Ucraina: Speciale regioni sud orientali

Kiev: forze dell'ordine impotenti, Ucraina orientale fuori controllo    –   30 aprile

 

Il presidente ad interim dell'Ucraina Alexandr Turchynov ha dichiarato oggi a Kiev che le forze dell'ordine non sono al momento in grado di riprendere rapidamente il controllo della situazione nelle regioni di Lugansk e Donetsk.

Secondo lui, la situazione nella parte orientale del Paese rimane tesa e fuori controllo.
Turchynov ha sottolineato che le autorità centrali ucraine non controllano la situazione nella città di Slavyansk, nell'Oblast' di Donetsk. In precedenza erano stati licenziati i capi dei distretti regionali di polizia.

 


 

In Ucraina creata la Repubblica Popolare di Donetsk

Dal testo dell’atto costitutivo si può leggere: “A nome della repubblica popolare di Donetsk potrà intervenire solo il Consiglio supremo della Repubblica. Le principali uestioni pubbliche relative allo sviluppo della Repubblica e alle sue relazioni con altri Stati saranno discusse subito dopo il referendum”.

Secondo gli attivisti, il referendum per la separazione da Kiev si terrà prima dell’11 maggio: “…la Repubblica Popolare di Donetsk viene creata entro i confini amministrativi della regione di Donetsk. La presente decisione entrerà in vigore subito dopo il referendum” si può leggere nel comunicato degli attivisti.

Il Consiglio del popolo di Donetsk ha chiesto, inoltre, al presidente russo, in caso di aggressione da parte delle autorità di Kiev, l’invio da Mosca di un contingente militare per mantenere la pace nella regione. La gente presente ha accolto l'appello a Vladimir Putin con un'ovazione. Il presidente della commissione difesa e sicurezza alla camera alta del parlamento russo, Viktor Ozerov, tuttavia, ha osservato che le forze di pace russe potrebbero essere inviate nel territorio di un altro Stato solo nel quadro delle norme internazionali esistenti. “La Russia non avrebbe il diritto di procedere unilateralmente. Potrebbe procedere, infatti, solo dopo l’approvazione di una corrispondente risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per l’invio di forze di pace, solo allora la Russia, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza e membro dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, potrebbe unirsi alle forze di pace per garantire la sicurezza in una regione o in un altra”, ha precisato Ozerov.

I manifestanti hanno deciso di creare il Consiglio dei cittadini dopo l’ennesimo rifiuto del Consiglio regionale di Donetsk di tenere una sessione speciale per vagliare la richiesta di un referendum per definire lo stato amministrativo della regione di Donetsk. Nel frattempo, le autorità di Donetsk  si sono dichiarate disponibili a risolvere tutti i conflitti nell’ambito, però, del corrente quadro giuridico e hanno chiesto ai leader della protesta di non impegnarsi in azioni illegali, per evitare provocazioni e spargimenti di sangue.

I media riportano che nella Repubblica del Donetsk popolare, il comitato elettorale centrale per il Referendum è stato istituito dal 6 aprile. La commissione ha il compito di pubblicare gli inviti e le schede di voto fino al 6 maggio, nonché di determinare gli obiettivi principali per la creazione della Repubblica Popolare del Donetsk.

Il sindaco di Donetsk Oleksandr Lukyanchenko ha suggerito di rinviare il referendum dal 11 maggio al 25 maggio in abbinamento con le elezioni presidenziali. "…Allora si terrà sotto il controllo di molteplici osservatori internazionali e la sua legittimità internazionale sarebbe difficile così da essere messa in dubbio…", ha dichiarato il sindaco.

Le autorità statunitensi, dal canto loro, hanno dichiarato che non riconosceranno il referendum a Donetsk se non conforme alla costituzione dell’Ucraina. “Ogni referendum che si tiene al di fuori del dettato costituzionale e quindi, viola la legge, verrà considerato illegale”, ha affermato l’ambasciatore Usa all’Ocse, Daniel Baer, citato dall’agenzia di stampa Itar-Tass.  

