Elezioni regionali: l'UDB per una lista di sinistra bretone

 

Gli aderenti dell'Unione Democratica Bretone si sono riuniti venerdì 8 maggio in Convenzione Nazionale a Trègueux, nella Cote d'Armar, per decidere la strategia del partito alle elezioni regionali del dicembre 2015.

I consiglieri regionali UDB in Bretagna fanno parte della maggioranza di sinistra dal 2012. L'UDB si felicita della loro azione che ha permesso autentiche conquiste per il popolo bretone. Il  bilancio del loro mandato, che sarà presto pubblicato, lo conferma.

Al di la del gruppo UDB , è la maggioranza regionale nel suo insieme che ha operato per la giustizia sociale, la transizione ecologica, mobilitandosi per fare della riforma territoriale una autentica decentralizzazione. Essa ha altresì insistito per portare all’attenzione la riunificazione della Bretagna nel dibattito sulla carta della regione. I consiglieri regionali della sinistra autonomista avevano pertanto la loro posizione. Tuttavia è inevitabile constatare che la Francia è rimasta un paese molto centralizzato.

Il partito socialista,al potere a tutti i livelli dal 2012, non ha fatto meglio che la destra in materia di decentralizzazione e giustizia territoriale. In alternativa alla autonomia regionale nella solidarietà, il governo attuale ha rinforzato la concorrenza fra territori con la legge di “metropolizzazione”e ha lanciato una autentica ri-centralizzazione economica facendo pagare alle comunità locali gli errori di gestione dello stato centrale. Tutte le regioni, anche le meno favorite, sono così chiamate a contribuire per colmare voragini finanziarie come la “Grande Parigi” o il mantenimento del nucleare. La Bretagna, oltre a non essere stata riunificata, ha corso il rischio di essere cancellata dalla carta con il progetto del Grande Ovest, pericolo non del tutto scomparso.

In tale contesto la strategia della sinistra autonomista ed ambientalista che rappresentiamo deve evolversi. Il tentativo di dialogo che la UDB aveva iniziato, ottenendo dal Consiglio Regionale Bretone un “contributo alla legge di decentralizzazione” si è spento. Lo stato  centrale resta sordo alle istanze di autonomia e di riconoscimento dei popoli e delle regioni dell'Esagono francese, in Bretagna come in Corsica, in Alsazia come nel paese Basco. Emerge il contrasto con la Gran Bretagna, ove il Galles ha ottenuto uno statuto di autonomia mentre gli scozzesi hanno potuto pronunciarsi con un referendum sulla questione della indipendenza!

Per ottenere le conquiste democratiche bloccate dal gioco dei partiti nazionali , l'UDB si  accinge alla costruzione di una forza politica bretone , suscettibile nel tempo di raccogliere abbastanza consensi per divenire un attore imprescindibile negli appuntamenti elettorali.

Promuoveremo tale iniziativa sul lungo termine in associazione con i nostri partner della Federazione Regioni e Popoli solidali.

La prima tappa sarà  la presentazione di una lista alle prossime elezioni regionali nelle due regioni “ Bretagne”e “Pays de la Loire”. Da oggi l'UDB propone queste campagne lavorando specificamente su un programma e delle iniziative relative ai temi della vita quotidiana, dai trasporti alla casa all'occupazione. E' su un progetto politico chiaro di progresso ecologico e sociale che l'SNP ha convinto gli scozzesi. La nostra campagna dovrà convincere gli abitanti della Bretagna che l'autonomia è un mezzo per avanzare verso maggiore giustizia sociale e una economia sostenibile. L'UDB è pronta al confronto con Christian Troadec come con tutti i gruppi e partiti progressisti disponibili a divenire, con noi, motore di una forza di sinistra bretone.

 

Nil Caouissin, portavoce dell'UDB

 


 

 

Testo votato venerdì 8 maggio nella convenzione UDB

 

Definire un orientamento prioritario per l'azione

 

Gli aderenti dell'Unione Democratica Bretone sono chiamati ad esprimere la loro preferenza fra diverse opzioni strategiche. Tale scelta determinerà le priorità del partito in termini di negoziazione e comunicazione. Permetterà all'UDB di entrare nella prima fase della campagna per le elezioni regionali. La strategia definitiva sarà approvata in settembre dall'Assemblea federale.

