La chiesa presbiteriana statunitense dichiara Israele ‘Stato di apartheid’ e crea il giorno del ricordo della Nakba.

 

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Durante la 225-esima assemblea generale la chiesa presbiteriana statunitense ha dichiarato Israele ‘Stato di apartheid’ e ha votato per inserire nel proprio calendario il giorno del ricordo della Nakba.

 

Martedì 28 giugno durante la 225-esima assemblea generale la chiesa presbiteriana statunitense ha votato per dichiarare Israele ‘Stato di apartheid’ e per inserire nel proprio calendario il giorno del ricordo della Nakba.

La chiesa dichiara di avere oltre 1,7 milioni di membri.

Secondo una dichiarazione presente sul sito web della chiesa presbiteriana la sua commissione per l’impegno internazionale ha approvato una risoluzione che riconosce che “le leggi, le politiche e le pratiche israeliane riguardo al popolo palestinese rispondono alla definizione del diritto internazionale di apartheid”.

La commissione ha anche invocato la fine dell’assedio di Gaza da parte dello Stato di Israele e ha affermato il “diritto di tutti i popoli a vivere e praticare la propria devozione in pace” a Gerusalemme.

Dei 31 membri votanti, 28 hanno approvato la risoluzione che afferma che lo Stato di Israele sta mettendo in pratica l’apartheid “istituendo due insiemi giuridici, uno per gli israeliani ed un altro per i palestinesi ,che concedono un trattamento preferenziale agli ebrei israeliani e un trattamento oppressivo ai palestinesi”.

È stata anche approvata una risoluzione che istituisce il 15 maggio come il giorno del ricordo della Nakba palestinese – che commemora la tragedia del 1948 in cui 750.000 palestinesi furono espulsi per la creazione dello Stato di Israele.

Questa risoluzione ha ricevuto nella commissione 31 voti a favore e nessuno contrario.

È stata approvata “con lo scopo di pregare per la pace” e “in solidarietà con quanti soffrono sotto occupazione”.

La risoluzione inoltre afferma che il ricordo deve essere incluso nel calendario annuale presbiteriano.

La risoluzione sollecita in modo specifico il governo statunitense ad “esortare immediatamente il governo di Israele a cessare tutte le azioni ostili che sono definite come “punizioni collettive” secondo il diritto internazionale … [e] a terminare l’assedio a Gaza”.

Le risoluzioni della chiesa presbiteriana riprendono le dichiarazioni di alcune organizzazioni per i diritti umani relative al trattamento dei palestinesi da parte di Israele.

La continua occupazione del territorio palestinese da parte di Israele e la sua persecuzione e violenza contro i palestinesi sono state definite come apartheid da Amnesty International e Human Rights Watch.

Anche l’inviato speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi ha pubblicato un rapporto che afferma che lo Stato di Israele ha imposto ai palestinesi una ‘situazione di apartheid’.

 

The New Arab    Da zeitun - 2 luglio 2022  - Traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)