CIVG Informa n°25

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Vaccinicidio: una sineddoche
Falco Accame


I casi di malattie attribuibili a vaccinazioni sono una parte di un tutto molto più ampio. Ci riferiamo ai circa 4000 casi segnalati alla Commissione d’Inchiesta del Senato, dal Col. Roberto Biselli nella sua audizione, o ai 2536 casi NOMINATIVI, segnalati nel 2007 alla Commissione d’Inchiesta, siano dovuti solo ai vaccini è del tutto errato. E ciò sotto due aspetti: da una parte l’esistenza di vaccini che hanno lasciato sospetti in fatto di affidabilità (vedi ad esempio il Neotyf che è stato ritirato dal commercio), e dall’altra, sotto l’aspetto delle modalità di somministrazione dei vaccini stessi. In sostanza dosi eccessive scriteriatamente adottate.
Se si ammettesse che tutte le malattie sono addebitabili ad errori della Sanità Militare, probabilmente sarebbe necessario imbarcare su un piroscafo la Sanità tutta intera e inviarla per un periodo di lavori forzati alla Cayenna...Leggi tutto

 


Dichiarazione Di Costituzione Dell’ Assemblea Provvisoria Della Provincia Del Kosovo Metohija
Beoforum


Zvecan, Kosmet , 04 Luglio 2013

Noi, cittadini liberi e responsabili della Repubblica di Serbia,
Rappresentanti liberamente e legittimamente eletti dalla popolazione del Kosovo e Metohija, nell rispetto della Costituzione e delle leggi della Repubblica di Serbia – in qualità di membri delle assemblee municipali nella provincia autonoma del Kosovo e Metohija, che è parte della Repubblica unica e indivisibile di Serbia,
Riconoscendo il bisogno urgente e necessario, in maniera organizzata, di proteggere le nostre vite e famiglie, le nostre case e proprietà, gli altri diritti umani e le libertà fondamentali, la dignità di cittadini, l'identità e l'integrità, la cultura e la religione, il patrimonio culturale e storico, ecc...Leggi tutto


Rifugiati e profughi a Torino
Cristiana Cavagna


Via Paganini, ex Clinica S. Paolo, “Casa Bianca”, Corso Chieri, ex Villaggio Olimpico (MOI)……..E’ l’elenco, finora, degli edifici occupati a Torino negli ultimi anni da parte di rifugiati, richiedenti asilo, profughi: tutti, tranne l’ex clinica, tuttora occupati.
Migranti, profughi, rifugiati: se ne parla tanto (ma con quanta ipocrisia….) in questo periodo, sull’onda emotiva scatenata dall’ennesima enorme tragedia che ha visto 300 morti annegati di fronte a Lampedusa, uomini, bambini, donne anche incinte. Ma da 20 anni è uno stillicidio di morti in mare, sono oltre 15.000 nel nostro bel mar Mediterraneo, diventato una tomba collettiva (qualche anno fa uscì un interessante libro, di Marcella delle Donne, sul diritto d’asilo in Europa, dal titolo “Un cimitero chiamato Mediterraneo”, ed. DeriveApprodi)…Leggi tutto


Grenada: ottobre 1993- ottobre 2013, memoria di una invasione
Enrico Vigna


Trent’anni fa, il 25 ottobre del 1983, il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, con l'attiva partecipazione dei suoi alleati nella regione caraibica, la Reubblica Dominicana , Barbados e Giamaica, in particolare, decise l’invasione di Grenada ( una piccola isola dei Caraibi) con più di 8.000 soldati di forze di terra, mare e aria.
Le truppe statunitensi martoriarono l'isola per diverse settimane, sorpresi da una durissima e inaspettata resistenza dell’esercito rivoluzionario del popolo grenadino e di 1.000 cubani che erano lì per costruire l’aeroporto internazionale dell'isola. L'assalto iniziale avvenne il 25 ottobre 1983, ed era costituito da circa 1.200 soldati, ma trovarono una dura e inaspettata resistenza da parte dell'esercito di Grenada. Pesanti combattimenti continuarono per diversi giorni , ma dopo che la forza di invasione crebbe a 8.000 militari, i difensori soccombettero o dovettero fuggire in montagna...Leggi tutto


Lampedusa: perseguitare i vivi, premiare i morti
Santiago Alba Rico


Se vogliamo parlare della tragedia di Lampedusa, c’è poco da aggiungere agli ipocriti lamenti delle autorità europee e alle giustissime denunce di attivisti, organizzazioni e migranti. Da anni il teologo del Costarica di origine tedesca Franz Hinkelammert ha riassunto in due parole questa abbondanza di cadaveri ormai di routine, raccolti nei mari e nei deserti delle frontiere d’Occidente: “genocidio strutturale”.
Questa idea di “genocidio strutturale” implica, naturalmente, un’accusa: le strutture non si impongono da sole ma hanno bisogno di politiche che le mantengono in moto, decisioni politiche che eventualmente potrebbero anche disattivarle...Leggi tutto