 

Donetsk, avviata la formazione del governo nazionale

 

Gli attivisti che hanno occupato l'edificio dell'amministrazione regionale di Donetsk hanno iniziato a creare “il governo nazionale provvisorio”, ha dichiarato in piazza uno dei rappresentanti delle proteste.                                                                                                                                                    Attualmente i partecipanti della manifestazione continuano a rafforzare le barricate presso il palazzo dell'amministrazione, in attesa di un possibile assalto al palazzo da parte delle forze di sicurezza. Le barricate sono fatte con pneumatici, paraurti da auto e filo spinato.

 

A Donetsk, i soldati delle forze speciali sono passati dalla parte dei manifestanti

I combattenti della squadra speciale della polizia (ex "Berkut"), giunti per i colloqui presso la sede del Dipartimento regionale del Ministero degli Affari Interni a Donetsk, occupato dai sostenitori della federalizzazione dell'Ucraina, sostengono le richieste dei manifestanti e rifiutano di obbedire al comando di Kiev. Inoltre i soldati delle forze speciali hanno rifiutato di partire da Donetsk per Sloviansk, dove i manifestanti hanno occupato la città.                                                                                        

"Noi non disperdiamo i cittadini pacifici perché non vogliamo che con noi si faccia la stessa cosa che è successa a Maidan", ha detto uno dei combattenti. "Non chiediamo a Kiev, perché non capiamo chi lì è legittimato", ha aggiunto un altro soldato delle forze speciali.

 

A Donetsk gli autonomisti filorussi occupano il consiglio del quartiere Kirov

Secondo i media locali, circa 200 uomini col volto coperto hanno fatto irruzione nell'edificio, hanno tolto la bandiera ucraina e issato la bandiera della Repubblica Popolare di Donetsk.

 

Donetsk, manifestanti formano squadre per aiutare Sloviansk

In Ucraina nel centro della città di Donetsk si è tenuto un comizio di massa dei sostenitori della federalizzazione del Paese. I suoi partecipanti hanno iniziato a formare gruppi per aiutare la città di Sloviansk, comunicano i media.

 

Militari Cosacchi del Don, volontari a Donetsk

Secondo l' agenzia di stampa "Tiras, a Donetsk, alle forze Antimajdan si sono uniti, come volontari alcune centinaia di Cosacchi del Don provenienti dalla Russia, con i loro equipaggiamenti militari. Il loro arrivo è stato spiegato con il fatto di essere venuti a sostenere la popolazione di lingua russa e antifascista del Donetsk nella lotta contro gli occupanti nazisti di Bandera.

17/03/2014


 

 

Lugansk: separatisti prendono controllo della TV e della procura

29 aprile

 

(AGI) - Lugansk (Ucraina), 29 apr. - I separatisti filo-russi hanno preso il controllo dell'ufficio del procuratore regionale a Lugansk e della sede del canale televisivo di Stato. Poche ore prima, piu' di 3.000 manifestanti filo-russi avevano assaltato la sede del governo di Lugansk, capoluogo dell'omonima regione dell'est dell'Ucraina. In Ucraina orientale cadono altri simboli del potere centrale. Oltre al palazzo della Regione, i secessionisti filorussi hanno preso il controllo della sede locale della televisione e del commissariato di polizia, dove sarebbero stati sparati colpi di armi da fuoco, senza provocare vittime. Al palazzo della Regione, invece, tutto si è svolto in una relativa calma, almeno 3mila cittadini e militanti filorussi hanno partecipato all’occupazione: “Oggi abbiamo deciso di appropriarci della principale amministrazione che ci governa per ottenere lo svolgimento di un referendum sull’autodeterminazione l’11 maggio – dice un occupante – speriamo che adesso potremo farlo”.    I poliziotti posti a difesa della sede regionale non sono intervenuti. Dopo trattative con gli occupanti hanno lasciato i locali senza scontrarsi con i secessionisti. Da Kiev il presidente ad interim Oleksandr Turchynov ha accusato le forze dell’ordine locali di tradimento e ha disposto le dimissioni dei responsabili.


