Comunisti russi e la pandemia Covid 19. “Curare l'infezione senza provocare malattie sociali”

Dichiarazione del Presidium del Comitato Centrale del Partito Comunista Federazione Russa sul lasciapassare sanitario e sulla vaccinazione obbligatoria

 

Elezioni russe, oltre a Putin vincono anche i comunisti. Il loro partito è  il secondo della Duma - Secolo d'Italia 

Fine modLa pandemia Covid-19 continua esacerbare la crisi socio-economica del paese. La Russia capitalistica non era preparata a combattere l’infezione dal nuovo coronavirus. La situazione è una diretta conseguenza della politica di distruzione dell’assistenza sanitaria di base, chiusura delle strutture sanitarie, carenza cronica di personale medico, anni di tagli ai fondi per i programmi sociali, corruzione e banale negligenza. Tutti questi fallimenti non hanno protetto efficacemente la Russia dalle nuove minacce nel campo della salute e della sicurezza epidemiologica.

Le informazioni allarmanti sulle vittime della pandemia ricordano sempre di più i rapporti dalle zone di guerra, con diverse migliaia di morti e feriti. La società è divisa e indignata, irritata e spaventata. I cittadini hanno sempre meno fiducia nello Stato. Non credono nella capacità delle autorità di trovare la migliore via d’uscita, di fermare il flusso di malattie e morti. I fallimenti nella lotta contro la pandemia accelerano il declino dell’autorità del governo.

Ecco il risultato naturale della politica di smantellamento delle conquiste del socialismo. Il crollo del sistema sanitario sovietico - il migliore del mondo! - è diventato uno dei principali risultati delle "riforme" secondo gli schemi dei dogmatici liberali. La Russia è arrivata in questa tragica situazione negli ultimi decenni. I diversi livelli del sistema di protezione della salute sono stati distrutti. Anche il potente scudo contro le malattie infettive creato nell’Urss è stato gravemente indebolito. Ecco il motivo principale dell’incapacità dei circoli dirigenti russi di combattere efficacemente Covid-19. Incapaci di far fronte alla pandemia, le autorità stanno prendendo un’altra strada. Il 12 novembre, il governo ha presentato alla Duma di Stato progetti di legge sull’uso obbligatorio di lasciapassare sanitari nei luoghi pubblici e sui trasporti. Se adottati in tutto il paese, senza questi pass speciali (QR codes)sarà vietato entrare in negozi non alimentari e caffè, visitare istituzioni culturali e utilizzare i trasporti pubblici. Allo stesso tempo, la lista dei divieti per i non vaccinati può essere ampliata da decisioni delle autorità regionali.

La legge potrebbe essere in vigore fino al 1° giugno 2022 ed essere prorogata. Con il pretesto di combattere la pandemia, le autorità prevedono di introdurre un controllo totale sui cittadini. L’introduzione di lasciapassare obbligatori per visitare luoghi pubblici ed esercizi commerciali avrà conseguenze estremamente negative. Per la loro natura e portata, queste misure vanno ben oltre il campo della salute umana. Sono capaci di moltiplicare le divisioni nella società, fomentare proteste e diventare un catalizzatore di processi distruttivi.

Vengono presentati progetti di legge che violano diversi articoli della Costituzione e leggi della Federazione Russa. Limitano i diritti dei cittadini per costringere le persone a vaccinarsi.

Ma molti fattori non sono presi in considerazione. Per esempio, molti dei nostri compatrioti sono guariti dalla malattia in modo asintomatico o senza consultare un medico. Hanno livelli sufficienti di anticorpi nel loro corpo. Ma i controversi progetti di legge non dannoa queste persone la possibilità di ottenere il certificato richiesto e il codice QR. Il governo russo continua a costruire il muro che lo separa dal popolo.

