SERBIA. Sciopero alla FIAT PLASTICS di Kragujevac

Intervista della nostra collaboratrice del CIVG  dalla Serbia, Rajka Veljiovic, con Rajko Blagojević, Segretario metalmeccanici di Kragujevac del Sindacato Samostalni, il più rappresentativo della Serbia

 

 Together for efficient representation interests of employees of companies  in extractive sector

 

 

 

D: Qual è lo status della fabbrica Fiat Plastics di Kragujevac?

R: Quando la Fiat nel 2008 è venuta a Kragujevac di conseguenza sono venuti subfornitori: Magneti Marelli (produzione paraurti), e altre due fabbriche: Magneti Marelli Automotive (produzione tubi  di scarico) e Magneti Marelli PMC (produzione plancia portastrumenti e pannelli porta e cofano bagagli). Nel 2018 la Fiat ha comprato la Magneti Marelli ed ha cambiato il nome della fabbrica in Fiat Plastics. Questa fabbrica è 100% di proprietá della Fiat mentre in FCK (ex fabbrica automobili Zastava) la proprietá è cosi suddivisa: proprietá Fiat 67%  e proprietá serba 33%.

D: Perchè i lavoratori di Fiat Plastics scioperano?

R: Alla fine del 2020 sindacato della FCK ha firmato con la direzione un Contratto collettivo nuovo meno favorevole del precedente, viste le previsioni del piano industriale più sfavorevoli per l’anno 2021, in cui si prevedono solo due mesi di produzione per tutto l’anno. Così la direzione ha potuto imporre un contratto restrittivo, con il quale il contributo per le ferie viene ridotto dal salario medio nazionale (attualmente 500 euro), alla metá del salario e si prevede la cassa d’integrazione al 65% del salario base. Vista la produzione bassa delle vetture, la Fiat ha offerto ai lavoratori di andare a lavorare in fabbrica Stellantis in Repubblica Ceca (Trnovo) con contratto di un anno e salario di 800 euro. Inoltre, nel contratto collettivo è stato aggiunto un articolo nuovo: se il sindacato con le sue attivitá (scioperi o proteste) compromette il ciclo di produzione, il datore di lavoro può modificare gli articoli del contratto nei quali sono definiti I contributi per ferie e mensa. Il management della Fiat in Italia ha nominato un direttore per due fabbriche: FCK e Fiat Plastics. Siccome il contratto collettivo in Fiat Plastics è scaduto, il sindacato ha presentato al direttore la richiesta per negoziare, con l’obiettivo di realizzare un contratto nuovo. La legge in Serbia  prevede negoziazioni con durata non oltre I 60 giorni. Il direttore ha rifiutato la negoziazione, però ha offerto il contratto identico a quello firmato in FCK. Il sindacato di Fiat Plastics ha rifiutato per due motivi: la nostra richiesta è del contributo per ferie di 100% del salario medio in Serbia, come era previsto fino all’anno scorso e la richiesta di cancellare l’articolo in cui il sindacato è minacciato nel suo diritto di sciopero. Il direttore ha rifiutato ribadendo che la cassa integrazione è stata aumentata da 60% a 65%.

D: Perchè il sindacato FCK aveva accettato un contratto collettivo più restrittivo di quello precedente?

R:E’ dimostrato che il datore di lavoro può ricattare il sindacato. Aveva dichiarato che se fosse stato firmato il contratto, non avrebbe licenziato i lavoratori nonostrante il basso volume di produzione. A differenza di FCK, in Fiat Plastics il numero dei lavoratori corrisponde al volume di produzione, non ci sono esuberi.

D: Chi paga questi lavoratori, visto l’enorme numero di giorni non lavorativi?

R: Il Contratto del 2008 fra la Fiat e il governo serbo è segreto fino ad oggi, sia per l’opinione pubblica che per il sindacato. Ė un “segreto“ noto a tutti, in realtà il governo serbo finanzia la fabbrica a Kragujevac. Il motivo è la paura di proteste di massa nel caso di chiusura o licenziamenti, particolarmente perchè Kragujevac, cittá operaia, è nota per gli scioperi e le manifestazioni operaie. Poi, le agevolazioni agli investitori stranieri sono la prassi del governo per attirare investimenti, spesso a scapito dei lavoratori negandogli diritti acquisiti nel periodo prima della transizione.

D: In che modo scioperano i lavoratori di Fiat Plastics?