 

 

A-    Per il primo turno delle elezioni regionali del dicembre 2015 dà mandato al suo Ufficio Politico di lavorare prioritariamente su “la costituzione di una alleanza incentrata sull'UDB che raccoglierà altri gruppi e personalità del movimento bretone , degli ecologisti, di forze politiche progressiste e cittadini impegnati che si ritroveranno nell'aspirazione a superare il centralismo per far vivere la democrazia in Bretagna. Essa dovrà essere sufficientemente ampia per creare una dinamica popolare al fine di modificare gli equilibri politici. La sua coerenza sarà garantita da principi condivisi: giustizia sociale e territoriale, responsabilità ambientale, impegno per l'occupazione in Bretagna.

 

B-    Per il primo turno delle elezioni regionali del dicembre 2015 nella regione amministrativa Pays de la Loire, l'Unione Democratica Bretone, riunita in convenzione nazionale a Tregueux il 8-05-2015 , dà mandato al suo ufficio politico di lavorare prontamente alla “costituzione di una alleanza che raccoglierà altri gruppi e personalità del movimento bretone, degli ecologisti, delle forze politiche progressiste e di cittadini impegnati che si ritrovano nell'aspirazione a superare il centralismo per far vivere la democrazia in Bretagna.

 


 

Quattro domande a Christian Troadec

 

 

1- Può dirci come è nata l'iniziativa“ Sì alla Bretagna”?

 

La Bretagna non è considerata dai partiti nazionali che, una volta arrivati al governo, perseguono la stessa politica decisa dall'alto e che non corrisponde ai bisogni della nostra regione.

Abbiamo così visto nel corso del tempo degradarsi l'autonomia regionale delle regioni especificamente della Bretagna. Era pertanto naturale che tutti coloro che amano la Bretagna e i suoi valori umanisti e di solidarietà convergano in “Sì alla Bretagna” per pesare nelle prossime regionali. I valori manifestati da “Sì alla Bretagna” costituiscono il solco del nostro progetto comune per la Bretagna.

 

2-Perchè tale nome “Sì alla Bretagna”?

 

Noi abbiamo un progetto positivo per la Bretagna e i suoi territori.Noi vogliamo dire “Sìalla Bretagna”,noi rivendicheremo “Si la Bretagna”, facciamo intendere la nostra voce! Noi sappiamo che ogni cittadino di Bretagna ha una buona ragione per dire “Sì alla Bretagna”. Bisogna quindi che ciascuno possa impegnarsi per essere non soltanto ascoltato ma anche rispettato nella sua cultura, nel suo lavoro e nella sua attività associativa.

 

 

3- Voi avete assunto la direzione di “Si la Bretagna”. Quali le vostre motivazioni?

 

Si la Bretagna è un progetto collettivo, lo è in tutto il suo significato! E se io porto avanti effettivamente questo progetto è per il nostro bene comune: la Bretagna. Aggiungo che è la Bretagna la lista di testa.  

 

4- Quale sarà il programma di “Sì alla Bretagna”?

 

Noi abbiamo delle proposte importanti in materia di ambiente marittimo, assetto territoriale, occupazione e autonomia decisionale per la Bretagna.Non possiamo ammettere che lo Stato gestisca la Bretagna e le sue coste come la Franca Contea ,che non ha sbocchi sul mare. Vogliamo perciò una autonomia decisionale. Per essere coerenti con il nostro approccio testeremo le nostre proposte e registreremo critiche e suggerimenti per tutta l'estate attraverso il sito “Oui la Bretagne”

 

Costruire un progetto di società per la Bretagna, a partire dai suoi territori e con i suoi cittadini, ecco la nostra ambizione!.

11/05/2015

 

da UDB info Traduzione di Fabrizio G. per Civg.it