 

A Lugansk durante una manifestazione i sostenitori della federalizzazione hanno proclamato la fondazione della "Repubblica Popolare di Lugansk"

28 Aprile

Hanno anche posto un ultimatum a Kiev.
I manifestanti chiedono l'amnistia per tutti i sostenitori del movimento di protesta autonomista dell'Ucraina orientale, il riconoscimento del russo nella regione come lingua ufficiale, nonché di fissare un referendum per l'autodeterminazione della regione.
Gli attivisti hanno promesso di "entrare in azione" se le loro richieste non verranno soddisfatte entro domani.


Sostenitori della Federalizzazione e del Referendum a Lugansk

 


 

A Kostiantynivka uomini armati occupano il municipio e il comando di polizia

28 aprile


Nella città di Kostiantynivka, nell'Oblast' di Donetsk, uomini armati hanno occupato oggi il comando di polizia. Si trovano all'interno dell'edificio e non lasciano entrare i poliziotti. Non hanno posto alcuna condizione o formulato particolari richieste. Inoltre, secondo i media locali, è stato occupato da uomini armati anche il municipio.
I manifestanti raccolti all’esterno non hanno fatto dichiarazioni, dicono solo che sono i passi necessari per fare il referendum sull'indipendenza della Repubblica Popolare di Donetsk previsto per l’11 maggio.


 

Nei pressi dell'aeroporto di Kramatorsk scontro a fuoco tra le forze autonomiste e i militari fedeli a Kiev

 

Non si hanno dati sulle eventuali perdite in entrambi gli schieramenti.
Le truppe ucraine erano state colpite con armi automatiche e lanciagranate, dopodichè hanno risposto al fuoco.
Il fatto ha dimostrato che gli autonomisti hanno a disposizione armi migliori e sono entrati in possesso di lanciagranate.

A Kramatorsk manifestano i sostenitori della federalizzazione dell'Ucraina

21 aprile

A Kramatorsk, davanti al palazzo dei servizi segreti dell'Ucraina (SBU) e della polizia, manifestano i sostenitori della federalizzazione del Paese.

I dimostranti hanno bloccato l'uscita dall'aeroporto locale. Nella manifestazione partecipano circa 300 persone. Molti sventolano le bandiere della Russia e della cosiddetta Repubblica Popolare di Donetsk. I manifestanti contro le nuove autorità ucraine, continuano a controllare il municipio di Kramatorsk, così come la strada tra la città e Slavyansk.


 

Situazione delle Unità di Autodifesa popolare in Sloviansk  


25 aprile-  Combattenti dell’Autodifesa popolare in Sloviansk cittadina ucraina nella provincia di Donetsk, espressione dei sostenitori della federalizzazione dell'Ucraina  hanno respinto un attacco delle forze speciali di Kiev. Elicotteri sopra la città lanciano volantini che invitano la popolazione a smettere di sostenere i manifestanti. "Il convoglio di veicoli blindati ha dovuto rientrare;  le forze popolari  hanno ottenuto rinforzi dalla città di Krasny Liman . I volontari - anche disarmati - continuano ad arrivare ai posti di blocco intorno alla città ", secondo un rapporto locale. I blindati della speciale task force sono stati respinti, ma i militari si sarebbero posizionati non lontano dai posti di blocco.

Blindati di Kiev

Il Ministero dell'Interno ucraino sul suo sito ufficiale scrive che le forze militari ucraine del ministero della Difesa hanno ucciso cinque manifestanti durante l'operazione. Uno dei partecipanti all’attacco sarebbe stato ferito.

Vyacheslav Ponomarev, il sindaco insediato dalla volontà popolare della città, ha invitato i cittadini a non lasciare le loro case aggiungendo che le forze di polizia locali erano pronte a contrastare l'attacco delle unità militari inviate da Kiev.

