Shock per la UE: l’Ucraina sceglie di allinearsi con la Russia

22  Novembre 2013

 

La UE è delusa per la decisione dell’Ucraina di allinearsi con la Russia e frenare i preparativi per la firma dell’Accordo di Associazione, una opzione, logica, a giudizio di alcuni esperti.

"È una un delusione non solo per la UE, ma, a nostro parere, anche per il popolo dell’Ucraina" ha detto il capo della politica estera dell'UE, Catherine Ashton, affermando che l'affare "più ambizioso" mai offerto ad un membro della UE potrebbe aver aiutato l'economia del paese.

Importanti politici europei come il ministro degli esteri svedese Carl Bildt, non sono riusciti a contenere le emozioni. "Improvvisamente il governo dell’Ucraina si appoggia al Cremlino. La politica di pressione brutale evidentemente funziona" ha scritto Bildt sul suo account Twitter:

Tuttavia, gli esperti dicono che la decisione di Kiev non ha nulla a che fare con la pressione, ma con una ricerca razionale per le migliori opzioni per il paese. "L'Unione Europea non ha davvero fatto nulla per convincere i leader ucraini che il partenariato con l'UE realmente risolva la loro crisi economica," ha detto il deputato polacco Pawel Zalewski all'inizio di questa settimana.

Rispetto alle centinaia di miliardi di euro destinate alle economie greca, spagnola e portoghese, i 1.000 milioni di euro offerti ha all'Ucraina è – secondo lui - una cifra inadeguata e "ridicola".

"È una somma ridicola rispetto alle risorse stanziate per salvare l'Europa meridionale dal fallimento", ha detto Zalewski citato da PR Newswire.

 

Nel frattempo, la Russia ha "mezzi e volontà" per offrire all'Ucraina quello non ha l'UE, dicono gli esperti. "L'Unione Europea offre un sacco di parole", ha detto a RT Eric Krause, amministratore delegato di Capital Anyatta, lasciando intendere che l'accordo non si tradurrà in risultati tangibili.

"Quello che non offriamo é quello che serve all'Ucraina, è il denaro", commenta Krause.

"L'Ucraina non è di vitale importanza per l'Unione Europea. È un pezzo in una partita a scacchi geopolitica e vorrei avere questo pezzo. L’UE non spende molti soldi su di esso. Non può, ha il Portogallo, ha la Grecia. Molto presto si aggiungerà la Francia, " ritiene Kraus.

I politologi sottolineano inoltre che la decisione dell'Ucraina di sospendere il processo di preparazione dell'Accordo di Associazione con l'Unione Europea si basa sui cosiddetti “metodi dei conti”. I politologi dicono che l'Ucraina teme che dopo la firma dell’accordo il paese si troverà di fronte a una guerra commerciale con la Russia, con uno spiazzamento dei produttori ucraini nei mercati russi. Questo, a sua volta, porterebbe a perdite di posti di lavoro, al declino industriale e al deterioramento della situazione economica.

"Il fatto è che, oggi, le autorità ucraine non vogliono scatenare una guerra economica e diplomatica su grande scala contro la Russia, non sono preparati a questo e non lo considerano ragionevole. Soprattutto non vale la pena firmare un accordo simile a tali costi, in quanto i benefici e i vantaggi di libero scambio con l'UE saranno evidenti e tangibili solo in 3-4 anni ", afferma il politologo Vadim Karasev, citato dall'agenzia ucraina UNIAN.

Da RT

Traduzione di Valerio S. per civg.it

RT Actualidad / Economía

http://es.rt.com/tap


 

La UE, en estado de 'shock': Ucrania le da plantón y opta por alinearse con Rusia

Publicado: 22 nov 2013 | 15:49 GMT Última actualización: 22 nov 2013 | 15:49 GMT

AFP / Frederick Florin

La UE se siente decepcionada por la decisión de Ucrania de alienarse con Rusia y frenar los preparativos para la firma del Acuerdo de Asociación, una opción lógica, a tenor de varios expertos.

"Es una decepción no sólo para la UE, sino, a nuestro juicio, para el pueblo de Ucrania", dijo la jefa de política exterior de la UE, Catherine Ashton, afirmando que el pacto "más ambicioso" jamás ofrecido a un socio de la UE podría haber ayudado a la economía del país.

Políticos europeos clave como el ministro sueco de Exteriores, Carl Bildt, tampoco consiguieron contener las emociones. "De repente el gobierno de Ucrania se inclina profundamente hacia el Kremlin. La política de la presión brutal evidentemente funciona", escribió Bildt en su cuenta de Twitter:

Sin embargo, expertos destacan que la decisión de Kiev nada tiene que ver con la presión, sino con una búsqueda racional de las mejores opciones para el país. "La Unión Europea no ha hecho realmente nada para convencer a los líderes ucranianos de que la asociación con la UE realmente resolverá su crisis económica", dijo el eurodiputado polaco Pawel Zalewski a comienzos de esta semana.

En comparación con los cientos de miles de millones de euros destinados a las economías griegas, española y portuguesa, los 1.000 millones ofrecidos a Ucrania es -según él- una cifra inadecuada y "ridícula".

"Es una cantidad ridícula en comparación con los recursos asignados para rescatar a Europa del Sur de la bancarrota", dijo Zalewski citado por PR Newswire.

Mientras tanto, Rusia tiene "medios y voluntad" para ofrecer a Ucrania lo que no tiene la UE, indican los expertos. "La Unión Europea ofrece un montón de palabras", dijo a RT Eric Krause, director general de Anyatta Capital, dando a entender que el acuerdo no se traduciría en resultados tangibles. 

"Lo que no ofrecen y lo que necesita Ucrania es dinero", comenta Krause.

"Ucrania no es vital para la UE. Es una parte de un juego de ajedrez geopolítico y les gustaría tener este pedazo. Ellos no van a gastar mucho dinero en ello. No pueden, ellos tienen a Portugal, tienen a Grecia. Muy pronto van a tener a Francia", conjetura Kraus.

Los politólogos también destacan que la decisión de Ucrania de suspender el proceso de preparación del Acuerdo de Asociación con la Unión Europea se basa en el así llamado enfoque de cuentas. Los politólogos opinan que Ucrania teme que tras la firma del acuerdo el país se enfrente a una guerra comercial con Rusia con un desplazamiento de los productores ucranianos de los mercados rusos. Esto, a su vez, daría lugar a la pérdida de empleos, al declive industrial y al deterioro de la situación económica.

"El hecho es que, hoy en día, las autoridades ucranianas no quieren desencadenar una guerra económica y diplomática a gran escala contra Rusia, no están preparadas para ella y no la consideran razonable. Sobre todo, no vale la pena firmar el acuerdo a semejante costo, ya que los beneficios y las primas de la zona de libre comercio con la UE se harán evidentes y tangibles sólo en 3-4 años", afirma el politólogo Vadim Karasev, citado por la agencia ucraniana UNIAN.