Un Paese a terra sulla sicurezza alimentare

 

agricoltura

Secondo il Global food security index, l’Italia si piazza al 27esimo posto tra i 113 Stati considerati. Dobbiamo investire sulle fonti idriche per scopi agricoli e sulla tutela di mari, fiumi, laghi e terre coltivate

Da qualche anno, di fronte agli scenari di crescita della popolazione, alla disuguaglianza tra e all’interno dei Paesi, alla pandemia da Covid-19, agli effetti delle crisi ambientali e dei conflitti su disponibilità e accessibilità al cibo, il tema della sicurezza alimentare è al centro dell’agenda dei leader del mondo. Secondo il Global food security index, che aggrega i quattro principali parametri per misurare la sicurezza alimentare di un Paese – accessibilità economica, disponibilità, qualità e salubrità degli alimenti, sostenibilità e adattamento – l’Italia si piazza al 27esimo posto tra i 113 Stati considerati.

I dati suggeriscono che l’Italia ha bisogno di una strategia sulla sicurezza alimentare, di investire su qualità e quantità delle fonti idriche per scopi agricoli, tutela della biodiversità dei suoi mari, fiumi, laghi e delle terre coltivate. Ha poi bisogno di politiche per gestire e mitigare i disastri naturali e gli eventi estremi. Soprattutto, per preservare la sicurezza alimentare, servono misure per dare stabilità al sistema agricolo. La nostra superficie agricola è diminuita del 20% negli ultimi quarant’anni. L’età media degli agricoltori è di quasi 60 anni. Ogni anno 4.000 ettari di terre agricole sono impermeabilizzate. Il numero delle aziende agricole è dimezzato rispetto al 2000 e quello delle piccole aziende è in declino, a vantaggio dei grandi proprietari.

Servono misure immediate per contrastare queste dinamiche e garantire condizioni di lavoro dignitose nel settore, promuovere la domanda di chi chiede diete più sane e sostenibili, per ridurre gli sprechi alimentari, regolamentare i mercati per contrastare la finanziarizzazione, espandere i fondi per la ricerca pubblica e l’innovazione, come le tecnologie digitali per gli agricoltori.

 

Da Lanuovaecologia