Lettera aperta al Presidente della Repubblica della Francia e al suo Ministro degli Esteri

 

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DELLA FRANCIA [FRANçOIS HOLLANDE]
E AL SUO MINISTRO DEGLI ESTERI [LAURENT FABIUS]

 

14 Ottobre 2012,  Pascale Zerez

 

Signor Presidente Hollande e Signor Ministro degli Esteri Fabius.

Come un grande numero di Siriani, oggi mi ritrovo padre di una vittima della guerra in atto nel nostro Paese. Pascale aveva 20 anni quando, il 9 Ottobre 2012, l’autobus pubblico su cui era, è stato bersaglio di un attacco terroristico che ha preso la sua vita. Uccisa da una banda armata riconosciuta come parte dell’”Esercito Libero Siriano”, che voi avete sostenuto, incoraggiato e alimentato fin dal suo inizio.

Alcune ragioni di stato potrebbero avervi costretto a prendere posizione a favore dell’ “Esercito Libero Siriano (ELS), ma sicuramente non potete fingere, che la vostra politica abbia lo scopo di liberare il popolo Siriano da una dittatura.

L'attuale regime siriano e il suo apparato politico non sono certo senza carenze o eccessi, abbiamo saputo questo per molto tempo, ma le "bande" dell’ELS sono brutali e arbitrarie. Questo movimento armato porta con sé i semi di una nuova dittatura che sicuramente ci farà avere nostalgia della vecchia leadership.

Con gli slogan sulla libertà, la democrazia e la partecipazione al potere, voi e i vostri alleati avete appoggiato l'introduzione sul nostro territorio nazionale di gruppi estremisti, dei salafiti e altri elementi di al Qaeda che hanno ucciso, e costringono altri nel nostro paese ad uccidere, come loro distruggono tutto ciò che si trovano di fronte. Allora, perché sono stati inviati qui? Gli Occidentali non hanno il coraggio di confrontarsi con loro stessi? Se il vostro scopo è quello di annientare la Siria, al fine di proteggere Israele, credete davvero che ridurre il nostro popolo alla miseria e alla rovina potrà portare la pace e la sicurezza a Israele?

I vostri predecessori, tra cui i rivoluzionari del 1789, hanno sempre sostenuto e protetto le minoranze cristiane in Siria e in Oriente. Oggi stanno prendendo posizioni opposte a questa tradizione, posizioni che portano alla distruzione di queste minoranze stesse. Pensate che l'eliminazione di queste comunità cristiane avrà un influenza civilizzatrice?

E 'sorprendente come in breve tempo la politica francese ci abbia fatto dubitare dello spirito della vostra Rivoluzione e dei suoi principi di "Liberté, Egalité, Fraternité"!

In Siria, la vostra politica del potere ha diffuso l'arbitrarietà, potremmo qualificare il motto: libertà e uguaglianza in Siria, oligarchia e privilegio in Qatar.

Per quanto riguarda la Fraternità, continua a vivere nei cuori della nostra gente, ma è stata incuneata una guerra di religione, chiudendo gli occhi sulle discriminazioni visibili praticate in altri paesi arabi, in particolare in Arabia Saudita.

In pochi mesi, voi e i vostri alleati avete trasformato la fratellanza tra musulmani e cristiani in Siria, che era usuale prima, in una guerra di religione. Eppure questa alleanza era la garanzia di un Islam tollerante che potrebbe essere diffuso in tutto il mondo.

Invece, la guerra che stiamo vivendo, a causa dell’ELS e dei suoi alleati, ha trasformato questa simbiosi in una ostilità che si sta diffondendo in tutto il mondo, con rapida capacità di influenza e di coinvolgimenti.

Molti motivi avrebbero potuto indirizzare i cristiani siriani a prendere le distanze dall’attuale governo, come in qualsiasi paese, ma vi posso assicurare che noi siriani cristiani, non accettiamo di vedere distruggere il nostro paese e uccidere i nostri bambini, e consegnare il nostro paese a gente corrotta che serve interessi stranieri e propri.

Meglio mantenere e cercare di migliorare la politica che abbiamo, piuttosto che seguire promesse azzardate di cose molto migliori. La vostra politica non è altro che favorire l’installazione in Siria  di uno Stato confessionale con l’adozione della legge islamica. Il Presidente Mursi, membro dei “Fratelli Musulmani”, come promettono qui i terroristi che combattono il governo, ha annunciato l’intenzione di imporre la “sharia” in Egitto; siete sicuri che anche a casa vostra, le vostre donne ne sarebbero compiaciute?

Perché questa lettera aperta di un padre che ha perso ciò che ha di più caro? Riconosco che il mio invito è una supplica, ma non lasciatelo più a lungo silenziato. In nome della libertà, e ciò che di essa resta, in nome dell’uguaglianza e di ciò che è stato raggiunto, e in nome della fratellanza ormai in pezzi, degli uomini, vi prego insieme a migliaia di famiglie siriane, di smettere di sostenere e finanziare le bande armate che stanno insanguinando il nostro paese; potrebbe poi essere il vostro turno, come essi affermano. Questa è la voce di famiglie ferite e disarmate, dove si vive il lutto ed il dolore, che non hanno più un tetto, e di centinaia di migliaia di giovani senza più speranze.

Avete visto come Aleppo, la città più antica è diventata una città fantasma(*)?

Potete immaginare Parigi come una città fantasma, dove centinaia di migliaia di famiglie francesi si aggirano in cerca di ripari per evitare spari, bombe e atti di discriminazioni arbitrarie, di fanatismo e brutalità?

I vostri alleati hanno distrutto con solerzia Aleppo, il suo bazar che ha alimentato per secoli l’Europa, ora ci sono solo rovine. La Basilica di San Simeone con al suo interno la famosa colonna è ormai solo più rovine di rovine secolari, l’hanno distrutta per spregio; decine e decine di Chiese, Moschee, fabbriche, scuole, università sono stati attaccati, saccheggiati, come i nostri tesori archeologici. E voi ci dite che queste ruberie e rapine servono a portarci la democrazia!

Vi supplichiamo Signor Presidente della Repubblica francese e Ministro degli Esteri della Repubblica francese: cessate il vostro sostegno per questi elementi armati che obbediscono a nessuna legge e tornate ad essere ciò che ha reso gloriosa la Repubblica francese.

Potete essere sicuri, i problemi che stiamo vivendo, li vivrete presto anche voi. Che cosa urlano per le strade di Aleppo? "…Dopo la Siria, l'Europa."

 

(*) Aleppo: è la più antica città abitata del mondo, risalente al 6 ° secolo A.c.. E 'la più grande città della Siria.                                             

 

Claude ZEREZ, padre di Pascale, assassinato in Homs all’età di 20 anni il 9 ottobre 2012

( da leveilleurdeninive ) Traduzione di Roberta A. per CIVG