Sosteniamo la ‘Casa delle Sementi – Mulino dei Semi della Val Bormida'!

 

Il CIVG sostiene e promuove una giusta campagna per la tutela dell’agricoltura contadina e della biodiversità del nostro territorio, ispirata ai principi del mutualismo. Riportiamo i dettagli del progetto, che è possibile supportare con una donazione al seguente link: https://www.produzionidalbasso.com/project/casa-delle-sementi-mulino-dei-semi-della-valle-bormida/

 

CHI SIAMO?

Siamo un gruppo di contadine, contadini e abitanti della Valle Bormida che, attraverso le attività in programma presso la “Casa delle Sementi” a Monastero Bormida, intende promuovere la difesa dell’agricoltura contadina, la conservazione e la diffusione della biodiversità agricola, la sovranità alimentare e la tutela all’ambiente. Il progetto nasce da una collaborazione tra ARI (Associazione Rurale Italiana) e alcune associazioni della Valle Bormida: Centro per l’educazione all’ambiente e alla ruralità Cascina RaglioDiLuna, Progetto BcomeBiodiversità

IL PROGETTO

La Casa delle Sementi si rivolge a tutte le persone: agricoltori professionisti o dilettanti della conservazione e della riproduzione della biodiversità contadina che vogliono condividere un percorso di mutualismo atto al contrasto della perdita progressiva di varietà agricola causata da modelli agroindustriali e monocolturali o semplicemente legati al piacere di riprodurre, coltivare e scambiare il frutto della propria passione agricola.

Le case delle sementi si richiamano a esperienze diffuse nelle comunità rurali di ogni continente, come strumento di conservazione e diffusione delle sementi contadine, locali, tradizionali. Esse sono parte di pratiche necessarie alla sopravvivenza e sviluppo delle comunità rurali. Secondo i luoghi ed i tempi in esse interagiscono una pluralità di soggetti.

Parliamo così di sementi contadine per indicare che esse sono state tramandate da contadino a contadino, per sottolineare il legame delle comunità contadine come comunità di pratiche intorno alle sementi costituite da varietà eterogenee che presentano una grande diversità tra le piante, diverse e variabili, prodotte da metodi di selezione e rinnovo naturale alla portata dei contadini.

In occidente esistono esperienze differenziate tra “seed savers” del nord Europa e reti contadine dei Paesi mediterranei, spesso in connessione con un più ampio movimento sociale interessato a pratiche per il mantenimento delle biodiversità e la costruzione della sovranità alimentare.

Poichè l’anima delle case sementi è costruire un’autonomia collettiva sulle sementi essa lavora per tornare ad essere maestri di semente e non semplici consumatori. In generale gli scambi o distribuzioni di sementi sono costituiti da quantità limitate affinché ognuno si riappropri della selezione ed entri in un approccio collettivo.

IL TERRITORIO

La valle Bormida per la sua notevole estensione e variabilità idrografica e territoriale è sempre stata uno scrigno di biodiversità agricola che grazie a questo lavoro collettivo di coltivazione, conservazione e scambio potrebbe tornare a essere riferimento anche per i territori limitrofi in cui la monocoltura è ormai imperante.

Monastero Bormida si trova in una posizione strategica per il perseguimento di questo obiettivo in quanto a metà strada fra le pianure alessandrine e l’alta valle appenninica.

La presenza di uno storico e ben conservato Mulino di Territorio ci permette di collocare questa esperienza in un contesto importante di archeologia artigianale per la storia di Monastero Bormida e per la vita agricola di questa comunità.

IL MULINO

Il mulino esisteva già sicuramente nel 1664, poiché lo si può individuare nel primo catasto della comunità di Monastero, redatto in quell’anno. Le sue forme erano diverse da oggi: corrispondeva grosso modo ai primi due piani dell’edificio odierno, costruiti in pietra e, ovviamente, diverso era il suo meccanismo molitorio poiché lavorava a macine mosse da ruota idraulica: un canale, creato da una chiusa sulla Bormida, forniva l’acqua necessaria al mulino.

Il mulino contiene al suo interno i macchinari, ancora ben conservati, ma inutilizzabili, che diventeranno parte di un percorso museale comunale.