"…Ci sarà una dura resistenza. Stiamo strutturandoci anche sul piano militare. Tutte le strade sono bloccate. Siamo pronti se cercano di sfondare i check point. Il fascismo del loro leader Bandera non passerà...", ha detto Ponomarev .

Il sindaco ha anche aggiunto che per ora la situazione in Sloviansk era normale, i bambini sono stati invitati a continuare ad andare a scuola e i civili a rimanere nelle loro case. Il municipio è occupato e presidiato dalle milizie popolari, oltra alle barricate sulle strade di entrata alla città, ci sono barricate anche in alcune strade centrali; i miliziani hanno armi automatiche e kalashnikov, oltra ad alcuni blindati sequestrati ai presidi militari locali. Ai posti di blocco e sopra le barricate ci sono le bandiere della Repubblica Popolare del Donbass e della Russia.


 


 

A Gorlovka i dimostranti filorussi assaltano ufficio governativo

14 aprile

I manifestanti della città ucraina di Gorlovka, situata nell'Oblast' di Donetsk, dopo essersi riuniti questa mattina presso il ministero dell'Interno locale chiedendo di cambiare il capo della polizia, hanno fatto irruzione nell'edificio. I manifestanti hanno strappato la bandiera ucraina che sventolava nel palazzo e l'hanno sostituita con il tricolore russo.


 

Attivisti occupano edifici amministrativi a Mariupol e a Jenakijeve (Donetsk)

Domenica, dopo una riunione per la costituzione della Repubblica del Donetsk a Mariupol, nella regione orientale dell'Ucraina, i manifestanti hanno occupato il consiglio comunale. Le persone si sono raccolte intorno alla costruzione cantando "Sloviansk, siamo con te" e "Referendum". Inoltre, secondo i media, i sostenitori della federalizzazione dell'Ucraina hanno occupato l'edificio del consiglio comunale, della polizia e dei pubblici ministeri a Jenakijeve nella regione del Donetsk. Inoltre, il rappresentante dei sostenitori della federalizzazione ha segnalato  da Kiev è partito l'ordine di soppressione delle pacifiche proteste delle città ucraine di Ilovaisk e Khartsyzk.


 

Gli attivisti occupano senza impedimenti l’edificio comunale in Zhdanovka della regione di Donetsk

14 aprile


 

Attivisti pro-russi in Horlivka manifestano davanti all’edificio della polizia locale  ed eleggono un “Sindaco del popolo”

14 aprile


Alcune centinaia di attivisti filo-russi sono entrati nell’edificio della polizia nella città di Horivka nella regione di Donetsk e poi hanno occupato il comune, eleggendo come "sindaco del popolo", il rappresentante delle forze di autodifesa locali Alexander Sapunov. La formazione delle Forze di Autodifesa sotto la guida di Sapunov durante i disordini a Kiev, era stata attivamente sostenuta dal sindaco "deposto" Yevhen Klep, dice un post sul sito web della città, Horlivka Mosaic.


 

I cittadini di Dnepropetrovtsk vogliono aderire alla Repubblica Popolare  del Sud Est ucraino

Nonostante il fatto che la città è ancora sotto il tallone della giunta di Kiev, i cittadini di Dnepropetrovsk hanno cominciato a organizzare la loro autodifesa. Si riuniscono quotidianamente nel centro della città con manifestazioni. Centinaia di persone tengono bandiere russe e rosse, oltreché a quelle della Repubblica Popolare del Donbass.

I manifestanti hanno deciso di dare vita a Unità di Autodifesa antifasciste, dove sono presenti attivisti anti Maidan, sia filorussi che di settori di sinistra, e aperte a tutti i cittadini che desiderano iscriversi nelle sue fila. La registrazione ha luogo nella sede della ONG " Dnepr, alzati."

I manifestanti hanno chiesto alle autorità di ripristinare la statua di Lenin e hanno sottolineato che il governo di Kiev è guidato dall’Occidente, che cerca di far passare leggi che sono in contrasto con i nostri valori e interessi nazionali.

