CIVG Informa N°27 - Libia Notizie 3

Dichiarazione del Movimento Nazionale Popolare della Libia

24 ottobre 2013

Nel secondo anniversario del Giorno dei Martiri, il Movimento Nazionale Popolare della Libia per l’onorevole popolo libico che resta saldo in piedi all'interno e all'esterno del paese, emettiamo la seguente dichiarazione:

In questo giorno glorioso sono radicati nella mente dei libici, tutti i duri sacrifici compiuti dai fedeli figli della patria. Si tratta, oltre ad essere un grande giorno e l’anniversario della morte di Khaleda* degli altri nostri martiri, che evocano i nostri figli martiri. Ricordiamo e riteniamo opportuno commemorare, perche’ aiuta a riconoscere i significati dei valori del riscatto e della lotta, del coraggio e ispirare l'altruismo e l’abnegazione. E la fedeltà, la lealtà e l’appartenenza senza ipocrisia o commercio. I figli della Libia che sono morti in difesa della inviolabilità della propria terra e le loro immagini illuminate con candele, illuminano la strada per le generazioni presenti e future, per vincere le battaglie di onore e dignità, per affrontare gli invasori e i nemici della fede e della patria. Per la loro vita pura essi non hanno bisogno che gli facciamo un funerale, ma che rimaniamo fedeli alla loro missione e loro sono stati propugnatori di un messaggio, un messaggio di verità e di giustizia e di bontà.

Il ricordo della “ Giornata dei Martiri”, giorno della morte del defunto leader Muammar Gheddafi e dei suoi compagni, i figli della Libia affinano e rafforzano la loro fede, con il sacrificio del leader martirizzato e del resto dei combattenti per il bene della patria, per non renderlo vano.  La realta’ della Libia di oggi, ha rivelato ciò che era stato nascosto e gli eventi hanno dimostrato che la fermezza del leader martire e la sua insistenza su come affrontarli, non erano vacui, ma Bani Walid ha dimostrato quali erano le dimensioni della battaglia, e la profondità del complotto per rovesciare il nostro paese e consegnarlo alla spazzatura e ai rifiuti della storia.

Ricordare l'anniversario del “ Giorno dei Martiri” è ricordare l'inizio della tragedia libica e delle sue ferite. Si puoî osservare che oggi il paese è stato consegnato alle bande autrici del saccheggio perpetrato, le quali hanno elargito ai loro estimatori, la loro sottomissione e  l'uso di terra, mare e aria.

I libici stanno assistendo oggi alla svendita delle proprie acque territoriali e del suo territorio nazionale agli stranieri. E la lacerazione della sovranità dello stato, con l’irrompere nelle nostre città e nei quartieri della capitale, di forze straniere, che rapiscono  cittadini dalle loro case con la forza; come libici seguono con sentimenti di angoscia e ingiustizia, la tirannia di queste milizie e bande criminali, che si preoccupano solo della loro ricchezza e di ricattare i protetti della NATO….

Questo è quello che è successo in Libia. Questo è lo scenario che il leader martire Muammar Gheddafi ed i figli martiri della Libia, avevano cercato di impedire che accadesse, e combattendo hanno dato la vita ed il loro sangue puro, al fine di salvare la Libia da questo .

Il Movimento Nazionale Popolare della Libia, che ricorda i sacrifici dei suoi connazionali e la disgrazia del suo popolo, dichiara che il dovere di ogni libico è ora di rifiutare gli effetti dell'invasione dei fanatici crociati takfiristi, e l’espulsione delle milizie, dei loro protetti e degli estranei dal corpo della nazione.

Il Movimento prende anche l'occasione di questo anniversario per chiamare a soluzioni condivise, tutte le componenti della lotta popolare libica nel paese e all'estero, per cambiare la rotta e unificarsi nell'obiettivo principale di ora, che è quello di " ricostruire la patria e la sovranità nazionale ". A parte i diversi metodi di lotta scelti da ciascuna componente. L' MNPL è convinto che un lavoro di unificazione nazionale non danneggerà nessuna di queste componenti, ma ne migliorerà l'efficaia e rafforzera’ la battaglia per la Libia.

L’ MNPL chiama al proprio dovere tutti i partiti nazionali leali alla patria e fedeli al paese, con questo programma:

1 – la richiesta di indagare sulle circostanze della morte del martire Muammar Gheddafi, di suo figlio e dei suoi compagni, le atrocita’ e gli abusi a cui sono stati sottoposti .

2 - indagare su tutti i massacri avvenuti il 20/10/2011 e oltre, soprattutto a Sirte e l’attacco al "Convoglio dell’orgoglio", il brutale attacco e massacro, da parte delle forze aeree e di terra della NATO e delle milizie ribelli.

3 -  invitare le Nazioni Unite a prendere atto della legalita’ attuale in Libia, con scrupolosità e chiarezza di come si caratterizza la realtà quotidiana nel nostro paese…e riconsiderare il ruolo della sua missione e dei suoi rappresentanti in Libia, ed essere persone rette e umanitarie.

4 - chiamare tutte le organizzazioni interessate, associazioni e personalità internazionali per contribuire efficacemente a fermare la sofferenza immediata dei prigionieri e detenuti nelle carceri libiche dalle milizie, essendo provata la flagrante violazione dei diritti umani dei detenuti cosi’ come la necessità di garantire il ritorno degli profughi e dei libici sfollati in patria e all'estero, come parte di un largo accordo nazionale tra libici estranei a questo Stato delle milizie.

5 - l'invito al Consiglio di Sicurezza della necessità di riconoscere la dimensione della catastrofe che ha colpito la Libia, e di assumersi la responsabilità storica per la pace e la sicurezza, di un paese distrutto delle sue istituzioni e dei suoi dirigenti, sostituito da un sistema terrorista, che ha fatto della Libia una societa’ dove regnano violenza, omicidi, saccheggi, l'esilio e la dispersione generale.

