Le autorità ucraine cercano di coprire i crimini spaventosi dei loro battaglioni di volontari: la testimonianza di un poliziotto

 

Il sergente ucraino Dmitriy Tsvetkov ha scritto attraverso Facebook (afferma di non avere altro modo per comunicare con il governatore), al governatore ucraino della Regione di  Lugansk e Donetsk sig. G. Moskal. Questo il testo:

"Sig. Moskal,
Una volta avete chiamato il comandante del Battaglione "Kiev-2", Bohdan Voytsekhivskiy un vigliacco, che non obbedisce agli ordini del comando. Considero mio dovere aggiungere a questo che Voytsekhovskiy ha trasformato il posto di blocco a Volnovakha in un proprio business personale. Con traffici illeciti, corruzione, detenzioni illegali, torture, rapporti manipolati, appropriazione indebita di donazioni e aiuti materiali, vendita dei gradi dei componenti il personale del battaglione e, a coronare il tutto, l'omicidio di un civile, che non aveva nulla a che vedere con il separatismo della DPR; un assassinio commesso dal comandante del battaglione Voytsekhovskiy personalmente. Questa è la lista incompleta delle attività criminali di questo personaggio. Vi dò la descrizione completa del delitto.

Io sono un soldato del battaglione "Kiev-2", sergente Tsvetkov Dmitriy Aleksandrovich. Voglio informarvi circa il reato del comandante della "Kiev-2", il maggiore Bohdan Voytsekhivskiy, in riferimento dell'omicidio volontario del cittadino Vladimir Nazdrychkin, registrato presso l'indirizzo: Regione Donetsk, Distretto Volnovakah, località Donskoye , 40 Let Pobedy Street, la costruzione n° 18, appartamento 5.

Il 20 novembre 2014 circa alle 19:00 Vladimir Nazdrychkin è stato fermato al presidio del Battaglione "Kiev-2" nel distretto Volnovakha presso l'ex posto di polizia stradale "Bugas", insieme alla sua auto bianca, una VAZ 2106, numero di targa АН5641ЕТ. La causa del fermo era il fatto che Nazdrychkin dormiva nella sua auto a 300 m di distanza dal check-point "Bugas", sulla banchina dell’autostrada Mariupol-Donetsk.

Il comandante del Battaglione Voytsekhivskiy B.А. e istruttore delle armi da fuoco della formazione Ya.N. Kovalenko a turno, hanno picchiato il Nazdrychkin che era ammanettato nei locali del check-point, finché l'uomo detenuto è morto. Poi Voytsekhivskiy, Kovalenko e Kryahz V.Ye.hanno trasportato il suo corpo in un auto Nissan e l’hanno buttato non lontano dalla casa della vittima. Al momento del fermo Nazdrychkin aveva con lui circa 20 mila rubli e 10 mila grivne. I criminali hanno rubato questi soldi.

Poi, verso le 14:30 l'auto VAZ dell’ucciso è stata fatta saltare in aria non lontano dal check-point "Bugas" eseguendo l'ordine del comandante di Battaglione Voytsekhivskiy, con la motivazione di un tentativo di assalto al posto di blocco.

Avendo raccolto tutti i dati rilevanti per il crimine commesso, ho chiesto un incontro con il Vice Ministro degli Interni Yekaterina Zguladze in forma scritta agli inizi del mese di gennaio del 2015, al fine di darle i dettagli del reato sopra descritto, in un colloquio personale con lei. Ho anche registrato una lettera dichiarazione, indirizzata al Presidente, presso l’Amministrazione del Presidente. Gli incontri non hanno mai avuto luogo.

Mi sono reso conto che in caso mi fossi appellato al Ministero degli Interni e alla Procura con una lettera ufficiale, la mia vita sarebbe stata in pericolo. Questi timori erano giustificati, quando, invece dell'incontro personale con la sig.ra Zguladze, ho ricevuto minacce da parte del comandante di battaglione e da addetti del servizio di sicurezza dell'Ucraina, i quali evidentemente devono essere collegati in un sistema criminale. Ho dovuto lasciare il mio paese e solo dopo, ho redatto un appello al Procuratore Generale e poi fatto denunce pubbliche con video e su Media.

Il 25/05/ 2015 ho ricevuto una risposta dell'Ufficio del Procuratore generale che aveva re-indirizzato il mio appello alla Procura della Repubblica della Regione di Donetsk. Ho il dubbio che l'appello sarà ulteriormente inviato alla Procura della Repubblica del Distretto Volnovakha, che ha già una causa penale N°1454 del 22/11/2014, avviata dai parenti della vittima. Il caso ufficialmente non è stato risolto, in quanto l'assassinato non è stato trovato. So anche che l’investigatore del Centro Direzionale di polizia di Volnovakha, aveva visto il mio video appello su You Tube, dove parlo del coinvolgimento di Voytsekhivskiy nell'omicidio, ma non lo ha messo tra le prove.

Così, posso fare una conclusione: il sistema presente sul campo, al fine di sottrarre il maggiore Voytsekhivskiy dalla sua responsabilità, sta deliberatamente ignorando i fatti e le prove che possiedo e non permette che lo stesso venga indagato.

Nel nome della verità e della giustizia vi chiedo di prendere sotto il vostro controllo personale, l'attuazione da parte dell'Ufficio del Procuratore Generale dell'Ucraina, dei suoi compiti diretti e non permettere che il maggiore Voytsekhivskiy ed i suoi complici, colpevoli del reato, fuggano dalle loro responsabilità penali.

Sono pronto a rispondere a qualsiasi richiesta degli investigatori, sia in forma scritta o tramite collegamento video, presentare tutte le prove che ho e le informazioni sulle persone direttamente coinvolte e dei testimoni del delitto di cui sopra ".


Sergente Tsvetkov D.А., membro del Battaglione "Kiev-2"                          

marzo 2015

Traduzione a cura del CISNU/CIVG