Quando il lavoro uccide (a oggi 1400 morti sul lavoro)

29 Dicembre 2021

 

il lavoro uccide

 

E’ ormai quasi impossibile tenere il conto delle vittime del “lavoro” e delle malattie professionali causate dalla nocività e dalle sostanze cancerogene respirate sui luoghi di lavoro e di vita.

Negli ultimi mesi la situazione è peggiorata con l’apertura di migliaia di cantieri edili dovuti ai bonus governativi per i lavori legati al 110% e alla legge che permette di lavorare con appalti e subappalti senza imporre obblighi e controlli sulla sicurezza dei lavoratori.

I morti ammazzati per incidenti avvengono ogni giorno per responsabilità di padroni che non rispettano le misure di sicurezza per aumentare i profitti, veri e propri omicidi che continuano a restare impuniti grazie alla benevolenza dello stato e delle sue istituzioni e alla complicità di sindacati filo padronali che lasciano mano libera ai “datori di lavoro” di usare i lavoratori come carne da macello.

Alle sostanze inquinanti delle fabbriche ormai chiuse, ai siti inquinati e non bonificati (si pensi solo all’amianto che provoca ogni anno 6000 morti, 16 il giorno 2 ogni ora) che continuano a disperdere veleni e produrre morti fra gli ex lavoratori e la popolazioni.

Per affermare la sicurezza, la dignità e il diritto a ogni essere umano alla salute bisogna scendere in piazza e organizzare uno sciopero generale contro padroni e governo responsabili o complici di questi assassinii.

Contro la logica del profitto che distrugge l’uomo e la natura è necessaria una lotta unitaria e generale per uscire dall’omertà, per diritto alla salute, per ottenere giustizia.


Sesto San Giovanni 29 dicembre 2021

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territori