    


24/03/2014

A Dzerzhinsk, città della regione di Donetsk, la popolazione è scesa in strada con appelli alla fratellanza con la Russia, per aiutarli a ristabilire l'ordine nel Paese, e per il ritorno dell legittimo presidente Yanukovich, che ristabilirebbe uno stato di diritto. La gente scandiva slogan come “Russia aiutaci”, “ Il fascismo non passerà”, "Dzerzhinsk alzati ", " alzati Donbass " e altri.

 


 

Provocazione respinta nel villaggio Strelkovo di Kherson

27-3-2014

In un assemblea popolare, il villaggio Strelkovo ha deciso e chiesto di unirsi alla Crimea . Su decisione del Soviet di Strelkovo, regione di Kherson, è stato deciso di dislocare il checkpoint  nella periferia nord, collocando così il confine ucraino al di fuori del loro paese e trovandosi così di fatto nella Crimea russa. Alla sera il capo il capo del Soviet del villaggio Alexander Ponomarev è stato catturato da forze specciali ucraine appositamente arrivate nel villaggio con un blitz. Dopo aver gettato granate stordenti da una finestra nella casa di Ponomarev, hanno fatto irruzione con caschi e maschere, trascinato l’anziano capo del consiglio in strada ancora in pigiama. Dopo aver deriso il vecchio, hanno legato e ammanettato, poi  spinto nel bagagliaio di una macchina civile.Ma non appena hanno raggiunto la periferia nord del paese, ma la strada era bloccata da un gruppo di armati russi, che li hanno fermati. Si è scoperto che mentre gli agenti ucraini deridevano Ponomarev nel cortile davanti casa, uno degli abitanti del villaggio, presumibilmente Svetlana Bogdanova, che è anche lei un membro del soviet del villaggio, è corsa al checkpoint russo e ha chiesto ai soldati aiuto. Al checkpoint ucraino frattanto, come si è scoperto, essendo notte, il grosso dei soldati ucraini avevano avuto il  permesso di andare a dormire nello spazio dismesso del sanatorio "Junior". Gli uomini del SBU subito si comportavano con arroganza e hanno chiesto alle truppe russe di lasciare il territorio dell'Ucraina, ma di fatto erano soli e isolati, così i soldati russi con correttezza e risolutezza, e con un comportamento civile e dialogante, hanno  proposto una soluzione ragionevole e pacifica, cioè che i rappresentanti del servizio segreto ucraino avessero subito liberato Ponomarev. E così è stato, toltegli le manette e con un blindato russo egli è stato riaccompagnato a casa, il tutto con anche le scuse allo stesso.

 


 

 

Dalla Milizia popolare di Zaporozhye, sudest di Ucraina

20/03/2014

Rapporto dall’Assemblea popolare di Zaporozhye

Alla riunione cittadina della Milizia Popolare locale  è stato approvato un appello per mobilitare i cittadini come risposta alle azioni illegali dei cosiddetti sostenitori  di "Euromaidan", ovvero quella parte radicale, che consiste di organizzazioni apertamente fasciste come "UNA-UNSO" , "Trident", e altri, così come gli ultras hooligans. Alla manifestazione pacifica hanno partecipato oltre alla milizia popolare, organizzazioni civiche patriottiche, semplici cittadini preoccupati per l'escalation di violenza e della riabilitazione dell'ideologia nazista, nel ricordo della dura battaglia a cui sono stati costretti coloro che hanno dato la vita per sconfiggerla allora e di cui la maggior parte dei presenti, hanno il ricordo e la memoria di genitori, nonni e cari perduti in essa.

