Incontro Internazionale per la libertà dei Cinque e contro il terrorismo

Il CIVG, aderente al Comitato Internazionale per i 5 Eroi, era presente con Enrica Mendo all’Incontro Internazionale all’Avana per i 5, come componente della Commissione Area Europa. Sotto le conclusioni. Cercheremo di verificare cosa concretamente potremo fare sulla base delle indicazioni date dall’Incontro.

 

 
Amaya Saborit Alfonso / Dalia González | granma.cu

12/09/2014


"Non ci sono conclusioni, ma lo spirito di questo incontro  deve uscire per le strade con voi", ha detto l'Eroe della Repubblica di Cuba, Fernando González, riassumendo la prima giornata del  X Incontro per la Libertà dei Cinque e contro il Terrorismo.

Il colloquio è iniziato con l'inaugurazione tenuta da Abraham Masique, presidente dell’incontro, di una esposizione di acquarelli di Antonio Guerrero, prigioniero dell'impero. Hanno partecipato circa 250 delegati di  48 paesi, con la presenza di Fernándo González.

Il X Incontro Internazionale per la Liberazione dei  Cinque e contro il Terrorismo si è svolto per la prima volta a L'Avana con la presenza di José Ramón Balaguer Cabrera, membro della Segreteria del CCPCC, Fernándo González, Eroe della Repubblica di Cuba e vicepresidente dell’ICAP, Ramsey Clark, ex ministro degli Stati Uniti, Ricardo Alarcón, ed altri combattenti per questa causa.

" Non ci devono essere conclusioni, ma lo spirito di questo incontro deve uscire per le strade con voi", ha detto ieri l'Eroe della Repubblica di Cuba, Fernando González, riassumendo la prima Giornata del X Incontro per la Libertà dei Cinque e contro il Terrorismo.

Le sue prime parole sono state di ringraziamento per tutti gli amici solidali e anche per il popolo e le autorità di Holguín che hanno accolto tutte le precedenti edizioni dell’Incontro.

Il movimento per la liberazione dei Cinque è cresciuto, si è rafforzato e mostra la sua maturità in un incontro come questo, ha detto il vicepresidente dell'Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, ICAP.
Nel Palazzo delle Convenzioni de L'Avana, parlando a 285 delegati di 48 paesi che hanno partecipato all'incontro, ha insistito sulla necessità di creare meccanismi che permettano di attrarre i giovani e aggiungerli alla causa. Inoltre ha suggerito di  estendere il lavoro di solidarietà non solo ai parlamentari delle differenti regioni del mondo, ma anche al settore artistico, il cui messaggio può giungere molto lontano.

Fernando González ha anche sottolineato l'importanza di mettere a fuoco il lavoro in tutto quello che può avere ripercussione negli Stati Uniti.
L'Eroe cubano ha ringraziato per il loro appoggio alla causa i leaders regionali come i presidenti dell'Ecuador, Rafael Correa; dell'Uruguay, Pepe Mujica; del Venezuela, Nicolás Maduro; della Bolivia, Evo Morales, e del Nicaragua, Daniel Ortega.
Poi ha ripetuto che non si può permettere che Antonio e Ramón siano ancora reclusi e che Gerardo non abbia speranza di uscire dalla prigione.

Non accetteremo mai questa realtà e so che anche voi non l'accetterete mai, ha assicurato, e so che voi ci aiuterete a liberarli e a riportarli a casa, perchè non sia più necessario un altro colloquio e perchè il prossimo sia con tutti i Cinque qui, vi ringraziando per il vostro impegno fin qui realizzato.

(Traduzione GM - Granma Int.)

 

Fernando Gonzales

 

Il saluto dell’ex Ministro della Giustizia USA, R. Clark

 

Fernando Gonzales visita la mostra di Anton Guerrero

 

PIANO DI AZIONE APPROVATO DAL DECIMO COLLOQUIO INTERNAZIONALE PER LA LIBERAZIONE DEI CINQUE EROI E CONTRO IL TERRORISMO.

Per tutti i ragionamenti e le volontà approvati in questa dichiarazione, il movimento internazionale di solidarietà per  la causa dei nostri Cinque Fratelli riunito in questa storica X Conferenza ed  in stretto coordinamento con l'Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli e il Comitato internazionale per la libertà dei Cinque Eroi, invita:

1 – Rivolgersi a tutti gli uomini e le donne di buona volontà soprattutto al popolo nord americano, per sostenere la domanda per la liberazione immediata dei nostri tre antiterroristi,  reclamando in  tutti i modi possibili che il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ponga fine a questa ingiustizia.