Infine, non smarritevi! Il Movimento Nazionale Popolare della Libia invita i libici a costruire l’unità, la solidarietà e la fermezza, per abbattere la legittimità delle bande armate e il sistema dei mercenari corrotti, per far fronte all'oppressione e non arrendersi alle forze della sopraffazione e della corruzione.

Dio benedica i nostri martiri e dia forza ai nostri prigionieri, per riportarli alle loro case in condizioni di sicurezza ed a testa alta .

La pace sia con voi, con la benedizione di Dio .

Ricordate l' esempio di amore e di sacrificio di Mohamar Gheddafi .... Quando muore un antiimperialista, non muore mai ! , Onore e gloria a Gheddafi ! ....


 

Movimento Nazionale Popolare della Libia,   20 ottobre 2013

Da Libia SOS

*  ( NdT: Khaleda e’ la bambina di 5 anni uccisa con altri della sua famiglia il 6 novembre 2011, dai missili della NATO )

Traduzione a cura del CIVG

 

Secondo comunicato del Battaglione libico " Maggiore Generale combattente Al- Saadi ", attraverso un video dal deserto libico, dove si assicura che il compito del gruppo non e’ solo sostenere il morale dei sostenitori di Gheddafi , ma anche di organizzare  gruppi e battaglioni, che devono tenersi pronti per qualsiasi futura situazione.

Da zangetna.com


 

Ucciso il capo della polizia militare libica

18 ottobre 2013

 

Il colonnello Ahmed Mustafa Albaragthin deceduto questa mattina a Bengasi.

A cadere sotto i colpi di arma da fuoco questa volta è stato un pezzo grosso delle forze di occupazione della Jamahiriya libica.
Il capo della polizia militare libica Ahmed Mustafa Albaragthin è stato colpito questa mattina nei pressi della sua abitazione dai colpi di due uomini armati. Il colonnello è stato trasportato in gravi condizioni nel principale ospedale della città della Libia orientale ma, a seguito delle gravi ferite, è deceduto in sala operatoria.

da mathaba


 

Nuovo omicidio a Benghazi

12 ottobre 2013

Ucciso oggi un ex ufficiale della sicurezza, continua la scia di sangue nel capoluogo della Cirenaica. Non c'é giorno in cui a Bengasi non avvenga un omicidio.
Anche oggi le armi hanno parlato e il risultato è la morte di un ex ufficiale della sicurezza interna, Muhammad al Fituri vendutosi alle forze mercenarie..L'agguato è avvenuto nel quartiere Al Lithy nella città dove nel Febbraio 2011 i mercenari al soldo delle potenze coloniali hanno iniziato l'invasione della Jamahiriya Libica.
Il gruppo di fuoco viaggiava su una grossa jeep con i vetri oscurati, per l'ex ufficiale non c'é stata nessuna via di scampo, l'uomo e' deceduto all'istante.

da mathaba


 

15 miliziani  uccisi e altri 5 feriti a Bani Walid

5 ottobre 2013

Un attacco contro un check point presidiato da militari del governo di occupazione della Jamahiriya Libica ha causato la morte di 15 soldati e il ferimento di altri 5.
L'attacco e' avvenuto sulla strada che congiunge Tarhouna a Bani Walid, territorio da sempre leale alla Jamahiriya e alla sua guida Muammar Gaddafi.
Dopo l'assedio di Bani Walid e l'occupazione da parte dei mercenari di Misurata avvenuto l'anno scorso la situazione e' sempre stata molto tesa: le valorose genti di quel territorio non hanno mai nascosto la loro lealta' verso la Jamahiriya e avversita' per le forze di occupazione al soldo delle potenze imperialiste straniere. L'attacco di oggi e' stato confermato anche dal governo di Tripoli.             

da mathaba    


 

La memoria dei caduti a Sabha

In commemorazione del martirio e dei massacri subiti durante la guerra di occupazione nella città di Sabha, fedeli della Jamahiriya hanno issato su alcuni edifici in diversi quartieri del distretto, bandiere nere di lutto. E' un modo per la gente di Sabha di ricordare e di commemorare i martiri che hanno difeso la loro citta’ e loro case, dall’aggressione straniera guidata dalla NATO e dal Qatar

da gaddafimedia


 

A Tripoli  studenti  hanno protestato contro i nuovi corsi di studio , dove è vietato anche solo pronunciare il nome di Gheddafi, bruciando in classe  la bandiera monarchica dei mercenari del C NT imposti nel paese dalla NATO.

  

A Sirte commemorati i martiri della resistenza  contro i mercenari e la NATO .  (foto)

Nel la Sirte ancora devastata , città natale del colonnello Gheddafi , i parenti delle persone uccise nella guerra imperialista e sostenitori della Jamahiriya , il 15 settembre scorso hanno marciato per le strade della città per onorare il nome dei  coraggiosi soldati uccisi dalla Nato due anni fa, nella difesa della loro citta’ .  Nel corso di due mesi di bombardamento intensi e selvaggi degli aerei della NATO, che durarono da agosto a ottobre , Sirte e Beni Walid sono state ridotte in macerie e le nuove autorità governative non hanno rispettato le loro promesse di ricostruirle. Vogliono far sentire la peggiore umiliazione e avvilire gli abitanti  che, pur essendo nel mirino di centinaia di migliaia di armi occidentali , esprimono apertamente il loro amore per il loro leader martire Gheddafi .

da  gaddafimedia

 

A cura del CIVG, Libia Notizie 3,  novembre 2013