Sergej Glaz'ev: "La cosa principale da fare è liberarsi dalla dipendenza dall'estero"

19 agosto 2014

Grazie al superbo lavoro della squadra russa del blog, vi presentiamo una delle interviste più interessanti sulla guerra in Ucraina e la lotta globale per il futuro del pianeta, nelle opinioni di uno dei più informati uomini in Russia: Sergej Glaz'ev.

Glaz'ev è un consigliere e un caro amico del presidente Putin. Personalmente credo che i media occidentali si sbaglino o che mentano deliberatamente quando dicono che Dugin è il mentore ideologico di Putin. Non sono sicuro che Putin abbia un qualsiasi tipo di mentore, o che ne abbia bisogno, ma nel corso degli anni ho scoperto che Glaz'ev sembra dire ad alta voce ciò che Putin non dice, ma su cui sembra basarsi quando agisce.

 

Glaz'ev, nato in Ucraina ed egli stesso un economista, ha una superba comprensione di ciò che sta dietro le quinte giochi di potere in Ucraina e in Russia. Questo uomo *conosce* veramente ciò che sta succedendo. Inoltre, è uno dei principali sostenitori della "sovranità eurasiatica" ed è quindi assolutamente odiato dai circoli pro-americani in Russia. È altrettanto odiato negli Stati Uniti, che lo hanno messo sulla loro lista delle sanzioni recenti, per nessun altro motivo che per il fatto che a loro non piace quel che ha da dire.

Esorto tutti ad ascoltare questa intervista di 15 minuti. Saker Buona visione!

 

 

Oggi il mondo vive sta passando attraverso una sovrapposizione di un'intera serie di crisi cicliche. La più seria di queste è una crisi tecnologica, associata ai cambiamenti nelle lunghezze d'onda dello sviluppo economico.

Dobbiamo fare una transizione a un nuovo sistema di tecnologie. Questo tipo di transizione, sfortunatamente, è sempre venuto attraverso la guerra. Così è stato negli anni '30, quando la grande depressione ha dato origine a una corsa agli armamenti, e quindi alla seconda guerra mondiale. Così è stato durante la guerra fredda, quando una corsa agli armamenti spaziali ha fatto sorgere complesse tecnologie di informazione e comunicazione, che sono divenute la base di una struttura tecnologica che ha condotto l'economia del mondo negli ultimi 30 anni. Oggi siamo di fronte a una simile crisi. Il mondo è in transizione verso un nuovo sistema tecnologico. Il nuovo sistema è di natura umanitaria, e perciò potrebbe evitare una guerra, perché i vettori principali di crescita su questa lunghezza d'onda sono tecnologie umanitarie.

Queste includono le industrie sanitarie e farmaceutiche, basate sulla bio-tecnologia; includono anche tecnologie di comunicazione basate sulla nanotecnologia, che oggi sta facendo un passo avanti, e così pure tecnologie cognitive che definiscono una nuova somma delle conoscenze umane. Se, come ha continuato coerentemente a proporre il presidente Putin, fossimo in grado di mettere in piedi un programma mutuo di sviluppo, una zola di sviluppo generale con un regime preferenziale di commercio da Lisbona a Vladivostok; se raggiungessimo un accordo con Bruxelles per creare uno spazio economico comune, un'area comune di sviluppo, potremmo trovare un numero sufficiente di progetti avanzati, dal campo della custodia della salute alla difesa da minacce spaziali, per mettere a pieno sviluppo il nostro potenziale scientifico e tecnico e creare una consistente richiesta statale, che dia un impulso al nuovo sistema tecnologico.

Tuttavia, gli americani hanno intrapreso il solito cammino. Per mantenere la loro leadership mondiale, stanno scatenando un'altra guerra in Europa. Una guerra in Europa è sempre buona per gli americani. Hanno definito una buona guerra persino la seconda guerra mondiale, che ha ucciso 50 milioni di persone in Europa e in Russia. Per gli americani è stata buona perché gli Stati Uniti sono emersi da questa guerra come la potenza dominante nel mondo. Anche la guerra fredda, che è terminata con il collasso dell'Unione Sovietica, è stata buona per loro.

