A Maxi Di Vercelli la lotta paga: recuperati fino a 600 Euro di TFR
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- Scritto da ADL-Cobas Piemonte
I mesi di ottobre e novembre sono stati segnati dall’esplodere della conflittualità presso il magazzino Maxi Di di Vercelli con una prima iniziativa di tre giorni di sciopero, coordinato con il magazzino Maxi Di di Belfiore a ottobre, e altre due giornate di sciopero nel mese di novembre. Fra le rivendicazioni dei lavoratori e del sindacato vi era il riconteggio dei TFR maturati, avendo scoperto un sistema truffaldino che non faceva maturare il TFR se un lavoratore si trovava in malattia, infortunio, maternità, congedo parentale e ulteriori anomalie rispetto alla maturazione del TFR con la tredicesima e la quattordicesima mensilità.
Un tema posto con forza anche nell’incontro svoltosi presso la Prefettura di Vercelli, con la presenza dell’azienda fornitrice ManHandWork e del committente Maxi Di.
Con l’arrivo delle buste paga di novembre possiamo annunciare con soddisfazione che su questo abbiamo vinto e che l’azienda fornitrice ha proceduto al riconteggio di tutti i TFR delle lavoratrici e dei lavoratori operanti presso la piattaforma e alla sistemazione dei contatori. Si va da un minimo di 350 Euro fino a 650 Euro, a cui aggiungere le centinaia di Euro già recuperate nei mesi scorsi fra festivi non corrisposti e ferie scalate indebitamente. Mediamente ogni lavoratore del magazzino ha recuperato almeno 750 Euro fra TFR, ferie e festivi e giova ricordare come i sindacalisti di CGIL, CISL e UIL non si siano mai accorti di nulla e sostenessero che tutto fosse a posto!
Un primo risultato tangibile che dimostra come lottare, battersi per i propri diritti attraverso lo sciopero e il blocco dei cancelli, porti a importanti risultati.
Resta ancora aperta la partita per il passaggio al CCNL della Logistica e per l’aumento del Ticket Restaurant rispetto a cui ManHandWork ha interrotto ogni trattativa con la nostra Organizzazione Sindacale essendosi macchiata del reato gravissimo di sciopero e blocco dei cancelli. Peccato solo che la pressione sia così tanta da costringerli comunque a trattare con gli amichetti di CGIL, CISL e UIL nonostante insieme rappresentino circa un terzo dei lavoratori iscritti con ADL Cobas. Si rincorrono voci di magazzino rispetto a un possibile accordo che prevede l’innalzamento del Ticket Restaurant. Non siamo abituati a esprimere pareri sulle voci di magazzino e attendiamo di vedere le carte, se esistono. Se dovessero venire fuori ne parleremo come sempre in assemblea sindacale con tutti i lavoratori e decideremo i prossimi passi da fare insieme. Ciò che è chiaro a tutti fin da oggi è che qualsiasi accordo migliorativo dovesse arrivare è esclusivamente il frutto della generosità con cui le lavoratrici e i lavoratori si sono battuti in questi mesi.