Nel 1881, dal proprietario Bartolomeo Monti, vi nacque Augusto Monti, il celebre professore del Liceo Classico D'Azeglio di Torino che fu strenuo oppositore del regime fascista, amico di Gramsci e Gobetti e maestro esemplare di personaggi come Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Norberto Bobbio, Massimo Mila. Alcune delle sue note pagine sono dedicate proprio alla descrizione del mulino o delle vicende umane e paesane ad esso legate.

La risposta

Ecco dunque che la Casa delle Sementi -  Mulino delle Sementi è un progetto che nasce “dal basso”, da quella base cioè, costituita da contadin* da amator* e da chiunque abbia a cuore le tematiche sulla biodiversità naturale ed agricola, equità sociale, formazione ed informazione. Poter esercitare l’antica sapienza della selezione delle sementi, del loro libero scambio e della conservazione dei genotipi locali è una delle priorità di questa casa delle sementi. Inoltre l’esercizio divulgativo e la formazione e informazione sui temi della biodiversità, della sovranità alimentare, del consumo critico e consapevole, dell’educazione alimentare consentono a tale struttura di rappresentare un punto di resilienza e riferimento per l’agricoltura di contadina e per la salvaguardia degli eco e agro sistemi del territorio.

Modalità di coinvolgimento comunitario

La Casa delle Sementi - Mulino dei Semi vuole promuovere modalità di apprendimento diversificate basate sul dialogo, la discussione e la convivialità: creare un ambiente in cui tutti i partecipanti sono soggetti e dove possano, attraverso la condivisione delle proprie conoscenze ed esperienze, costruire un cammino comune a servizio dei bisogni reali della comunità della Casa delle Sementi.

 

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Obiettivi del progetto Casa delle Sementi - Mulino dei Semi

Promuovere attività esperienziali dove, a partire da una contestualizzazione più teorica, si possa arrivare alla sperimentazione sul campo e quindi al coinvolgimento diretto delle persone interessate: nelle pratiche di preservazione di tecniche tradizionali adattate in maniera sostenibile al contemporaneo; nella selezione e sperimentazione delle colture autoctone ormai quasi scomparse anche per via degli imperanti modelli agroindustriali basati sulla standardizzazione delle sementi; nel contatto con la terra e la natura.

Attività atte a sensibilizzare la comunità territoriale su un futuro ambientalmente sostenibile (promozione dell’agricoltura biologica e della biodiversità, diritto alla salute e tutela del paesaggio). Attività che sviluppino la capacità di autodeter­minazione nel campo della sovranità alimentare e della sostenibilità ambientale e che creano reti mutualistiche informali.

Vorremmo inoltre attivare iniziative collettive e pubbliche (es. Giornate della semina, Giornate del raccolto, Scambio semi, Campo Estivo etc.) che diventino degli appuntamenti rituali per avvicinare gradualmente la comunità, coinvolgendo abitanti e agricoltori locali, artisti, attivisti e ricercatori. Tutti questi appuntamenti saranno oggetto di calendarizzazione e promozione annuale.

Per INIZIARE a realizzare il progetto abbiamo bisogno di 7000,00 euro, contiamo sul Vostro sostegno per acquistare:

·     Essiccatore professionale

·     Frigo/Congelatore

·     Macchina per il sottovuoto di barattoli e buste di materiale plastico per conservare i semi

·     Pulitore/calibratore elettrico per cereali e sementi

e per realizzare un Grande Evento di scambio semi nell’ottobre 2021 in cui ci sarà inaugurazione del Mulino dei Semi e potremo così incontrarVi tutti e tutte.

Le ricompense per chi sosterrà questo progetto andranno dalle Bustine di semi contadine ai corsi personalizzati sulle pratiche agroecologiche, dalle visite naturalistiche o storico-artistiche del territorio, ai prodotti delle aziende agricole partecipanti al progetto.

Tutti i donatori e tutte le donatrici saranno citat* in un post dedicato alla campagna di autofinanziamento sui nostri social e in un quaderno cartaceo situato all’ingresso della Casa delle Sementi.

Seguiteci sui social del progetto.