Ora gli Stati Uniti vogliono ancora mantenere la loro leadership a spese dell'Europa. Questo processo è minacciato da una Cina in rapida espansione. Il mondo oggi sta slittando su un altro ciclo, questa volta politico. Questi cicli hanno una durata di secoli e sono associati con le istituzioni globali che regolano l'economia. Oggi stiamo passando dal ciclo americano dell'accumulo del capitale a un ciclo asiatico. Questa è un'altra crisi che sta sfidando l'egemonia americana. Gli americani, per mantenere la loro posizione di egemonia di fronte alla competizione con la Cina e con altre nazioni asiatiche emergenti, stanno iniziando una guerra in Europa. Vogliono indebolire l'Europa, spezzare la Russia e soggiogare l'intero continente europeo. E così, invece della zona di sviluppo da Lisbona a Vladivostok offerta dal presidente Putin, gli Stati Uniti vogliono inziare una guerra caotica su questo territorio, coinvolgere l'Europa in questa guerra, svalutare il capitale europeo, cancellare il proprio debito pubblico, sotto il cui fardelli gli Stati Uniti stanno già cominciando a crollare, annullare i debiti che hanno con la Russia e con l'Europa, soggiogare i nostri spazi economici e stabilire il controllo sulle risorse del gigantesco territorio eurasiatico. Credono che questa sia la loro unica maniera per mantenere l'egemonia nel mondo e superare la Cina.

Sfortunatamente, la geopolitica americana che vediamo sui nostri schermi sembra venire direttamente dal XIX secolo. Pensano nei termini delle vicende geopolitiche dell'Impero britannico: dividere e conquistare, spingere le nazioni una contro l'altra, coinvolgerle nel conflitto e iniziare una guerra mondiale. Gli americani, purtroppo, continuano questa vecchia politica britannica per risolvere i loro problemi.

La Russia è stata scelta come vittima di questa politica, mentre il popolo ucraino è stato usato come arma e come carne da cannone in una nuova guerra mondiale. Dapprima, gli americani hanno costantemente cercato di selezionare l'Ucraina per separarla dalla Russia. Questa tattica proviene dai tempi di Bismarck.

Questa tradizione europea anti-russa mirava a separare l'Ucraina dalla Russia, coinvolgendole in un conflitto al fine di conquistare l'intero spazio eurasiatico. L'idea fu espressa per prima da Bismarck, quindi fu raccolta dagli inglesi, e infine, dal principale scienziato politico americano, Zbigniew Brzezinski, che ha detto in molte occasioni che la Russia non può essere una super-potenza senza l'Ucraina, e che mettere la Russia contro l'Ucraina beneficerà l'America e l'Occidente.

Per gli ultimi 20 anni gli americani hanno coltivato il nazismo ucraino diretto contro la Russia. Come sapete, hanno ospitato i resti dei banderisti dopo la seconda guerra mondiale. Decine di migliaia di nazisti ucraini sono stati portati in America e sono stati accuratamente coltivati e fatti crescere durante tutto il periodo post-bellico. Quest'ondata di immigranti è discesa sull'Ucraina dopo il collasso dell'Unione Sovietica. Così, rivolgendosi costantemente all'Ucraina, mirano a separarla dalla Russia. Questo è il loro compito principale.

L'idea di un partenariato orientale è stata usata come esca. È stata prima espressa dai polacchi e poi impiegata dagli americani. L'essenza del partenariato orientale, del quale la Georgia è diventata la prima vittima, ora lo è diventata l'Ucraina, e presto lo sarà la Moldova, è di recidere i loro legami con la Russia.

Come sapete, stiamo costruendo l'Unione Doganale come uno spazio economico comune con Belarus' e Kazakistan, a cui si uniranno presto Kirghizistan e Armenia.

L'Ucraina è stata a lungo nostra partner. L'Ucraina è ancora nello stadio di ratificazione dell'accordo con la Russia, che nessuno in Ucraina ha ancora cancellato. L'Ucraina è importante per noi come una parte del nostro spazio economico e per i nostri secolari legami e co-operazione. Il nostro complesso scientifico e industriale era stato creato in modo unitario; pertanto, la partecipazione dell'Ucraina nell'integrazione eurasiatica è piuttosto naturale e vitale. Il partenariato orientale è stato inventato allo scopo di prevenire la partecipazione dell'Ucraina nel processo d'integrazione eurasiatica. Il significato del partenariato orientale è di creare un'associazione con l'Unione Europea. Che cos'è l'associazione, firmata da Poroshenko con i leader europei? È una trasformazione dell'Ucraina in una colonia. Firmando l'accordo di associazione, l'Ucraina perde la sua sovranità. Trasferisce il controllo del suo commercio, delle dogane, della regolamentazione tecnica e finanziaria e delle procedure pubbliche a Bruxelles. L'Ucraina cessa di essere uno stato sovrano nella sua economia e politica. È chiaramente affermato nell'accordo di associazione che l'Ucraina è un partner junior dell'Unione Europea. L'Ucraina deve seguire la difesa comune e la politica esterna dell'Unione Europea. L'Ucraina è obbligata a partecipare alla risoluzione dei conflitti regionali sotto la leadership dell'Unione Europea.