Va sottolineato che alla giornata erano presenti un elevato numero di donne, che hanno dimostrato molto coraggio. E non è una frase comune. Noi tutti ricordiamo come la stessa manifestazione per la pace della scorsa volta fu attaccata con petardi, sassi e oggetti vari da militanti e provocatori mascherati del cosiddetto movimento di  "Euromaidan". Le fondamenta della Milizia popolare sono esclusivamente per la pace, la legge e l'ordine. Per evitare provocazioni, i costitutori della Milizia sono vigili che ad essa non si aggreghino persone che sono ubriache o sconsiderate. La possibilità di introdurre provocatori nelle manifestazioni pacifiche sono evidenti, perché sono questi i metodi utilizzati da coloro che hanno portato le rivolte nelle nostre strade. Per questo è stato costituito un gruppo di attivisti volontari per mantenere l'ordine. Data la natura di questi radicali neo-nazisti tutto questo non può essere considerato superfluo. In altre aree di Zaporozhye, sostenitori  di " Euromaidan"  mascherati, al grido di " Gloria per l'Ucraina!", hanno  lanciato petardi e attaccato la gente.

A seguito della riunione, un gruppo d i Cosacchi della regione di Zaporozhye hanno aderito alla Milizia. Dopo aver analizzato la situazione generale si è concordato che tutto è solo all’inizio e che più saranno i crimini commessi dai militanti neo-nazisti, e più aumenterà la coesione e l’unione del popolo per impedire e sancire che mai saranno, in nessun caso, i discendenti di Bandera, Miller, Shukhevich e degli altri scagnozzi e lacchè dei nazisti di "Euromaidan”, a prendere le nostre vite ed il nostro paese. Anche se i loro slogan sono nascosti da quelli “europei”, si stanno scavando con le proprie mani la loro tomba. Ed il destino del nostro paese sarà deciso solo dal popolo, non da teppisti e delinquenti. Molte grazie a tutti coloro che sono venuti oggi a dichiarare pubblicamente che il popolo vuole la pace, non violenze o barricate, ma legge e concordia, non provocazioni o aggressività, ma siamo pronti a difenderci.                                                

Zaporozhtsy e abitanti delle altre città! Cittadini! Oggi, è da noi che dipende se vedremo domani un cielo sereno sopra la nostra testa o nere ali di bombardieri della NATO. Uniamoci nella Milizia popolare, il modo migliore per proteggere noi stessi e le nostre famiglie dai banditi di ”EuroMaidan”, dalla dittatura e dall’illegalità nelle nostre strade. È giunto il momento in cui possiamo dimostrare cos’è la vera democrazia!

 


 

Odessa: ecco l’altra Ucraina (quella vera), che chiede libertà ( quella vera),

Lo striscione dice Мы не мясо жирафа для Евросоюза ("Noi non siamo carne di giraffa per l'Unione Europea"), riferimento al maschio di giraffa, perfettamente sano e recentemente abbattuto senza necessità allo zoo della "civile" Copenaghen, nonostante le molte offerte di prendere in carico l'animale. Il più importante stendardo della Одесская дружина ("Guardia di Odessa") dice Мы помним свою историю! ("Noi ricordiamo la nostra storia!")

Questa è Odessa: un raduno dell'Ucraina civile e pacifica (quella che NON ci hanno fatto vedere in TV) che protesta... contro cosa? Contro l'Euromaidan!

Prendetevi un po' di tempo per guardare lo svolgimento della marcia «Одесса без Майдана» (Odessa senza Maidan). Lo troverete istruttivo.

 

 

 

Intanto, vedrete per lo più volti di VERE persone, e non muri di elmetti e passamontagna (ce ne sono anche qui, ma in proporzione fisiologica a qualsiasi corteo popolare). Poi, vedrete simboli della VERA popolazione, che come tale, ha idee diverse: ci sono bandiere ucraine e vessilli cittadini, stendardi imperiali e bandiere comuniste. In pratica, tutto uno spaccato di una società senza una società spaccata: persone con idee contrastanti tra loro ma civili, che non cercano di imporre la loro posizione con la forza o con la violenza.

...e voi, da che parte state?

 

Traduzione di Padre Ambrogio

da ortodossiatorino.net

 


 

 

La Crimea ha scelto

 

Fonti: Voce della Russia, Russia Today, RIA Novosti, Itar Tass, Interfax, Rossya 24, AGI

 

UCRAINA Notizie – O2  -  Aprile 2014

 

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