R: Durante lo sciopero i lavoratori non percepiscono salario. I lavoratori della Fiat Plastics percepiscono salari piuttosto bassi ( circa 380 euro), che nel periodo di cassa d’integraziono sono ulteriormente ridotti (anche senza contributi per ferie e mensa). Inoltre, bisogna dire che i salari in Fiat Plastics sono più bassi dei salari in FCK. Uno sciopero generale sarebbe una catastrofe per questi lavoratori perchè rimarrebbero senza, anche di questo salario minimo. Perciò si sono decisi per lo sciopero “silenzioso“. Che significa la produzione dei paraurti con un ritmo lento che compromette la produzione in tutta la FCK, perchè le vetture scendono dalla linea di produzione incomplete e dopo devono essere riportate in linea per il montaggio ulteriore con spese aggiuntive. Poi, ci sono raduni fuori orario di lavoro per informare l’opinione pubblica sulle loro richieste. L’ultima manifestazione è stata il 24 aprile davanti al Comune di Kragujevac.

 

 

D: Perchè secondo Lei i media in Serbia ignorano questo sciopero?

R: I mass media sono principalmente sotto controllo del governo. I media indipendenti (pochi) informano di queste proteste. Il governo non è troppo interessato per i problemi in FCK perchè evidentemente non sono informati sui piani futuri della multinazionale Stellantis costituita dalla fusione di Fiat, Peugeot e Opel.  Si scrive poco di questo sciopero che dura da 3 mesi per non provocare l’insoddisfazione dei lavoratori di altre aziende, in cui i lavoratori percepiscono i salari ancora più bassi. Questo si riferisce in particolar modo ad altre aziende dei subfornitori.

D: Quale interesse aveva la Fiat di venire in Serbia?

R: La situazione politica in Serbia nel periodo della firma del contratto ha favorito l’arrivo della Fiat. Alla vigilia delle elezioni presidenziali il governo di allora aveva offerto alla Fiat numerose agevolazioni. Il governo ha acettato di sostenere le spese di tutti i contributi  del 70% del salario base per ogni lavoratore e la Fiat si è liberata da tutte le tasse e imposte che dovrebbero essere versate al Comune di Kragujevac. Inoltre alla fabbrica automobili della Fiat è stato dato in proprietà un enorme terreno, che era di proprietá del Comune. Bisogna sottolineare che quando la Fiat ha comprato la Fabbrica Zastava Automobili, tutti i lavoratori (13.500) sono stati licenziati e poi la Fiat (come nuova proprietaria) ha fatto riassunzioni e per ogni posto di lavoro ha avuto sovvenzioni dal governo serbo come del resto tutti glialtri investitori stranieri in Serbia.

D: Come vede il futuro della Fiat e dei suoi subfornitori a Kragujevac, vista la situazione attuale ed il fatto che per alcuni anni la Fiat era il più importante esportatore in Serbia? Per quest’anno però è prevista una produzione di 15.000 vetture che rappresentano il 5% delle capacitá produttive di 300.000 vetture all’anno.

R: Ci è giá chiara la politica della Fiat di non informarci sul piano industriale. Noi del sindacato di continuo facciamo pressioni al governo di darci la risposta di quali saranno le soluzioni per la fabbrica se la Fiat decide di chiuderla (l’anno scorso abbiamo avuto 80 giorni lavorativi, quest’anno sono previsti 40). La risposta del governo è che acquisterebbe il 67% di proprietá Fiat se la fabbrica fosse rivenduta. Come ci dicono, per la fabbrica sono interessati Hyundai (Corea del Sud), Tata (India) e un produttore di automobili cinese.

Aggiornamento di Rajka Veljovic all’intervista del 28 aprile:

 

Il 29 aprile e apparsa la notizia che dopo 3 mesi di sciopero e silenzio della direzione Fiat, ieri hanno spostato da Fiat Plastics in fabbrica FCK tutti gli impianti e hanno offerto ai lavoratori di trasferirsi al lavoro in FCK oppure di licenziarsi con liquidazione di 5000 euro.

I lavoratori hanno rifiutato tutte e due le offerte, e hanno detto che dopo il 10 maggio quando sara ripresa la produzione in FCK continueranno sciopero con blocco dei ponti e delle ferrovie. Con tale manovra della Fiat, sembra che abbiano deciso di chiudere la fabbrica Fiat Plastics e di trasferirla nei reparti di FCK.

 

Fiat in Kragujevac ignores workers' demands and violates the law - Serbian  MonitorSerbian Monitor

La fusione FCA-Peugeot vista da Kragujevac, in Serbia, dove la Fiat sta  scomparendo - Altreconomia

 

 

A cura di Rajka Veljovic  per “SerbiaNotizie”/CIVG