2. Intensificare il lavoro informativo sul caso tenendo conto della scena politica americana e il crescente interesse in un cambiamento della politica verso Cuba, in vista delle elezioni presidenziali che si svolgeranno nell'anno 2016, così che questo diventi un elemento di pressione aggiuntiva che costringa l'attuale amministrazione nordamericana a trovare una soluzione umanitaria del caso.

3. Rafforzare il lavoro di diffusione per richiamare l'attenzione sull'impatto delle azioni sovversive contro Cuba, organizzato e finanziato nel territorio nordamericano con l’obiettivo di confermare l’attualità  del terrorismo contro Cuba, cosa che ha motivato il lavoro dei Cinque Eroi in seno ad organizzazioni controrivoluzionarie e della mafia anti-cubana radicate negli Stati Uniti.

4. Sostenere iniziative per la causa, che si realizzino nel territorio degli Stati Uniti  e in particolare la 4 ° Conferenza di denuncia e solidarietà "5 giorni per i Cinque Cubani in  Washington DC" che tradizionalmente viene organizzata a Washington DC e  che si terrà nel settembre del 2015, accompagnando la stessa con azioni collaterali in tutto il  mondo  per dare maggiore visibilità del caso presso ai media e per ottenere il necessario impatto sull'opinione pubblica internazionale.

5. Sostenere l'iniziativa presentata dalla delegazione del Sud Africa per convocare una riunione internazionale nella prima metà dell'anno 2015.

6. Espandere la mobilitazione sul  caso presso i parlamentari di tutto il mondo perché facciano pressioni  sulle  loro controparti in Senato e nel  Congresso degli Stati Uniti, nonché a personalità della cultura, scienza, arte,sport e di prestigio internazionale che possano contribuire a moltiplicare il messaggio e aumentare la pressione politica.

7. Contribuire con maggiore efficienza e creatività alle pubblicità delle varie campagne in corso, ai risultati degli eventi che si realizzeranno e alle visite dai parenti dei Cinque, al fine di raggiungere un ampio impatto mediatico, dando priorità all'utilizzo di materiali in diversi formati e lingue, che possano essere promossi dalla stampa e dai media alternativi.

8. Utilizzare in modo  più efficiente  i social network e le nuove tecnologie dell'informazione come strumenti informativi per contrastare il silenzio dei media sul caso.

9. Incoraggiare l'adozione di mozioni e/o dichiarazioni a favore della libertà dei cinque in parlamenti e assemblee legislative, nazionali, regionali e locali.

10. Continuare le azioni il giorno 5 di ogni mese, dando la priorità all'invio di messaggi e lettere al Presidente Obama e alle istituzioni nordamericane, abbinandole alla realizzazione di azioni di  protesta davanti varie alle sedi diplomatiche di quel paese in tutto il mondo.

11 Sollecitare le congregazioni e istituzioni religiose ad intervenire a favore dei Cinque, per promuovere una soluzione umanitaria del caso.

12. Incentivare il supporto delle varie organizzazioni sindacali di  tutto il mondo per la campagna, affinchè  influenzino le loro controparti negli Stati Uniti.

13. Raggiungere una maggiore interazione con gli esperti di diritto, a favore della causa, al fine di trarre vantaggio di tutti i pareri legali e denunciare le violazioni e irregolarità commesse dal sistema giuridico nordamericano.

14. Richiedere il supporto delle organizzazioni giovanili affinchè si uniscano alla causa, usufruendo dei loro spazi e potenzialità, incentivando azioni di mobilitazione, culturali, sportive, educative e sociali, ecc.

15. Incrementare il lavoro presso intellettuali, artisti, sportivi e opinion leader al fine di rafforzare il lavoro informativo in più ambiti e nelle loro aree di influenza sociale.

16. Realizzare un'azione concertata di solidarietà con Cuba a livello nazionale, regionale e mondiale al fine di aumentare il clamore per la giustizia e la libertà per i Cinque.

17. Esigere la libertà di Oscar López Rivera, patriota portoricano imprigionato da 33 anni nelle carceri degli Stati Uniti. Richiedere  allo stesso tempo la libertà dei prigionieri palestinesi, tra cui più di duecento minori, nelle carceri dello stato terrorista di Israele. Sostenere iniziative di solidarietà con i Cinque come la Conferenza Sudafricana di Solidarietà con i Cinque, l’evento delle Madri del Mondo per i Cinque, le Biciclettate per i Cinque,  il prossimo Colloquio e altre azioni che diano visibilità a questa ingiustizia.

 

Traduzione di Enrica M. per civg.it