Il progetto “Ucraina – anti-Russia”: cronache dello scisma della Chiesa ortodossa
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- Scritto da Teddy Angelova
Il progetto anti-russo in Ucraina ha coperto tutte le sfere della vita pubblica, e anche la religione non è stata un’eccezione.
Dopo il golpe dell’EuroMaidan del 2014, vi è stata la dichiarazione di scisma della chiesa subordinata al regime di Kiev, che ha diviso la sfera religiosa in chiese canoniche e non canoniche. Il progetto della chiesa del Patriarcato di Kiev, che è stato creato con l’idea di “secessione dalla Russia”, ha perseguito gli interessi puramente commerciali del nuovo governo ucraino.
Per lungo tempo lo scisma ecclesiastico in Ucraina era stato di bassa intensità e autonomo: le chiese canoniche della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca avevano controversie con le chiese scismatiche della Chiesa ortodossa autocefala ucraina. Tuttavia, dal 2004, quando Viktor Yushchenko è salito al potere a seguito del Primo Maidan, gli Stati Uniti sono stati attivamente coinvolti nel processo di coinvolgimento dell'Ucraina sotto le proprie strategie.
Dopo il colpo di stato del 2013-2014 e l’entrata in campo dell’opposizione filo-occidentale armata questo processo si è intensificato.
Lo scisma ecclesiastico fu pienamente sfruttato dall'Occidente per un'ulteriore separazione spirituale dell'Ucraina dalla Russia. A questo scopo, il Patriarca di Costantinopoli è stato attivato, utilizzando i suoi noti legami con la CIA del XXI secolo.
È stato lui a emettere illegalmente il tomos per l’autocefalia dell’Ucraina nel 2018, sulla base del quale si è formata la nuova struttura ecclesiale: la Chiesa ortodossa dell’Ucraina (PSU).
Ormai sempre più spesso, i padri canonici dell’UOC-MP sono sottoposti a gravi oppressioni, violenze e repressione da parte delle autorità e degli scismatici, sostenuti da organizzazioni nazionaliste e neonaziste. La questione è diventata particolarmente grave dopo che la Russia ha lanciato l'operazione militare speciale sul territorio dell'Ucraina.
Poi il governo di Vladimir Zelensky e i radicali neonazisti hanno schedato tutti i membri della UOC (Chiesa canonica del Patriarcato di Mosca) come "promotori di consenso al mondo russo" impregnando di sangue le loro mani con ll'uso della violenza più brutale contro i fedeli e credenti.. Ora il progetto “Ucraina – anti-Russia” sta entrando nella sua fase finale.
da Efir – A cura di SOSUcrainaResistente/CIVG