciens de la coordination des sous officiers et des soldats Roger Dao
40 Coalition des jeunes pour le Mali – CJM Chaka Traoré
41 Association Yelen Koura – Mopti Kola Maiga 42 Afrique Fédérale Malamini Kane
43 Association Labo club Mamadou Sangaré
44 Comités, mouvements et clubs de soutien aux actions de redressement de la démocratie au Mali – MOSARD Mali Mounoutié Dabo
45 MPC Mamadou Koita
46 Présence Bwa – Niimi Raphael Diarra
47 Fédération nationale des groupements professionnels des transporteurs routiers du Mali – FE.NA.GROUP.TRM Lat Guey
48 Association pour le soutien des loyers au Mali – ASLOMA Yacouba Coumare
49 Journal « Le Reflet » Abdoul Karim Dramé
50 Association pour la sauvegarde et le renforcement de la démocratie – ASARED Cheibane Coulibaly
51 Union internationale des promoteurs de la paix - UIPP Narcisse Houetognon
52 Coordination des communautés arabes du Mali Sidi Kounta
53 Mouvement des jeunes pour le développement du Mali – MJDM Ousmane Dao
54 Association des commercants détaillants « Benkadi Ton » - AC DBC Bakary Konaté
55 Association des résidents de Bamako - ARB Oumar Sylla
56 « Mouvement Nyètaa » Kalaban – coura Drissa Samaké
57 RAMADAN Jean Baptiste Toé
58 Association des jeunes pour l’alternance démocratique au Mali – AJADM
59 Association des femmes veuves et des orphelins de Koulikoro Awa Maiga
60 Association des amis de la lecture – AAL Ibrahim Sanogo
61 Coalition des associations, organisations et mouvements pour le Mali meilleur Ousmane Dramé
62 Coalition des associations, organisations et mouvements de jeunesse Samakoun Sissoko
63 Mouvement pour le patriotisme des jeunes maliens - MPJ Ibrahim Doumbia
64 Cercle de réflexion pour la démocratie et le progrès - CRDP Sory Ibrahima Diakité
65 Partenariat immuable pour l’écologie et développement durable au sahel – PIEDS Cheick Oumar Traoré
66 Association des jeunes pour l’alternance démocratique au Mali – AJADM Issa Drago
67 Cercle des jeunes patriotes pour la démocratie et de l’emploi – CJPDE Ibrahim Diarra
Mouvement populaire universitaire – MPU Chaka Traoré
Mouvement patriotique pour le Mali – MPM Mamadou Bagayoko
Association des chauffeurs de taxis Sekou Cissé
Cercle de réflexion pour le soutien au CNRDRE Siaka Coulibaly
Association des commercants détaillants du marché du Dibida - ACDMD Mohamed Diallo

Avec Plusieurs personnalités