Nicaragua, Davide e Golia in Centramerica

Torino, 20 ottobre 2023
Incontro organizzato dal Gruppo Patria Grande del CIVG.



 

 

Interventi:  Cos'è davvero una dittatura
Aurora Baltodano Toledo, cittadina nicaraguense, membro del Coordinamento Europeo di Solidarietà con la Rivoluzione Popolare Sandinista

Il Modello Sandinista

Fabrizio Casari, giornalista, direttore di Altrenotizie.org

Modera Adelina Bottero, Gruppo Patria Grande/CIVG

Smontare le menzogne che circolano copiose e raccontare cos’è davvero il Nicaragua oggi, quali obiettivi persegue e come si colloca in un quadro più ampio latinoamericano e mondiale: questo era l'obiettivo della serata.
Il Nicaragua è un piccolo Stato del Centroamerica, una superficie poco più grande dell’Italia settentrionale, con circa 6 milioni e mezzo di abitanti.
È stato una colonia spagnola che nel 1821 ha ottenuto l’indipendenza che, però, è durata poco. Già agli inizi del ‘900, infatti, gli USA esercitano la loro pesante ingerenza, che diviene anche militare per 24 anni fino al 1933, quando i marines vengono sconfitti e scacciati da un esercito di patrioti guidati da Augusto Cesar Sandino, considerato dai nicaraguensi il Padre della Patria. Gli USA ritirano l’esercito, ma non il controllo, e lasciano a guida della nazione Anastasio Somoza, che instaura una dittatura tramandata di padre in figlio per 45 anni.
Negli anni ’60 l’opposizione al somozismo si organizza e nasce il FSLN, Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, che conduce una lotta di guerriglia che dura quasi 20 anni, con oltre 60.000 morti, finché nel 1979 la rivoluzione trionfa.
Somoza fugge negli Stati Uniti e porta con sé tutto il denaro delle casse dello Stato. I sandinisti si trovano un Paese distrutto, senza risorse finanziarie per ricostruirlo, ma pieno di risorse umane, con un’energia collettiva che in quegli anni era palpabile, straordinaria, scaturita dalla consapevolezza della libertà di costruire la propria nazione e creare insieme il proprio futuro. Il piccolo Davide ha battuto il grande Golia del Nord e il Nicaragua diviene esempio e stimolo per altri popoli in lotta per la liberazione. Sorge un ampio movimento di solidarietà internazionale, anche da noi: si fonda l’Associazione di amicizia, solidarietà e scambi culturali Italia-Nicaragua.
Ma gli Stati Uniti non mollano. Armano i “contras”, ovvero bande di controrivoluzionari che penetrano in territorio nicaraguense ed operano tipo squadroni della morte, allo scopo di distruggere, ammazzare, terrorizzare, tenere occupate risorse umane e materiali per la difesa, anziché dedicarle alla ricostruzione di cui il Paese ha tanto bisogno. Questa “guerra sporca”, come viene definita, si protrae per quasi 10 anni con altri 50.00 morti. La gente arriva alle elezioni del 1990 stanca di guerre. Il ricatto degli Stati Uniti a quel punto è: o votate la candidata a noi gradita, o la guerra continua. Vince di stretta misura l’opposizione di destra filostatunitense, che nei successivi 16 anni di governo neoliberista distrugge le conquiste sociali ed economiche che il popolo si era faticosamente costruito. Alle elezioni del 2006 torna a vincere il sandinismo con Daniel Ortega, riconfermato in tutte le elezioni successive fino ad oggi, avendo di nuovo un Paese da risollevare e far progredire.
Ma gli USA non mollano. Avviano una campagna mediatica internazionale capillare di demonizzazione contro Ortega e, parallelamente, sanzioni economiche finanziarie e commerciali che sono un altro modo per fare la guerra ai popoli, strangolandoli. Cuba ne sa qualcosa. Nel 2018 tentano anche un colpo di Stato violento, che non riesce, ma causa danni materiali ingenti e centinaia di morti.
Ma il Nicaragua si riprende, governo e popolo insieme, nonostante tutto. Come dicevano i nicaraguensi dopo il trionfo della rivoluzione: “Qui non si arrende nessuno”.
Il CIVG ha realizzato un “quaderno” dal titolo “Storia del Nicaragua dalla dittatura somozista ai giorni nostri” di cui è autrice Aurora Baltodano.
È disponibile anche un quaderno su Haiti: un’altra nazione che ha condotto un’importante lotta rivoluzionaria, completamente cancellata dai libri di storia. Autore è il nostro storico Flavio Rossi.
Chi è interessato può farne richiesta al CIVG con un contributo a partire da 5€ che finanzia i progetti di solidarietà concreta per i popoli oppressi dalle guerre.
Sul sito del CIVG si può richiedere di essere inseriti nella mailing list per ricevere on line un bollettino mensile con informazioni su questioni internazionali, ma anche su lavoro, ambiente e salute in Italia.
Il sito pubblica anche NICARAHUAC, il bollettino trimestrale dell’Associazione Italia-Nicaragua di Milano, che nel mare tempestoso delle alterne vicende storiche nicaraguensi, ha sempre saputo tenere la barra del timone dritta, con coerenza, nella ricerca costante della verità.
Il CIVG ne sostiene l’attività col nostro centro di Torino.

 

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Il video curato e realizzato da Luigi Mezzacappa, PatriaGrande/CIVG: