Sostanze chimiche pericolose: l’UE vuole vietarne dodicimila
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- Scritto da Carmela Massa
7 Maggio 2022
Recentemente la Commissione Europea ha pubblicato la “Restrictions Roadmap”, ovvero un elenco di sostanze chimiche pericolose che a breve potrebbero essere messe al bando.
Attualmente queste sostanze sono presenti sia nei luoghi di vita, che di lavoro e sarebbero contenute addirittura in alcuni prodotti per bambini.
Nel dettaglio, sarebbero circa 12.000 le sostanze pericolose che circolano ancora nel mercato. Ma l’obiettivo dell’UE è proprio quello di vietarne l’uso gradualmente fino all’eliminazione definitiva.
Dove si trovano le sostanze chimiche pericolose
Tra le 12.000 sostanze elencate dalla Commissione Europea, ci sono alcune molto più vicine a noi di quanto pensassimo. Di seguito riportiamo alcuni esempi.
Per esempio, il glifosato, di cui a dicembre scadrà l’autorizzazione al commercio, è una delle sostanze che più fa discutere l’opinione pubblica.
Il glifosato è famoso per essere l’erbicida più diffuso al mondo e per essere quello meno pericoloso. Tuttavia, uno studio del 2012 effettuato sui ratti, aveva evidenziato alcune criticità del prodotto.
L’esposizione al glifosato stimolerebbe la comparsa di cellule tumorali, tuttavia lo studio è stato poi ritrattato a causa di alcuni dubbi sulla metodologia della ricerca.
A dicembre scopriremo se l’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA) rinnoverà l’autorizzazione o meno del presunto cancerogeno.
Erbicida glifosato (Getty Images)
Anche le polifluoroalchiliche, o perfluoro alchiliche (PFAS), appartengono ad un gruppo di sostanze potenzialmente pericolose e sono contenute in moltissimi prodotti di uso quotidiano.
Difatti, sono state trovate tracce di sostanze polifluoroalchiliche anche nei trucchi femminili e nelle schiume antincendio. Se le operazioni di restrizione avranno inizio, si ipotizza una riduzione delle emissioni di PFAS di più di 13.000 tonnellate in 30 anni.
Estintori, contenenti schiuma antincendio contaminata.
Tra i vari agenti potenzialmente cancerogeni che prossimamente subiranno delle restrizioni di mercato, troviamo anche il diclorometano.
Grazie alle sue incredibili proprietà, il diclorometano è contenuto in diversi solventi e nel settore alimentare è usato per preparare derivati di luppolo ed altri aromi.
L’uso del diclorometano nell’industria alimentare è continuato con l’utilizzato per la rimozione della caffeina dal caffè.
Caffè.
Uomini “costretti” a scegliere tra salute e profitto
L’iniziativa della Commissione Europea ci lascia senza dubbio piacevolmente sorpresi, tuttavia occorre andare fino e in fondo per raggiungere il reale obiettivo.
L’obiettivo finale è quello di evitare le esposizioni a cancerogeni, soprattutto nei luoghi di lavoro. Ma non sempre questo accade e non sempre l’uomo sceglie la salute se dall’altra parte ha come opzione il profitto.
Il caso più emblematico è quello dell’amianto, utilizzato per secoli e messo al bando, in Italia, solo agli inizi degli anni 90. L’asbesto come tanti altri agenti cancerogeni ha delle importanti proprietà che lo reputano perfetto per l’uso nell’edilizia o nel settore tessile.
Sono molte le multinazionali che hanno fondato la propria fortuna sull’uso di questi cancerogeni, che nel corso del tempo hanno lasciato dietro di sé più morte che ricchezza.
Assistenza legale per i lavoratori esposti a cancerogeni
Alla luce dei tanti rischi che corrono i lavoratori, l’Osservatorio Nazionale Amianto offre assistenza medica e tutela legale a tutti gli esposti a cancerogeni.
Difatti, l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA è in prima linea da decenni nella lotta contro l’amianto e contro i cancerogeni presenti nei luoghi di vita e di lavoro.
Carmela Massa, autrice nella redazione "Il Giornale sull'amianto" e impegnata accanto all'ONA per la tutela delle vittime amianto.
Da notiziarioamianto