Inaugurata a Mosca la più grande Moschea d’Europa

23 settembre 2015

 

Costruita in una decina di anni, costata 170 milioni di dollari, non troppo centrale, ma neppure in estrema periferia, con le cupole che ricordano le chiese ortodosse tradizionali e tutti gli ultimi ritrovati tecnologici, la casa dei musulmani sembra voler significare di essere un luogo di dialogo e pace. La cerimonia avvenuta nell’immensa struttura da 20.000 mq, oltre al leader russo Vladimir Putin, ha visto come ospiti, proprio nel segno del dialogo, il presidente palestinese Mahmud Abbas e il capo di stato turco Recep Tayyip Erdogan, con il quale Putin ha poi parlato di Siria, oltre ai capi di stato dei paesi caucasici, tra l’altro tra i maggiori finanziatori dell’opera, oltre al presidente della Cecenia Ramzan Kadyrov e altri.

La Moschea "più grande in Europa" per dimostrare che la Russia può vincere "sull'odio" dell'estremismo”. Vladimir Putin ha inaugurato il tempio con il chiaro intento di dare un segnale al mondo. Conosciuta come la Moschea Cattedrale, la struttura monumentale potrà contenere 10.000 persone. Il precedente edificio, ricostruito dopo 111 anni ne poteva ospitare solo un decimo. In città ci sono solo altre tre altre moschee ufficiali, ma non sufficienti. Tanto più che l'inaugurazione della Moschea è arrivata alla vigilia di un importante appuntamento, la festa musulmana del sacrificio, il Kurban Bairam in russo, o Eid al-adha, che in genere creava grossi problemi di viabilità e ordine pubblico, poichè i credenti erano costretti a pregare per strada.

 

 

Mosca presenta una delle maggiori concentrazioni di fedeli all'Islam nel Vecchio continente (oltre 2 milioni) e secondo le parole del leader del Cremlino è costruita sull'idea di unire fedi e nazionalità diverse. "Per secoli il nostro paese ha sviluppato la tradizione di un Islam illuminato" ha detto. Ma è anche reduce dell'ondata di attentati, compiuti da estremisti musulmani, iniziata intorno all'anno 2000 e capace di generare sentimenti contrastanti verso la fede di Maometto. La strada però scelta dal potere centrale in questi anni, se da una parte si è dimostrata spietata nell'eliminare i ribelli, dall'altra ha teso a sviluppare un proprio sistema della formazione religiosa musulmana. Proprio per contrastare gli estremisti che cercano reclute, secondo quanto dichiarato dallo stesso presidente russo.

Perchè, tornando alla Siria e all'Isis, c'è la grande preoccupazione che riguarda quei 2.000 individui con passaporto russo arruolati tra le fila del Califfato, contro il quale Mosca ha iniziato a sferrare l'attacco in questi giorni, sbarcando in Siria con un potenziale adeguato.

La Russia in realtà aveva già un centro per lo studio del Corano molto apprezzato: Kazan, capitale del Tatarstan, culla dell'Islam e ne ha abbracciato ufficialmente il culto nel 922 e dove si trova il Corano più grande del mondo. Ma ora Mosca, che rivendica il titolo di più grande città musulmana in Europa, ha una grande moschea e punta a diventare il centro della vita islamica nella Federazione Russa, diffondendo "idee di umanesimo e i valori dell'Islam".

I terroristi del cosiddetto Stato islamico "compromettono" la grande religione dell Islam, la loro ideologia è basata "sulla menzogna". Ha denunciato il presidente russo Vladimir Putin, nel suo intervento, trasmesso in diretta tv. 

“No agli estremisti”. Nel suo intervento, il leader del Cremlino si è concentrato più sul ruolo dell'islam in Russia, che non sugli aspetti politici delle diverse crisi irrisolte in Medio Oriente; ha espresso poi apprezzamento e gratitudine per il lavoro coraggioso dei leader spirituali russi che lavorano per arginare la propaganda estremista nel Paese.

Inaugurando la nuova moschea, Putin ha difeso la vera fede musulmana attaccando "i terroristi dell'Isis" che "compromettono la religione mondiale dell'Islam, seminano discordie, distruggono monumenti come barbari, uccidono anche personalità religiose musulmane, con una "ideologia basata su menzogne, sulla perversione dell'Islam…". “…Questa moschea diventerà un importante centro spirituale per i musulmani di Mosca e di tutta la Russia”, ha detto Putin, il quale ha colto l’occasione per condannare i gruppi jihadisti per il loro “cinico tentativo di sfruttare il sentimento religioso per fini politici”, facendo soprattutto riferimento a Daesh (ISIS) che con i suoi atti terroristici “compromette una grande religione mondiale, compromette l’islam, per poter disseminare odio”.

 

Secondo il muftì Ravil Gainutdin l'enorme "cupola d'oro della Moschea si inserisce nel complesso delle chiese di Mosca", con "tre piani di culto, sette ascensori, sistema di purificazione dell'aria, una sala conferenze attrezzata con cabine e speciali monitor per l'imam. "La nostra moschea è molto moderna, ma allo stesso tempo classica. Abbiamo una struttura, degno della nostra antica capitale e il nostro stato multinazionale e multireligioso".

Una storia centenaria. La precedente moschea era stata costruita nel 1904 a spese dell'uomo d'affari e mecenate di origini tatare, Salih Erzin. Durante il periodo sovietico non è mai stata chiusa e ha continuato a essere l'unica moschea funzionante nella capitale. Prima delle Olimpiadi di Mosca del 1980, la moschea aveva rischiato di essere demolita per la sua vicinanza allo stadio Olimpisky. E' stata salvata dall'intervento dei leader religiosi e dagli ambasciatori dei Paesi arabi. La rinascita odierna segna un cambio di passo in una strategia illuminata del governo russo, nei rapporti tra Cremlino e Islam.

Putin il leader non occidentale che più sta investendo nella lotta all'Isis, mostra all'Islam e al mondo un nuovo profilo. Combattente di ogni integralismo, tollerante in casa propria. Anche su questo versante, sarà sempre più difficile per gli Stati Uniti provare a ridimensionarlo. 

A cura di Enrico Vigna per civg.it