Così Poroshenko sta facendo dell'Ucraina una colonia dell'Unione Europea, e attirando l'Ucraina in una guerra contro la Russia come carne da cannone, con l'intenzione di precipitare una guerra in Europa. Lo scopo dell'accordo di associazione è di permettere alle nazioni dell'Unione Europea di governare l'Ucraina nella risoluzione dei conflitti regionali. Ciò che sta accadendo ora in Donbass è un conflitto regionale armato. Lo scopo della politica americana è di creare quante più vittime possibile. La giunta nazista ucraina è uno strumento di questa politica. Stanno compiendo irragionevoli atrocità e crimini, bombardando città, uccidendo civili, donne e bambini, e forzandoli a lasciare le loro case, solo per provocare la Russia e quindi per trascinare l'Europa intera nella guerra. Questa è la missione di Poroshenko. Questo è il motivo per cui Poroshenko sta respingendo qualsiasi negoziato di pace e bloccando qualsiasi in iniziativa di pace. Interpreta ogni dichiarazione di Washington di ridimensionare il conflitto come un ordine di accrescerlo. Tutti i colloqui di pace, che hanno avuto luogo a livello internazionale, hanno portato un nuovo ciclo di violenza. Dobbiamo capire che stiamo trattando come uno stato nazista, che è mortalmente intento a una guerra contro la Russia e che ha dichiarato una coscrizione generale. L'intera popolazione maschile tra i 18 e i 55 anni è stata messa sotto le armi. Quelli che non vogliono obbedire avranno 15 anni di prigione. Questo potere criminale nazista fa dell'intera popolazione ucraina un criminale.

Abbiamo calcolato che l'Unione Europea perderà attorno a un trilione di euro dalle sanzioni contro la Russia, a lei imposte dagli americani. È una somma enorme. Gli europei stanno già iniziando a patire le perdite. C'è già un calo di vendite di beni in Russia. La Germania sta perdendo circa 200 miliardi di euro. I nostri più rabbiosi "amici" degli Stati baltici soffriranno le perdite più alte. Il danno all'Estonia sarà più alto del suo intero prodotto nazionale lordo. Il danno alla Lettonia sarà di circa la metà del suo prodotto nazionale lordo. Ma questo non li sta fermando. I politici europei stanno continuando a seguire gli americani senza mettere in discussione ciò che fanno. Stanno danneggiando se stessi provocando il nazismo e la guerra.

Ho già detto che Russia e Ucraina sono le vittime di questa guerra, fomentata dagli americani. Ma anche l'Europa è una vittima, perché la guerra mira a danneggiare la prosperità dell'Europa e destabilizzarla. Gli americani si aspettano che continui il drenaggio di capitali e di cervelli europei in America. Ecco perché stanno incendiando l'Europa intera. È molto strano che i leader dell'Unione Europea si prestino al loro gioco.

Parliamo delle pressioni dalla NATO e dalla vecchia Europa. Gli americani esercitano serie pressioni sui paesi NATO. La Banca di Francia ne ha sofferto. Ne è stata colpita anche la Deutsche Bank. La Russia sta sperando che l'Europa occidentale resista alla pressione e sia in grado di asserire una sua politica indipendente?