Arundhati Roy sul 10° anniversario di Guerra in Iraq: Bush può essere finito, ma la " Psychosi " della politica estera degli Stati Uniti prevale
Democracy Now


Alla vigilia del 10 ° anniversario dell'invasione americana dell'Iraq, l' attivista per la giustizia globale e autrice Arundhati Roy si unisce a noi per discutere l'eredità della guerra . Roy è autrice di molti libri , tra cui " Il Dio delle piccole cose ", "Camminando con i compagni " e "Quando arrivano le cavallette " . Roy sostiene che la mentalità imperiale che ha permesso agli Stati Uniti di invadere l'Iraq continua ancora oggi senza sosta in tutto il mondo . " Ci vengono date lezioni di moralità [ dai leader mondiali ] mentre ci sono decine di migliaia di vittime , mentre interi paesi sono sconvolti, mentre intere civiltà sono arretrate di decenni , se non secoli ", dice Roy . " E tutto continua normalmente . "...Leggi tutto


Navi in fiera. La portaerei cavour, con due accompagnatrici, per sei mesi in giro per il mondo per fare promozione all’industria bellica (e non solo)
Falco Accame


La proposta di “comunione” tra industria bellica e difesa, lanciata dal Ministro Mauro (vedi articolo su “Sole 24 Ore” del 7 ottobre 2013 dal titolo “Crociera ‘promo’ nel golfo e in Africa per la portaerei Cavour”) è totalmente inaccettabile sul piano etico e finanziario Tra i compiti della Difesa non è quello di fare “fiere” ambulanti per il commercio di armi, munizioni e merci di lusso, inviando in giro per il mondo, per sei mesi. tre navi con tutto il personale “spesato” per missioni all’estero. Con l’Italia in braghe di tela sul piano economico ci accolliamo allegramente un enorme costo per fare reclame perfino a ditte che producono motoscafi e yacht. Mentre non abbiamo soldi per dare accoglienza ai profughi, si spendono 200 mila euro al giorno per la sola Cavour. Non è precisato quanto occorre per le accompagnatrici (Bergamini e Etna?). E se la Cavour si rendesse necessaria in Mediterraneo, cosa faremmo?...Leggi tutto


Viaggio nella Repubblica Araba Sahrawi Democratica
Giuditta Zampiero


Con questo primo articolo comincia la collaborazione di G. Zampiero ( giornalista e fotoreporter ) con il CIVG, che sarà il referente del Centro per la questione sahrawi e per alcuni progetti legati alla resistenza di quel popolo, sempre meno considerato dai media occidentali.
La mia esperienza nei campi profughi Sahrawi, nasce da un desiderio di conoscenza e da un istinto primordiale che mi porta da sempre ad avvicinarmi a le realtà più remote e dimenticate nel sud del mondo. Uno sguardo che si perde nella luce accecante del sole del deserto e si fa strada tra la polvere rossa come il sangue e rovente come un fuoco che non cessa di ardere. Un popolo quello Sahrawi che ha conosciuto una colonizzazione, una guerra, l’invasione e infine l’esilio. La loro storia ha radici antiche e profonde, un popolo che ha fatto del deserto la propria dimora, nomadi viaggiatori hanno ancora nei loro occhi la voce dell’eterno, e con orgoglio e dignità portano avanti la loro esistenza silenziosa...Leggi tutto


Contro Il Vertice Italia - Israele
TerraPalestina


Il CIVG ritenendo completamente interno ai propri intenti e basi fondanti, relativi agli obiettivi di una solidarietà e scelta di campo, con popoli e genti aggrediti, ha aderito e sosterrà l'impegno del Coordinamento “MAI COMPLICI DI ISRAELE” di Torino, per la denuncia della politica sionista contro il popolo palestinese, nel lavoro di Informazione e denuncia, e nelle sue progettualità.Il Direttivo del Centro Iniziative Verità e Giustizia

A distanza di due mesi dal suo insediamento, il governo delle larghe intese si precipita ad inviare in Israele il suo primo ministro, come sua prima visita fuori dall'Europa, con l'obiettivo di confermare la continuità della politica italiana sulle questioni mediorientali ed il suo sostegno incondizionato ad Israele. Israele, grazie all'altissimo numero di aziende create nei settori dell'innovazione tecnologica e della ricerca, viene considerato come la nazione start up per eccellenza. “Abbiamo molto da imparare da Israele”, dichiara Enrico Letta durante il suo colloquio col premier israeliano, che lo riceve il 1° luglio 2013 nel suo ufficio a Gerusalemme. L'Italia vuole più innovazione nella propria economia e per questo intende rafforzare la cooperazione con Israele.”....Leggi tutto