In effetti, stiamo parlando della transizione dello Stato verso una politica di segregazione e restrizione dei diritti inalienabili e delle libertà dei cittadini, sanciti dalla Costituzione russa. Viene imposta una divisione artificiale della popolazione in due categorie: quelli che hanno ricevuto il codice QR e quelli che non l’hanno ricevuto. Questa nuova realtà traccia una pericolosa linea di contrapposizione sociali. La negazione dell’accesso a una serie di benefici socialmente importanti per i cittadini senza codice QR li metterà ai margini della vita pubblica. Di fatto, questo è un cambiamento nella natura del regime politico, la sua evoluzione verso la "dittatura sanitaria" e una sorta di "campo di concentramento elettronico". Il Partito Comunista della Federazione Russa afferma che la pandemia non può essere fermata da misure restrittive. La vaccinazione obbligatoria non va ammessa! Molte persone hanno paura di essere vaccinate perché non si fidano delle autorità. E questa sfiducia non fa che crescere, poiché i circoli dirigenti hanno scelto la tattica delle minacce e delle rappresaglie invece di un laborioso lavoro di spiegazione. Già ora, le persone che non hanno il certificato di vaccinazione non vengono assunte, espulse dal loro lavoro e private dei diritti civili fondamentali.

Questa non è più una lotta contro un’epidemia, ma contro i cittadini.

Da due settimane, un’ondata di malcontento per l'atteggiamento delle autorità nei confronti della popolazione nel contesto della pandemia sta attraversando il paese. La gente esce a protestare. I cittadini fanno picchetti. Appaiono petizioni collettive contro la vaccinazione totale e il codice QR. È ora che i circoli dirigenti ascoltino finalmente la voce del loro popolo.

Il Partito Comunista della Federazione Russa ha ripetutamente dichiarato che le conseguenze della pandemia sono il risultato diretto della distruzione sistematica del sistema sanitario creato da Lenin-Semashko, la chiusura in massa di cliniche e ospedali, il licenziamento di medici e infermieri e la riduzione del numero di letti. Anche nella ricca città di Mosca, come risultato della “razionalizzazione” nel 2011-2018, il numero di medici è diminuito di quasi il 19% e il numero di letti d’ospedale è diminuito del 27%.

Invece di espandere significativamente il sostegno ai settori della salute e della scienza medica, il potere del capitale continua a stringere la vite. Nella società russa impoverita, il divario sociale sta diventando sempre più grave. Oggi viene aggravato dai tentativi di intimidire psicologicamente la popolazione.

Il Partito Comunista della Federazione Russa si oppone alla piena introduzione dei codici QR. Ci rifiutiamo di adottare disegni di legge proibitivi. La lotta contro Covid-19 non deve essere condotta introducendo un controllo totale sui cittadini, ma attraverso lo sviluppo del sistema sanitario, l’espansione del volume e della qualità delle cure mediche.

 

È ora di capire che la migliore risposta alle infezioni pericolose è un sistema sviluppato di prevenzione, una scienza avanzata, la messa in funzione di nuove strutture sanitarie e la ricostruzione di quelle esistenti, l’apertura di strutture mediche precedentemente chiuse, la fornitura di benefici e altre misure di sostegno per i medici che lavorano. Invece di nuove misure proibitive, le autorità dovrebbero piuttosto impegnarsi a spiegare in modo completo i benefici della vaccinazione come mezzo primario di prevenzione delle malattie pericolose.

Questo pericoloso periodo pandemico richiede decisamente un aumento della responsabilità delle autorità attuali. È necessario concentrare tutte le possibilità e le risorse del paese sul trattamento delle malattie infettive, senza produrre malattie pubbliche. Il Partito Comunista della Federazione Russa è contro la dittatura sanitaria!

Siamo per la rinascita delle migliori tradizioni sanitarie nazionali!

 

Gennady Zyuganov. Presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa, capo del gruppo del Partito Comunista nella Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa

da kprf.ru-    19-11- 2021

Traduzione di Marinella Correggia da Internationalist 360°