Non dovremmo solo sperarlo, dobbiamo lavorare con i leader europei di una nuova generazione, liberi dai diktat americani. Il fatto è che in Europa è stata formata un'élite politica anti-sovietica negli anni dopo la guerra fredda. Questa élite è diventata rapidamente anti-russa. Nonostante i legami economici drammaticamente espansi e gli enormi interessi economici mutui tra l'Europa e la Russia, questa russofobia è basata sull'anti-sovietismo e rimane ancora nella mente di molti politici europei. C'è bisogno che venga al potere una nuova generazione di politici europei pragmatici, che comprendono i propri interessi nazionali. Quel che vediamo oggi sono politici europei che stanno agendo contro i propri interessi nazionali. Questo è largamente dovuto al fatto che la Germania, che è la locomotiva della crescita europea, è ancora un paese occupato. Ci sono ancora truppe americane in Germania, e ogni cancelliere tedesco fa ancora un giuramento di alleanza agli americani per seguirli nei passi delle loro politiche. Questa generazione di politici europei ha fallito nel tentativo si scuotersi di dosso il giogo dell'occupazione americana. Anche se l'Unione Sovietica non esiste più, continuano a seguire Washington in modo maniacale nell'espansione della Nato e nella cattura di nuovi territori sotto il loro controllo, nonostante il fatto che sono già "allergici" ai nuovi membri est-europei dell'UE. L'Unione Europea è già stracolma, ma questo non li previene dal continuare la loro espansione aggressiva nel territorio post-sovietico. La nuova generazione sarà, spero, più pragmatica.

Le ultime elezioni al Parlamento Europeo hanno mostrato che non tutti i cittadini europei sono ingannati da questa falsa propaganda pro-americana e anti-russa, e dal costante lusso di menzogne che sta cadendo sulla testa degli sfortunati europei. I tradizionali partiti europei hanno perso alle recenti elezioni al Parlamento Europeo. Ho visto che quanto più raccontiamo la verità e quanto più persistenti siamo, tanto più grande sarà la reazione. Quello che sta accadendo in Ucraina, infatti, è la rinascita del nazismo. L'Europa ricorda i segni della rinascita del fascismo dalle lezioni della seconda guerra mondiale. Dobbiamo risvegliare questa memoria storica, in modo che si riesca a vedere nei nazisti ucraini, oggi al potere a Kiev, i seguaci di Bandera, di Shukhevych e di altri collaborazionisti di Hitler. L'ideologia aperta delle attuali autorità ucraine è radicata nell'ideologia dei complici di Hitler, che hanno massacrato di ebrei a Babi Yar, hanno bruciato ucraini e bielorussi a Khatyn, e sterminato tutti gli avversari senza distinzioni etniche. Questo nazismo sta risorgendo oggi.

Gli europei devono saper vedere la propria distruzione in questa terribile confrontazione. Spero che se siamo coerenti nel dire la verità e nel portarla a chiunque vuole sapere, saremo in grado di fermare la minaccia della guerra in Europa.

La cosa più importante di tutte: dobbiamo fermare le dipendenze dall'estero. Sfortunatamente, oggi il sistema finanziario russo è pesantemente dipendente dal capitale straniero, non tanto straniero di fatto, quanto nella forma. Avendo un'economia aperta, all'inizio ci siamo basati su investimenti stranieri. Alla fine i nostri investitori sono andati all'estero. Praticamente perdiamo ogni anno 100 miliardi di dollari non tassabili che finiscono in zone offshore. Di ritorno, riceviamo sotto forma di investimenti stranieri solo una piccola parte del denaro che fluisce dalla Russia. Abbiamo bisogno di creare il nostro sistema finanziario e monetario sovrano, che ci permetta di basarci sulle nostre forze, e fornire all'economia tutte le risorse necessarie per la crescita economica. Abbiamo bisogno di fermare il deflusso di capitali e di rafforzare il controllo bancario e valutario per fermare questa pazza delocalizzazione della nostra economia. Abbiamo bisogno di restaurare la nostra capacità di pianificazione strategica e di programmi a lungo termine, e cosa più importante, far sorgere un nuovo sistema tecnologico. Questo richiede misure speciali per stimolare l'innovazione e gli investimenti nella nuova struttura economica. La cosa più importante è creare un meccanismo finanziario di crescita economica, del quale ho parlato prima. Possiamo, usando le nostre risorse interne, ottenere prestiti accessibili a lungo termine, che oggi i nostri uomini d'affari cercano all'estero, spesso ipotecando per questi le loro proprietà. Le banche straniere rivedono quindi i termini dei prestiti, che, a ogni ritorno della crisi, ci portano sotto la minaccia della confisca di beni russi da parte di creditori stranieri. Per evitare questo, dobbiamo costruire la nostra politica macro-economica di sovranità monetaria.

 

Da ortodossiatorino       -      ( Traduzione da The Vineyard of the Saker)